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Un teoria beccata su internet...
P di Pon84
creato il 08 ottobre 2005

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Pon84
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Pon84
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Inviato il 08 ottobre 2005 22:58 Autore

Oggi parlavo con Alessio (Xaytar) e gli ho citato una "teoria" che ho beccato tempo fa su internet.

 

Un uomo sposa una donna sperando che non cambi e lei cambierà.

Una donna sposa un uomo sperando che cambi e lui non cambierà.

 

Ora... senza parlare di matrimonio, ma di rapporti... quanti di voi si ritrovano o si sono ritrovati in questa teoria? Io personalmente credo d'essermi ritrovato nella situazione opposta, ma parlo di una storia passata che per ora è l'unico termine di paragone che ho... credo che per parlare di una cosa simile il rapporto debbe essere durato un TOT, sennò non si può dire, perchè a volte l'impressione iniziale è diversa da quello che poi è il rapporto vero e proprio e da quelle che sono le sue "regole" interne... ci si rende conto col tempo.

 

Mi incuriosiva vedere un pò i pareri.

 

Paolo.


B
Bael il Bardo
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Bael il Bardo
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Inviato il 08 ottobre 2005 23:02

Per quanto suoni simpatica e insieme disfattista, mi ci ritrovo, con la consapevolezza che cmq (visto anche il bagaglio di esperienza che mi ritrovo e l'età che ho) non tutto il male viene per nuocere ;)


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GiadaStark
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GiadaStark
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Inviato il 08 ottobre 2005 23:18

Beh è vero, è un pochino disfattista come teoria, ma anche molto un luogo comune. Dipende da tante cose, dalle persone, da come sono fatte, da cosa ti fa cambiare eccetera... Ho visto sia rapporti andati proprio così, sia rapporti che invece sono andati avanti senza aspettative di cambiamento o non, e che proseguono benissimo... Insomma, io lo trovo in un certo senso un luogo comune.

;) Che ne dite?


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xaytar
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Inviato il 08 ottobre 2005 23:21

ti ho già risposto oggi, ed è pressappoco quello che ha detto giada...

cmq è una cosa interessante, anche solo per fare qualche campione statistico...

 

non mi sono mai ritrovato in una tale situazione (almeno spero, o se non ricordo male ;)) quindi segnami pure tra gli esempi negativi :P


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Morgil
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Morgil
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Inviato il 08 ottobre 2005 23:28

mi ci ritrovo totalmente!

l'ho vissuta sulla mia pelle!sarà anche un uogo comune comunque succede molto spesso!


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Calinn Vojnngat
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Calinn Vojnngat
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Inviato il 09 ottobre 2005 0:12

assolutamente non mi ci trovo ;)


Your ears and my eyes / Machinery of discord
If art is a world within ourselves / Baby we’re living on distant planets

Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri
Guardiani della Notte
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Lord Beric
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Inviato il 09 ottobre 2005 10:39

Boh... A volte è capitato, a volte no... In linea di massima sono convinto che non si possa generalizzare ogni possibile tipologia di rapporto a queste due frasi.

 

Luogo comune.


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

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Silk
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Inviato il 09 ottobre 2005 10:49

I cambiamenti cmq ci sono sempre sono inseti in un rapporto,complici molteplici fattori,età,figli,esperienze...ecc, le persone cambiano...è normale lo stesso succede ad un rapporto,che poi siano cambiamenti in positivo o in negativo è un'altro discoro ;)


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Lea Stark
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Inviato il 09 ottobre 2005 12:21

io non mi ci ritrovo per niente... sono sempre stata e sarò sempre me stessa...di questo sono sicura....per quanto riguarda l'altra parte...io non ho mai sperato che il mio ragazzo cambiasse per me...in fondo se mi sono innamorata è perchè mi piaceva così no? ;) magari ci si può venire incontro se c'è qualcosa di discordante,ma cambiare del tutto proprio no...


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dark_lord
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Inviato il 09 ottobre 2005 13:52
Boh... A volte è capitato, a volte no... In linea di massima sono convinto che non si possa generalizzare ogni possibile tipologia di rapporto a queste due frasi.

