La notizia postata da Menevyn riguardante le indiscrezioni sulla Snyder's Cut di Justice League nella discussione sulla DC ha portato alla mia attenzione il fatto che negli USA a breve verrà lanciata la piattaforma di streaming HBO Max, con un numero di contenuti che sarà davvero elevato.
Riflettendoci, è indubbio che da quando è partita la moda di Netflix si sia creata una vera e proprio guerra tra vari servizi di streaming. Abbiamo al momento Netflix, Disney+, Hulu, Amazon Prime Video e Peacock. E anche in Italia abbiamo qualcosina: Infinity e Now TV (oltre che i servizi di streaming di Rai e Mediaset, che però sono piuttosto limitati in fatto di contenuti).
La mia domanda è: dove porterà tale competizione? In che modo influenzerà la genesi, la lavorazione e la qualità delle serie tv e del cinema? Riguardo quest'ultimo aggiungerei: è vero quanto dentro dal nostro MezzoUomo tempo fa sul fatto che ormai per vedere qualcosa di decente bisogna rivolgersi alle serie tv? E in che modo lo streaming è coinvolto in ciò, ammesso che lo sia?
Indubbiamente l'offerta si è spostata verso questo nuovo mezzo di fruizione che va al passo con la deriva iperconsumistica hic et nunc della società moderna: è l'era del binge watching ormai.
E con la questione pandemia i servizi a domicilio riceveranno ulteriore impennata.
Credo però che con tutto questo proliferare di piattaforme e la fruizione bulimica che ne segue da parte degli spettatori a un certo punto si arriverà a una saturazione del mercato: molto di ciò che viene proposto già adesso è materiale "riciclato", si arriverà per forza al punto in cui la gran parte dei contenuti sarà già vista.
Anche se secondo me col tempo si arriverà al punto in cui i cinema diverranno sempre più rari e una forma elitaria di intrattenimento, per cui a un certo punto tornerà di moda andarci 
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
3 hours fa, Lyra Stark dice:Anche se secondo me col tempo si arriverà al punto in cui i cinema diverranno sempre più rari e una forma elitaria di intrattenimento, per cui a un certo punto tornerà di moda andarci
Sempre che per allora ne sia rimasto aperto qualcuno. 
I servizi di streaming rappresentano un'evoluzione del modo di fruire contenuti video e sono figli della digitalizzazione individualista più che del consumismo di massa.
Qualche settimana fa mi è capitato di vedere un po' di TV generalista (non capitava da mesi e mesi). Sinceramente è un contenitore che non ha più senso nel mondo di oggi. Inoltre, i contenuti non parlano alle nuove generazioni, ma forse ai più anziani: siparietti ridicoli, battute trite e ritrite, sketch consumati, salotti inverosimili... chi ha più voglia di tutto questo? Non mi stupirebbe quindi se la TV, così come la conosciamo, scomparisse del tutto da qui a un decennio se non per carenza di utenti, per mancanza di investimenti pubblicitari. I grandi marchi si stanno tutti muovendo verso il digital marketing che costa meno ed è anche più versatile e più targettizabile.
Per quel che riguarda i contenuti andrà per le piattaforme streaming come va per tutti gli altri media: ci saranno alcune ottime cose, diverse buone cose e un sacco di robaccia. Il punto non è il calo della qualità dei contenuti proposti dai vari servizi, ma l'errato presupposto che l'asticella potesse rimanere alta e che i vari portali avrebbero proposto solo cose tipo Narcos o Breaking Bad.
Servizi come Netflix, ma anche Prime TV, si sono affermati proponendo una modalità di fruizione dei contenuti adeguata al consumatore digitale (tra l'altro, per quel che mi riguarda, il binge watching è un'opportunità eccezionale 
) e una serie di contenuti innovativi e molto ben fatti. Tutto questo mentre la TV invecchiava male e il cinema non sempre riusciva a tenere il passo (perché, parliamoci chiaro, non è che il cinema sia questa incomparabile culla di arte e innovazione, eh! 
).
Venendo alle domande:
- dove porterà tale competizione? Nel mio caso, alla bancarotta! A parte gli scherzi, probabilmente l'indicazione è Dinsey+. Si potrebbe arrivare alla definizione di un'offerta di piattaforme per profili di utenza.
- In che modo influenzerà la genesi, la lavorazione e la qualità delle serie tv e del cinema? Molte serie hanno idee forti, buoni livelli di scrittura e... coraggio. Nelle serie tv più recenti sono stati affrontati con una certa disinvoltura temi che il cinema ancora fatica ad approcciare. Non parliamo della tv.
- riguardo quest'ultimo aggiungerei: è vero quanto dentro dal nostro MezzoUomo tempo fa sul fatto che ormai per vedere qualcosa di decente bisogna rivolgersi alle serie tv? è decisamente soggettivo. Inoltre c'è serie e serie. Personalmente, porrei la questione in altri termini: coi tempi di oggi spesso è più facile seguire una serie (alla peggio un episodio dura un'ora) che un intero film. Inoltre il rapporto dilatato con una storia e i suoi protagonisti rende l'emozione più intensa e duratura.
- E in che modo lo streaming è coinvolto in ciò, ammesso che lo sia? Lo streaming è solo un modo di accedere ai contenuti video. Piuttosto, a guidare ora sono la filosofia e le strategie che i servizi di streaming hanno messo/mettono in campo per affermarsi: modalità di fruizione, contenuti e relazione con gli utenti. Basta guardare come Netflix "gioca" con la sua community su Facebook per capire il lungo passo fatto.
