quando ormai pensavo che il 2005, già saturo di soddisfazioni cinematrografiche, non mi avrebbe proposto più nulla di troppo esaltante, ecco spuntare il capolavoro.
tre ore di film, e la sensazione di essere di fronte all'arte.
come commentare la regia, come commentare la trama e il messaggio di questo film? tutte le esperienze fanno crescere, questa esperienza mi ha fatto crescere un pochetto più delle altre.
qualcuno l'ha visto? Ve lo consiglio
cito un paio di pezzi di una recensione:
"Come lo scorpione di Welles, anche l'uomo non può fare a meno di colpire la rana che lo sta traghettando al di là del fiume, anche se questo significherà la morte del trasportato oltre che quella del trasportatore."
"Un linguaggio scarno ma ridondante di significati, una linea rinsecchita ma che germina su un humus fertile di contenuti e colmo di concetti. I temi dell'integrazione e della tolleranza, del perdono e della vendetta, della faida tra popoli confinanti, i mali che affliggono il mondo da quando l'uomo esiste su di esso. Tematiche attualissime che oggi più che mai sono ferite aperte nella nostra coscienza di cittadini ricchi di una terra ricca."
buona visione
ale ma parli del film di lars von trier??
si
perchè, han fatto un remake?
Tu ben sai che l'ho visto Davvero un bellissimo film, mi ha suscitato emozioni davvero forti e contrastanti, bellissimo davvero dall'inizio alla fine, Nicole è una dea. Davvero stupendo e soprattutto corredato da una scenografia fantastica. Da quando vidi il trailer tanto tempo fa , dopo avere sentito "girato completamente sullo sfondo nero di un teatro" mi si è impresso in testa, finchè finalmente son riuscita a vederlo
dogville è il primo capitolo di una trilogia, il secondo uscira tra poco (Manderlay se non mi sbaglio) e il terzo (Washington?) uscira l'anno prossimo e tornerà anche la kidman assente nel secondo
cmq dogville è uscito nel 2004 non nel 2005.
Io aspetto il dvd con la versione originale (quella nelle sale dura un ora in meno ed è stata rimontata) che fu presentata a cannes in maniera trionfale.
Il film visto nelle sale cmq secondo me ha alcuni spunti davvero vincenti e altri assai scadenti, io non sono ne un detrattore di von trier ne uno di quei critici che lo venera come un dio, penso che se il buon lars non si chiudesse dietro a tematice banalissime è analizzate con una superficialità disarmante (l'antiamericanismo di Dogville?, ma per favore) e lasciasse scorrere libero il suo enorme talento probabilmente riusciremmo a vedere di nuovo quel genio che girò epidemic e The kingdom, ma purtroppo fare un film del genere, in cui la forma estetica e lo stile ( dico stile non manierismo) prevalgano, sembra un utopia per l'ormai miliardario lars, dato che chi continua a farlo (greenaway?!?!) viene aspramente criticato.
Alcune idee sono davvero geniali
S
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I
L
E
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tipo la messa in scena con le case senza pareti in cui la parete è solo un ostacolo per l'occhio "totalizzante" del regista (ma allora perche limitare lo sguardo con l'uso delle telecamere a mano?) oppure l'uso dell'audio finalmente libero dal limitante utilizzo del dogma che lo vuole registrato totalmente in presa diretta (ma perche quella irritante voce fuori campo? come se il cinema per esprimere la sua narratività avesse bisogno di questi mezzucoli).
e poi perchè questa fissazione con le donne sfigate (le onde del destino, dancer in the dark e appunto dogville) o questo uso di stereotipi piu che di personaggi.
F
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in definitiva il film secondo me non è male ma dato il suo talento da lars mi aspetto decisamente di più.
EDIT: avevo preso una stecca clamorosa e avevo scritto Amityville al posto di Manderlay
(l'horror mi perseguita anche quando si parla di Von Trier )
Devo assolutamente vederlo,dati questi commenti!Quand'è che usciva il dvd con la versione integrale?
hum, io intendevo 2005 perchè l'ho visto nel 2005, pensa che addirittura credevo fosse uscito molto prima del 2004
Io aspetto il dvd con la versione originale (quella nelle sale dura un ora in meno ed è stata rimontata) che fu presentata a cannes in maniera trionfale.
dura 4 ore?
