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E' morto Don Giussani
V di Vainamoinen
creato il 22 febbraio 2005

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Vainamoinen
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Inviato il 22 febbraio 2005 13:26 Autore

Il messaggio di Comunione e Liberazione

 

"Cari amici, alle ore 3.10 del 22 febbraio, festa della Cattedra di San Pietro, il Signore ha chiamato il nostro carissimo don Giussani". Comincia così il messaggio che don Julian Carron, a nome della Presidenza di Comunione e Liberazione, ha inviato a tutte le comunità di Cl del mondo a poche ore dalla morte del fondatore Don Luigi Giussani. "Certi nella speranza della

risurrezione, attraverso l'intenso dolore per questo distacco, nell'abbraccio di Cristo - prosegue il messaggio - lo riconosciamo padre più che mai, egli che ora contempla la Presenza, a lui tanto cara, di Gesù Cristo, che in tutta la sua vita ci ha insegnato a conoscere e ad amare come consistenza totale di ogni cosa e di ogni rapporto".

"Affidandoci tutti alla Madonna, - conclude il messaggio - 'di speranza fontana vivace', chiediamo alle comunità di celebrare l'Eucarestia. Grati per la vita di don Giussani, domandiamo che la sua fede, speranza e carità diventino sempre più nostre".

 

 

La vita di don Giussani

 

Luigi Giussani, uno dei principali esponenti del cattolicesimo italiano

contemporaneo, fondatore del movimento ecclesiale 'Comunione e Liberazione', era nato a Desio (MI), il 15 ottobre del 1922. Entrato in seminario a dieci anni, dove ha raccontato di aver completato pure la lettura dei romanzi di Emilio Salgari e di Giulio Verne, ha compiuto i suoi studi nella facoltà teologica di Venegono. In quel seminario ha poi insegnato per diversi

anni. Il suo primo scritto conosciuto è 'Atteggiamenti protestanti e ortodossi di fronte al dogma dell'Assunta', del 1951. Sei anni più tardi, come insegnante di religione al liceo 'Giovanni Berchet' di Milano, don Giussani scrive 'Il senso religioso' che, nel 1959, affina come testo teorico di un'esperienza per diffondere il Vangelo tra i giovani studenti di un gruppo chiamato 'Gioventù Studentescà. È il nucleo dal quale uscirà Comunione e Liberazione. Nei primi anni del pontificato di Paolo VI, don Giussani è spinto dall'arcivescovo di Milano, cardinale Giovanni Colombo, suo ex insegnante al seminario, a trascorrere un periodo di studi negli Stati Uniti. In terra americana egli resta circa sei mesi, rispetto al piano originario di due anni. Nel crinale tra la fine del 1968 e l'inizio del 1969 don Giussani lancia, a partire dall'Università Cattolica nel capoluogo lombardo, il nuovo movimento di Comunione e Liberazione che si impernia su una visione cristiana totale e capace di permeare di sè ogni attimo della condizione umana. Nel contesto di Comunione e Liberazione decolla anche la casa editrice Jaca Book. Dallo stesso alveo, col tempo, usciranno numerose altre iniziative, come il Movimento popolare e il Meeting di Rimini. Le nuove realtà sono però viste con diffidenza da mons. Franco Costa, assistente centrale dell'Azione Cattolica Italiana, molto ascoltato da Paolo VI. Ma nel 1977 Paolo VI, per

la prima volta, ricevendo un gruppo di Comunione e Liberazione di Firenze, lì seguito dall'arcivescovo card. Giovanni Benelli, accenna ad essa in termini nuovi e incoraggianti.

La svolta per don Giussani avviene nell'autunno 1978, con l'elezione di Karol Wojtyla a pontefice (il cardinale di Cracovia era stato avvicinato più volte, in epoca di guerra fredda, da don Francesco Ricci, fondatore del 'Centro studio Europa Orientale', scomparso da tempo e intimo di don Giussani).

