Forse non proprio il destino, ma comunque nei tratti salienti vengono legati in maniera abbastanza evidente ai 5 ragazzi. Tanto per citare il tuo avatar*, i metalupi sembrano gli stand dei relativi proprietari.

 

*Edit: forse mi sono sbagliato, l'immagine mi sembrava presa da Jojo :-P

sul carattere siamo d'accordo, in particolare sull'agnello sacrificale, la belva feroce, il diverso.

Cmq il mio avatar è il Reverendo Wolfwood di Trigun :p

No, assolutamente, ma nelle intenzioni di Martin secondo me all'inizio lo erano. Se le cronache dovevano essere originariamente due o tre soli libri con in mezzo una pausa per permettere loro di diventare adulti, tutto torna.

su questo posso concordare :) anche a me la lettura della saga ha dato la fortissima impressione di un progressivo allontanamento del centro di gravità... man mano che la trama si complicava, tutto vi si è dovuto adeguare. Il che mi sembra che lo stsso fra martino lo ammetta nell'intervista, vero?

Proprio per questo lo considero secondario, non è protagonista ma palese strumento narrativo dell'autore. Ovvero gli è utile, gli piace, se ne impossessa e lo manovra, ma lui di suo non modifica più di tanto la storia :-)

sotto questo profilo concordo ^_^

I dubbi assalgono questi personaggi alla fine, quando la frittata è oramai fatta. Nel caso di Robb è soprattutto Catelyn ad angosciare il lettore con le sue preoccupazioni materne, che però erano rivote anche verso le figlie rimaste illese. Fino a poco prima venivano descritti carichi di volontà e progetti. Anzi, direi proprio che era questa aura di ottimismo/sicurezza quasi forzati a far presagire nei più smaliziati qualcosa di incombente, non certamente un alone tetro che, se ci fosse realmente stato, non avrebbe sorpreso proprio nessuno.

 

Alludevo proprio a questo, e in effetti non mi ero spiegato chiaramente. L'alone di sconfitta deriva proprio dall'eccesso di ottimismo di alcuni e dall'ossessiva carica di pessimismo di Catelyn, non perchè su di loro aleggi chiaramente il marchio dei dannati ^_^

Per tornare in topic, io che sono perognocco credo che Brienne e Podrik muoiano alla fine di AFFC. Al momento la mia copia è in prestito e pertanto non posso rivedere le parole esatte, ma francamente non ricordo di avere avuto l'impressione di una via di scampo. Sinceramente non è la prima volta che rimango stroncato dalla dipartita di qualche personaggio simpatico, anche improvvisa se vogliamo. Si ha un bel dire col senno di poi che è logico che Ned finisca con una testa di meno, ma fino a quel momento è fuor di dubbio che il protagonista del romanzo è lui e forse solo Tyrion è alla pari come attenzione ricevuta nella narrazione. Non è che mi vengano in mente troppi romanzi (di genere o altro) nei quali il personaggio che gode di più simpatia e il cui punto di vista è quello più vicino a quello dei lettori (è un po' l'"investigatore" di un singolare giallo, se mi passate il parallelo) muore in questa maniera. Quanto all'inevitabilità della sua fine, se non era per Sansa era a Grande Inverno/Winterfell sano e salvo e col collo integro. La sua linea narrativa fino a quel momento mi sembrava ancora fertile e ricca di possibili sviluppi, perciò non mi sembra un'obiezione plausibile alla morte di Brienne il fatto che anche per lei altro potrebbe essere stato in serbo: potrebbe ma non sarà, ahilei. Certo, la morte di Robb e Catelyn è stata sicuramente più "preparata" (anche se il modo brutale personalmente mi ha assai sorpreso) di quella di Brienne, ma io non la trovo così improbabile: la vita è così, brutte sorprese dietro l'angolo.

Non credo invece che Davos morirà, per il semplice motivo che se così fosse il BVZM non ce l'avrebbe rivelato con un libro di anticipo.

Ho deviato troppo in effetti dal topic originale :-)

Visto che con Doran abbiamo scoperto di non avere idee così diverse, dico la mia anche sul cliffhanger di Brienne e del mio nipotino.

Per tornare in topic, io che sono perognocco credo che Brienne e Podrik muoiano alla fine di AFFC. Al momento la mia copia è in prestito e pertanto non posso rivedere le parole esatte, ma francamente non ricordo di avere avuto l'impressione di una via di scampo.

Traduzione un pò alla buona delle ultime frasi:

"Tutto ciò che riusciva a vedere era Podrick, il cappio stretto intorno al sottile collo, le sue gambe che si contorcevano. Le si aprì la bocca. Pod scalciava, soffocava, moriva. Brienne inspirò aria disperatamente nonostante la fune la stesse strangolando. Nulla le aveva mai procurato tanto dolore.

Gridò una parola".

Magari verrò smentito, ma:

1) La preoccupazione di Brienne non è rivolta alla sua stessa vita (tipico di Brienne), ma a quella dell'innocente Podrick. Guarda e pensa solo a lui.

