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UNA SAGA PROLISSA E VIOLENTA?
G di Giovanni Neve
creato il 20 maggio 2005

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Howland Reed
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Howland Reed
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Inviato il 20 maggio 2005 18:34

beh, di sicuro se ci si aspetta da Martin del Fantasy tradizionale è impossibile farselo piacere.


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xaytar
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xaytar
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Inviato il 20 maggio 2005 18:35

penso che sia questo quello che mi piace di martin...

ma sia ben chiaro, non lo osannerò per questo.

 

mancava qualcuno che scrivesse fantasy così...ma non leggerò mai qualcuno che faccia qualcosa del genere...uno basta e avanza!

 

due cose posso criticare a martin, e sono collegate:

 

1) è un telenovelista. la sua saga è una telenovela in chiave fantasy.

 

2) al 99% il finale non sarà  all'altezza della saga stessa, proprio perchè il suo punto di forza è l'inteccio, non il "senso" generale del romanzo.


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Howland Reed
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Howland Reed
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Inviato il 20 maggio 2005 18:41

un buon finale, l'unico forse possibile sarebbe quello di lasciare comunque qualcosa in sospeso, che faccia scervellare e anche "maledire" l'autore. se dicesse tutto alla fine non rimarrebbe nulla.


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Meera
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Inviato il 20 maggio 2005 20:13
1) DESCRIZIONE DEGLI EVENTI DAL PUNTO DI VISTA DEL PERSONAGGIO:

Secondo me Martin non poteva fare altrimenti. Non ci sono solo 2 o 3 battaglie nel corso dei libri, ce ne sono a decine, il che è molto realistico dato che la saga è ambientata in un periodo di guerra. Se si fosse fermato a descrivere ogni battaglia, sarebbe stato ancora più prolisso. Secondo me è stato bravo nel descrivere le battaglie ogni volta in modo diverso, con vari espedienti (tipo più PdV alternati, interni o esterni al combattimento).

 

2) PROLISSITA':

E' vero. Martin ha inventato un mondo nuovo, simile al nostro nel Medioevo ma allo stesso tempo diverso. La descrizione dei cibi, degli abiti, dei paesaggi, servono a farti entrare nel racconto, a renderlo più vero, e anche la presenza di centinaia di personaggi secondari. Sono d'accordo che sia prolisso, ma non è mai noioso (secondo me, ovviamente). Però per giudicare questo aspetto bisognerebbe aver letto l'opera completa (ma se Martin va avanti di questo passo... :victory:). E' vero che A Game of Thrones sembra un libro quasi introduttivo, serve un po' a farti entrare nell'ottica di un mondo nuovo, e ci riesce perfettamente.

 

3) AMBIENTAZIONE IN UN MONDO DOMINATO DALLA BRUTALITA':

Bè, non c'entra niente Tarantino. Forse gli Stark sembrano più buoni, perchè tanti PdV sono Stark. Andando più avanti si introducono altri PdV, personaggi che prima erano tratteggiati negativamente assumono una nuova luce. Ognuno ha le sue ragioni per cui si comporta in un certo modo, gli Stark così come i Lannister e i Targaryen e tutti gli altri.

Come hanno già  detto altri, il mondo di Martin è molto ispirato dal Medioevo, la realtà  medioevale non era quella che traspare dalle liriche cortesi o dai romanzi cavallereschi. I soldati si comportano semplicemente da soldati. Certo è distante dal classico mondo fantasy, ma a me piace per questo, perchè è reale.

 

4) ASSENZA DELLA DIMENSIONE AVVENTURA:

E questa è un'altra differenza dalla fantasy classica, o se vogliamo dalla letteratura cavalleresca: manca il tema della queste, il viaggio alla ricerca di qualcosa. Ma non credo si possa dire che la dimensione avventura manchi, e non posso fare esempi per non fare spoilers.


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kindra
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Inviato il 20 maggio 2005 20:51
Molti capitoli sono perciò noiosi

 

Questione di gusti. Leggendo Martin non mi sono mai annoiata, neanche per un solo istante. Mi sono divertita, spaventata, preoccupata, disgustata, ho provato sollievo, e non so quanti altri sentimenti, ma mai la noia.

Avrei gradito qualche cadavere in meno, ma non toglierei una sola parola dalle "Cronache".

 

Ricordo a tutti quest'affermazione di Giovanni Neve:

 

Ciao, ho appena finito di leggere il secondo libro delle "Cronache del ghiaccio e del fuoco" (Clash of kings); e mi accingo a leggere il terzo.

 

 

L'avventura c'è, basta pensare, per esempio, alle vicende di "Bitorzolo" e dei suoi compagni di viaggio. Solo che Giovanni non è ancora arrivato a quel punto.