Ed è con l'attuale pontificato che nel 1982 il Pontificio consiglio per i Laici riconosce la 'Fraternità di Comunione e Liberazione', ora presente in circa 75 nazioni nei cinque continenti.

Don Giussani, fino al 1990, ha insegnato metodo della teologia cattolica alla 'Cattolica' di Milano. Nel frattempo, ancora il Consiglio per i laici ha riconosciuto l'Associazione di fedeli 'Memores Domini', uomini e donne formati in Comunione e Liberazione, votati in modo totale a essere 'missionarì nel mondo del lavoro. Nominato consultore della Congregazione per il clero e del Consiglio per i laici, don Giussani dirige dal 1993 la collana 'I libri dello spirito cristiano' per la Rizzoli e

dal 1997 la collana discografica 'Spirto gentil'.

 

 

Hanno detto di lui.

 

Ciampi:

"[...]Straordinario uomo di fede e di cultura, ha dedicato la sua esistenza alla formazione delle nuove generazioni, operando soprattutto nel movimento Comunione e Liberazione da lui fondato più di cinquant'anni fa. Con la sua azione generosa ha contribuito a promuovere il percorso di maturazione sociale e umana di tanti giovani che hanno in lui riconosciuto la loro guida spirituale. "Siate sempre più appassionati al mistero dell'uomo": è questa l'esortazione che riassume il suo messaggio ideale. Una lezione di vita che deve continuare ad ispirare l'impegno comune di istituzioni e cittadini nell'affrontare le sfide della società del futuro [...]".

 

Fini

"Scompare un protagonista attento e discreto, un uomo di Chiesa, una guida spirituale capace di coinvolgere e appassionare le coscienze di tanti giovani,

indicando loro un percorso di fede e di impegno sociale".

 

Gasparri

"La scomparsa di Don Giussani è una grande perdita per tutto il mondo cattolico. Con lui si spegne uno dei protagonisti della Chiesa del Novecento in Italia, che ha saputo adeguarla ai cambiamenti dei tempi. Una traccia profonda Don Giussani ha lasciato nel nostro Paese. Un grande uomo che ha saputo interpretare le nuove esigenze che nascevano nella società e di conseguenza attualizzare il messaggio cattolico. In lui la fede, la spiritualità non è mai stata fine a se stessa ma vista come momento di aggregazione, di profonda unione. In questo ha saputo anticipare i tempi".

 

Mons. Angelo Scola, Patriarca di Venezia

"Il dolore per la morte di mons. Luigi Giussani dice che la sua è una vita riuscita. Ha speso tutta la sua esistenza per il bene più prezioso: educare gli uomini all'amicizia con Gesù Cristo negli affetti e nel quotidiano lavoro. Il dono che lo Spirito ha fatto nella sua persona e, attraverso di essa, a decine di migliaia di uomini e donne di svariate nazioni - sottolinea il patriarca - splende ora, nella speranza certa della Risurrezione, come una straordinaria

ricchezza per la Chiesa santa di Dio e per la comunità degli uomini".

Scola si dice grato a Don Luigi "perchè in un momento delicato della mia giovinezza l'incontro con lui ha segnato una svolta decisiva nella mia vita". "Ogni morte che avviene nel Signore Gesù partecipa dei benefici effetti della Sua morte - conclude - la morte di Don Giussani diventa allora il più decisivo dei suoi insegnamenti: dare la propria vita per la

gloria di Cristo e degli uomini".

 

 

Berlusconi

"La scomparsa di don Luigi Giussani è un dolore, è una perdita per tutti i suoi ragazzi e per tutti coloro che hanno creduto in lui. Ma il suo

insegnamento è stato così importante, che resterà e segnerà l'attività di tutti quelli che hanno avuto il piacere e la fortuna di incontrarlo, di frequentarlo e di sentirlo. Era una persona straordinaria, cui mi sono sentito sempre molto vicino. Una persona dalla fede profonda, coinvolgente, che mi ha impegnato e mi impegna a fare quello che faccio".

