Oddio la questione religiosa vale fino a un certo punto perché allora va bene tutto la lingua non so giudicarla perché non conosco il Valyriano bisignerebbe vedere le costruzioni morfologiche e sintattiche ma se è quello che parlava Daenerys in GoT a orecchio non mi suona tanto latino, quanto alla questione politica quella è una fotografia molto semplificata di un certo periodo di Roma ma se ne consideriamo l'intera parabola direi che ci sta fino a un certo punto. Poi ci sono altri elementi da considerare secondo me importanti tipo tutta la questione magica, i draghi, il crollo dell'impero etc che non mi rientrano nel quadro. Probabilmente è perché sono troppo puntigliosa
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
A GRRM non è mai interessato codificare il valyriano e le altre lingue di Planetos, quindi l'analogia col latino sta più nell'assonanza di nomi e parole presenti nei libri.
Dal punto di vista religioso c'è da aggiungere il fatto che il politeismo era di facciata in quanto i dragonlords consideravano se stessi delle divinità: ciò mi fa pensare all'autodivinizazione degli imperatori romani. Inoltre sia a Valyria che a Roma (fino a un certo punto) c'è stata libertà di culto.
Dal punto di vista geografico, altre analogie sono che Valyria si trova su una penisola e che il Disastro potrebbe essere ispirato all'eruzione del Vesuvio del 79 d. C.
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
58 minuti fa, Lyra Stark ha scritto:Poi ci sono altri elementi da considerare secondo me importanti tipo tutta la questione magica, i draghi, il crollo dell'impero etc che non mi rientrano nel quadro
Essendo un fantasy credo sia impossibile trovare parallelismi perfetti ed è ovvio che sotto questo profilo viene più facile collegare Valyria alle "mitologiche" Numenor e Atlantide. Però andando oltre questi aspetti il parallelismo di @Jacaerys Velaryon mi sembra azzeccato. Se consideriamo gli elementi fantasy anche i parallelismi di Westeros con il mondo reale risultano sfumati ( a memoria non ricordo in Scozia alberi giganti con il tronco bianco e le foglie rosse ).
Ovviamente nessuno pensa che ci sono parallelismi perfetti, difatti ho anche scritto che sono associazioni che si prestano alle interpretazioni personali, ero solo curiosa di capire dove fossero tutte queste affinità col mondo romano. Con gli altri regni europei ci sono alcune suggestioni anche ambientali peró appunto come sostenevo con Roma che è sempre stata molto concreta, legata alla terra e con vocazione militare per controllare il territorio non riuscivo a cogliere i nessi. Non parliamo poi dell'ambito religioso che è molto complesso e multiforme. Adesso mi è chiaro dove alcuni di voi li vedono anche se per me sono sempre stiracchiati.
Idem la questione Vesuvio: non ha mica causato la caduta dell'impero romano. Diversa è la questione cataclisma ignoto che causó la caduta di un impero avanzatissimo dando origine a una leggenda (forse in questo si potrebbe citare un parallelismo con la civiltà minoica cui il mito pare in parte ispirato).
Mi chiedevo se piuttosto si potesse infilare da qualche parte un rimando alla civiltà greca o forse al mondo classico ma non direi. Tendenzialmente credo che Martin si sia ispirato più alle culture nordiche.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Ma sembra che il vento sia in entrambi
Rimandi alla Grecia, come ho scritto prima, potrebbero essere la somiglianza tra Lorath e Cnosso e tra il Titano di Braavos e il Colosso di Rodi, oltre che le meraviglie di Lomas Passolungo. In ambito fenicio abbiamo Tyrosh = Tiro e la brutta fine di Ghis Cartagine.
Inoltre la storia degli Andali ricorda sia l'occupazione della Gallia da parte di Roma (Valyria che occupa Andalos), sia le invasioni barbariche (migrazione a Westeros).
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
Anche a me Valyria è sempre sembrata Roma antica, oltre tutto quello che avete detto, per come gli altri ne parlano: estimatori e nemici, contemporanei e moderni.
Avevo piazzati le Isole in una Croazia rovesciata per la posizione centrale ma ok...zone di pirati tra cui scegliere ce ne sono.
Però ci sono altre associazioni che avevo fatto, allargando e restringendo la scala: Nord-Fiumi-Corona-Dorne ricalcano bene i due continenti americani Canada-USA praterie-USA costa est-Messico
Oppure si può piazzare Westeros sulla sola Europa del sud e allora Firenze è troppo l'Altopiano e i Tyrell sono troppo i Borgia.
Nella mappa semicanon europea...per me manca tanto qualcosa tipo la Svizzera (stato isolato montuoso e 'neutrale'). Anche perché in molti altri fantasy sono abituata a trovarcela ormai...
