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I conflitti dimenticati
di Lord Beric
creato il 01 giugno 2004

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Fede Stark
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Inviato il 02 giugno 2004 12:56

dialogo avvenuto oggi

 

Tizio: "ma quando viene Bush in italia?"

 

Caio: "il 4 giugno"

 

Tizio: "ah meno male così la gente lavora e non ci saranno manifestazioni"

 

Caio: "ehm...la CGIL ha indetto gia uno sciopero per il 4 giugno e il 5 giugno"

 

Tizio: "no comment"

 

...mio nonno ripeteva sempre: "pora italia, pora italia" (povera Italia, povera Italia)...


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Derfel Cadarn
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Inviato il 02 giugno 2004 16:29

Infatti concordo sulle critiche da voi mosse all'anti americanismo,critiche che ritengo anche mie,però non dimentichiamo che l'informazione su determinati fatti(appunto tutte queste guerre fantasma)è pressocchè inesistente e non tutti hanno i mezzi,la capacità o anche la stessa voglia necessaria a cercare qualcosa senza nemmeno sapere cosa....il problema delle manifestazioni è che sono portate avanti dalle masse e il problema delle masse è che fanno di migliaia di persone una sola mente...


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Vainamoinen
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Inviato il 02 giugno 2004 22:04

Ribadisco che l'informazione esiste! Basta volerla cercare...

 

Prova a comprare Avvenire per una settimana. Giusto per prova. Poi vediamo se hai il coraggio ancora di dire che le guere sono dimenticate...


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Derfel Cadarn
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Inviato il 02 giugno 2004 22:37

Appunto,è possibile informarsi,solo che purtroppo si tratta di informazione selettiva,se uno si interessa o sa come informarsi lo può fare ma l'informazione di massa,che appunto è quella cui le masse attingono per le loro proteste e le loro manifestazioni,non riporta mai le notizie di cui stiamo ora parlando...


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Vainamoinen
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Inviato il 02 giugno 2004 23:20

Un quotidiano è un'informatore di una certa rilevanza... che poi le masse, per credo politico od ottusità preferiscano non sapere o non informarsi.. beh, c'è poco da fare.

Mi sembra cmq che le informazioni davvero non manchino per chi vuol sapere...


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Damien Amfar
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Inviato il 02 giugno 2004 23:26
Un quotidiano è un'informatore di una certa rilevanza... che poi le masse, per credo politico od ottusità preferiscano non sapere o non informarsi.. beh, c'è poco da fare.

Mi sembra cmq che le informazioni davvero non manchino per chi vuol sapere...

Quoto in pieno <_<

 

Direi che è un po' un cane che si morde la coda, si fa informazione su quel che interessa la gente, ma la gente non può interessarsi di qualcosa di cui non si parla.

 

 

Infatti concordo sulle critiche da voi mosse all'anti americanismo,critiche che ritengo anche mie,però non dimentichiamo che l'informazione su determinati fatti(appunto tutte queste guerre fantasma)è pressocchè inesistente e non tutti hanno i mezzi,la capacità o anche la stessa voglia necessaria a cercare qualcosa senza nemmeno sapere cosa....il problema delle manifestazioni è che sono portate avanti dalle masse e il problema delle masse è che fanno di migliaia di persone una sola mente...

 

 

Italo il problema è che spesso in migliaia di persone riescono a mettere insieme una sola mente... <_<

 

 

 

 

Ciauz <_<


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Vainamoinen
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Inviato il 02 giugno 2004 23:50
Italo il problema è che spesso in migliaia di persone riescono a mettere insieme una sola mente... <_<

 

:wub:;);) Verissimo!!!

 

 

Rido, ovviamente, per non piangere... <_<<_<<_<


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Inviato il 03 giugno 2004 0:00

la contraddizione è che non si deve essere antiamericani per volere la pace

 

chi vuole la pace "deve" essere antiamericano, ma anche anticinese, anticubano, antisudanese, antikeniano, antisraeliano, ...