 

 

Bersani

"È una morte che ferisce. Don Giussani ha messo nel nostro tempo una impronta che rimarrà. Voglio esprimere solidarietà, partecipazione e amicizia a tutti quelli che lo hanno incontrato, che hanno vissuto in comunione con lui e oggi soffrono di una grande perdita."

 

 

Andreotti

"Con don Luigi Giussani scompare un sacerdote che ha lasciato un'impronta enorme, al quale va riconosciuto il merito di aver contribuito alla "riscossa" dei cattolici in un momento in cui si era scatenata una vera e propria "aggressività" nei loro confronti. Don Luigi - dice Andreotti - lascia un'impronta enorme, sia per le idee che ha interpretato, sia per il movimento che ha creato. Si deve a lui, a partire da Milano, la reazione di fronte ad una passività nei confronti della forte aggressività che si registrava nei confronti del mondo cattolico. Con lui inizia la riscossa, sempre nel rispetto per tutti, ma pretendendo lo stesso rispetto per i cattolici. Con don Giussani abbiamo un richiamo ad una fede vissuta intensamente, quando in Italia si era affievolito il modello di Azione cattolica voluto da Pio XI. Ed è grazie al suo movimento di Comunione e Liberazione se oggi si ha una presenza dei cattolici nella società più profonda ed effettiva di quanto possa apparire a prima vista".

 

 

 

A voi barriersiti.

Per noi cattolici, è morta una figura importantissima.

Stateci vicini, e pregate con noi.

 

Vainamoinen


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Inviato il 22 febbraio 2005 13:45

Con CL ho avuto rapporti solo all'Università.

 

Una via di mezzo tra la massoneria e la mafia.

 

Sicuro non sarà solo questo, ma metà delle persone che ne fa parte ci entra per questo. (oltre che per la nota disponibilità sessuale delle "affiliate".....)


Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.

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Inviato il 22 febbraio 2005 14:16

Neanche fosse morto il Papa.


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Inviato il 22 febbraio 2005 14:27

Vainamoinen se sei addolorato ti sono vicino, pregare no perche' sono ateo come una pietra.

Le associazioni tipo CL secondo me sono dannose, le vedo come la nuova via al potere temporale della chiesa. Io spero che la religiosia' sia vissuta come un fatto intimo e spirituale, nella secolarizzazione si nascondono interessi economici, politici che trovo incompatibili con un autentico spirito cristiano delle origini.


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Inviato il 22 febbraio 2005 14:29

Concordo. Non è il caso di chiedere di pregare a chi non crede in nessuna divinità. Manco fossimo in un forum religioso.

Personalmente non sono affatto dispiaciuta dalla morte di quella persona, anzi è vero l'esatto contrario. Se a te dispiace, sono certa che puoi affrontare il lutto in maniera piu intima.


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Yaenrhys
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Inviato il 22 febbraio 2005 15:32

Come mai sono convinto che se fosse morto non so quale famoso personaggio sportivo e qualcuno avesse aperto un topic per commemorarlo e avesse scritto di "pregare per lui" non ci sarebbero stati tutti questi attacchi a una singola frase?

 

Se non volete pregare perchè non credete fatelo, ma non potete impedire a qualcuno di chiederlo. Che mi risulti la religione non è un argomento tabù su qst forum.

 

E davvero non mi piacciono commenti del genere "manco fosse morto il Papa", perchè essi offendono non solo la memoria di chi ci ha lasciato ma anche chi vuole ricordarlo.

 

 

In ogni caso, nonostante io non faccia parte nè di CL nè di altre organizzazioni cattoliche sono comunque dispiaciuto per la morte di una persona del calibro di don Giussani.

E' bello pensare che esiste gente del genere...


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Aegon Targaryen
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Inviato il 22 febbraio 2005 16:42

Esatto, la religione non è tabù. Quindi se si vuole scrivere di non chiedere di pregare per un defunto si è liberissimi di farlo. Non è una proibizione.

 

Riguardo alla mia frase.