2) Non apre la bocca coscientemente, ma le si apre da sola e inspira aria per parlare. Tutto questo lo fa guardando il ragazzo.

3) Il dolore insopportabile che provava un donnone simile, dopo essere stata quasi mangiata viva da Biter, non era per la fune quindi, ma per la vista del ragazzo (deduzione mia) a cui si stava indubbiamente affezionando.

4) Grida una parola. Non un verso, una parola di senso compiuto

Ora, alla luce di tutto questo, sarebbe assurdo che gridi a tutti di andarsene a quel paese. Nessuno di loro è ancora morto, fa ancora in tempo ad accettare le condizioni di Catelyn. Tutta la dinamica dell'azione sembra portare proprio a questo ripensamento quasi involontario, venuto dal cuore. È vero che l'azione si interrompe bruscamente, ma secondo me abbiamo tutti gli elementi necessari per comprendere ciò che non viene detto, un pò come per identificare Sandor o capire cosa è successo ad Arya. Per Davos chi vivrà vedrà, ma anche io credo che Cersei si sia fatta raggirare.

Tornando a Brienne, il colpo di scena consisterebbe piuttosto nel vederla in futuro contro Jaime, che ultimamente era quasi diventato il surrogato di Renly. Ironia della sorte (o piuttosto dell'autore), tutti la incolpano di aver ucciso l'unico uomo che avesse mai amato, e ora sarà costretta a uccidere il secondo. In un duello leale non credo ci sarebbero dubbi su chi prevarrebbe.

Brienne sembra sin dall'inizio girare in tondo, inutilmente. Eppure, girando in tondo, è inevitabile tornare al punto di partenza: Jaime. E Oathkeeper, nata da Ghiaccio, è destinata a vendicare prima o poi il suo vecchio proprietario. E così questa storia arriverebbe alla sua conclusione, per la gioia di chi l'ha ritenuta una perdita di tempo.

Adesso chiamo Martin e mi faccio dire se ci ho preso.

Magari verrò smentito, ma:

1) La preoccupazione di Brienne non è rivolta alla sua stessa vita (tipico di Brienne), ma a quella dell'innocente Podrick. Guarda e pensa solo a lui.

2) Non apre la bocca coscientemente, ma le si apre da sola e inspira aria per parlare. Tutto questo lo fa guardando il ragazzo.

3) Il dolore insopportabile che provava un donnone simile, dopo essere stata quasi mangiata viva da Biter, non era per la fune quindi, ma per la vista del ragazzo (deduzione mia) a cui si stava indubbiamente affezionando.

4) Grida una parola. Non un verso, una parola di senso compiuto

 

Ora, alla luce di tutto questo, sarebbe assurdo che gridi a tutti di andarsene a quel paese. Nessuno di loro è ancora morto, fa ancora in tempo ad accettare le condizioni di Catelyn. Tutta la dinamica dell'azione sembra portare proprio a questo ripensamento quasi involontario, venuto dal cuore.

era appunto quanto dicevo all'apertura del topic. Non mi sembra verosimile che Brienne lasci morire Pod, tanto più che nessuno è ancora morto, e la costruzione del paragrafo ti mette nelle condizioni di pensare proprio che Brienne gridi che accetta le condizioni di Catelyn.

Quanto al futuro... si vedrà. Magari dovrà veramente uccidere Jaime, magari lo porterà al cospetto di Catelyn e il monco si difenderà da solo e a parole, novità sostanziale per lui, visto che prima d'ora per lui ha semrpe e soltanto parlato la spada, e come abbiamo visto, non eccelle particolarmente nell'arte della convinzione.

Qualunque esito sia, intendo dire, mi sembra ancora aperto, dato che Martin non pronuncia le fatidiche parole..."E morì".

Quanto al senno di poi applicato alla lettura, hai ragione Marzio, è difficile spiegare a ragion veduta quelle che erano le proprie percezioni al tempo della lettura. Posso solo dire, e puoi tranquillamente non credermi, che quando leggevo di Robb e delle lagne di sua madre, mi dicevo "troppo bello per durare, e Cate gli sta atirando la sfiga addosso", mentre per quanto riguarda Ned, gli ho già visto il cappio attorno al collo come ha rifiutato l'offerta di Renly. Certo, la narrazione ti sorprende sempre: chi si aspettava il massacro al banchetto finchè Robb non decide di recarsi in casa dei Frey? o la morte di Ned per decapitazione, sotto l'accusa di tradimento? Ma questi sono gli strumenti che Martin si risevra per stupire... quanto al resto, sa fare presagire bene ai suoi lettori quando intende liberarli di un personaggio, dopotutto qualche soddisfazione all'intuito dell'utente dovrà pure lasciarlo, no? Anche questo fa parte del suo lavoro,e Martin lo sa fare bene...

era appunto quanto dicevo all'apertura del topic.

