ma anche critica in generale, dai.
w il bello oggettivo.
hum....l'intrattenimento è una cosa davvero difficile, è vero. Fare ridere è difficile.Soprattutto intrattenere tutti i tipi di persone senza annoiarle o che altro...Alcuni anni fa realizzavo un fumetto comico (demenziale, per dire): era davvero difficile gestirne la trama, riuscire ad equilibrare serietà e delirio. E' difficile, siccome la comicità ostentata non fa ridere, ma la serietà accostata alla comicità, se non con grande maestria, stona parecchio.
I film che ostentano comicità, pensando di poterla sostenere a suon di volgarità gratuite e personaggi rozzi e stereotipati sono davvero tristi. Un pò come le barzellette scontate.
Jim Carrey è un grandissimo attore, sia per ruoli comici che seri. Forse lo preferisco in ruoli seri, come in Eternal Sunshine.
Non ho fatto in tempo a leggere tutta la discussione, però a chi contesta l'esistenza di un bello oggettivo rispondo così:
è un discorso che mi interessa particolarmente.
il punto è uno, se l'oggettivià non esiste a cosa serve la critica?
io sono convinto che il bello debba assolutamente essere oggettivo, il "piacere umorale" che la visione "sensoriale" di un oggetto ci provoca non ha niente a che fare con la bellezza anche se ovviamente l'uno non esclude l'altra, cosi come incece possono essere totalemte diastinti tra di loro.
poi come ho detto nell'altro post, è ovvio che la capacitò di far ridere e di intrattenere è una dote rara, che poi nella nostra lingua "essere capace di", si puo esprimere con "l'arte di" (da cui la parola ARTigianato) è solo una questione di derivazioni greche, ma non ha niente a che fare con ARTE in senso di "estetico".
io sono convinto che il bello debba assolutamente essere oggettivo, il "piacere umorale" che la visione "sensoriale" di un oggetto ci provoca non ha niente a che fare con la bellezza anche se ovviamente l'uno non esclude l'altra, cosi come incece possono essere totalemte diastinti tra di loro.
cosa intendi con questo?
francamente non riesco a trovare valide difese a favore dell'esistenza di una bellezza oggettiva
e se la critica fosse effettivamente inutile? Una critica è soggettiva a sua volta, se non lo è diventa correzione. Una critica viene suscitata da delle sensazioni soggettive. Il bello oggettivo non esiste semplicemente perchè non esistono parametri per definire la bellezza. Una cosa non è bella se ha date caratteristiche, è bella se piace, o per altri motivi.
A mezzo mondo può piacere una cosa, a tre persone questa cosa non piace, questacosa non è quindi oggettivamente bella.
Lo stesso concetto di bello varia da persona a persona, da paese a paese, come tutti i concetti astratti privi di parametri
e se la critica fosse effettivamente inutile? Una critica è soggettiva a sua volta, se non lo è diventa correzione. Una critica viene suscitata da delle sensazioni soggettive. Il bello oggettivo non esiste semplicemente perchè non esistono parametri per definire la bellezza. Una cosa non è bella se ha date caratteristiche, è bella se piace, o per altri motivi.A mezzo mondo può piacere una cosa, a tre persone questa cosa non piace, questacosa non è quindi oggettivamente bella.
Lo stesso concetto di bello varia da persona a persona, da paese a paese, come tutti i concetti astratti privi di parametri
Mi scoccia tantissimo... ma quoto in pieno il discorso di Alessia.
Ho perso il messaggio che stavo per postare.
Non ci penso neanche a riscriverlo tutto.
Per rispondere ad Alessia (almeno imho): la critica è utile, perchè ha una percezione della tecnica molto più precisa (o almeno dovrebbe) di un qualsiasi "ricevente" (in senso lato: lettore, spettatore etc etc).
In questo il senso del messaggio può, potenzialmente, essere percepito senza distorsioni di "ignoranza". Ciò non toglie che poi il messaggio possa essere colto o meno da qualsiasi spettatore (critico o no che sia) a seconda della sua sensibilità (naturale e dovuta al suo stato emotivo in quel momento) e poi interpretato soggettivamente.
Per questo ogni cosa può sempre piacere o meno.
Il fatto è che la ricerca dell'arte è infinita (e non si scontra con il limite divino come per la scienza) proprio perchè le forme d'espressione si rinnovano continuamente, adattandosi ai tempi, ai contesti e, ovviamente, ai messaggi che deve contenere. La critica quindi non fa altro che tenersi aggiornata e cercare di capire quanto e come quel determinato artista sta portando nuova linfa a questa ricerca o meno.
Che poi questo a loro piaccia o meno è tutt'altro discorso (anche se spesso i critici non sembrano rendersene conto).
Tutto questo, ovviamente, IMHO.
Tornando al discorso sulla comicità volevo dire che, nel panorama cinematografico, siamo costretti anche a vedere, sugli schermi, molti più film commerciali che fanno ridere che non drammatici commerciali (questo perchè chi non vuole pensare di solito preferisce ridere che piangere, anche perchè il dolore coinvolge per forza). Ovvio quindi che ci sembri che la critica sia dura con molti di questi film (cosa ingiusta magari, a volte) e che invece lo sia meno con i "drammatici" (anche qui, magari immeritatamente).
