Il Parlamento Europeo domani potrebbe approvare la direttiva sulla brevettazione del software. Se questo accadesse - come sembra oramai probabile - ci troveremmo tutti in una situazione potenzialmente pericolosa. La direttiva infatti riguarda la possibilità di brevettare qualsiasi opera d'ingegno che abbia a che fare con internet: codici, applicazioni, sorgenti, layout etc... e ovviamente con valore retroattivo, il che significa che ogni sito, comunità, portale o motore di ricerca che stesse usando anche il più banale codice nelle sue pagine potrebbe essere soggetto a pesanti sanzioni.
Ovviamente tutto ciò è pericoloso anche per la Barriera, soprattutto per il codice del forum.
Come accade oramai troppo spesso i governanti tendono a promuvere leggi sulla rete che non tengono conto della sua natura e delle sue fondamenta. Forse questi signori si sono dimenticati (ma probabilmente non l'hanno mai saputo) che la diffusione su larga scala di internet è principalmente dovuta a due persone (o geni, scegliete voi), che rispondono al nome di Cerf e Khan, che decisero di offrire al mondo, senza restrizioni e senza brevetto, il loro pargoletto chiamato TCP/IP.
Ho trovato questo pdf che esplica la situazione (forse esagerando un po', ma vabbè) :
http://www.linux.it/~carlos/swpat/web_A4_FFII.pdf
Staremo a vedere che succederà anche questa volta...
ma speriamo che vengano approvati anche questi emendamenti alla direttiva:
http://europarl.ffii.org/amendments.en.html
Dan :smack:
Sì avevo letto di questa situazione ma francamente ho paura che di questi Cerf e Khan i governi se ne sbattano altamente quando sono in ballo cifre di questo genere.... :smack:
Che tristezza!! Rappresentarebbe un freno potentissimo all'evoluzione della rete...
E dire che una volta l'intera Internet era open source... Ma è stato un sogno durato poco...
Preoccupante sul serio...
sembra si divertano a strozzare tutte le pmi :smack:
Speriamo che non passi o sarà il caos. W OPEN SOURCE!!
Non si può far altro che diffondere informazione a riguardo.
La gente purtroppo ignora il problema, e per questo l'argomento è preso un pò troppo alla leggera dal parlamento europeo, sotto le pressioni di grandi corporation...
Oggi e domani c'è una dimostrazione pubblica a Strasburgo, e chi volesse è ancora a tempo per oggi a segnalare la cosa sul prorio sito (link per chi fosse interessato).
Ormai il tempo a disposizione è poco, se domani 367 dei 732 membri del parlamento europeo non saranno presenti e non voteranno per l'emendamento, dovremo tenerci i brevetti software, e probabilmente moltissimi siti ed istituzioni nei prossimi mesi si vedranno costretti a chiudere per aver infranto qualche assurdo brevetto.
Per chi volesse saperne di piu: Software Patents: the basic
Ciao
Marò...
speriamo che non passi!!
Altrimenti ci troveremo in un bel pasticcio... :smack:
il linea teorica al potrei capire come legge, ma in linea pratica sarebbe un bel casino
come spesso accade chi legifera non conosce alla perfezione cio di cui sta andando ad impicciarsi
solito discorso poi...come si monitorizza la rete?
boh
il linea teorica al potrei capire come legge, ma in linea pratica sarebbe un bel casino
come spesso accade chi legifera non conosce alla perfezione cio di cui sta andando ad impicciarsi
solito discorso poi...come si monitorizza la rete?
boh
Io non la accetto neanche in linea teorica, non si può brevettare una cosa come un algoritmo...qui non stiamo parlando di tostapane o macchine, questi non sono oggetti, sono pensieri, e non credo che l'aver pensato una cosa mi renda automaticamente l'unico autorizzato a pensarla. Si tratta di metodi per fare le cose, alcuni molto banali e di uso comune tra tutti i programmatori da che esistono i computer. Da domani forse qualcuno dotato di molti soldi potrebbe brevettare questi "metodi", questi pensieri, e decidere che nessun'altro potrà usarli se non pagandolo.
Sarebbe come se io decidessi che la strada che faccio per andare al cinema la posso fare solo io, e se qualcun'altro vuole andarci o fa un altra strada o mi da dei soldi...
Un oggetto può essere sottoposto a brevetto, un pensiero no. Altrimenti arriveremo al punto di non poter fare piu nulla, magari brevetteranno anche il gesto di battere le mani....ma che discorsi...
Scusate lo sfogo e se sono andato OT.
Ah, non ce l'ho con te Fede Stark, sto parlando in generale :smack:
Ciao
Quoto Crow in toto.
A mio modo di vedere il software ha bisogno di una protezione, di una regolamentazione, ma non di certo questa :smack:
Speriamo in bene, anche se gli interessi delle lobby non vengono mai ignorati...
Ciauz
il brevetto è già discutibile per gli oggetti, figuriamoci per gli algoritmi o quant'altro...
mah, io non penso che internet possa essere fermato così in fin dei conti le leggi sul copyright già si fa fatica a farle rispettare fuori da internet (con scarsi risultati), figuriamoci dentro :smack:
Premetto che siamo nel campo del diritto industriale, in cui sono poco ferrato...
però, se ricordo bene _non_ sono considerate invenzioni - quindi, non brevettabili in Italia - le scoperte; le teorie scientifiche e i metodi matematici; i piani, i principi ed i metodi per attività intellettuali, per gioco e per attività commerciali; i programmi di elaboratori (software)...ed altre limitazioni relative al trattamento chirurgico del corpo umano e degli animali ed altro che non ricordo :smack:
Mi piacerebbe leggere l'intero testo della direttiva, qualcosa non quadra
Condivido, comunque, quanto detto sinora
qui non stiamo parlando di tostapane o macchine, questi non sono oggetti, sono pensieri, e non credo che l'aver pensato una cosa mi renda automaticamente l'unico autorizzato a pensarla [...]Un oggetto può essere sottoposto a brevetto, un pensiero no
Però io posso brevettare anche un pensiero (ossia il progetto senza avere l'oggetto fisico), e anche un tostapane viene da un pensiero, no? e anche l'oggetto può venire pensato/creato in tempi differenti da due persone senza che l'uno sappia della creazione dell'altro, la differenza dove sarebbe?
se ricordo bene _non_ sono considerate invenzioni - quindi, non brevettabili in Italia - [...] i programmi di elaboratori (software)
Sai il perché? Dovrebbe essere comunque opera di ingegno...
