anch'io non sopporto moralmente l'idea della prostituzione. È degradante per la donna e psicologicamente riprovevole (vedi tutti quegli uomini che vedono nella loro compagna la "madre buona idealizzata" da amare ma con la quale si eccitano meno che con la "madre cattiva da punire" con la quale godono tantissimo e che trattano come una pezza da piedi...) io credo che purtroppo la piaga della prostituzione (sono comunque pochissime quelle che lo fanno per piacere... insomma, in genere i clienti delle prostitute sono degli sfigati, o vecchi, o orrendi, o puzzoni, o gente che non può per un motivo o per l'altro accoppiarsi con donne consenzienti se non a pagamento... vorrei vedere un uomo a vendersi per una donna mostruosa, grassa, coi baffi etc..) non la si possa eliminare, quindi credo che la soluzione più fattibile nell'immediato sia quella. Eliminare la prostituzione, o sensibilizzare l'Italia intera sia davvero utopistico, così come aumentare la vigilanza della polizia... chissà quanti agenti si fanno corrompere con soldi o addirittura con la "materia prima" dai protettori....
Quoto Ashan in toto.Trovo che la prostituzione sia un grosso problema,per la risoluzione del quale bisogna anche tenere in considerazione la riapertura delle case.Vaina solleva interrogativi giusti,che condivido.In particolarte penso ci si debba muovere anche su altri fronti,che questo delle case non possa essere il punto di arrivo..ma penso rappresenti cmq un passo avanti.Sono pertanto favorevole in linea di massima alla loro riapertura.In particolare dovremmo muoverci anche "a monte",come faceva notare Brandon:ci sarebbe un minor traffico di vite se ci fossero meno clienti.Detto ciò sento di esprimere un grosso apprezzamento verso tutte quelle associazioni e verso quei volontari che non hanno (in questo come in altri campi) problemi a "sporcarsi" le mani per tentare di contrastare la piaga dello sfruttamento di vite umane.
Ci sono paesi dove questo servizio e' legale.
Avete notizie circa problemi di sfruttamento?
Lo chiedo per ignoranza.
Ciao
Quoto strano ma vero LORAS
Il mio timore è che in un casino non sia così facile poi agire che non come in strada, per via dei vari permessi legali necessari per fare le perquisizione (termine banalizzante: non sono un giurista).Morale, come dicevo prima, nel migliore dei casi si sposta solo il problema.
vero il problema dei permessi.
tuttavia, non comprendo "nel migliore dei casi"...
se oggi son tutte non legalizzate, quindi degradate sfruttate eccetera, perlomeno lì qualcuna non sfruttata ci sarà...non ci saranno solamente problemi di bordelli clandestini ma ci saranno anche alcuni a posto...
quindi direi "nel peggiore dei casi" si sposta solo il problema
brandon: non so, non ho notizie nemmeno io di sfruttamenti, però so che anche dove è legalizzato ci sono a volte alcuni problemi (tipo contolli medici fatti un pò sbirgativamente)
quando ho citato l'olanda nn volevo dire d istituire vetrine o quartieri appositi..
ma che in olanda la prostituzione sulle strade è minore..
poi nessuno è mai riuscito ad eliminare il mestiere + vecchio del mondo.. perchè c sarà sempre qualche uomo solo(o donna sola) che s rivolgerà a loro..
per quel che riguarda i vari metodi per limitare la prostituzione adesso.. nn s è fatto abbastanza.. ma nn c sono neanche normative precise.. è molto è faciel chiudere un occhio e tollerare.. che mettersi nei casini con arresti scomodi, ecc
peace rhox
Credo che anche nei paesi dove le case chiuse sono concesse ci sia cmq una forma di sfruttamento e di giri di prostitute non legali.
La mia sensazione, da quel poco che so dell'argomento, è che cmq i casini veri, come in Germania, abbiano come destinatari una clientela borghese, mentre temo che per i più poveri la prostituta di strada (o in appartamenti non controllati) sia più appetibile.
Insomma, mi sa che anche con i casini si risolve poco.
La mia sensazione, da quel poco che so dell'argomento, è che cmq i casini veri, come in Germania, abbiano come destinatari una clientela borghese, mentre temo che per i più poveri la prostituta di strada (o in appartamenti non controllati) sia più appetibile.Insomma, mi sa che anche con i casini si risolve poco.
Su questo mi sa che quoto Gabriele.
Quanto al problema dei permessi, sinceramente non lo vedo.
Oggi le "case chiuse" sono vietate: questo non vuol dire necessariamente che non ne esistano!
Vietare una condotta vuol dire attribuirvi una sanzione, ma questo non pone fine alla condotta, per intenderci.
Quindi, se le case chiuse fossero 'legalizzate', dovrebbero anche avere uno status giuridico. Potremmo stabilire, che so, che le case di tolleranza sono ammesse ma devono avere il permesso, e lì sono consentiti controlli periodici etc.
Nelle case ammesse i controlli sarebbero possibili; in quelle vietate la situazione sarebbe identica a quella attuale.
...bhe' si potrebbe rispondere che la situazione attuale e' solo illegale, non permessa.
In questa situazione la malvivenza gode e le persone sfruttate sono la maggioranza.
Inoltre riflettevo circa i controlli.
Se i controlli sono cosi' facili come mai le ragazze sfruttate aumentano invece di diminuire?
Ci deve essere qualche cosa che mi sfugge.
Ciao