Il passaggio sui contatti tra forze dell'ordine, forse armate, servizi segreti e le forze di estrema destra non dice, purtroppo, nulla di nuovo.
Si tratta di una piaga che ormai è diventata endemica e che abbiamo visto verificarsi anche nel nostro paese nel corso degli scorsi decenni.
Bell'articolo, by the way.
Un articolo piuttosto interessante sulla questione dei tagli ai fondi della polizia. Non tutte le voci tra le varie minoranze sono univoche: https://www.nytimes.com/2020/08/10/nyregion/defund-police-nyc-council.html?action=click&module=News&pgtype=Homepage
E Biden? La strategia del basso profilo gli porta sicuramente vantaggio a livello di sondaggi, ma basterà al momento del voto?
L'atteggiamento di Biden mi ricorda tanto la tattica suicida di Veltroni quando era candidato premier, in cui (per ragioni che aveva capito solo lui) scelse di non nominare direttamente Berlusconi in campagna elettorale, e di usare invece la frase "il mio principale avversario" e altre frasi del genere.
La mia impressione è che si tratti di una precisa scelta strategica, non solo comunicativa.
Quella di presentarsi come il candidato che, tra i due, è il più presidenziale e ha un profilo più "istituzionale", in termini di decoro ma anche in termini di "mera" competenza ed esperienza.
In questo senso è pur sempre una contrapposizione nettissima (e opposta) rispetto a quella del Trump 2016, col pregio di non spostare i riflettori su Donald e relative infinite polemiche, ma sulle sue innumerevoli mancanze.
Credo che l'avrebbero scelta comunque, ma semmai la doppia crisi sanitaria ed economica l'ha ulteriormente rafforzata.
"It may be a reflection on human nature, that such devices should be necessary to control the abuses of government. But what is government itself, but the greatest of all reflections on human nature? If men were angels, no government would be necessary. If angels were to govern men, neither external nor internal controls on government would be necessary. In framing a government which is to be administered by men over men, the great difficulty lies in this: you must first enable the government to control the governed; and in the next place oblige it to control itself".
Federalist No. 51, The Structure of the Government Must Furnish the Proper Checks and Balances Between the Different Departments, in The Federalist Papers, a collection of essays written in favour of the new Constitution as agreed upon by the Federal Convention, September 17, 1787
Alexander Hamilton, James Madison, John Jay
E alla fine Joe ha scelto Kamala Harris per il ticket presidenziale.
Il suo passato da procuratrice potrebbe non essere del tutto gradito ad alcuni elettori, ma completa molto bene Biden.
"Nera ma non troppo", visto che ha anche sangue indonesiano, rappresenta in qualche modo tutte le minoranze. Donna. Protestante, con Biden cattolico. Californiana ma con ottimi agganci in Arizona e Texas. Caratterialmente abbastanza vulcanica, coprendo il fianco a "Sleepy Joe" per usare il nomignolo affibbiatogli da Trump. E liberal quanto basta per essere gradita a Sanders e sperare di evitare quell'emorragia di voti che nel 2016 condannò la Clinton.
Vedremo se basterà, se i modelli matematici sono confermati tutto quello che deve fare Biden per vincere è non perdere terreno fino a metà settembre.
PS: in caso di vittoria di Biden, Kamala sarà per forza di cose la candidata nel 2024 e probabilmente nel 2028. Della generazione dei "giovani liberal" non so quanti siano abbastanza giovani da attendere il 2032... forse giusto AOC. Un discreto regolamento di conti anche nel partito.
Io in precedenza avevo espresso la mia simpatia per la Warren, ma da quanto ho letto quella della Harris è comunque una buona scelta, nella misura in cui porta in dote l'oro della California e, in quanto Senatrice anche lei per giunta di un seggio ultrasicuro (dove quindi i Democratici andrebbero a sostituirla con un altro blu certo), di fatto potrebbe garantire un fondamentale +2, dato che il VP presiede il Senato e ha diritto di voto in caso di parità in quella Camera (dove la differenza tra Maggioranza e minoranza si conta ormai da tempo su una sola mano).