penso che se il buon lars non si chiudesse dietro a tematice banalissime è analizzate con una superficialità disarmante (l'antiamericanismo di Dogville?, ma per favore)
penso che, nonostante gli ultimi 5 minuti dei titoli di coda e del suo antiamericanismo di fondo, il film possa essere astratto da tutto ciò, e dà degli spunti veramente interessanti
tipo la messa in scena con le case senza pareti in cui la parete è solo un ostacolo per l'occhio "totalizzante" del regista (ma allora perche limitare lo sguardo con l'uso delle telecamere a mano?)
questo non so, avevo letto che le case senza pareti sottolineavano l'ipocrisia degli abitanti: ovvero che avevano la possibilità di vedere il marcio dei vicini ma non lo facevano, ostinandosi a considerare dogville perfetta e pronta ad "accettare"
(ma perche quella irritante voce fuori campo? come se il cinema per esprimere la sua narratività avesse bisogno di questi mezzucoli).
non sono un amante della voce fuori campo, però qui non mi è dispiaciuta...non so perchè....in alcuni punti però l'avrei veramente tolta di mezzo...
quel genio che girò epidemic e The kingdom
di the kingdom me ne hanno parlato bene...è quello nell'ospedale giusto? è vecchio? mi piacerebbe trovarlo
dura 4 ore?
scusa ma che versione hai visto? quella delle sale dovrebbe essere 2 ore e spiccioli mentre quella originale è di tre ore circa, allora forse tu hai visto quella "giusta", in questo caso parliamo nettamente di film diversi, perche io l'ho visto al cinema (perche un'ora in piu fa tanto credimi)
penso che, nonostante gli ultimi 5 minuti dei titoli di coda e del suo antiamericanismo di fondo, il film possa essere astratto da tutto ciò, e dà degli spunti veramente interessanti
l'antiamericanismo era solo un esempio, la questione di fondo non è "le tematiche trattate" ma il livello e le modalità d'anilisi con cui queste vengono trattati (infatti nel post parlo di "spunti interssanti" )
questo non so, avevo letto che le case senza pareti sottolineavano l'ipocrisia degli abitanti: ovvero che avevano la possibilità di vedere il marcio dei vicini ma non lo facevano, ostinandosi a considerare dogville perfetta e pronta ad "accettare"
questa puo essere una spiegazione "interna" al film, io dicevo che aldilà di cosa possa significare in termini di metafora, il tipo di messa in scena ha un'alto valore suggestivo sul piano "linguistico" dato che è legata ad un certo tipo di teatro, e se hai visto altri film di Von trier, sai che tutta la sua filmografia è pervasa da questo legame spirituale con il teatro.
non sono un amante della voce fuori campo, però qui non mi è dispiaciuta...non so perchè....in alcuni punti però l'avrei veramente tolta di mezzo...
appunto, bella la scelta che scade però con il tempo e che appare totalmente inopportuna in certe sequenze.
di the kingdom me ne hanno parlato bene...è quello nell'ospedale giusto? è vecchio? mi piacerebbe trovarlo
si quello dell'ospedale, del 1994 se non mi sbaglio, è un formato televisivo in tre episodi, graffiante, crudele, ed estremamente affascinante, come ho scritto in un altro thread uno dei film piu belli (e significativi) degli ultimi 20 anni (io personalmente l'ho visto grazie a Sant' Enrico Ghezzi e successivamente grazie a Sant'Emule, ma a trovarlo in dvd per ora niente )
Consigliatissimo, e poi mi dirai se il "vero" von Trier puo fare o no di meglio
scusa ma che versione hai visto? quella delle sale dovrebbe essere 2 ore e spiccioli mentre quella originale è di tre ore circa, allora forse tu hai visto quella "giusta", in questo caso parliamo nettamente di film diversi, perche io l'ho visto al cinema (perche un'ora in piu fa tanto credimi)
ho visto quella giusta allora...non riesco a capire cosa possano aver tagliato...mi pare brutto tagliare un film così
concordo con tutto il resto...e cerco di vedermi il prima possibile the kingdom
ho visto quella giusta allora...non riesco a capire cosa possano aver tagliato...mi pare brutto tagliare un film così
vorrei dire "Medusa al rogo" ma i tagli purtroppo sono stati fatti su precisa indicazione dello stesso regista
P.s. Von trier venduto
P.P.s. Abbasso i film tragliati al cinema e W i DVD
P.P.s. fa***lo ai DVD che non si trovano
molto bello,in particolare l'inattesa esplosione di violenza finale,ma mi chiedo se questo è cinema o teatro.
Uno splendido misto dei due, suppongo
Imho, teatro.
