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Targhe alterne si, targhe alterne no...
G di Ghost
creato il 19 gennaio 2005

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Inviato il 19 gennaio 2005 14:49 Autore

Credo che ormai la demagogia e l'incapacità amministrativa dei nostri rappresentanti abbia raggiunto e superato i limiti della decenza.

Ogni inverno si presenta lo stesso problema. La gente accende i riscaldamenti e l'inquinamento dell'aria raggiunge limiti intollerabili. E l'amministratore cosa fa?

Quest'anno aveva cominciato bene: divieto di circolazione ai veicoli più inquinanti, ovvero i cosidetti Euro 0 (piccolo particolare dal divieto sono esentati gli autobus, che da soli inquinano come 100 macchine). Poi il blocco si estende all'Euro 1. Ma poichè è inverno e fa freddo i riscaldamenti continuano a funzionare, la qualità dell'aria non migliora. A nulla vale far capire che l'invasione di turisti produce maggior inquinamento. Sirchia ci mette del suo e costringe i fumatori ad uscire all'aperto a fumare. E i possessori dei veicoli Euro 1 si sentono discriminati.

Et voilà, la soluzione esce dal cilindro del politico in odore di elezioni: targhe alterne (un solo giorno alla settimana).

 

Italia sì, Italia no.

 

Perchè negli altri paesi il problema inquinamento è affrontato in maniera seria e qui invece ci si arrovella nelle stanze del potere (con temperature tropicali, in quanto di proprietà di Enti Pubblici) si punta il dito solo ed unicamente contro le povere macchine


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Yaenrhys
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Inviato il 19 gennaio 2005 17:46

Più che altro l'idea che mi hanno sempre dato le targhe alterne è che siano un provvedimento "una tantum" in modo da tamponare la situazione in quel momento, come in effetti sono.

In pratica permettono di ripulire l'aria per uno due giorni, in attesa di poter tornare allegramente a risporcarla.

Ovviamente poi l'inquinamento non si disperde, ma cambia "ospite": suolo, acqua, ecc.

Sarebbero meglio provvedimenti di lunga durata, ma dire questo è come dire che il sole sorge ad ovest.


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Inviato il 19 gennaio 2005 17:56

La circolazione con le targhe alterne è la soluzione più inutile in assoluto !! Regolamentare il traffico è una soluzione momentanea e non definitiva. Si dovrebbe invece escogitarne una definitiva. Ma come fare a convincere gli italiani a mollare l'automobile e andare a piedi o in bici ?? E poi gli automobilisti non sono l'unico problema, ditelo agli industriali che ogni giorno buttano fuori dalle loro ciminiere quantità esorbitanti di materiali inquinanti !! Una possibile soluzione sarebbe l'ulteriore potenziamento dei servizi pubblici !! Forse, ma questo è il prezzo che noi tutti dobbiamo pagare per lo sviuppo !! ciao <_<<_<^_^


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Lewyn Martell
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Inviato il 19 gennaio 2005 18:26

Le macchine a idrogeno sono già una realtà, basterebbe metterle in commercio con degli incentivi governativi e riuscire a produrre l'idrogeno con metodi alternativi( adesso usano il petrolio quindi il risultato è uguale a zero).


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Mornon
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Inviato il 19 gennaio 2005 19:58
piccolo particolare dal divieto sono esentati gli autobus, che da soli inquinano come 100 macchine

 

A quanto ne so, un autobus, se usato decentemente, consuma meno delle automobili necessarie a portare lo stesso numero di persone... <_<

 

 

Le macchine a idrogeno sono già una realtà, basterebbe metterle in commercio con degli incentivi governativi e riuscire a produrre l'idrogeno con metodi alternativi

 

Purtroppo non è cosí semplice: tralasciando il problema di produzione (basta riuscire a produrlo con metodi alternativi, ma è cosí facile?) e immagazzinamento dell'idrogeno (che è esplosivo, se non erro anche piú della benzina), introdurre le automobili a idrogeno presenta due grossi problemi: innanzitutto il costo (perché, anche se producibili, sono proporzionalmente piú care di quelle normali), il che porterebbe da una situazione in cui tutti hanno l'automobile a una in cui non tutti possono averla - e quanti lo accetterebbero?

