Ho appena scoperto su Netflix questa serie tv (di proprietà in realtà della BBC) incentrata sul famoso investigatore e il suo assistente Watson, ambientata però nella moderna Londra.
La serie è composta da quattro stagioni, ognuno di pochi episodi di notevole lunghezza (un'ora e mezza circa).
Sherlock Holmes è interpretato da Sua Maestà Benedict Cumberbatch, e John Watson da Martin Freeman. Per ora la ascolto in lingua inglese con i sottotitoli (credo che una serie così renda meglio in questo modo), e devo dire che l'episodio 1x01 mi è piaciuto molto. Direi già dal primo episodio che è fatta molto meglio di Elementary, che comunque non era male.
Qualcuno l'ha visto? Parlo sopratutto agli "sherlockiani" del forum.
Sì e assolutamente meglio vederla in inglese. Non so a me non è piaciuta così tanto, il primo episodio probabilmente il peggiore insieme a The hounds of Baskerville (che ha rovinato il mio sherlock preferito), ma neanche gli altri mi sono piaciuti in modo entusiastico (preferisco Padre Brown e il giovane ispettore Morse come stile british più retró, so vecchia lo so ).
Poi per carità se la guardi facendo operazione di astrazione mentale rispetto al vero Sherlock Holmes e prendendola come serie a sè è anche interessante stilisticamente e tecnicamente. Però non ha né le atmosfere né la fascinazione del vero Sherlock Holmes ed è anche parecchio cervellotica. Di certo tra le serie a tema anche io la ritengo tutto sommato la più valida.
Segnalo che da Aprile fanno la maratona su Paramount.
Venerdi 3 tutta la prima stagione.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Io ho visto le prime tre stagioni, mi manca la quarta ma non penso che la vedrò.
Qualitativamente mi sembra superiore ad Elementary, ed anche ai film con Jude Law e Tony Stark (non che ci volesse molto), e secondo me sono riusciti a trasporre il personaggio nel XXI secolo molto meglio di quanto non sia riuscita a fare la CBS; si vede che gli sceneggiatori conoscono, e direi amano, il personaggio. Ma per il resto SH è uno di quei personaggi sui quali tendo ad essere un purista, perciò la serie la apprezzo, ma poco o nulla di più.
44 minutes fa, Lyra Stark dice:rispetto al vero Sherlock Holmes
17 minutes fa, Menevyn dice:Ma per il resto SH è uno di quei personaggi sui quali tendo ad essere un purista
Mi pare di capire dai vostri commenti che in questa serie non abbiano trasporto Sherlock in maniera totalmente aderente. Io non ne ho idea, perché non ho mai letto i romanzi. In cosa hanno sbagliato gli sceneggiatori?
Mah, non è che abbiano "sbagliato"; secondo me Sherlock è un'ottimo adattamento, sono io che penso che un personaggio come Holmes funzioni alla perfezione nella sua ambientazione madre, la Londra di fine Ottocento, e preferisco nettamente vederlo in azione in quel contesto, dove riesce a risultare molto più brillante e geniale che non ai giorni nostri. Per dire, il primo episodio della serie ricalca fedelmente, nella sua struttura, Uno studio in rosso, e il modo in cui la storia è rimaneggiata per l'ambientazione moderna secondo me è ispiratissimo. Quello della BBC è un buon Sherlock Holmes, ma io resto legato al personaggio e all'ambientazione vittoriana.
Questa è una risposta che necessita di essere scritta a PC quindi rimando a dopo.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
59 minutes fa, Euron Gioiagrigia dice:Io non ne ho idea, perché non ho mai letto i romanzi. In cosa hanno sbagliato gli sceneggiatori?
Come diceva Menevyn, non hanno "sbagliato" perché non era nelle loro intenzioni creare un adattamento dei romanzi.
Il maggior pregio consiste proprio nell'essersi inventati delle trame con molti richiami ad altrettanti "casi" famosi trattati nei racconti, ma senza volerli rifare pedissequamente e appunto trovando il modo di calarli ai giorni d'oggi (ovviamente chi ha letto i libri potrà cogliere i rimandi, ma non è che sia indispensabile per seguirla).
Anche a me manca la visione dell'ultima stagione, ma mi era piaciuto molto lo speciale natalizio di qualche anno fa, nel quale veniva accontentato chi avrebbe voluto vedere i personaggi agire anche nell'ambientazione originaria vittoriana... salvo poi ricollegarsi comunque a quella moderna nel finale. la cosa ch epersonalmente ho retto poco era l'eccessiva durata dei singoli episodi, in più d'uno ho faticato a reggere senza a un certo punto abbioccarmi un po'
Ma i due interpreti principali meritano da soli la visione, entrambi ottimi.