A questo poi si somma l'effetto per cui è molto più difficile fare dell'alta ironia che non una profonda riflessione su un tema.
Ciauz
e se la critica fosse effettivamente inutile? Una critica è soggettiva a sua volta, se non lo è diventa correzione. Una critica viene suscitata da delle sensazioni soggettive. Il bello oggettivo non esiste semplicemente perchè non esistono parametri per definire la bellezza. Una cosa non è bella se ha date caratteristiche, è bella se piace, o per altri motivi.A mezzo mondo può piacere una cosa, a tre persone questa cosa non piace, questacosa non è quindi oggettivamente bella.
Lo stesso concetto di bello varia da persona a persona, da paese a paese, come tutti i concetti astratti privi di parametri
Sono d'accordo. Dubito che esista una bellezza oggettiva... anche perchè secondo me non esiste la normalità. Siamo tutti diversi, ed è giusto che così sia. Quindi tutto quello che rientra nei sensi secondo me non può essere oggettivo... perchè ci sarà sempre almeno una persona al mondo che la pensa in modo diverso. E ciò è bello (soggettivamente parlando, of course )
Sara
e se la critica fosse effettivamente inutile? Una critica è soggettiva a sua volta, se non lo è diventa correzione. Una critica viene suscitata da delle sensazioni soggettive. Il bello oggettivo non esiste semplicemente perchè non esistono parametri per definire la bellezza. Una cosa non è bella se ha date caratteristiche, è bella se piace, o per altri motivi.A mezzo mondo può piacere una cosa, a tre persone questa cosa non piace, questacosa non è quindi oggettivamente bella.
Lo stesso concetto di bello varia da persona a persona, da paese a paese, come tutti i concetti astratti privi di parametri
quoto in pieno anche io alessia.
e aggiungo un luogo comune che secondo me però rende la mia idea personale.: il mondo è bello perchè è vario.
Se a tutti piacessero le stesse cose sai che noia......
se l'oggettivià non esiste a cosa serve la critica?
Ad avere il parere di gente (si spera) tecnicamente preparata?
Sull'intrattenimento: è stato detto (altra discussione, vedi collegamento di cui al messaggio di presentazione di questa) che anche l'intrattenimento è arte, ovviamente se ben fatto; collegando questo e la (onnipresente ) discussione Fantasy limitante, mi sorge un dubbio: applicando questo ai vari generi (orrore, ecc.) e mezzi (cinema, ecc.), anche un'opera di puro intrattenimento, creata senza intenzione di trasmettere un messaggio (piú o meno profondo), potrebbe entrare nell'Olimpo dell'arte (per chi ha letto Fantasy limitante, su questo Olimpo ci sono state varie dissertazioni )?
penso che andrò a cercarmi quella discussione...
altra domanda... cosa vi fa dire: questo è un buon critico? quali sono i criteri per stabilire se un critico è buono o no, secondo voi?
Ci vuole uno che critichi il critico
In realtà è una domanda generica. Come fai, da ignorante in materia, a capire chi fa bene il proprio lavoro?
Questo ovviamente idealizzando la figura del critico e separandola (quasi) totalmente da quella del giornalista, inteso nel senso di "persona che lavora in un giornale" (e che quindi fa publicity, positiva o negativa, per l'azienda, l'autore o comunque all'entità a cui fa capo l'opera).
Ciauz
penso che andrò a cercarmi quella discussione
http://www.labarriera.net/forum/index.php?showtopic=3416
cosa vi fa dire: questo è un buon critico? quali sono i criteri per stabilire se un critico è buono o no, secondo voi?
Forse dipende da quello che si vuole dalla critica: se si vuole un parere tecnico, sicuramente una persona che conosca bene la forma di comunicazione in oggetto; se un parere piú sul "Sarà bello", qualcuno con gusti vicini ai nostri; se si cerca di vedere le pecche, qualcuno che sia critico verso di queste, magari al punto da essere "distruttivo" (puntare tutta la critica solo verso le pecche); ecc.
Come dissi a suo tempo nel 3d "Fantasy limitante", imho, è importante distinguere tra critico e recensore. Quest'ultima figura ha preso sempre più piede negli ultimi anni ma difficilmente (per la mia esperienza direi pure mai) egli da un giudizio 'critico' dell'opera, bensì solo 'estetico' sul senso di bello/brutto, pur se a volte tale giudizio viene ben motivato. L'analisi critica di un'opera dovrebbe entrare in profondità esaminando in maniera dettagliata sia i 'contenuti' dell'opera e di tutti quegli elementi che influenzano e che hanno potuto avere un'influenza diretta su ciò che l'autore ha espresso, sia la 'forma' dell'opera. E' sicuramente un lavoro da 'studioso' e per giudicarlo bisognerebbe essere 'studiosi' e considerare marginalmente la questione dei gusti personali che dovrebbero restare comunque in secondo piano in una analisi critica.
Forse oggi ci sono poche opere degne di un approfondimento critico oppure manca la volontà (o l'utilità) di condurre un'analisi di questo tipo, non saprei dire.