Che dire...anche nei suoi romanzi meno originali, la cui trama è abbastanza prevedibile, Gemmell riesce a instaurare una magia unica, il suo stile cattura , incalzante, avvincente, ti fà divorare pagina dopo pagina. Questo libro è una storia d'altri tempi, che vi appassionerà e coinvolgerà fin da subito. Anche qui purtroppo non sarà facilissimo procurarselo, io l'ho ordinato e me l'hanno trovato non con poche difficoltà, ma se trovate qualche copia comprate a colpo sicuro.
Qui dalla quarta di copertina :
Quella dei Cavalieri dei Gabala è la leggenda più conosciuta al di qua della Foresta dell'Oceano. Nove era il loro numero, come nove sono i Ducati sulla cui sicurezza e pace hanno vegliato per anni e anni. Fino a quando non scomparvero al di là di una magica porta che metteva in collegamento fra loro i vari universi. Guidati da Smildanach, il loro capo, i cavalieri sparirono per sempre da questo mondo. Solo uno di loro, Manannan, non trovò in sé il coraggio di seguirli e tuttora calca la terra dei Gabala, perseguitato dal rimorso e dalla sua deprecabile fama. Perché per la gente, ormai, è il Cavliere Codardo. Eppure solo lui può salvare la sua patria ora che le nubi di tempesta di una terribile guerra si stanno addensando e che la più insidiosa magia nera minaccia l'integrità e la sopravvivenza stessa dei Ducati. Perché c'è una sola speranza di sconfiggere le foze del male: penetrare nell'Altro Mondo e convincere gli otto cavlieri scomparsi a fare ritorno, per difendere ancora una volta i Gbala. E solo un uomo al mondo può riuscire in questa impresa dsperata, quella che lo ha sempre precipitato nel terrore: Manannan, il Cavaliere Codardo.
Veramente bello adoro Gemmel!!!!!!!
Parere personale: io ritengo "Eco del Grande Canto" ed "I Cavalieri dei Gabala" i 2 peggiori libri di Gemmell relativi alla saga dei Drenai (sì, xké se hai letto tra le righe alcuni dettagli, quei romanzi si svolgono millenni prima del primo libro dei Drenai); danno tutt'e due l'impressione di essere nati da un'idea accantonata e poi ripresa ed ampliata alla meno peggio. Se il primo poi ha comunque una struttura, il secondo si perde in mezza pagina di epilogo ke lascia quantomeno xplessi: ma uno sforzo di scrivere un finale un po' + ampio?
Io sono un grosso estimatore di gemmell, ma quando toppa bisogna ammetterlo; li ho quei libri e li ho letti x completezza, ma con tutto quello ke ha scritto, ritengo ke sia doveroso dare spazio prima a tutti gli altri...
Fine del parere personale.
Sul finale un pò più ampio x i Cavalieri del Gabala sono d'accordo, ma nonostante tutto, anche con alcune imperfezioni e prevedibilità l'ho trovato avvincente quanto basta da essere divortato. Cmq sono d'accordo che non sia tra i migliori libri di Gemmell nonostante mi sia piaciuto un casino.
Per Eco del grande canto non sono molto d'accordo, l'ho trovato ben organizzato nella sua complessità, comunque enorme per un libro autonomo di 400 pagine. Comunque de gustibus
Parere personale: io ritengo "Eco del Grande Canto" ed "I Cavalieri dei Gabala" i 2 peggiori libri di Gemmell relativi alla saga dei Drenai (sì, xké se hai letto tra le righe alcuni dettagli, quei romanzi si svolgono millenni prima del primo libro dei Drenai)
Non potrebbero essere elementi semplicemente derivanti dal fatto che l'autore è lo stesso? Ho letto i due libri in questione da parecchio, quindi vado solo a memoria "antica", ma almeno per Eco del Grande Canto non mi pare di ricordare che fosse lo stesso mondo, la stessa ambientazione...
Alcuni riferimenti allo stesso mondo li ho trovati ne La spada delle Highlands dove viene narrata la storia dei Cavalieri del Gabala come una delle vecchie leggende. Per il resto anch'io ho notato alcuni particolari e dettagli simili, ma non tali da farmi pensare che siano collegati col mondo dei Drenai. Penso che Gemmell abbia volutamente inserito tali dettagli per fare un pò pensare e incuriosire ma nulla più. Cmq Raven se ti ricordi alcuni dettagli ben chiari, magari postali che si discute su basi piu solide
Anche qui purtroppo non sarà facilissimo procurarselo, io l'ho ordinato e me l'hanno trovato non con poche difficoltà
Tutti i libri di Gemmell stampati da Nord sono appena andati fuori catalogo: se li trovate, potrebbe essere la vostra ultima possibilità per comprarli.
Può darsi che in futuro li ripubblichi Fanucci, ma al momento non ho notizie certe.
Secondo me come romanzo non è male, ma a volte Gemmell mi da' l'impressione di scrivere solo per soldi, e non perché abbia una storia da raccontare.
Eco del grande canto non l'ho ancora letto e pertanto mi riserbo di commentarlo quando l'avrò fatto.