 

chi urla "pace" "pace"

 

non puo scegliere quale pace

 

se no non è pace

 

e ultima considerazione

 

partendo dal presupposto che gran pare degli intellettuali è pacifista (e di estrema sinistra), e si presuppone che siano intelligenti, o almeno sopra la media della massa, e non conoscono la storia? (1-6-1989 vi dice niente? nessuno ieri ha detto niente...che skifo...) o non leggono "i" giornali???, non un giornale solo....ma tutti compreso l'avvenire e/o simili, basta andare in chiesa a prendere famiglia cristiana....ah gia scusate dimenticavo che i comunisti vanno in chiesa solo quando ci sono le telecamere...bertinotti/francescani docet...

 

buona notte <_<


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Damien Amfar
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Inviato il 03 giugno 2004 0:30
la contraddizione è che non si deve essere antiamericani per volere la pace

 

chi vuole la pace "deve" essere antiamericano, ma anche anticinese, anticubano, antisudanese, antikeniano, antisraeliano, ...

 

chi urla "pace" "pace"

 

non puo scegliere quale pace

 

se no non è pace

 

Non ho parole, non c'è la faccina che fa la Ola vero?!

;);)<_<:wub:<_<:D:D<_<<_<

 

 

Ciauz :lol:


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Derfel Cadarn
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Inviato il 03 giugno 2004 0:34

 

Infatti concordo sulle critiche da voi mosse all'anti americanismo,critiche che ritengo anche mie,però non dimentichiamo che l'informazione su determinati fatti(appunto tutte queste guerre fantasma)è pressocchè inesistente e non tutti hanno i mezzi,la capacità o anche la stessa voglia necessaria a cercare qualcosa senza nemmeno sapere cosa....il problema delle manifestazioni è che sono portate avanti dalle masse e il problema delle masse è che fanno di migliaia di persone una sola mente...

 

 

Italo il problema è che spesso in migliaia di persone riescono a mettere insieme una sola mente... <_<

 

 

 

 

Ciauz <_<

non è quello che ho detto io?


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Damien Amfar
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Inviato il 03 giugno 2004 0:38

Ah intendevi questo?! <_<

 

Sinceramente l'avevo presa in maniera molto più filosofica, pensavo volessi dire che riassumevano in un solo pensiero tutti quelli della folla, con tutti i difetti del caso.

 

 

 

 

Ciauz <_<


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Derfel Cadarn
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Inviato il 03 giugno 2004 0:44

Mi sarò espresso male io....



Lord Beric
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Lord Beric
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Inviato il 03 giugno 2004 12:25 Autore

chi urla "pace" "pace"

 

non puo scegliere quale pace

 

se no non è pace

 

Ma chi impone la propria pace agli altri?

 

Chi agisce nella convinzione che, dal momento che è nel giusto, gli altri devono necesariamente sbagliare?

(Sono parole tratte da Dragonlance, ma mi sembrano quanto mai attuali...)

 

Non mi sembrano atteggiamenti troppo positivi...

 

Non è una critica agli Stati Uniti, ma solo all'immagine che vende di sé nel mondo: si presentano come i salvatori e i portatori della pace... Dovrebbero dire: della LORO pace.

 

Nel Vangelo sta scritto: "Vi offro la pace, vi dò la mia pace". Un'offerta. Non un'imposizione (per quanto questo messaggio sia stato travisato ampiamente nel corso dei secoli)........

 

 

Per quanto concerne l'informazione. Vainamoinen ha ragione a dire che volendo le informazioni sui conflitti che ho definito "dimenticati" si possono reperire. Il mio interrogativo era differente: "Perché questi conflitti vengono volutamente tenuti nell'ombra?" Sono due atteggiamenti opposti: da un lato certe guerre vengono portate all'attenzione di tutti, ne sentiamo notizie ovunque... Dall'altro le informazioni arrivano con il contagocce, e su canali certamente più selettivi e "discreti". Perché?