Inoltre, si presenta il problema del rifornimento: in tutta Italia ci sono stazioni di benzina, riconvertirle per l'idrogeno non è facile, ci vorrebbero anni (un professore universitario mi aveva detto dieci, se ben ricordo), e in quegli anni si avrebbero non pochi disagi: ho l'auto a idrogeno, ma come la rifornisco? Cosa cui si aggiungerebbe il fatto che, se per tenere una scorta di benzina basta una tanica, tenere una scorta di idrogeno è piú difficile - e forse pure piú pericoloso.

Poi, forse ci sono anche dei problemi legati alla produzione di energia dall'idrogeno, ma qui dovrei rivedermi alcuni documenti <_<

Arrivare all'idrogeno sarebbe bello, ma attualmente non è affatto facile, sia per problemi politici (quanti accetterebbero di non potersi piú permettere un'automobile?), sia per problemi pratici.


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Inviato il 19 gennaio 2005 20:20

Spero di non stare andando OT, ma dato che si sta parlando di inquinamento.....

 

I problemi principali dell'idrogeno sono: aree di rifornitmento, immagazzinamento e produzione.

 

Per le aree di rifornimento è vero, sarà un processo lungo e dispendioso, ma prima o poi va fatto. L'immagazzinamento dell'idrogeno invece non è così complesso come può sembrare: l'unico problema è che sopra i -252°C è gassoso, però a livello di esplosione si comporta differentemente dalla benzina: in caso di fuoriuscite, se prende fuoco tende a bruciare rapidamente verso l'alto, in questo modo non esplodono i serbatoi.

La produzione di idrogeno è estremamente complicata, anche per i mezzi che si usano (vedi fuel cell), la cosa migliore sarebbe bruciare idrogeno come si brucia la benzina, ma per svariati motivi non sempre si tende a farlo. Per maggiori informazioni guardate Hydro2Power <_<


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Mornon
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Inviato il 19 gennaio 2005 20:29
I problemi principali dell'idrogeno sono: aree di rifornitmento, immagazzinamento e produzione

 

Aggiungici "costo", in quanto si deve anche considerare l'aspetto politico/economico del costo dell'operazione e delle singole macchine.

 

 

in caso di fuoriuscite, se prende fuoco tende a bruciare rapidamente verso l'alto, in questo modo non esplodono i serbatoi

 

Sí, ma sopra una certa concetrazione, in un ambiente, l'idrogeno è esplosivo <_< Infatti, nei locali dove ci sono elementi che possano produrre idrogeno è obbligatorio per legge un impianto di ventilazione con ben precise caratteristiche, per evitare che la concentrazione aumenti eccessivamente.

 

 

La produzione di idrogeno è estremamente complicata, anche per i mezzi che si usano [...], la cosa migliore sarebbe bruciare idrogeno come si brucia la benzina, ma per svariati motivi non sempre si tende a farlo

 

Dal che, checché se ne dica, a livello pratico le auto a idrogeno non mi paiono cosí vicine <_<


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Inviato il 19 gennaio 2005 21:10

Mi spiace contraddirvi ma non credo che in una civiltà volta alla conquista dello spazio non si reisca a trovare un carburante non inquinante!!

 

Ovviamente l'unico motivo che impedisce l'abbandono del petrolio sono soprattutto gli interessi!

Per il controllo del petrolio se non sbaglio un mentecatto americano ha dichiarato guerra all'Iraq adducendo svariate scuse. <_<<_<


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Inviato il 19 gennaio 2005 23:00
Mi spiace contraddirvi ma non credo che in una civiltà volta alla conquista dello spazio non si reisca a trovare un carburante non inquinante

 

Il problema non è solo crearlo, ma anche i costi da sostenersi per produrlo, creare automobili che possano sfruttarlo, gestire la distribuzione, ecc... esiste? Non so, può essere; se esiste è economicamente sfruttabile (ossia, è abbastanza a buon mercato da fare in modo che tutti possano permetterselo)?

Tutto questo senza voler negare gli ovvi interessi che stanno dietro al commercio petrolifero.

 

 

Per il controllo del petrolio se non sbaglio un mentecatto americano ha dichiarato guerra all'Iraq adducendo svariate scuse

 

Non mi pronuncio, svierebbe troppo il tema <_<


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John Redwyne
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Inviato il 20 gennaio 2005 10:58

Anch'io ritengo che sia una soluzione poco intelligente. <_<


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Vainamoinen
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Inviato il 20 gennaio 2005 14:35

Le auto ad idrogeno, come giustamente indicato sopra, hanno troppe controindicazioni. Non a caso anche negli usi industriali o militari (guardate gli SCORPENE, che hanno il MESMA apposta per evitare l'idrogeno a bordo...), se si può, si evita questo composto.