55 minuti fa, Lyra Stark ha scritto:Ovviamente nessuno pensa che ci sono parallelismi perfetti, difatti ho anche scritto che sono associazioni che si prestano alle interpretazioni personali, ero solo curiosa di capire dove fossero tutte queste affinità col mondo romano. Con gli altri regni europei ci sono alcune suggestioni anche ambientali peró appunto come sostenevo con Roma che è sempre stata molto concreta, legata alla terra e con vocazione militare per controllare il territorio non riuscivo a cogliere i nessi. Non parliamo poi dell'ambito religioso che è molto complesso e multiforme. Adesso mi è chiaro dove alcuni di voi li vedono anche se per me sono sempre stiracchiati.
Idem la questione Vesuvio: non ha mica causato la caduta dell'impero romano. Diversa è la questione cataclisma ignoto che causó la caduta di un impero avanzatissimo dando origine a una leggenda (forse in questo si potrebbe citare un parallelismo con la civiltà minoica cui il mito pare in parte ispirato).
Mi chiedevo se piuttosto si potesse infilare da qualche parte un rimando alla civiltà greca o forse al mondo classico ma non direi. Tendenzialmente credo che Martin si sia ispirato più alle culture nordiche.
Personalmente credo che l' associazione con Roma sia più per l' idea semplificata e sicuramente non approfondita che un americano come Martin può avere in testa non essendo uno storico esperto della materia e che leggendo può venire in mente ( l' idea dell' impero conquistatore che esporta la civiltà anche se in realtà storicamente non si può considerare una prerogativa esclusiva dei Romani ).
1 ora fa, Lyra Stark ha scritto:Idem la questione Vesuvio: non ha mica causato la caduta dell'impero romano.
Questa la vedo più come il "mischione" confuso che a volte Martin predilige ( ovviamente non ha causato la caduta di Roma ma può essere visto come un elemento che richiama la storia reale e l' episodio di Pompei per via dell' attività vulcanica oltre che magica alla base del cataclisma ).
40 minuti fa, Neshira ha scritto:qualcosa tipo la Svizzera (stato isolato montuoso e 'neutrale')
La Valle durante la reggenza di Lysa.
58 minuti fa, Neshira ha scritto:Avevo piazzati le Isole in una Croazia rovesciata
I pirati illirici!
10 minuti fa, Neshira ha scritto:Paradossalmente ci sono più vicini i domini dei Reed, forse, con un terreno diverso...
Loro sono un po' svantaggiati dal terreno ma non è che predichino la neutralità. Se devono schierarsi si schierano. Comunque si anche io non vedo una vera Svizzera. Però come dicevi bene forse noi ragioniamo troppo secondo ottica europea e classica, gli Americani non lo fanno.
31 minuti fa, Daemon Targaryen ha scritto:Personalmente credo che l' associazione con Roma sia più per l' idea semplificata e sicuramente non approfondita che un americano come Martin può avere in testa non essendo uno storico esperto della materia e che leggendo può venire in mente ( l' idea dell' impero conquistatore che esporta la civiltà anche se in realtà storicamente non si può considerare una prerogativa esclusiva dei Romani ).
Si è quello che penso anche io salvo restando che Roma più che esportare in realtà aveva la sua forza nell'assimilare, era proprio questa connotazione che mi pareva poco valyriana perché li ho sempre immaginati poco permeabili come civiltà.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
15 minuti fa, Lyra Stark ha scritto:salvo restando che Roma più che esportare in realtà aveva la sua forza nell'assimilare, era proprio questa connotazione che mi pareva poco valyriana perché li ho sempre immaginati poco permeabili come civiltà.
Concordo, diciamo che i Valyriani grazie alla loro scienza/magia non avevano molto da apprendere ma stavano bene così come si trovavano.
i valyriani (e più emblematicamente, i targaryen) sono palesemente il terzo reich.
alti, biondi, bellissimi, fissati con la purezza di sangue, con gli schiavi trattati come bestie e sempre pronti alla guerra di sterminio.
35 minuti fa, Ser Balon Swann ha scritto:i valyriani (e più emblematicamente, i targaryen) sono palesemente il terzo reich.
alti, biondi, bellissimi, fissati con la purezza di sangue, con gli schiavi trattati come bestie e sempre pronti alla guerra di sterminio.
I Targaryen di Westeros non hanno mai praticato la schiavitù e comunque alti, biondi, bellissimi e pronti alla guerra di sterminio è una definizione semplicistica che calzerebbe alla perfezione pure con i Lannister.
Io avevo letto che i valiryani erano praticamente gli elfi di Tolkien umanizzati. Con la grande differenza che il loro potere non li rende un popolo nobile (sebbene supponente) come in LOTR ma li convince di essere dei super umani con tutto il negativo che ne consegue