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Busta o sportina?
A di Algor
creato il 23 marzo 2006

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Yaenrhys
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Yaenrhys
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Inviato il 25 marzo 2006 14:22
A Sassari invece si usa chiamarli tram

 

L'ho sentito dire anche qui in romagna...magari dai più anziani.....

Beh ma il tram è quello che viaggia su binari, non su gomma.

 

Magari anche qui a volte si sente dire dagli anziani, appunto perchè una volta c'erano solo quelli in città.

 

Purtroppo qui a Parma non ce ne sono più :unsure:


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calimero
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Inviato il 25 marzo 2006 15:13
Io non ho mai parlato di diffusione (che non crea la correttezza), ma di apparire in un testo linguisticamente autorevole, il che è diverso. Inoltre trovo l'analogia da te portata inadeguata: né "chiamo a Enzo" né "la sparo" appaiono su Il Treccani, e quello che mi fa dire che "lo scatolo" sia se non giusto almeno accettabile, non sbagliato, è proprio il suo apparire in un'opera come Il Treccani. Se appare "lo scatolo" e non altri termini dialettali un motivo ci sarà, no? Su quali basi neghi quanto appare ne Il Treccani, che in quanto a linguistica è tutto meno che l'ultimo arrivato?

 

per quanto riguarda "enzo" e "sparare", be', il vocabolario non è un libro di grammatica, per questo non appaiono quelle locuzioni. però innegabilmente sul vocabolario appaiono le reggenze dei verbi.

sparare regge il complemento di termine; "sparo a quella persona" e più precisamente "sparo colpi di fucile contro quella persona"

chiamare regge il complemento oggetto; "chiamo enzo"

 

il fatto che "scatolo" appaia nel vocabolario treccani non è indice del fatto che sia una parola italiana. è una parola dialettale assunta nella parlata locale, e diffusa localmente, non è una parola italiana, a prescindere dal fatto che appaia su un vocabolario autorevole o meno.

se fosse un termine della lingua italiana, il treccani non avrebbe riportato (merid.), non trovi?

potrai ribattere con la domanda retorica "ma allora le parole con (scient.) non appartengono alla lingua italiana?" e io ti anticipo dicendo che esiste un linguaggio scientifico nella lingua italia ma non un linguaggio meridionale (o settentrionale o del triveneto o del salentino) della lingua italiana. c'è un confine labile tra dialetto e italiano parlato localmente, ma c'è

 

Perché "presunta"? A quanto ne so è il miglior vocabolario di lingua italiana, con un'autorevolezza linguistica non da poco.

 

ho usato "presunta" perchè non sono stato io a dire che il treccani è più autorevole del garzanti o dello zingarelli o di altri vocabolari. per me sono all'incirca sullo stesso piano. quindi tu presumi che il treccani sia meglio degli altri, non io

 

Non so se lo riconosca (la tua è solo un'ipotesi o hai qualche base?), so però che Il Treccani è il vocabolario piú autorevole in quanto a lingua italiana, senza presunzioni o simili: linguisticamente, non ci dovrebbero essere vocabolari superiori, e per negare quanto lí detto vorrei qualche base in piú del "è diffuso, ma" (cosa mai sostenuta), del "non credo che"

 

Comunque: ho contattato l'Accademia della Crusca in merito, sperando di ricevere risposta; nel caso riporterò

 

io presumo ed ipotizzo per analogia che l'accademia della crusca non riconosca termini diffusi localmente, come "scatolo", come termini italiani, anche perchè il treccani (come probabilmente altri vocabolari altrettanto validi) ribadisce che è un termine (merid.)

 

si potrebbe chiedere a un numero significativo di professori universitari di lettere moderne, settentrionali e meridionali di origine, provenienze e residenza -poco importa-, se "scatolo" secondo loro è corretto

 

le mie basi forse non sono abbastanza autorevoli ma si fondano sull'esperienza: 5 anni di liceo classico (con professori che hanno corretto sempre e a chiunque qualsiasi errore di italiano scritto e parlato, dal livello grammaticale a quello logico a quello sintattico a quello di dizione e di accentazione) con una media invidiabile per quanto riguarda l'italiano, il latino e il greco, una cultura piuttosto vasta (ahimè, sì, sono vanaglorioso e lo ammetto), una lettura di testi di vario genere (anche di saggi filologici), e la grande fortuna di aver parlato e corrisposto con persone acculturate e ferratissime nella lingua italiana, ovviamente di tutta italia

 

e faccio presente, affinchè non mi si dia del razzista e dell'antimeridionalista, che sono figlio di immigrati dal sud e ho vissuto per anni in meridione

 

sono solo una persona che ama la propria lingua e ama tutti i dialetti d'italia. ma il dialetto è dialetto, l'italiano è italiano, e io parlo l'italiano

 

concludo con una riflessione sulle "auctoritates": non credo che esistano "auctoritates", sul treccani o sul vocabolario vattelappesca può apparire il termine "scitizuflosco", ma questo non basta per farmela ritenere una parola italiana. il mio senso critico e il mio pensiero indipendente me lo vieterebbero

 

parlo poco, ma a ragion veduta


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shadow28
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shadow28
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Inviato il 25 marzo 2006 15:41

Approvo in pieno la tua discussione sulla differenza tra dialetto e italiano corretto..Pero dico la mia affermando che un po di sano campanilismo regionale non guasta ci differenzia ed evita di omologarci troppo..l'importante che che ci si capisca!


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