"It may be a reflection on human nature, that such devices should be necessary to control the abuses of government. But what is government itself, but the greatest of all reflections on human nature? If men were angels, no government would be necessary. If angels were to govern men, neither external nor internal controls on government would be necessary. In framing a government which is to be administered by men over men, the great difficulty lies in this: you must first enable the government to control the governed; and in the next place oblige it to control itself".
Federalist No. 51, The Structure of the Government Must Furnish the Proper Checks and Balances Between the Different Departments, in The Federalist Papers, a collection of essays written in favour of the new Constitution as agreed upon by the Federal Convention, September 17, 1787
Alexander Hamilton, James Madison, John Jay
Stavo anche pensando, in ottica elettorale, che la Harris sposta poco o niente nella Rust Belt, che quindi spetterebbe al solo Biden riconquistare, ma potrebbe fare la differenza negli stati meridionali considerati in bilico (Arizona su tutti, ma alcuni si spingono a Texas e Georgia, anche se ci credo poco).
Per il sistema elettorale americano una mossa del genere non dovrebbe essere di per sé molto intelligente. Recuperare 2 punti in 10 stati non serve a niente se poi non ne vinci nemmeno uno, è molto meglio recuperarne 4 in cinque stati e vincerli.
Se Biden ha deciso di "disperdere le forze" in questo modo significa che non punta sulla Rust Belt per vincere ma intende aprire il fronte del sud o delle Montagne Rocciose.
Diciamo che per una volta potremmo avere un'elezione fuori dai soliti schemi.
Un articolo piuttosto interessante sulla Harris: https://www.ilpost.it/2020/08/12/kamala-harris-vice-presidente-joe-biden/
È interessante il seguente passaggio dell'articolo:
CitaLe tv e i quotidiani hanno insistito molto sul fatto che Harris sia la prima donna non bianca a candidarsi alla vicepresidenza – sua madre era emigrata dall’India negli anni Sessanta, suo padre dalla Giamaica – e nove elettori su dieci del Partito Democratico sono convinti che la sua candidatura sia «un passo importante» per gli Stati Uniti, così come il 37 per cento degli elettori del Partito Repubblicano.
Quindi c'è una fetta degli elettori Repubblicani che forse è in disaccordo con Trump.
Oggi propongo questo interessante grafico in cui è rappresentato il "controllo del Senato e della Camera" (cioè del Congresso/Parlamento) e della Presidenza ("Party in White House"). Praticamente l'evoluzione politica-elettorale usa degli ultimi 165 anni
Innanzitutto, i rettangolini orizzontali nel mezzo indicano il Partito del Presidente in carica e coprono ognuno un arco di 4 anni ovviamente (e non è quindi indicata l'eventualità in cui il VP sia subentrato nel corso del mandato, come accaduto ad esempio con l'ultimo Roosevelt, Kennedy e il secondo Nixon).
Quelli verticali al di sopra e al di sotto di tale riga indicano invece il Partito "di Maggioranza" in ognuna delle due Camere, e di conseguenza coprono un arco temporale di 2 anni [con la differenza che i Senatori vengono eletti, di regola, un terzo alla volta, restando ognuno in carica per 6 anni, cioè il triplo dei "Rappresentati" (dei vari Distretti) e 2 in più del Presidente], cioè quanto ogni "sessione" del Congresso. E sappiamo che le elezioni "legislative" si tengono all'inizio/fine e a metà di ogni mandato presidenziale.
La percentuale (praticamente l'andamento del grafico) indica il numero di seggi controllati.
Il "record" assoluto, del Partito Repubblicano, corrisponde naturalmente agli anni della e successivi alla Guerra Civile, mentre per il Partito Democratico al post '29, altrettanto prevedibilmente. Impressionante quanto sia calata la differenza nel rispettivo numero di seggi (Maggioranza/Minoranza o Governo/Opposizione, diremmo noi), nel corso degli ultimi decenni.
Passando ai trend più "recenti", si può notare oltre al già citato inferiore scarto nella distribuzione dei seggi, anche una maggiore regolarità in Senato e soprattutto nella Presidenza, con l'alternanza tra i Partiti ogni due mandati a farla da padrona (2-2-2-1-3-2-2-2).
