Kevan Lannister ha scritto:

Come avrebbe fatto la squadretta che avevamo ad eliminare l'Inghilterra?

Sfruttando le carenze altrui.

Se non ne avessimo avute tante noi, soprattutto in difesa, da prendere un gol lampo dall'Albania, farcene uno da soli con la Spagna (che contro di noi è stata talmente spuntata in attacco che ci siamo dovuti attrezzare noi per farla vincere) e due gol evitabilissimi con la Svizzera.

Se avessimo fatto quel minimo sindacale, vale a dire almeno difenderci con un po' di applicazione e cattiveria agonistica, oggi staremmo parlando di squadra non bella ma solida in procinto di affrontare in semifinale una bella Olanda

l'Inghilterra ha battuto la Svizzera dopo una partita bruttissima finita ai rigori, è passata con pochissimo merito e un bel po' di fortuna. Noi non penso avremmo fatto peggio degli elvetici, FORSE meglio.

Spero che non venga frainteso il tono del messaggio, giuro sto scrivendo col sorriso sulle labbra, ma appunto noi abbiamo avuto tante carenze, non abbiamo fatto il minimo sindacale, non siamo stati belli e neanche solidi e nel torneo abbiamo fatto peggio degli elvetici .

Kevan Lannister ha scritto:

Anche dopo il bellissimo gol di Yamal, i grandi assenti sono i grandi attaccanti.

A questo punto del torneo la classifica marcatori vede 5 giocatori a quota 3, ma gli autogol sono 11 ...

 

Il tema attaccanti credo sia una parte del più generale discorso calcio club vs calcio nazionali. 

In passato, per decenni e sino a qualche decennio fa (penso come ultimi grandi esempi a Brasile e Francia che si sono ricoperte d'oro e hanno fatto brillare gli occhi a tutti a cavallo tra gli anni novanta/duemila), quando arrivava il momento delle nazionali il messaggio era *si riuniscono i migliori giocatori del paese/mondo = che spettacolo ragazzi !*. E siccome la preparazione media in praticamente qualunque ambito era certamente meno sofisticata di quella attuale, questo faceva risaltare il talento, la tecnica e l'atletismo indiviudale, anche in virtù del diverso stile di gioco, fatto molto più che oggi di "duelli", conduzioni palla al piede, corse e dribbling, cross in area: in altri termini, il 10 si libera del suo marcatore, il 9 ha la meglio nei confronti dello stopper avversario, e così via.

Cos'è successo negli ultimi 20+ anni? (ovviamente l'Italia '06 non è altro che la luunga coda degli anni novanta, quando la Serie A era ancora il top del top; non a caso in quell'occasione ci presentammo con le grandi stelle di quella generazione già in declino, come Totti e Del Piero, o addirittura neanche parte del gruppo, come Vieri e Maldini). Innanzitutto è cambiato lo stile di gioco, con la ricerca molto più marcata rispetto al passato del possesso palla e del suo immediato recupero (cioè il pressing). La sto mettendo in maniera molto terra terra, ma è per capirci e non dilungarmi troppo. Poi il calcio per club ha raggiunto livelli ultra sofisticati (in qualunque ambito, non solo tattico) per qualcuno forse persino troppo sofisticati, con sempre più grandi allenatori che prima o poi vanno fuori di testa a furia di pensarne una più del diavolo, vedi gente come Guardiola e lo stesso Spalletti, in reazione ai quali altri allenatori "vecchia scuola" si aggrappano a concetti come "il calcio è un gioco semplice" e piuttosto che adattarsi e cambiare vanno a picco portandosi dietro tutta la barca, alla Mourinho e Allegri. Nel frattempo i calciatori diventano più grossi fisicamente e più atletici (beninteso, questo è un aspetto ovvio e comune a qualunque sport), le squadre più organizzate. Di conseguenza il campo diventa più "piccolo", la palla circola più rapidamente, il tempo a disposizione per pensare più breve, la linea dello "scontro" si abbassa dal centrocampo alla difesa, con la scomparsa o quasi dei trequartisti e l'esaltazione dei registi/mediani, la scomparsa o quasi del libero, sostituito dai portieri diventati i primi costruttori di gioco.

Ora, se tutto questo è vero, è chiaro che i club sono favoriti rispetto alle nazionali, potendo permettersi tutt'altro tipo di programmazione. E in questo senso, detto tra noi, una delle più ridicole italianate che ci siamo inventati in questi anni di vacche magre è stata la storia del "la Nazionale è il nostro Club". Lol, no). Per fare esempi vincenti del passato recente, Spagna e Germania hanno potuto sfruttare la presenza di un solido zoccolo duro ricevuto in dote, addirittura da un singolo club, ma questo è esattamente il contrario del sostituirsi al lavoro dei club.

Più recentemente invece la soluzione trovata dalle Nazionali, Francia di Deschamps in testa, sembra essere opposta. Non potendo in alcun modo replicare quanto avviene nel calcio di club, si dice, la soluzione è ridurre al minimo gli eventi, giocare un calcio il più possibile inoffensivo, cioè privo di rischi innanzitutto per me, che è bene, e male che vada anche per il mio avversario. Dopodichè saranno i pochi giocatori di grande talento a disposizione, se ce li ho, liberi da pressochè qualunque direttiva collettiva, se me lo posso permettere, a risolvere la faccenda, anche casualmente e caoticamente, purchè questo caose questa disorganizzazione avvenga a 80 metri dalla mia porta. IMO si spiega almeno in parte così l'effetto stranianete di vedere giocare squadre come City e Real, e poi Francia e Brasile.


Tutto questo per dire che la Finale di Euro 2024 sarà Spagna-Inghilterra

Da un lato la potenziale quarta coppa iberica, e sarebbe record, oltreche riconferma della tradizione mediterranea. Dall'altro la prima finale internazionale mai giocata dagli inglesi fuori dalla loro isola, dato che mondiale '66 e la finale di euro 2020/1 le hanno giocate a Wembley.

Grande partecipazione a questa discussione, poi quante reazioni all'esito della finale ...

Che esito a sorpresa, poi !

Vabbè, è finita, prepariamoci alla baracconata del mondiale per club del 2025, senza notizie su programma dettagliato e sedi delle gare a un anno di distanza quando in genere per queste competizioni si sa tutto molto in anticipo, e la superbaracconata dei mondiali 2026 a 48 squadre