 

 

Se non ti è piaciuta non so cosa farci, per me Don Giussani non rappresenta un personaggio così eclatante per cui piangerne la morte. Tutto lì. E le limitate esperienze che ho avuto con appartenenti a CL sono tutto tranne che positive.


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Inviato il 22 febbraio 2005 18:08

Dispiacere per la morte di un uomo,una vita che se ne va.Possa riposare in pace.


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Derfel Cadarn
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Inviato il 22 febbraio 2005 18:59

Posso essere dispiaciuto per la scomparsa di un essere umano ma di certo non posso approvare quanto da lui fatto.Per quel che ho potuto vedere e sentire CL è una setta che ha ben più di un punto in comune con la mafia.Concorsi truccati,raccomandazioni a go go,fanatismo estremo(assolutamente dannoso;per esempio io conosco dei ragazzi,simpaticissimi peraltro,davvero ottime persone,figli di genitori CiEllini che gli hanno sempre imposto questa dottrina e,inutile dirlo,i due ragazzi ora la rifiutano e sono tutt'altro che fervidi cattolici...e aggiungo che nonostante tutto anche i loro genitori sono ottime persone quindi questo non è imputabile alla loro incompetenza nel ruolo di educatori),e molte altre cose davvero vergognose.

 

Quindi esprimo solidarietà per la sua morte perchè difficilmente è lecito gioire della scomparsa di un essere umano,ma non posso negare che lo disprezzo per quello che ha fatto dato che considero CL una vera piaga.


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Inviato il 22 febbraio 2005 19:08

da cattolico quale sono

 

mi spiace per l'uomo che ci ha lasciato, non per le idee che ci ha lasciato

 

gran parte dei cattolici non ha mai condiviso le sue idee, io sono fra questi

 

riposa in pace Don ;)

 

Personalmente non sono affatto dispiaciuta dalla morte di quella persona, anzi è vero l'esatto contrario.

 

Ila, scrivere che sei contenta però....dai...un po di quella roba...c'è modo e modo di dire le cose...e se non è un flame, è mancanza di buon gusto il tuo


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Inviato il 22 febbraio 2005 19:28

Mi dispiace per la sua morte, anche se non condivido quello che ha fatto.


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Vainamoinen
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Inviato il 22 febbraio 2005 19:39 Autore

Mi spiace che il 3D sia stato accolto così male. Mi addolorano molte cose.

 

Mi addolora innanzitutto la considerazione e la superficialità con al quale trattate CL, specie da parte dei cattolici. Comunione e Liberazione negli anni '70 ed inizio anni '80 è stata importantissima, per un gran numero di giovani. L'ideologia forte che ne scaturiva è stata una dei baluardi contro l'avanzare delle sinistre nelle fasce d'età universitarie. Chi apparteneva a CL, qui da noi nel Nord, aveva realmente coraggio, rischiando (e più volte è successo) botte da parte degli esponenti di Sinistra. La loro testimoninanza, il loro martirio, dovrebbe essere di esempio per tutti noi giovani cattolici (Fede, LdFG ed eventuali altri).

E' vero, di recente si è un pò appannato come movimento, ma personalmente conosco molti CieLlini che sono un esempio di serietà e vita cristiani.

Io non faccio parte di CL. Il mio cammino cristiano mi ha portato prediligere la mia (ricchissima) realtà parrocchiale, dove faccio catechismo, e ho cominciato il mio volontariato in uha casa di accoglienza per senzatetto. Ma l'ammirazione che ho per CL, per i vecchi di CL, non è cambiata col passare degli anni. Forse una rivalutazione del movimento, per chi, essendo cattolico, non si ferma all'apparenza delle cose, andrebbe fatta.

 

Mi addolora la considerazione su Don Giussani. Colpisce innanzitutto il fatto che perfino Bersani ha espresso parole (che ho riportato, ma credo nessuno abbia letto...) di elogio per Don Gius, mentre cattolici, probabilmente senza neanche aver letto un suo scritto, nè danno un'immagine negativa. Sorvolo invece sui commenti di chi, non conoscendolo, ha preferito cmq esprimere il proprio giudizio, con toni più o meno civili. Non era il papa, ma non era neanche tanto lontano da lui.