Diciamo quello che ci pare ma del cinema, Dogville ha solo i primipiani e... e basta, non mi viene in mente altro
Che dire, l'ho visto ieri, in versione da 2 ore e 50 (che immagino sia quella completa a 'sto punto ) e devo dire che mi ha entusiasmato. Non mi soffermo sulla questione della scena (che ho apprezzato tantissimo) perchè, come ho detto in apertura, "trattasi di teatro"
Almeno, IMHO.
Come diceva qualcuno i personaggi sono abbastanza stereotipati, ma dopotutto non ci si poteva aspettare null'altro in un contesto del genere, e devo dire che non stonano per niente quando lo sfondo è questa surreale città, se di città si può parlare. Diciamo strada, è meglio.
La voce fuoricampo secondo me è azzeccatissima, dà una nota importante al lavoro e un indirizzo specifico a chi guarda, obbligando a soffermarsi sui significati di particolari svolte della vicenda. Difficile rendere in maniera altrettanto efficace alcuni passaggi, soprattutto perchè visivamente lo spettatore non è abbagliato e richiamato all'attenzione in altri modi (il grigio è ovunque e i colori sono sempre piuttosto tenui e smorzati). Il parlato diventa quindi una buona soluzione.
Sui temi riconosco di essere impreparato... nel senso che dovrei rivederlo per focalizzarli bene e un film così lungo non credo lo ripasserò tra breve per quanto bello sia. Di spunti ce ne sono in quantità (anche se poi il tema è, imho, unico) e non sono affatto banali. Tom mi è sembrato un po' esagerato nel suo avere sempre tutto chiaro davanti agli occhi ma in fin dei conti non si poteva fare a meno di un "motore" come lui se si voleva la vicenda.
Quello che mi viene da chiedermi è: ma l'antiamericanismo da dove l'avete tirato fuori?!
Ah, il voto, quasi me lo dimenticavo. Otto pieno, forse qualcosina in più, ma dovrei rivederlo con attenzione e calma.
Ciauz
penso che per quanto riguarda la questione teatro - cinema non ci sia tanto da discutere;
sin dagli albori del cinema tutti gli studiosi si sono cimentati nell'individuare quali fossero le caratteristiche tali da rendere "arte a se stante" la "lanterna magica" e fin dall'inizio si è riuscito ad individuare il discriminante nel montaggio, nel momento in cui una sequenza di immagini viene presa e sistemata dandogli un continum narrativo senza per forza dargli una sequenzialità temporale allora quello è cinema, perche è una caratteristica unica che nessun'altra arte ha.
In dogville ad essere sincero apparte la messinscena tipica di un certo tipo di teatro (quello brechtiano secondo me ma questa è un opinione) non esiste altro tipo di legame col teatro (forse la caratterizazione dei personaggi come ho detto prima ricorda la tragedia greca), ma lo scorrere del tempo, l'occhio del regista che si intrufola nelle case e i dialoghi sono cinema allo stato puro.
sin dagli albori del cinema tutti gli studiosi si sono cimentati nell'individuare quali fossero le caratteristiche tali da rendere "arte a se stante" la "lanterna magica" e fin dall'inizio si è riuscito ad individuare il discriminante nel montaggio, nel momento in cui una sequenza di immagini viene presa e sistemata dandogli un continum narrativo senza per forza dargli una sequenzialità temporale allora quello è cinema, perche è una caratteristica unica che nessun'altra arte ha.
Sono totalmente d'accordo.
Il fatto è che in Dogville il montaggio non è sfruttato. Il film collassa in una struttura teatrale nel momento in cui vengono introdotte gli stacchi tra le scene che permettono lo scorrere del tempo (e il cambiamento di luogo, che però manca) nella stessa maniera data a teatro e non su pellicola. Anche le situazioni che vengono isolate (quando lei parla col cieco ad esempio) sono cambi teatrali, in cui l'attenzione si focalizza su una parte del palcoscenico, ma verosimilmente nel resto del palco l'azione prosegue.
C'è un momento in cui Dogville è un FILM, ovvero quando la Kidman sale sul camioncino di Ben per andarsene, ed in cui perdiamo, come lei, la concezione del tempo e dello spazio, la visuale si chiude, il mondo intorno sparisce.
Ora, forse definirlo "teatro" invece che "cinema" è esagerato, effettivamente hai ragione , ma non credo si possa negare che una trattazione del genere non sia puramente cinematografica.
l'occhio del regista che si intrufola nelle case e i dialoghi sono cinema allo stato puro.
Guarda, l'intrufolarsi nelle case/stanze non è una peculiarità cinematografica. Osbourne lo faceva tranquillamente in teatro non pochi anni fa.
Ciauz