Io penso che la differenza sostanziale tra l'esperienza da te descritta e quanto avvenuto a Torino non stia tanto nel fatto che il ragazzo fosse o meno ritardato, ma nell'approccio con cui la cosa è stata fatta.
Imho la cosa da punire in questo caso non è tanto l'atto della violenza in sé, ma il fatto che questi ragazzi fossero fieri delle loro azioni, al punto da volerle pubblicizzare attraverso internet. Quale scala di valori deve possedere una persona per pensare che un pestaggio di quel genere sia un atto degno di essere diffuso? Come vedono il mondo queste persone?
Per questo spero che una serie di punizioni volte a inculcare nella loro zucca quelli che dovrebbero essere i valori su cui si fonda la società di cui fanno (volenti o nolenti) parte possa essere molto utile.
Tu, leggo, ti sei reso conto che l'atto era spregevole da solo. In questo caso la giustizia pare aver deciso che un "aiuto" a comprendere la gravità delle loro azioni era indispensabile.
Quanto alla sospensione... Se fossero stati maggiorenni che pena avrebbero avuto (sconti, indulti, amnistie, patteggiamenti e prescrizioni esclusi)? Un po' di carcere? Ecco, consideriamo l'anno buttato come un anno di carcere passato a far lavori socialmente utili... Oppure, che siano stati considerati talmente carenti in educazioni civica da aver bisogno di un corso di recupero di un anno a tempo pieno.
Concordo in pieno con quanto detto sugli ignavi.
Io sono un ex-capobranco. La mia vittima era il classico "sfigato" del gruppo e non un ragazzo down ma non credo che ci sia molta differenza.
Ho pensato molto se rispondere a questo topic, perchè ovviamente mi vergogno molto di quello che ho fatto e non ho piacere di parlarne, ma credo che la responsabilità delle proprie azioni debba sembre essere tenuta presente.
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Se invece abbiamo qualche speranza che possa verificarsi il primo evento allora non posso essere d'accordo con voi.
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- Non posso certe incolpare i miei per quello che ho fatto. Hanno sempre fatto del loro meglio per educarmi, mia sorella è una persona meravigliosa, l'unico responsabile sono io.
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- Nel mio caso quello che mi ha fatto smettere di comportami così è stato iniziarsi a fare delle domande sui motivi delle mie azioni rispondendomi che il vero "sfigato ero io.
Premetto subito che per me sei una persona da ammirare, altro che mandare a quel paese. Al giorno d'oggi (e anche a quello di ieri, e dell'altro ieri...) è molto difficile trovare una persona che ammetta con sincerità i propri sbagli, come stai facendo adesso tu; a maggior ragione se si considera che lo fai in un forum pubblico con più di 1500 iscritti. Anche se non ti conosco, dal tuo post ho l'impressione di aver di fronte una persona di grande maturità, che sa confrontarsi serenamente con le esperienze passate. ;)
Ci sono però alcuni punti del tuo post, quelli che ho quotato (a mio avviso i più interessanti) sui quali vorrei fare alcune considerazioni:
Innanzitutto non la prender male, ma tu sei la contraddizione vivente a quello che dici...tu affermi di non aspettarti che i "bulli" capiscano di aver sbagliato, però a quanto pare tu l'hai fatto; probabilmente sei una "mosca bianca", ma te stesso mi insegni a non far di tutta l'erba un fascio. Una stessa punizione può esser rieducativa come può esser solamente repressiva; ciò a mio avviso non dipende dalla punizione stessa, ma da come la recepisce la persona punita; è un pò lo stesso discorso che in diritto penale si fà quando ci si chiede se la condanna penale possa aver funzione rieducativa o meno (e premetto che io sono mooooolto critico su questa presunta funzione rieducativa...).
In sostanza ci sono bulli che "possono cambiare", e bulli che non lo faranno mai, ma ciò è da vedere caso per caso; tu perchè sei "cambiato"? La risposta la dai negli ultimi due punti che ho evidenziato:
- hai ricevuto una buona educazione da parte della tua famiglia, e ciò va tutto a loro onore;
- sei stato in grado di metterti nei panni di chi subiva le tue azioni per analizzarle dal suo punto di vista, e ciò va tutto a tuo onore.
Da premettere che il secondo punto non si sarebbe potuto realizzare, a mio avviso, senza la presenza del primo; sono i tuoi genitori, grazie ai valori che hanno saputo trasmetterti, a spingerti a fare un discorso maturo come quello da te descritto. Onore a loro, e onore a te per aver recepito i loro insegnamenti.
'Sto fatto di riprendere episodi spiacevoli (pestaggi, stupri, ecc.) con il telefonino per poi mandare le immagini su internet sta diventando una moda...
Vi spiego un pò ciò che è successo durante l'ultima partita di calcio Pescara-Napoli.