 

 

Per Meera: bellissimo quel dettaglio di Bosch! :victory:


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Mithrin
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Inviato il 20 maggio 2005 21:01

Per quanto mi riguarda tutti i punti che tu indichi come negativi nelle Cronache, sono quelli che me lo hanno fatto apprezzare come la migliore saga fanatsy che abbia mai letto.....la crudezza delle scene narrate, dei dialoghi, della vita in generale, la mancanza dei soliti buoni versus malvagi mi ha fatto sembrare tutto estremamente realistico

 

Se poi si parla di prolissità  citare Tolkien non è proprio il massimo visto la minuziosa descrizione che esso fa di ogni filo d'erba che Frodo incontra sul suo cammino......


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kindra
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Inviato il 20 maggio 2005 21:42
Avrei gradito qualche cadavere in meno, ma non toglierei una sola parola dalle "Cronache".

 

Mi autocito. Forse un certo cadavere

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

spoiler libro 7

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

avrebbe dovuto continuare a fare il cadavere....

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

fine spoiler


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Alyssa Arryn
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Alyssa Arryn
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Inviato il 21 maggio 2005 1:09
1) DESCRIZIONE DEGLI EVENTI DAL PUNTO DI VISTA DEL PERSONAGGIO: Indubbiamente originale come metodo, ma il difetto è che eventi importanti (es. le grandi battaglie) vengono descritti sommariamente quando nessuno dei protagonisti vi partecipa direttamente.

 

Al di là  della originalità  del metodo è l'aspetto delle Cronache che personalmente mi piace di pù: mi piace l'idea di calarmi dietro tante paia di occhi e dentro tanti vissuti e personalità  dirette, rende possibile calarsi completamente nella vicenda e nell'universo in cui è ambientata ... circa il fatto che la narrazione sincronica costringa a qualche sforzo per tenere sotto controllo l'evolversi degli avvenimenti beh, personalmente non spiace costringere ad un po' di ginnastica i miei pigri neuroni.

:wub:

 

2) PROLISSITA': ciò che fin da subito mi ha irritato è l'evolversi estremamente lento degli avvenimenti. Le novità  vengono introdotte col contagocce, la descrizione è appesantita da dialoghi e particolari di cui non si sente la necessità , i personaggi secondari sono centinaia... Molti capitoli sono perciò noiosi: ciò che spinge ad andare avanti è piuttosto la curiosità  di sapere come finisce la storia.

 

All'inizio la lentezza della vicenda irritava un po'anche me ma quando comincio ad apprezzare una storia per me la prolissità  diventa un pregio e tanto è maggiore la ricchezza di particolari tanto più mi appassiono.

Insomma è vero che sono i continui colpi di scena e la curiosità  di vedere come evolvono certe situazioni ad alimentare la febbre da Cronache ma la minuziosa perizia di Martin come costruttore di personaggi e di situazioni mi fa apprezzare la rilettura più ancora della lettura.

 

3) AMBIENTAZIONE IN UN MONDO DOMINATO DALLA BRUTALITA': l'universo creato da Martin non è nettamente diviso tra Luce e Ombra, tra buoni e cattivi (come in Tolkien); il che lo rende più realistico e serio. Il problema è che i personaggi... sono quasi tutti negativi! (a parte la famiglia Stark). I guerrieri non sono affatto idealizzati, anzi sono innumerevoli i personaggi descritti come violenti e volgari: l'autore lascia trasparire una visione molto pessimistica della natura umana. Ma è l'autore stesso a soffermarsi, nei dialoghi e nelle descrizioni, sui particolari macabri e volgari (non si contano le battute sulle prostitute, la terminologia "colorita", le morti orribili...).

 

Un altro aspetto che, al di là  dello sconcerto iniziale (la differenza con Brooks e con Tolkien è traumatizzante) apprezzo enormemente.

Un po' perchè condivido la visione pessimistica della natura umana, un po' perchè le divisioni nette fra buoni e cattivi dopo un po' cominciano ad essere limitanti.

 

4) ASSENZA DELLA DIMENSIONE AVVENTURA: è carente ciò che è tipico dei romanzi fantasy, ossia il viaggio, la ricerca, l'avventura individuale...

Beh, forse le situazioni di avventura individuale sono un po' diluite nello scenario politico ma non direi proprio che mancano

 

SPOILERS dei primi 2 libri originali

 

 

 

 

 

 

 

Il rapimento di Tyrion e il suo viaggio di ritorno dalle Montagne della Luna, l'odissea di Jon Snow oltre la Barriera in compagnia dei Bruti ^_^

 

 

 

 

 

 

 

FINE SPOILERS

 

In ogni caso hai scritto un commento bene articolato ed interessante ^_^


M
Mornon
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Inviato il 21 maggio 2005 2:05
E questa è un'altra differenza dalla fantasy classica, o se vogliamo dalla letteratura cavalleresca: manca il tema della queste, il viaggio alla ricerca di qualcosa

 

Mancherà  come tema conduttore dell'intera vicenda, ma per esserci c'è:

 

ANTICIPAZIONI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Bran, per esempio, quasi tutti i suoi capitoli sono incentrati su una ricerca ^_^


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Darklady
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Guardiani della Notte
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Darklady
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Guardiani della Notte

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Inviato il 21 maggio 2005 10:08

Credo di trovarmi in accordo con la maggior parte di coloro che hanno risposto, quindi non mi dilungherò su affermazioni che non sarebbero altro se non la "rivisitazione" in chiave personale di quanto detto in precedenza.....

