"L'originalità è un trucco di cui si serve la gente priva di talento per far colpo su altra gente senza talento e per difendersi dalla gente di talento. "
Forse sarebbe più corretto parlare di "eccentricità" perché "originalità" è un vocabolo che ha in sé una carica positiva, dato che rimanda alla genuinità, all'autenticità, alla novità, alla singolarità. Ma trovo tradotta così, in un articolo che sto leggendo, una frase tratta dal romanzo sperimentale Le perizie pubblicato nel 1955 dallo scrittore americano William Gaddis. Certo è che questo autore voleva colpire le manipolazioni del reale di cui siamo artefici e vittime: i suoi personaggi erano, infatti, impostori, figure grottesche sostenute dall'inganno e dalla falsificazione, capaci però di far abboccare gli altri.
Ebbene, se stiamo all'"originalità" delle mode e dei modi televisivi, al gusto della bizzarria, della stravaganza, dell'eccesso di cui si nutrono molti personaggi e i loro spettatori acquiescenti, dobbiamo dire che la frase di Gaddis è sacrosanta. Quell'eccentricità è solo un fuoco d'artificio della stupidità e non della genialità. Vestiti sconcertanti, comportamenti strambi, linguaggi orridi, eccessi esasperati sono solo spettacolo per allocchi. Perciò, vorremmo - senza celebrare il conformismo - lanciare un elogio dell'ordinarietà, della normalità, dell'usualità. La rincorsa frenetica alla novità si risolve spesso in un'esistenza vana e vacua, ben più legata agli stereotipi dell'"originalità a tutti i costi" che non alla creatività vera che si alimenta di impegno severo, di costanza e di serietà. L'eccentricità ha come legge l'apparire, il talento autentico e "originale" l'essere.
Da Il Mattutino di Mons. Gianfranco Ravasi, Avvenire del 25/02/2005
Ho letto stamattina questa affermazione che mi sembra interessante.
In realtà sono un pò in dubbio sulla validità dell'affermazione in toto. Voi che ne pensate di tutto ciò? Chi è eccentrico, cerca solo di richiamare l'attenzione?
In effetti guardando la Tv, non si può che dar ragione al bravo Ravasi, però...
In realtà e che molte volte io mi sento il diverso, l'eccentrico e l'originale nel gruppo, per mia dei mie vari e un pò bislacchi interessi... sono io lo "storto"?
Fatemi sapere il vostro parere sull'argomento, sono un pò perplesso anch'io.
Ciao!
Vainamoien
Secondo me dipende tutto dal tipo di persona di cui si parla...
E' indubbio che alcuni cerchino l'originalità o l'eccentricità a tutti i costi, pur di distinguersi dalla massa, ma tanti altri lo sono perchè trovano della logica o della praticità che altri non vedono.
Faccio un esempio: Albert Einstein aveva decine di vestiti perfettamente identici, in modo da non dover perdere tempo al mattino per decidere cosa mettersi, infischiandosene del fatto che la gente potesse pensare che non cambiava mai abito.
Quoto Nicko, dipende dalle persone.
Il fatto è che laddove la sola eccentricità è, come detto da Ravasi giustamente, uno specchietto per le allodole creato da un certo tipo di stupidità, o di attuale conformismo, l'originalità in se stessa la causa spesso direttamente. Ovvero una persona mentalmente originale può apparire, atteggiarsi ed anche essere effettivamente eccentrica. Quell'eccentricità però si rifarà alla base positiva dell'originalità di quell'individuo e non ad un comportamento di gruppo.
Credo di essere stato un po' verboso
Ciauz
Mi state rasserenando...
Voi vi sentite originali/eccentrici?