Sì, infatti la penso anch'io così. L'accento viene posto esplicitamente sulla pietà nei confronti di Pod, con Brienne che plausibilmente deciderà di piegarsi al ricatto. Quello che succederà dopo è ancora tutto da scrivere, ma in ogni caso l'idea del cerchio che si chiude col ritorno da Jaime trovo sia suggestiva.

Che Jaime riesca a cavarsela, o che Brienne preferisca farsi uccidere, o che la vendetta di Ghiaccio ricada su qualcun altro (Ilyn? Cersei? Walder?) in effetti è impossibile ancora capirlo :-)

quando leggevo di Robb e delle lagne di sua madre, mi dicevo "troppo bello per durare, e Cate gli sta atirando la sfiga addosso"

Il "troppo bello per durare" è in effetti l'espediente più usato prima di una tragedia. Magari io non mi aspettavo la morte, questo no. Ma era anche normale visto che, soprattutto nel caso di Ned, si era appena agli inizi e non avevo ancora tanta confidenza con le scelte drastiche di Martin.

Comunque l'esempio più eclatante di questa tecnica lo possiamo trovare nei quattro prologhi, che si assomigliano tutti: presentazione di un personaggio, dei suoi sogni, delle sue speranze, di un suo progetto... e alla fine la sua morte.

Pur auspicando la dipartita dell'odiosa Brienne, credo/temo che Martin intenda tediarmi/ci ancora un po' con questo personaggio.

Secondo me la parola che urla è quella che si può leggere in cima alla pagina successiva........."Cersei!"

 

Secondo me la parola che urla è quella che si può leggere in cima alla pagina successiva........."Cersei!"

mmm...e che senso avrebbe?

 

Secondo me la parola che urla è quella che si può leggere in cima alla pagina successiva........."Cersei!"

 

mmm...e che senso avrebbe?

magari un amore saffico inconfessato >_>

 

Secondo me la parola che urla è quella che si può leggere in cima alla pagina successiva........."Cersei!"

 

mmm...e che senso avrebbe?

Che si offre di uccidere Cersei.

che Martin abbia portato alla momentanea gloria i futuri perdenti, mentre nel fango ci sono finiti coloro che avrebbero poi trovato il modo di riscattarsi.

Sarebbe un classico della Fantasy

chi si aspettava il massacro al banchetto finchè Robb non decide di recarsi in casa dei Frey?

Io, nel momento stesso in cui

SPOILER DA I FIUMI DELLA GUERRA

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Secondo me la parola che urla è quella che si può leggere in cima alla pagina successiva........."Cersei!"

 

mmm...e che senso avrebbe?

 

magari un amore saffico inconfessato ^_^

^_^ pooooovera brienne!

Se capite l'inglese (ma se siamo qui a parlare di Feast...) sul forum di westeros.org c'è un bellissimo thread in cui la gente posta i dettagli più curiosi scoperti durante la rilettura delle Cronache. Dettagli che a prima vista sfuggirebbero a chiunque, ma che col senno di poi mostrano quanto sia diabolico Martin nello spargere indizi dappertutto.

Qui cito solo un dettaglio a proposito di Brienne e Jaime e che io avevo completamente rimosso dalla mente. Durante la loro dipartita da Harrenall (ne i Fiumi della Guerra, credo), Jaime si addormenta vicino a un tronco mozzato di un albero e ha un sogno. Sogna di essere condotto nelle viscere di Castel Granito (in una specie di grotta allagata) dai suoi parenti presenti e passati, tutti incappucciati. Tywyn gli consegna una spada infuocata e Cersei gli dice che una volta spenta, anche la sua vita terminerà. Poi giunge Brienne con un'altra spada infuocata e ricorda il suo giuramento di proteggerlo. Dopo l'arrivo dei vecchi manti bianchi che lo incolpano per aver tradito il suo, di giuramento, la fiamma sulla spada di Jaime si spegne. Quella di Brienne, che continuava a ripetere di volerlo proteggere, rimane invece accesa.

Se non è la metafora di avvenimenti già successi (ma non mi sembra proprio), potrebbe davvero riguardare la nuova missione che avevo ipotizzato più su.

azz, affascinantissimo!

e dire che di solito presto un sacco di attenzione ai sogni di martin (che quasi sempre sono profetici :D), ma questo mi era del tutto sfuggito!

Grande Ilyn! ;)

Adesso abvbiamo nuova materia su cui scannarci! :D

Per me la parola che Brienn urla potrebbe essere: "Arya".

:unsure:

Confesso che la mia prima idea è stata la stessa del sempre saggio Mezzo :D

Non penso che Brienne tradirebbe mai Jaime, ma potrebbe essere disposta ad uccidere Cersei. La verità di questa tesi sta nell'idea che la donzella si può essere fatta sul rapporto tra i gemellini Lannister nel suo breve soggiorno ad Approdo, e sulla vera ripartizione delle responsabilità nel trattamento delle bibme Stark.

Arya è un'idea interessante, ma in fondo Brienne non sa nulla su dove sia, né se sia viva.