Beh... credo non sia possibile dire se sia l'uno o l'altro anzi forse può essere sia virtù che furbata... parto dall'idea della buona fede e che ognuno lo faccia solo perchè così si sente... se poi anche lo fa per stupire e stare al centro dell'attenzione, o solo per far soldi, mi sembra non sia un reato ma un sacrosanto diritto di far quel che vuole finchè non lede la liberta altrui e questo non toglierebbe cmq loro l'originalità che hanno.
Personalmente credo che l'eccentricità, o l'originalità, sia oltremodo positiva...
Però deve nascere da un modo di essere, non di apparire... Voglio dire: io agisco diversamente perché così mi sento di fare e solo così mi sento bene con me stesso e con il mondo, non unicamente perché gli altri vedono bianco io devo dire nero...
Quella è mera ostentazione, è adeguarsi al branco attraverso la sua negazione, è negare un dogma accettandolo... Insomma, è una cosa che trovo tremendamente negativa e fastidiosa, oltre che vuota e priva di senso!
Arrivo tardi e penso che Ghivan abbia espresso già in buona parte il mio pensiero con il suo intervento.
Collegandomi con l'articolo riportato da Vaina...per me cmq in parte l'autore ci ha azzeccato.In alcuni campi si cerca di mistificare l'assenza di sostanza con la mera apparenza,facendo sembrare il guscio "esteriore" una finta virtù.Non sto parlando della sfera sociale o affettiva (in quel caso penso l'eccenticità sia una ricerca di affetto,some già detto da Ghivan),ma in certi campi ciò avviene.E spesso lo possiamo constatare tutti i giorni.In particolari settori ad esempio si tende a creare un valore aggiunto per il prodotto utilizzando un design particolare,eccentrico,ed in certi casi (come per certe automobili transalpine) si cerca una vera e propria linea di rottura stilistica solo per mascherare una mancanza di qualità del prodotto stesso.In una società in cui a contare è soprattutto l'apparenza e l'apparire,anche il "fingere" di dire qualcosa di nuovo gioca un ruolo determinante.Ciò che va distinto è cmq l'essere originali o semplicemente se stessi,che può essere provocato o da una indole naturale o può essere indotto da una serie di contingenze,dal volere apparire eccentrici senza esserlo veramente.In tal caso penso sarebbe cmq più corretto parlar edi finzione.
Però deve nascere da un modo di essere, non di apparire... Voglio dire: io agisco diversamente perché così mi sento di fare e solo così mi sento bene con me stesso e con il mondo, non unicamente perché gli altri vedono bianco io devo dire nero...Quella è mera ostentazione, è adeguarsi al branco attraverso la sua negazione, è negare un dogma accettandolo... Insomma, è una cosa che trovo tremendamente negativa e fastidiosa, oltre che vuota e priva di senso!
Quoto in toto