La serie va vista assolutamente in lingua originale già solo per la voce di Cumberbatch, cui il doppiatore italiano non rende giustizia. Come hanno già detto l'intento era quello di realizzare una versione diversa e contemporanea di Sherlock Holmes piuttosto che adattare il lavoro di Arthur Conan Doyle, se sei in grado di scindere le 2 cose potrai apprezzare.
La quarta stagione non mi ha colpito più di tanto, è sicuramente ben fatta e piacevole da guardare ma non son riuscito ad amarla come quelle precedenti, con la dovuta eccezione della seconda puntata il cattivo è piuttosto inquietante.
38 minutes fa, ryer dice:mi era piaciuto molto lo speciale natalizio di qualche anno fa, nel quale veniva accontentato chi avrebbe voluto vedere i personaggi agire anche nell'ambientazione originaria vittoriana...
Non era malvagio per certi versi, sicuramente carina come idea, ma alla fine risultava troppo cervellotico forse anche per l'eccessiva lunghezza.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Ma sembra che il vento sia in entrambi
Moriarty in versione ramsay snow com'è stato preso da voi esperti del personaggio?
Ho visto la 1x02 e l'ombra di Moriarty incombe sempre di più. Molto interessante, Cumberbatch perfetto nel ruolo.
7 hours fa, osservatore dal nord dice:Moriarty in versione ramsay snow com'è stato preso da voi esperti del personaggio?
Come ho preso tutto il resto, con sopracciglio alzato. Peraltro pur essendo una holmesiana non mi ha mai affascinato Moriarty, Sherlock Holmes è anche molto altro e il suo "nemico" è solo un tassello di un puzzle molto più vasto.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Per Moriarty, ci sono i tratti fondamentali del personaggio (genio del male, pieno di risorse e consulente criminale), ma un pò troppo sopra le righe, per i miei gusti.
Finita la S1. SPOILER 1X03 E PRIMA STAGIONE ELEMENTARY
Non mi aspettavo che Moriarty si rivelasse esplicitamente a Sherlock. Effettivamente è un po' troppo sopra le righe, e dato che lo ascolto in originale mi accorgo che ha anche una voce acuta, il che concorre a renderlo piuttosto estroso. Non so se preferire questa caratterizzazione dell'arcinemico di Sherlock o quella femminile di Natalie Dormer in Elementary, che faceva più leva sulle debolezze dell'investigatore dato che era stata la sua amante.
Il 27/3/2020 at 18:42, Euron Gioiagrigia dice:
Mi pare di capire dai vostri commenti che in questa serie non abbiano trasporto Sherlock in maniera totalmente aderente. Io non ne ho idea, perché non ho mai letto i romanzi. In cosa hanno sbagliato gli sceneggiatori?
Allora ti rispondo con calma.
In primo luogo non è che ci sia un giusto e un sbagliato tuttavia va anche detto che quello che si vede in Sherlock con Sherlock Holmes a parte il nome c'entra pochino.
Pensare che il Sherlock Holmes letterario sia semplicemente un tizio un po' strambo che usa le sue facoltà mentali e la scienza (in parte) per risolvere i casi è riduttivo.
Di personaggi così ce ne sono a bizzeffe (basta pensare ai tanti Poirot, Nero Wolfe, finanche ai tanti telefilm moderni tipo CSI...e cmq tutti ispirati a SH).
Cos'è che li caratterizza realmente?
Il contesto in cui si muovono.
Dal punto di vista letterario infatti io trovo che il fascino di Sherlock Holmes sia imprescindibile dal contesto in cui è collocato. E questo contesto in Sherlock ovviamente non c'è. Di quale contesto stiamo parlando per chi non lo conoscesse? Siamo nel momento di passaggio tra l'età vittoriana e l'età contemporanea in senso stretto. Nel momento in cui si gettano le basi della realtà medica e scientifica attuale.
È per questo che la figura di Holmes risulta tanto straordinaria per la sua epoca. Una specie di mago agli occhi di alcuni coetanei, se vogliamo, poiché è quella bellissima e un po' romantica fase in cui la scienza moderna viene percepita quasi come una forma di magia, un po' con stupore un po' con sospetto.
E come se non bastasse, questo momento cosi incredibile è collocato in quella meravigliosa contraddizione che è l'Inghilterra, pionieristica e pulsante potenza industriale ed allo stesso tempo per sua natura aristocratica e conservatrice.
Siamo nel magico, io lo definirei così, momento in cui si incontrano l'etica del gentlemen e quella dei primi scienziati moderni.
Ma non solo: i personaggi hanno base nella borghese Londra con spostamenti nella romantica campagna inglese.
È in questo contesto così particolare fatto di sfumature e sovrapposizioni, di tanti definiamoli incontri tra realtá differenti che si svolgono le vicende di Holmes e Watson.
Toglierlo equivale al togliere il 90% della loro storia e della loro unicità.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Stark è grigio e Greyjoy è nero
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