Classico giallo da viaggio in treno, breve e compatto, scritto dal matematico Guillermo Martinez, cimentatosi, per una volta, in un'opera letteraria invece che scientifica. L'impostazione non è quella del classico poliziesco, in cui affrontiamo la vicenda nei panni, o dal punto di vista, di un investigatore provetto.
SPOILERSSS
Riassunto: il protagonista, uno studente argentino di matematica in gemellaggio ad Oxford, si trova a vivere in affitto nella casa di un'anziana signora, molto conosciuta nell'ambito della piccola comunità cittadina, nonna di una giovane ragazza, figlia di amici intimi di una delle star della facoltà di Matematica: il professor Seldom, esperto di logica.
La vicenda si mette in moto alla morte, per assassinio, dell'anziana donna, a cui corrisponde un biglietto di sfida, che riporta il primo simbolo di una serie logica, inviato al professor Seldom. La caccia all'uomo inizia, con una muta di matematici intenti a trovare il colpevole.
Il protagonista verrà coinvolto nell'indagine proprio dal professore, consulente della polizia sulla serie, per via della sua estraneità all'ambiente inglese e cittadino, estraneità che dovrebbe dargli la possibilità di valutare con maggiore obiettività i fatti.
Al primo omicidio ne seguono altri, sempre caratterizzati da uno schema comune. Le vittime sono sempre persone anziane, in fin di vita o con gravi problemi di salute.
L'ipotesi è quindi quella di un assassino seriale con la mania per la matematica e per i lavori di Seldom, attento a rispettare un certo "codice d'onore" nella sua sfida con il professore.
Ambientazione: la vicenda si svolge per la sua totalità ad Oxford e dintorni, gli ambienti sono perlopiù chiusi, anche se mai descritti con eccessiva precisione, enfasi ed attenzione. E', da questo punto di vista, un libro molto povero.
Trama: chi ama le sfide non rimarrà certo deluso. Il costrutto è interessante, con un intreccio non sorprendente forse, ma decisamente coinvolgente. L'alone di mistero non è certamente il punto forte di questo giallo che mantiene però sempre viva l'attenzione del lettore, trascinandolo sui passi di un ragionamento logico, puro e immacolato. Più che la ricerca di un colpevole, già forse intuito in partenza, sembra che il punto centrale sia la ricerca del MODO in cui si possa dimostrare con la ragione la validità del proprio istinto e della propria intuizione. Come per una qualsiasi dimostrazione matematica d'altronde.
Personaggi: L'unico che viene approfondito un minimo è il protagonista, tratteggiato però con un certa superficialità. Emerge più di ogni altra cosa la distanza che è possibile riscontrare nel modo di vivere ed intendere se stessi nei confronti degli altri tipico di due culture così lontane come quella inglese e quella argentina. Non sfugge, certamente un nota autobiografica in questo senso.
Stile di scrittura: originale. Non c'è altro modo per definire lo stile letterario di questo professore di matematica. Lontano da ogni trasporto romantico e poetico la prosa scorre veloce e netta, senza fronzoli di alcun tipo, anche quando, magari, sarebbe meglio aggiungerne. La migliore espressione del libro sono certamente le dissertazioni di matematica teorica sparse per un po' tutta l'opera, coinvolgenti e interessanti inserite in un contesto come quello di un romanzo.
Giudizio: tra il 3 ed il 4. Non è certamente un capolavoro della letteratura, ma per tutti gli appassionati di matematica e di giochi logici è divertentissimo vedere come si dipanino gli eventi e quanto incredibilmente sia possibile strutturare il romanzo lungo una sequenza di pura razionalità.
Consigliato a chi vuole passare un po' di tempo a ragionar di matematica astratta credendo di non impegnarsi più di tanto.
Ciauz
uno dei libri meno avvincenti che abbia letto ultimamente.
Ho fatto fatica a finirlo...
NON ti è piaciuto???
perchè non scrivi una bella recensione in risposta a quella di Damien??
Infatti le discussioni [rec] si fanno SOLO a colpi di recensione..
oppure puoi aprire un altro 3d sull'argomento
Se vuoi spiegazioni leggi il 3d in rilievo e intervieni lì, liberamente, oppure mandami un mp.
Perdona, so bene che non lo sapevi, ma stiamo sperimentando qs tipo di discussioni