Premetto che siamo nel campo del diritto industriale, in cui sono poco ferrato...però, se ricordo bene _non_ sono considerate invenzioni - quindi, non brevettabili in Italia - le scoperte; le teorie scientifiche e i metodi matematici; i piani, i principi ed i metodi per attività intellettuali, per gioco e per attività commerciali; i programmi di elaboratori (software)...ed altre limitazioni relative al trattamento chirurgico del corpo umano e degli animali ed altro che non ricordo
Mi piacerebbe leggere l'intero testo della direttiva, qualcosa non quadra
Condivido, comunque, quanto detto sinora
Ciao Lord Lupo,
vorrei solo dire che non siamo esattamente nel campo del diritto industriale, ma del diritto generale....visto che oggetto dei brevetti è qualcosa che viene utilizzato da tutti, professionisti e non, e che le ammende per aver infranto tali brevetti sarebbero identiche sia per il singolo ragazzino che ha il sito sui pokemon che per la piu grande industria internazionale.
Premesso questo, l'introduzione dei brevetti software va a modificare e "sovrascrivere" di fatto quello che tu hai citato, ossia la non-brevettabilità delle opere intellettuali, in quanto direttiva del parlamento europeo adottata anche dal governo italiano.
Per il testo, ora non ho sottomano un link, ma sono certo che con una ricerca accurata su google si riesca a trovare. In ogni caso è ampiamente spiegato e citato in centinaia di siti a riguardo.
Ciao
qui non stiamo parlando di tostapane o macchine, questi non sono oggetti, sono pensieri, e non credo che l'aver pensato una cosa mi renda automaticamente l'unico autorizzato a pensarla [...]Un oggetto può essere sottoposto a brevetto, un pensiero no
Però io posso brevettare anche un pensiero (ossia il progetto senza avere l'oggetto fisico), e anche un tostapane viene da un pensiero, no? e anche l'oggetto può venire pensato/creato in tempi differenti da due persone senza che l'uno sappia della creazione dell'altro, la differenza dove sarebbe?
se ricordo bene _non_ sono considerate invenzioni - quindi, non brevettabili in Italia - [...] i programmi di elaboratori (software)
Sai il perché? Dovrebbe essere comunque opera di ingegno...
Allora, bisogna chiarire la differenza tra quello che è un opera dell'ingegno e quella che è una semplice opera intellettuale, o come viene definita dalla legge...
La differenza è che una è una creazione fisica, l'altra è un idea, un pensiero, un opera puramente intellettuale, ma ben diversa da un libro, facciamo attenzione a non fare paragoni inappropriati.
Forse sarebbe piu esplicativo spiegare come è fatto in pratica un software...ma richiederebbe davvero tanto spazio e tempo, e forse non sarei il piu adatto a spiegartelo, essendo solo al 2 anno di informatica...
Comunque, parti dal principio che un software è scritto in un determinato linguaggio, ed è composto da un serie di SEMPLICISSIME istruzioni, come somme, sottrazioni, assegnamenti ecc.
Un insieme di istruzioni si chiama algoritmo. Per farti un esempio, prendiamo ad esempio un algoritmo di ordinamento a caso. Una serie di istruzioni che servono a far ordinare alla macchina *n* oggetti. Ci sono diversi modi per farlo, tutti composti da istruzioni semplici come "prendi il primo numero e inseriscilo in una variabile a, prendi il 2 e mettilo in b, controlla se a maggiore di b, ecc..."
Ora, sono tutte istruzioni usate da milioni di persone dagli inizi dell'era informatica.
Come può, qualcuno, dire "Io metto in ordine i numeri facendo queste operazioni. Se qualcuno di voi farà queste operazioni in questo ordine violerà il mio brevetto e quindi dovrà darmi dei soldi, perchè solo io posso sommare a con b e poi sottrarre c..."
Capisci che non è la stessa cosa che brevettare un tostapane? E' come se ti dicessi che se vuoi fare i conti devi partire dal 4, perchè solo io posso contare a partire da 1.......
E' vero, un tostapane parte da un pensiero, ma non rimane un pensiero....un algoritmo si, è un pensiero....
Attenzione a non confondere i brevetti software con i brevetti SUI programmi software. I secondi esistono da molto tempo, se io faccio un programma, un OPERA FINITA, posso tutelarmi con un copyright e far si che nessuno la usi senza pagarmi.
Ma i brevetti software riguardano semplici istruzioni, semplici algoritmi, non opere dell'ingegno ma opere intellettuali.
L'equivalente del tuo tostapane nel software potrebbe essere ad esempio un sistema operativo, come windows. Questo è tutelato da copyright e un sacco di brevetti.
Ma non lo sono le semplici istruzioni che i programmatori hanno usato per "costruire" quel programma.
Se non ti ho chiarito le idee mi dispiace ma non so come altro fare!!
Scusate se è troppo lungo o OT