Su I cavalieri del Gabala confermo quanto scritto da Raven, ossia il mondo è lo stesso del Drenai, solo un continente diverso. Piccoli dettagli ve lo fanno capire (i raq d'oro ad esempio, il nome di una città). Così come è lo stesso mondo quello della Spada delle Highland (forse il migliore di Gemmell).
L'ambientazione di Gemmell lo accomuna a Martins. Ossia: entrambi hanno preso la Terra e l'hanno deformata per i loro scopi. In Gemmell la deformazione è minore (ci sono i mongoli e i cinesi, ecc.).
Inoltre Gemmell prende in prestito anche dalla storia della Terra. Nei i cavalieri del Gabala prende spunto dall'avvento del nazismo in Germania tra le due guerre.
Nella spada delle Highland prende spunto dall'invasione dei Normanni in Inghilterra.
Dissento con voi sui finali di Gemmell. A me piacciono proprio perchè sono così lapidari. Gemmell è un maestro nell'usare il minimo delle parole per dire tutto.
Seul fatto che ultimamente Gemmell scriva per soldi un po' concordo. Ho trovato I guerrieri d'inverno e l'impeto del Drenai abbastanza freddini. Puro gemmell come stile, ma poco sentimento.
Però non ho letto le sue ultime opere (così difficili da trovare in Italia).
... Cmq Raven se ti ricordi alcuni dettagli ben chiari, magari postali che si discute su basi piu solide
Ti basti pensare ke in tutte e due i romanzi (ma anke ne "La Perla Nera", ke xò é nettamente superiore a questi 2...) i "mistici" (preti o ki x loro) si rifanno a "La Fonte" come religione o fonte di magia o quant'altro... ki con i colori, chi con la musica, ma sempre "Fonte" é...
il mondo è lo stesso del Drenai, solo un continente diverso. Piccoli dettagli ve lo fanno capire (i raq d'oro ad esempio, il nome di una città)
"Raq" non mi pare sia un nome inventato da Gemmel: non so se esistente in qualche lingua (mi informerò), ma se non erro l'ho visto anche in libri di altri autori; nel caso, sarebbe come dire che il mondo di Martin è lo stesso di quello di Gemmel perché entrambi parlano di "braccialetti"
Sul nome della città, può essere; ma non potrebbe essere per il fatto che sono scritti dallo stesso autore?
Ti basti pensare ke in tutte e due i romanzi [...] i "mistici" [...] si rifanno a "La Fonte" come religione o fonte di magia o quant'altro
Quindi anche i Rigante sarebbero sullo stesso mondo dei Drenai?
Per ogni dubbio sul fatto che vi siano dei collegamenti andate qua:
articolo in inglese su Gemmell.
In sintesi: nell'ultimo romanzo di Waylander si citano gli Angostin, che compaiono ne la spada delle Highland, dove si citano i Cavalieri del Gabala.
Per il resto raq non sarà un termine inventato da Gemmell, ma lui lo usa come moneta sia nel continente del Drenai, che in quello dei Gabala...
Il resto delle argomentazioni di Mornon mi lascia abbastanza perplesso
nell'ultimo romanzo di Waylander si citano gli Angostin, che compaiono ne la spada delle Highland, dove si citano i Cavalieri del Gabala
Allora i collegamenti ci sono, nessun problema ad ammetterlo; come ho detto, li ho letti parecchio tempo fa, e fino a ora potevano essere cose derivanti dal fatto che era lo stesso autore (vedi anche per i Rigante)
Per il resto raq non sarà un termine inventato da Gemmell, ma lui lo usa come moneta sia nel continente del Drenai, che in quello dei Gabala
Anche i Rigante sono sullo stesso mondo dei Drenai?
Il resto delle argomentazioni di Mornon mi lascia abbastanza perplesso
A parte i raq e il fatto che i libri sono scritti dallo stesso autore, non è che abbia detto molto
Raq: mi confondevo con "torque" (che pronuncio /tork/; leggendo "raq" mi devo essere confuso con /tark/. Al che si capisce anche il perché del mio esempio sul braccialetto); ora cercherò se "raq" esista o meno, comunque era una mia confusione
Ti basti pensare ke in tutte e due i romanzi [...] i "mistici" [...] si rifanno a "La Fonte" come religione o fonte di magia o quant'altro
Quindi anche i Rigante sarebbero sullo stesso mondo dei Drenai?
Non ne ho la + pallida idea. Non ho ancora letto la saga dei Rigante, ma se Jordan scrivesse in un'altra sua saga ke ci sono uomini e donne ke possono incanalare Saidin e Saidar, ti direi ke o Jordan é privo di fantasia, o ke il mondo (o l'universo, o quello ke ti pare) delle due storie é lo stesso...
Adoro Gemmell, per me è il più grande di tutti, quindi mi intrufolo in questa discussione... ;-)
Credo che a parte L'Eco del Grande Canto e tutta la Saga delle Sipstrassi (e forse La Perla Nera, ma non ne sono sicuro) gli altri libri penso siano ambientati tutti nello stesso "Mondo".
An epic hail!