Allora, c'è questa partita da giocare nel pomeriggio, mi sembra; un gruppo di tifosi napoletani, buona parte dei quali sprovvisti di biglietto, si reca all'ingresso della tifoseria ospite, con la chiara intenzione di entrare. Un gruppo di tifosi (o avanzi di galera) pescaresi però stava, nel frattempo, pattugliando la zona, alla ricerca appunto di tifosi partenopei. Le due tifoserie entrano in contatto e, come prevedibile, si prendono allegramente a mazzate. A ciò vi è da aggiungersi che i tifosi napoletani di cui sopra, bloccati dalla polizia, iniziano a mazzuolarsi anche con le forze dell'ordine. La cosa degenera e la città (per lo meno la zona attorno allo stadio) cade nel caos.
Tutto normale? Più o meno. A fine giornata si conteranno un tifoso napoletano in coma (probabilmente colpito da un petardo) e un'auto della polizia data alle fiamme; i tifosi napoletani, a quanto pare, avrebbero gettato una bomba carta all'interno dell'abitacolo dopo aver circondato la macchina; i poliziotti presenti avrebbero fatto appena in tempo a sfondare il parabrezza ed a uscire dall'abitacolo in tutta fretta.
Finisce qui, direte voi. Eh no!
Il giorno dopo compare su google un video, da 13 minuti, girato dai tifosi napoletani.
"Arrivano i napoletani" è la scritta con cui il video si apre, e mostra i circa 700 tifosi sprovvisti di biglietto che si accalcano contro il cancello difeso da una ventina di poliziotti, in tenuta antisommossa.
Compare sul video il messaggio "Inizia la carica".
I tifosi premono contro il cancello, e gli agenti, in un primo momento, sembrano in grado di sostenere l'urto; alle loro spalle però i supporter campani già presenti in curva si sporgono dalla ringhiera in alto, per dar man forte ad i loro compagni con lancio di oggetti e roba simile. Il cordone è preso tra due fuochi, e non può far altro che spostarsi di lato, lasciando via libera ai teppisti. L'operatore sottolinea il momento con la scritta "Gli ultrà caricano i poliziotti e li costringono a ritirarsi".
"Lacrimogeni in curva" è la scritta successiva, che documenta la fase durante la quale probabilmente viene ferito il tifoso napoletano finito poi in coma; la telecamera però non riprende il ferito, né i soccorsi, in quanto si sofferma sui poliziotti messi all'angolo e bersagliati dai razzi; "I caschi blu scappano di nuovo" è la scritta che commenta la reazione dei poliziotti.
La telecamera torna a documentare gli scontri avvenuti fuori dallo stadio; "Quattro auto della polizia bruciate" è la scritta che compare, con un pò di esagerazione sul numero. Ad ogni modo le immagini riprendono l'auto della polizia fatta saltare, e oramai in fiamme, con una bomba carta.
Il video si conclude con il seguente messaggio:"Sangue e violenza per chi non ci rispetta".
Ad onor di cronaca il video è stato oscurato e acquisito dalla polizia giudiziaria, che ora conta di risalire all'autore. Il tifoso napoletano, per quanto ne so, è ancora in coma. La notizia l'ho presa dal quotidiano della mia regione, "Il Centro". Per la prossima volta auspico che la partita (e magari tutte le restanti della stagione, per entrambe le squadre) si svolga a porte chiuse, o con una città talmente brulicante di forze dell'ordine da far impallidire la scorta del presidente Bush.
Non mi va di fare altri commenti. Del resto è risaputo che odio il calcio.
Sono concorde con la punizione che è stata affidata alla classe e avrei anche aggiunto del lavoro da fare a stretto contatto con delle persone disabili! E' stata veramente una cosa orribile e anche se sono piccoli sono abbastanza grande da capire cosa sia giusto e cosa no!
Approvo, approvo eccome...
Sono d'accordo più o meno su tutto quello che è stato detto finora. Quello comunque che non ho mai tollerato è la mancanza di reazione degli "spettatori non paganti". La colpa di quello che succede in questi episodi è da attribuirsi anche alla mancanza di reazionne di tutte le altre persone presenti che non hanno mosso un dito per aiutare la persona molestata. Io, a differenza di The Nameless One, ero un Anti-branco. Se vedevo un episodio dove i bulli agivano mi intromettevo per porvi fine (chiariamoci, sarà capitato 4/5 volte). Ho sempre avuto "la sindrome del Cavaliere Solitario". E tristemente devo dire che il primo episodio l'ho visto alle elementari. Quello che posso affermare è che se il branco viene affrontato il più delle volte si conclude tutto con un nulla di fatto, anche da soli contro tre/quattro persone. E vi posso assicurare che non sono mai venuto alle mani. Questi ragazzi (non ce l'ho con te Nameless One) sono solo sbruffoni. Non sono "veri delinquenti". Non girano armati e non fanno veramente male alle persone, almeno dal punto di vista fisico. Si divertono solo a umiliarle traendone chissà quale soddisfazione.
Ma la cosa triste sono davvero gli "ignavi". Una volta mi è pure stato detto da uno di loro che avrei dovuto farmi i C***i miei, che non ci avrei guadagnato niente e roba simile.
Triste, veramente triste.
Tornando alla punizione io ne userei una più estrema.
Niente patente fino ai 21 anni! Questo sì che farebbe male.
^_^ ^_^