 

In effetti gli autobus urbani inquinano poco. I tram per nulla. Bisognerebbe dare moltissimo spazio al trasporto pubblico, possibilmente su ferro, cioè tram, metrò, ferrovie urbane/metropolitane (le S-Bahn tanto care e utili in Germania). Purtroppo in Italia si evita di investire in questo settore a tutto vantaggio della rete stradale e autostradale, che oramai ha invaso quasi tutte le aree rurali. Sarebbe ora di invertire la tendenza. La costruzione di linee ferroviarie ad Alta Velocità hanno lo scopo proprio di sottrarre il traffico su gomma dalle autostrade. Non dimentichiamoci che il 60% dell'inquinamento atmosferico è provocvato dalle automobili!!! Quindi bisognerebbe potenziare il trasporto pubblico su ferro. Sia in città che fuori. D'altra parte quanto sia arretrata l'Italia in questo settore è visibile da tutti: contate quante città italiane hanno la metropolitana (vera, non metroleggera o altre alternative a basso profilo). Contate anche quante città hanno perlomeno i servizi tramvai. La nostra media è la più bassa dell'Europa ex-Occidentale (ma credo anche di molti paesi ex-Patto di Varsavia...). Non ci dobbiamo quindi sorprendere se tutti usano l'auto nelle nostre città. L'alternativa non esiste realmente...


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kindra
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Inviato il 20 gennaio 2005 16:00
Ma come fare a convincere gli italiani a mollare l'automobile e andare a piedi o in bici ??

 

Per me il problema è tutto qui. Io non ho il minimo problema a farmi mezz'ora di pedalata anche in pieno inverno quanto esco dal lavoro, anche se il mio turno finisce a mezzanotte. C'è gente che prende l'auto per fare 200 metri e andare al bar a prendersi il caffe, oltretutto parcheggiando in doppia fila!

Ho abitato in un paese nei dintorni di Milano fino ad un anno fa, e se volevo uscire la sera o di domenica dovevo per forza prendere la macchina, quindi odio le limitazioni. Ho dovuto farmi venire a prendere al lavoro dai miei genitori causa blocco del traffico che mi ha impedito di usare l'auto di giorno, e il primo autobus che potevo prendere per tornare a casa era all' 1:18. Chi di voi aspetterebbe più di un'ora di notte in una zona dalla brutta fama? Quindi se mi dicono che non posso usare l'auto mi arrabbio, e molto. Ma mi arrabbio anche con chi potrebbe usare i mezzi pubblici o la bici e non lo fa per pigrizia.


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Ser Loras Tyrell
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Inviato il 20 gennaio 2005 17:31
Le macchine a idrogeno sono già una realtà, basterebbe metterle in commercio con degli incentivi governativi e riuscire a produrre l'idrogeno con metodi alternativi( adesso usano il petrolio quindi il risultato è uguale a zero).

 

Iniziamo a finanziare maggiormente le auto a metano o a gas.Sono già una realtà più concreta,l'idrogeno resterà eventualmente pe ril futuro,anche se resto molto scettico al riguardo su alcuni aspetti. :wacko:

 

 

Ma come fare a convincere gli italiani a mollare l'automobile e andare a piedi o in bici ??

 

Beh io adoro l'auto,ma la uso comunque il meno possibile.Camminare e correre vengono prima...penso che oltre a meno inquinamento si avrebbe anche un minor tasso di ciccioneria :angry:

 

Teniamo anche conto che però non sono solo le auto a contribuire al verificarsi di queste situazioni di emergenza...

 

 

In conclusione:targhe alterne:soluzione una tantum ad un problema che non si può più ignorare.

 

 

:singing:


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Inviato il 20 gennaio 2005 19:24
se mi dicono che non posso usare l'auto mi arrabbio, e molto

 

Ecco il problema politico per cui passare alle auto a idrogeno, con conseguente aumento dei costi e relativa diminuzione di disponibilità, a oggi risulta piú difficile di quanto non sarebbe "solo" per problemi tecnologici e di adattamento: quanti la penserebbero diversamente, se da un giorno all'altro gli dicessero (implicitamente) che, causa costi, non può piú permettersi l'auto? :singing:


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Inviato il 20 gennaio 2005 19:24

OT

Nel mio post ho citato il MESMA. Mormon mi ha chiesto via MP di sapere cos'è. Pensando che, anche se un pò fuori-tema, la cosa possa essere utile (prima o poi) a tutti, gli rispondo pubblicamente. In quanto ritengo che la cultura debba essere alla portata di tutti. Anche se i "tutti" poi non sono interessati al MESMA... :singing:

 

 

Per chi può leggerli, faccio riferimento a due articoli apparsi su RID, numeri 07/1997 e 03/2004.