 

Luogo comune.

Pienamente d'accordo matteo ;)


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Damien Amfar
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Inviato il 09 ottobre 2005 14:00

Secondo me è puro luogo comune. Chi confida, uomo o donna che sia, che il mondo (o una persona) non cambi è un illuso. Chi d'altro canto crede di trovare la felicità nella perfezione è uno stupido.

 

In generale però credo nasconda qualcosa di molto più interessante, ovvero la tendenza degli uomini, da una parte, di concentrarsi su quel che è nel momento presente (tralasciando quindi qualsiasi altra cosa e dando origine, ad esempio, ai defilippiani casi di "sedotta e abbandonata") e delle donne, dall'altra, di innamorarsi più dell'immagine che si costruiscono che dell'uomo che hanno di fronte.

 

 

Clearly, imho.

 

 

 

 

Ciauz ;)


L
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Inviato il 09 ottobre 2005 19:45

Mi ci rotrovo perfettamente


K
Khellendros
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Inviato il 09 ottobre 2005 20:37

Penso più che altro che si riferisca al fatto che non si conosce bene una persona fino a quando non ci vivrai assieme. E ovviamente non mi riferisco alle ferie estive o a brevi periodi.

 

Dalla mia piccola esperienza (convivo da circa 2 anni) posso solo dire che a volte le cose vanno fatte funzionare, bisogna convivere imparando ad accettare la persona amata così com'è (ovviamente esclusi gli eccessi) e ovviamente la cosa dev'essere bilaterale.

 

Per i punti di vista diametralmente opposti il compromesso e la giusta soluzione.

 

Poi ci sono i casi molto estremi:

 

Un mio amico dopo UN'ORA di convivenza si è lasciato con la compagna.

 

Direi che non c'è bisogno di fare commenti.

 

^_^:lol:


O
Olimpia
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Inviato il 09 ottobre 2005 20:43

Può avere un valore nel caso in cui una coppia rompe il rapporto. Di solito come motivazione per una rottura si usa la classica frase "sei cambiato/a" oppure "non sei cambiata\a per nulla". In effetti sono un po frasi-stereotipo.

A me è capitato di essere lasciata con un "sei cambiata" e di aver lasciato un mio ex con la fatidica frase "speravo che le cose cambiassero" (anche se in realtà poi si pensa "speravo che tu cambiassi") .

xredo che la vita di coppia si basi su concetti molto + complessi; la "vita" di un rapporto che sia d'amore o di amicizia non è dipesa da un cambiamento o da una staticità, ma da un insieme di fattori molto + complessi.

Credo che la teoria semplifichi un po troppo un qualcosa che in realtà è un totale casino ^_^


N
Ninaeve
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Ninaeve
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Inviato il 09 ottobre 2005 22:31

Mah, che dire... se ci si mette con una persona sperando che cambi si è dei grandi illusi, perchè non ci sono garanzie che questo avvenga nella direzione sperata, ossia c'è ls sicurezza di rimanere delusi. Se ci si mette con una persona sperando che non cambi si è doppiamente miopi perchè le persone cambieranno ovviamente...

due frasi generalizzanti e indicatori della generale idiozia e di una certa immaturità relazionale...

scusate, ma stasera non sono molto tollerante inmateria di rapporti interpersonali.

Personalmente credo che stare con una persona sia come fare una scommessa, nel senso di pascal: puntiamo sulla vittoria, se va bene avremo vinto tutto, se va male... almeno abbiamo fatto tutto il necessario per.

concordo con chi dice che la convivenza è una prova da veri duri: è sconvolgente condividere tutti gli spazi con una persona e dovere mettere in discussione tutte le proprie abitudini: come rifai il letto? La mattina bevi il caffè o il caffelatte? quanto fastidio ti da la tavoletta alzata? o lo spazzolino non riposto? dormi con gli scuri chiusi o preferisci la luce (io odio la luce il mattino, mio marito si sente soffocare se cìè buio)?...


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