Anche qui, forse un approfondimento sull'uomo andrebbe fatto, perlomeno dai cattolici. Per gli altri, quantomeno decoro.

 

Mi addolora come sia stata accolta la mia richiesta finale di elevare una preghiera.

La pregiera, che non è un insieme di parole fine a se stesso, ma è una richiesta che parte dall'animo, è l'espressione più pura e più bella dell'uomo. E' il suo desiderio più intimo. Tutti pregano. Noi cattolici in un modo, altri in altri. Anche gli atei in fin dei conti pregano, anche se magari non se ne accorgono.

La mia era una richiesta caritativa. E' stato un tendere la mano. Qualcuno ci ha sputato sopra. Non sono offeso, beninteso, dal rifiuto di rivolgere un pensiero per Don Gius, ma dal come è stato rifiutato. Addirittura un post trasudava, incomprensibilmente ai miei occhi, veleno puro. Senza peraltro specificarne il motivo. Il mio voleva essere una richiesta di comunione fraterna, sicuramente goffo, timido e forse fastidioso, ma voleva essere questo e nulla di più.

 

In ultimo, mi addolora come, quando muore Sivori, i "non interessati", coloro che non son toccati dal fatto, tacciono. Quando muore un "Don", c'è chi, senza apparente motivo, si sente in dovere di sparlare e insultare e dire la sua con frasi vuote, o peggio, dolorose.

 

Vainamoinen


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Inviato il 22 febbraio 2005 19:53

Ti dice qualcosa:

 

Comunione e Liberazione, Le origini (1954-1968)

 

di Massimo Camisasca

 

 

Anche se in prestito fa parte della mia biblioteca.

 

Quindi non pensare chi critica non sappia niente.

 

 

Un'ultima cosa, condivido la tua idea sulla preghiera ma non per questo una richiesta di preghiera deve essere accolta.

 

 

Ho taciuto sulla morte di Sivori perchè di lui non mi interessa molto, anche se seguo il calcio. Non taccio sulla morte di Don Giussani perchè CL non è religione da molto tempo, è solo mera strumentalizzazione politica della religione.

 

 

Posso provare dolore per la scomparsa di una persona, ma sarei ipocrita a dirmi addolorato per la morte di Don Giussani perchè non lo conoscevo assolutamente, non faceva parte dei miei interessi e la cosa non mi tocca.


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Iskall Ytterligare
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Inviato il 22 febbraio 2005 21:15
Ila, scrivere che sei contenta però....dai...un po di quella roba...c'è modo e modo di dire le cose...e se non è un flame, è mancanza di buon gusto il tuo

Fede, io sono fatta così: schietta e cruda. Mi dispiace se la cosa ha urtato, ma trovo di gusto ancora peggiore fare finta che mi dispiaccia quando invece sono dell'idea che certe persone fanno molto più male che bene alla società. Non considero la vita un valore in sè e il suo operato ancora meno, non mi sembra neppure decente mettermi a fare un sorrisino di cortesia che gronda falsità da far schifo.

Forse potevo non postare (e all'inizio non volevo farlo) ma l'invito a pregare mi è parso una mancanza di rispetto. Affermare come poi ha fatto Vaina che "tutti pregano" è un aggravare la cosa. E' così difficile accettare che gli atei non hanno niente a che fare con la religione? Se fosse morta una personalità che stimo, ti assicuro che mi sarei incavolata lo stesso.


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Jaqen H'ghar
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Inviato il 22 febbraio 2005 21:16

Non so cosa sia CL (solo sentita nominare), ne tantomeno so chi era Don Giussani.

 

La sua morte non mi reca dolore o dispiacere ma sono vicino a chi, per i propri motivi, ne prova cordoglio.

 

RIP

 

Dan


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