 

Il MESMA è un sistema AIP (Prupolusione Indipendente dall'Aria) per sommergibili diesel-elettrici (SSK). Le tecnologie che vado sotto elencando sono duali, cioè potrebbero trovare anche impiego civile. Difatti le emissioni di questi sistemi sono basse quando no nulle (Pile a Combustibile).

 

Attualmente quattro sono i sistemi AIP opereativamente testati.

 

I Diesel a Circuito Chiuso (CCD) sono i più semplici e colaudati. Si tratta di un normale diesel che in immersione funziona usando come corburente l'ossigeno liquido mescolato con argon monoatomico e i gas di scarico. I problemi sono dovuti alla purificazione dei gas di scrico prima dell'immissione della miscela ossigeno+argon e dall'efficenza del sistema di raffreddamento. Il sistema CCD viene usato come retrofit sui vecchi sommergibili o usato sui midget, viste le dimensioni compatte.

 

Il motore a ciclo Stirling invece, adottato dalla Svezia per i sommergibili classe GOTLAND, è una macchina a combustione esterna, a gas caldi, lavorando secondo un ciclo termodinamico chiuso ed utilizzante elio e idrogeno coma gas di lavoro. Tali gas sono continuamente compressi e fatti espandere in una camera calda e in una fredda, e la loro espansione viene sfuttata per fornire energia meccanica. Solo gli svedesi hanno però adottato questo sistema.

 

Le pile a combustibile, adottate sugli U-212 tedeschi e italiani (classe TODARO) sono dei dispositivi elletrochimici nei quali ossigeno e idrogeno reagiscono in un processo elettrolitico per produrre elettricità, calore a acqua. il rendimento del processo è elevatissimo (oltre il 60%!!!) rispetto ai motori a combustione interna o esterna. I problemi per i sommergibili, come peraltro per qualsiasi altro mezzo usi questi comburenti, è nello stoccaggio dell'idrogeno e dell'ossigeno liquido. Negli U-212 italo-tedeschi i serbatoi sono esterni, mentre negli U-214 da esportazione (acquistati da Grecia e Corea del Sud) sono interni allo scafo resistente, con ovvi problemi di resistenza... La tecnologia e Siemens.

Le pile a combustibile sono fra i più promettenti i pianti AIP. LA tecnologia, già adottata da 4 nazioni, è di possesso dei cantieri HDW di Kiel, leader mondiale nel settore dei sommergibili diesel-elettrici.

 

Ed eccoci al MESMA (Module d'Engine Sous-Marin Autonome). Sviluppato dalla francese DCN per i sommergibili diesel-elettrici SCORPENE ed AGOSTA 90 (venduti per ora a Cile e Pakistan), si tratta in pratica di un sistema nucleare senza reattore. In altre parole, esiste caldaia, turbina a vapore (in pratica, ciclo Rankine, per chi ha subito Fisica Tecnica all'uni...) con alternatore, condensatore, ma niente pila atomica, sostituita da un bruciatore alimentato a gasolio e ossigeno liquido. Le poitenze in gioco sono assai basse (200KW! In pratica gli SCORPENE non vanno oltre i 4 nodi...), ma il MESMA è affidabile e non richiede la presenza di idrogeno liquido a bordo, vantaggio non indifferente. Ovviamente la DCN stà sviluppando anche lei un sistema a celle combustibile, in quanto per competere nel settore degli SSK con la HDW di Kiel non si può sperare fdi vendere sommergibili che vanno a soli 4 nodi con il sistema AIP. Ma il MESMA riamne cmq una soluzione interessante. Fra l'altro, per la DCN, che realizza gli SSN (sommergibili nucleari d'attacco) e SSBN (sommmergibili nucleari lanciamissili balistici) per la Marine Nationale, lo sfruttare buona parte dei sistemi a ciclo Rankine sugli SSK consente notevoli sinergie.

 

 

Torno a sottolineare come queste tecnologie potrebbero cmq avere valenza duale.

 

Scusatemi per l'OT, ma credo siano cose, se non interessanti, quantomeno curiose da sapere.

 

Ciao!

Vainamoinen


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