Io sono il più strafottuto genio che conosco
Ciauz
A me dicono che sono eccentrica nel modo di vestire, ma non lo vedo come un aggettivo dalle connotazioni negative, siccome alla fine me ne infischio di come sembra il mio abbigliamento, siccome a me piace e ci sto bene, non me ne frega se mi dicono sembri un corvaccio/strega etc etc etc...non lo faccio a tutti i costi ma seguendo un mio ideale estetico che intendo perseguire e che considero essenziale per il completamento della mia persona. Insomma io lo voglio perchè piace a me. L'originalità è una cosa che adoro, anche se spesso vengono considerate originali cose davvero orrende...ma qui va a gusti Io personalmente aborro la banalità, sia estetica che intellettuale che di linguaggio, è una cosa che davvero rifuggo e che non posso sopportare, anche se mi rendo conto che l'originalità a tutti i costi è disastrosa.
Io sono il più strafottuto genio che conosco
Io ne conosco due, due persone geni-ali
Io mi sento strana, originale non mi piace, mi sa tanto di "fa schifo ma nessuno l'aveva mai fatto quindi è da elogiare" XD eccentrica non me lo dirò mai da sola siccome non capisco dove stia il centro
Concordo con voi, il problema dell'eccentricità diventa la sua ricerca ad ogni costo. L'essere eccentrici o originali per un comportamento naturale e/o spontaneo è assolutamente condivisibile, se una persona è così perchè cambiarla??? Essere eccentrici perchè si vuole esserlo e lo si ricerca continuamente è errato, è negare quello che si è davvero e non può portare niente di buono.
Se mi sento eccentrico/originale?
Non saprei proprio, più che altro mi sento uomo-contro.
Io parto dal presupposto che se si definisce qualcosa originale o strano, ci deve essere un'altra cosa normale. Ovviamente quella normale è quella condivisa dalla maggior parte delle persone. La norma, appunto.
Sono costoro ad appioppare l'aggettivo "originale".
La normalità è quindi un insieme di consuetudini, usi, abitudini, regole, leggi, norme, tradizioni, diritti e doveri; in mutamento continuo ma generalmente lento.
Se si rimane dentro i paletti stabiliti si è "normali". Viceversa si è "strani".
Dal mio punto di vista, ben venga un po' di anticonformismo, un po' di originalità... basta rimanere entro certi, chiamiamoli, "limiti di sicurezza della trasgressione". Non andare troppo oltre i paletti.
Il motivo di questo lo vedo semplice.
Penso che se una cosa è normale, ovvero ritenuta naturale e giusta dalla maggioranza, quella è la cosa migliore.
Certo, ci possono essere eccezioni, illuminazioni, genii incompresi, ma sono casi rarissimi.
Per quello che riguarda più da vicino la mia personalità, io mi ritengo un normale.
Certo, c'è il caso che al giorno d'oggi essere trasgressivi significhi comportarsi come il non-trasgressivo di quindici anni fa... in questo caso mi definisco allora trasgressivo!
Così come abbiamo un lato sociale ed uno individuale, penso che abbiamo anche un lato conformista ed uno originale, tutti :P
a parte il discorso della tv e della cultura dell'immagine di oggi, in cui essere originale fa tendenza, e serve per distinguersi dalla massa, siamo tutti massa, e chi più chi meno siamo pure tutti un pò fuori dalla massa
Basta pensare che, un esempio stupido, un metallaro è visto come uno fuori della massa, ma si rifà a dei canoni e delle norme proprie dei metallari: è raro trovare un metallaro che sia originale anche per i metallari stessi! Inoltre le persone coltivano più interessi, fanno parte di più "club", e nel bene o nel male un pò originali lo siamo tutti :P quindi penso sia solo una differenza di percentuale, e non gente che è conformista e gente che non lo è
Gran bel topic Vaina!