"Il peccato più sciocco del diavolo è la vanità" (La ragazza nella nebbia - Donato Carrisi)
Sulla guerra dello streaming e in particolare sul conflitto con la tv generalista (che negli USA è rappresentata dal via cavo) è dedicata la puntata 23x09 di South Park.
Pare che a partire dalla seconda metà di quest'anno HBO Max sarà disponibile anche in molti paesi europei, ma molto probabilmente non ancora in Italia a causa di accordi precedenti con Sky riguardo la trasmissione dei vari prodotti.
https://serial.everyeye.it/notizie/hbo-max-arriva-europa-2021-cosa-accadra-italia-485432.html
Evviva 
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Ma sembra che il vento sia in entrambi
Non si può dire che il CEO di Netflix abbia peli sulla lingua, anche se il senso del suo discorso è ovviamente molto discutibile: https://cinema.everyeye.it/notizie/netflix-ted-sarandos-gli-studios-pensino-consumatori-non-sale-507029.html
Beh, è chiaro che a Netflix vada benissimo l'abbandono della sala cinematografica, però c'è da dire che, al di là della pandemia che è un discorso a parte, che in questo modo si perde tutto l'aspetto sociale dell'andare al cinema, che con lo streaming si recupera solo in minima parte.
Sarandos non ha neppure tutti i torti. Salvare le sale senza guardare al consumatore, senza cercare di capire come cambiano le sue esigenze e le sue aspettative mi pare un'impresa assai ardua e destinata a fallire. Le persone torneranno al cinema non per salvare le sale ma - se e quando lo faranno - perché vorranno vivere quell'esperienza.
Detto questo, è chiaro che il CEO di Netflix non possa che essere lieto dello slittamento dell'utenza dal cinema alla piattaforma streaming. Tuttavia, è una concorrenza verticale, non orizzontale. Chi va al cinema non cerca esattamente quello che può trovare su Netflix (o Prime, Disney+, ecc.). Si tratta di esperienze di consumo diverse che spesso comprendono motivazioni diverse (come dice giustamente @Menevync'è l'aspetto della socializzazione).
Diciamo che Sarandos sta forse commettendo lo stesso errore dando un po' per scontato che lo streaming sia "The next thing" che supera la sala cinematografica, rendendola obsoleta. Secondo me, invece, non sono due tappe consecutive in uno percorso lineare evolutivo, ma piuttosto due opzioni che potrebbero non solo coesistere nelle abitudini di un utente medio, ma addirittura essere entrambe spazzate via dalla prossima innovazione.
"Il peccato più sciocco del diavolo è la vanità" (La ragazza nella nebbia - Donato Carrisi)
2 minuti fa, Maya ha scritto:Diciamo che Sarandos sta forse commettendo lo stesso errore dando un po' per scontato che lo streaming sia "The next thing" che supera la sala cinematografica, rendendola obsoleta. Secondo me, invece, non sono due tappe consecutive in uno percorso lineare evolutivo, ma piuttosto due opzioni che potrebbero non solo coesistere nelle abitudini di un utente medio, ma addirittura essere entrambe spazzate via dalla prossima innovazione.
Fra l'altro, quando fu inventato il cinema si disse che il teatro sarebbe scomparso (e non è successo), e ora che è qualche anno che va di moda lo streaming si dice analogamente che il cinema scomparirà. Credo che il cinema avrà ancora una lunga vita, e sopravvivrà anche alla pandemia.
Fra l'altro, il CEO di Netflix afferma anche che è stato sbagliato spendere energie per conservare la distribuzione in DVD/blu ray, ma è un altro discorso ovviamente egoistico perché i cultori dell'home video non sono affatto scomparsi.
Si rumoreggia che Christopher Nolan, già in rotta di collisione con la Warner Bros per la decisione della major di far uscire i suoi film in contemporanea in streaming su HBO Max e al cinema, si stia avvicinando a Netflix che di certo non può considerarsi una compagnia amica del mondo del cinema. Mi sembra piuttosto paradossale ma magari la notizia può interessare a @Manifredde.
Dall'articolo:
Cita... anche se bisogna riconoscere che negli ultimi anni Netflix ha soddisfatto le richieste di distribuzione di registi quali Martin Scorsese e Alfonso Cuaron.
Probabilmente Nolan confida nel fatto che Netflix sia più flessibile circa le modalità di distribuzione rispetto alla WB, o ha già incassato garanzie in merito. Comunque sì, sembra piuttosto incoerente, come cosa. Vediamo come si evolverà questa collaborazione.
E a proposito di guerra allo streaming, la distribuzione "mista" di Black Widow che ha fatto registare incassi (prevedibilmente) inferiori alle aspettative pare abbia messo sul piede di guerra Kevin Feige e addirittura Scarlett Johansson, che pare stia meditando di fare causa alla grande D, in quanto sambra ci abbia rimesso un mucchio di soldi (si vede che con la Disney ha chiuso ).
Eh già, 50 miliardini non sono cosa da poco. Del resto però se facevano uscire il film solo al cinema la Disney avrebbe guadagnato la stessa cifra? Il problema mi sa è che nel contratto della Johansonn non sono previste percentuali sulle piattaforme ma solo al cinema. La Disney invece guadagna comunque con gli abbonamenti.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
8 ore fa, Lyra Stark ha scritto:Il problema mi sa è che nel contratto della Johansonn non sono previste percentuali sulle piattaforme ma solo al cinema
Sì, è per quello che si è leggermente inviperita.