 

But....

 

Quando parli degli eventi narrati dal pov dei vari personaggi ed affermi la mancanza di un narratore onniscente al di sopra delle parti, bhe credo di non essere affatto daccordo con te...

Per come la vedo io, è come se le cronache fossero raccontate da "diversi inviati speciali"....ovvero tanti narratori quanti sono i personaggi, (non a caso ASOIAF è scritta in terza persona, non in prima); in modo tale da avere una visione quanto più possibile obiettiva sull'evolversi degli eventi.

Inoltre, la suddivisione della narrazione secondo questo schema, a mio avviso, snellisce molto la struttura stessa delle cronache. Prova ad immaginare un'opera simile suddivisa secondo il "tradizionale" criterio dei capitoli...un po' pesantuccia, non trovi? Ed in tal caso, la prolissità  di cui parli sarebbe davvero evidente, oltre che necessaria.... ^_^

 

Kisses ^_^


B
Brynden "PesceNero"
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Brynden "PesceNero"
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Inviato il 21 maggio 2005 12:10

Beh.....sono anch'io parte del fiume di interventi a favore di martin!

 

Non ho mai letto un libro con la velocità  con cui mi mangio quelli del buon Martin,a mio modesto parere non c'è proprio nulla di noioso,anzi,la complessità  dei dettagli e la lentezza del susseguirsi degli avvenimenti ti fanno gustare ancor meglio la saga+bella ke abbia mai letto!

 

Negli intervalli tra 1 libro delle cronache e l'altro mi sono letto una marea di libri Fantasy e la gran parte li ho trovato troppo rapidi e superficiali.Nel leggere martin ti senti davvero parte di un'altro universo!

 

Ciao

 

Bry ^_^

 

P.S.: Con questa saga ho fatto iniziare a leggere gente ke era capace di annoiarsi e non riuscire a finire libri come "il gabbiano jonathan Livingstone".


M
Meera
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Inviato il 21 maggio 2005 13:55

Mornon, hai ragione, ma Giovanni Neve ancora non lo sa! Da quello che mi ricordo, alla fine di A Clash of Kings non si sa ancora niente riguardo a quello. Poi infatti ho scritto

non credo si possa dire che la dimensione avventura manchi, e non posso fare esempi per non fare spoilers.
Mi sono spiegata male ma intendevo dire quello che hai detto tu. ^_^

 

(Bosch è un genio ^_^)


K
kindra
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Inviato il 21 maggio 2005 20:21
Bosch è un genio

:wub::wub::wub::wub::wub::wub:

 

Ok, la smetto di andare OT, ma in questo caso non sono proprio riuscita a trattenermi! ^_^


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DolorousEdd
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Inviato il 09 giugno 2005 20:03
2) PROLISSITA': ciò che fin da subito mi ha irritato è l'evolversi estremamente lento degli avvenimenti. Le novità  vengono introdotte col contagocce, la descrizione è appesantita da dialoghi e particolari di cui non si sente la necessità 

Il bello è che molti particolari che sembrano insignificanti, spesso si rivelano determinanti per capire molti aspetti della storia. La cosa risulta lampante a una seconda lettura.

 

In particolare...

 

Es. SPOILERINO (I FIUMI DELLA GUERRA)

 

 

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Un certo personaggio alle "nozze rosse", quello con la cappa rosa, all'inizio non si capisce bene chi è , ma rileggendo con attenzione il precedente capitolo di Catelyn restano pochi dubbi ... e Martin evita accuratamente di nominarlo!


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Marzio Seaworth
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Inviato il 14 giugno 2005 14:45

Io non mi vergogno a dire che voglio sapere come andrà  a finire e dopo circa tremila pagine non mi sono ancora annoiato... penso che sia un difetto del genere (lasciando fuori il Tolkien del Signore degli anelli che per me è un fuoriclasse) la ripresa eccessiva da parte di troppi autori degli stessi temi. Il mio modesto parere è che per scrivere un romanzo di qualsiasi genere ci deve essere l'esigenza di raccontare qualcosa; per Martin questo qualcosa sono le vicende di un'umanità  di fantasia ma assai simile a quella reale, tutto sommato, e lo fa molto ma molto bene. Erano anni che non compravo un libro considerato "fantasy" sapete? Mi hanno fatto una testa così sulle "Cronache" e ricordo ancora con quanto scetticismo ho comprato il Trono di Spade...Questi libri mi piacciono proprio perché sono diversi dal cliché del genere. Ma ognuno ha le sue stagioni per apprezzare un autore e la sua arte pienamente, magari qualche anno fa non avrei gradito tanto...

PSOT: bello Bosch. Sapete che mi sembrava quasi un'illustrazione di Bill Sienkiewicz? Conoscete Bill?


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