Personalmente mi ritengo un pò....diversa e questa diversità deriva molto dal mio lato infantile che nonostante la mia veneranda età è ancora molto presente
Non so come dire io faccio cose che penso la maggior parte delle persone non faccia : alzino la mano quanti di voi parlano coi pupazzi di peluche(e li fanno anche rispondere ) o che hanno sprecato una ricarica per mandare messaggi completamente idioti, oppiure mi perdo in delle pippe mentali assurde, a volte questa diversità mi pesa(spesso mi considerano strana ) poi però penso che se qualcuno lassù ha voluto farmi un pò diversa dalla massa bhè non vedo perchè dovrei cambiare per adattarmi , io mi piaccio così con la mia mucca di peluches , la mia Fausto obession e le mie pippe mentali, a chi piaccio bene ,altrimenti tanti saluti
kiottonissimi
Sanza
IO Penso che oggi l'eccentricità, l'originalità sia ricercata soprattutto dal bisogno di distinguersi dalla massa, per ricevere maggiori attenzioni e, quindi, maggior affetto.
Questo, però, fa scadere molto l'eccentricità vera, quella che nasce in modo naturale ed involontario, riducendo tutto a mera apparenza.
Il vero eccentrico è colui che non si rende conto di esserlo, che agisce in un modo che a lui pare naturale e a noi no, che anche se si rende conto che le proprie azioni vengo viste fuori dalla norma non si cura di ciò e non trasforma la propria originalità in un pretesto per attirare l'attenzione su di sè, salvo alcuni casi.
Il vero eccentrico è colui che non si rende conto di esserlo, che agisce in un modo che a lui pare naturale e a noi no, che anche se si rende conto che le proprie azioni vengo viste fuori dalla norma non si cura di ciò e non trasforma la propria originalità in un pretesto per attirare l'attenzione su di sè, salvo alcuni casi.
Quoto e approvo in pieno!!!!!
Beh allora su piccoli lati del mio carattere sono un eccentrico, perchè mi ritrovo nella tua definizione per alcune piccole cose!
Bisogna sempre distinguere l'essere eccentrico dall'esibizionismo puro....che il più delle volte è una forzatura per mettersi in mostra.
Per Vaina: se quello che fai e il modo in cui ti comporti non danneggia gli altri o te stesso in nessun modo allora la tua "diversità", di qualunque genere essa sia, è solo una qualità e non un difetto...e se trovi persone rispettose allora questo tuo modo di essere è sicuramente un arricchimento nei loro confronti!
Quoto Ghivan in toto.
Per quel che mi riguarda non sono una persona eccentrica, però mi piace molto scavare nel sottosuolo delle arti e della vita alla ricerca di cose inusuali e un po' strambe...
Non so se sia stata solo una mia impressione, ma questo discorso sull'eccentricità fatto da un Mons. mi suona quantomento "interessato"
Ciao
Dan
Oggi sono più mentalmente disarticolata del solito, quindi vado per punti e spero si capisca cosa intendo dire.
1. Dipende tutto da cosa viene definito "normale" e cosa no. Una cosa che è normale oggi, ieri non lo era e veniva considerata eccentrica. Una cosa che è normale all'interno di un certo gruppo, può non essere tale al di fuori di esso.
2. Chi vuole essere diverso per forza, chi ricerca apposta l'originalità e la diversità, chi fa tutto il contrario di quello che fanno gli altri solo per distaccarsi dalla massa, lo fa solo per mettersi in mostra. Non è eccentrico, è esibizionista. L'originalità vera è del tutto spontanea, non è costruita e non ha secondi fini.
3. Ammiro particolarmente chi ha il coraggio di essere se stesso in mezzo a gente che sembra fatta con lo stampino. Il mondo si evolve grazie a quegli "eccentrici" che non vogliono adeguarsi alla massa, che esprimono se stessi senza paura di essere considerati pazzi.
3. Ammiro particolarmente chi ha il coraggio di essere se stesso in mezzo a gente che sembra fatta con lo stampino. Il mondo si evolve grazie a quegli "eccentrici" che non vogliono adeguarsi alla massa, che esprimono se stessi senza paura di essere considerati pazzi.
Quoterei tutto quello che hai scritto perchè sono d'accordo ma quest'ultima frase merita questo:
Luca