 

Piccolissimo OT: parlando durante il mio Erasmus con tantissima gente da ogni parte del mondo, mi sono reso conto che un insulto per molti americani è chiamare America quelli che sono solo gli Stati Uniti... Effettivamente hanno ragione... Non sembra anche a voi una tristissima deformazione della nostra cultura?


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

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Vainamoinen
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Inviato il 03 giugno 2004 12:55
Per quanto concerne l'informazione. Vainamoinen ha ragione a dire che volendo le informazioni sui conflitti che ho definito "dimenticati" si possono reperire. Il mio interrogativo era differente: "Perché questi conflitti vengono volutamente tenuti nell'ombra?" Sono due atteggiamenti opposti: da un lato certe guerre vengono portate all'attenzione di tutti, ne sentiamo notizie ovunque... Dall'altro le informazioni arrivano con il contagocce, e su canali certamente più selettivi e "discreti". Perché?

 

Perchè a renderli noti cosa ci si guadagna? Le sinistre non possono manifestare... mentre per le destre sarebbe imbarazzante propugnare la democrazia ovunque e poi non poter agire per evidenti limiti logistici.

 

Per esempio, prendiamo la Cecenia.

Premetto che quei quattro mussulmani indipendentisti non mi piacciono. Meglio i ceceni filorussi. Ma come si fa a bloccare la Russia? Può un governo di centrodestra inimicarsi la Russia, per un intervento militare cmq non del tutto illegittimo? E le sinistre invece? Perchè sfilare contro la Russia? Non sono mica gli USA!

 

Oppure in Burundi: come si fa ad intevenire? Chi va in Africa centrale? Quanti uomini servirebbero per un intervento? A che costi?

 

Quindi non sempre è possibile intervenire. Forse è meglio quindi sottacere il tutto, per evitare imbarazzanti complicazioni...

 

 

Avvenire pubblica sull'Africa perchè la CEI è in stretto contatto con questi paesi, grazie ai suoi missonari. Un missionario del Burundi, Don Gabriele Rossi, è proprio della mia parrocchia, ed abita nella casa di fronte alla mia, per quelle tre settimane all'anno che passa in Italia... Lui è fra i pochi rimasti durante le violenze degli ultimi anni, ed è stato abbastanza fortunato che la sua missione non sia stata coinvolta.

 

 

Ma ai comunisti che importa dell'Africa? Cosa fabno per essa al di là dei social forun?



Lord Beric
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Inviato il 03 giugno 2004 13:05 Autore
Perchè a renderli noti cosa ci si guadagna? Le sinistre non possono manifestare... mentre per le destre sarebbe imbarazzante propugnare la democrazia ovunque e poi non poter agire per evidenti limiti logistici.

Non credo che i limiti siano solo logistici...

 

In Congo la guerra permette alle multinazionali, dotate di eserciti privati, di offrire protezione alla popolazione in cambio di lavoro praticamente gratuito nelle miniere di diamanti e soprattutto nei giacimenti di coltran (avete presente il materiale con cui sono fatti i chip della Playstation II?)... Così possono metterli sul mercato a prezzi vantaggiosi...

 

E chi è che ne trae beneficio? Le democrazie occidentali, a cui a volte conviene tenere gli occhi chiusi...

Ovviamente dall'altra parte il discorso è analogo... La Russia rifiuta l'intervento dell'ONU in Cecenia perché vuole il controllo delle linee di trasporto del petrolio dall'Azerbaijan al Mar Nero...

 

Ha ragione Derfel. Da qualunque parte si guardi, le istituzioni agiscono per interesse. Dai singoli possiamo ancora aspettarci solidarietà, è vero, ma il potere a disposizione di una persona, o di un piccolo gruppo di persone, è poco...


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We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
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