Osservando poi con maggiore attenzione l'intera panoramica politica, è vero che i Democratici hanno espresso un solo Presidente su 6 tra gli Anni Settata e i Novanta (non a caso fu quella l'epoca del neoliberal turn tra la Crisi economica del '73 e la fine della Guerra Fredda), ma in quello stesso periodo i Repubblicani non ebbero MAI il controllo contemporaneo di Casa Bianca+Senato+Camera (né Nixon, né Reagan, che pure stravinsero, ultima volta con Eisenhower e solo nei suoi primi due anni).
D'altro canto però, in quegli anni ci fu il fenomeno dei Southern * e poi dei Reagan Democrats, gente cioè (in particolare i primi) eletta a livello locale con un Partito (quello Democratico appunto, storicamente dominante nell'area) ma che a livello federale era politicamente più vicina alle posizioni dell'altro Partito. Tutto questo ovviamente si spiega con la solita, nota svolta a U dei dem su diritti e libertà civili, minoranze ecc. degli Anni Sessanta e poi di nuovo nei Novanta/Duemila. E in un certo senso non è che la versione americana di un fenomeno che, generalizzando (e sapete, forse, quanto non ami farlo) ha contraddistinto tutta la Sinistra nel mondo, in particolare quella Social-Comunista diventata Social-democratica (o da Rivoluzionaria a Riformista): il più o meno presunto "abbandono" dei penultimi, cioè la classe operaia/lavoratrice bianca, nel frattempo diventata middle class e corsa tra le braccia della Destra conservatrice-reazionaria, religiosa, nazionalista, anti-liberal-e-globalista), in favore degli ultimi (a cominciare dalle minoranze etniche, sessuali, religiose varie), oltre che delle classi con un livello di istruzione più elevato rispetto alla media della massa popolare. Le fantomatiche èlite.
* Tra l'altro, gli unici 3 Democratici eletti Presidenti dopo Kennedy e prima di Obama, erano tutti del Sud, a dimostrazione di quanto quella componente fosse rimasta fondamentale per avere chance di vittoria durante il lungo e difficile processo di metamorfosi socio-politica tra le vecchie e le attuali posizioni.
L'Amministrazione Bush ha avuto l'impatto "storico-culturale" che ha avuto (oltre che per la maniera in cui G.W. è stato eletto, per il 9/11 e per l'Iraq) proprio perché i Repubblicani sono tornati ad avere un "Government Trifecta" (con tutte le sue conseguenze in termini di politica esecutiva, legislativa e giudiziaria), e addirittura due consecutivi per un totale di 4 anni su 8 (in particolare quelli centrali, a cavallo tra i due mandati), a distanza di circa mezzo secolo dal precedente.
Concluderei con una curiosità riguardante Obama&Trump, quindi il passato più recente e il presente, infine una speculazione sull'immediato futuro. Entrambi hanno iniziato il loro mandato godendo della doppia maggioranza (che c'era già nei due anni precedenti al loro arrivo), poi l'hanno persa nella Camera dopo le elezioni di Midterm. Dopodiché, la storia suggerisce che i Democratici dovrebbero mantenere la Camera (ultima volta che un Partito l'ha avuta per soli 2 anni, negli Anni Cinquanta), mentre i Repubblicani, a differenza dei Democratici, non controllano il Senato per 8 o più anni da circa un secolo. Ma siccome il Partito Repubblicano attuale è l'erede del vecchio Partito Democratico ...
Infine, quanto detto e ridetto sul Presidente : l'ultimo a non essere rieletto è stato G.H.Bush, che però era il terzo mandato repubblicano consecutivo. L'ultimo a non essere rieletto dopo un solo mandato del suo Partito è perciò Carter, che a sua volta aveva sconfitto il Presidente in carica Ford, VP subentrato a Nixon. Insomma, l'ultima volta che i Repubblicani hanno avuto la Casa Bianca per soli 4 anni è accaduto negli anni ottanta/novanta ... dell'Ottocento !
"It may be a reflection on human nature, that such devices should be necessary to control the abuses of government. But what is government itself, but the greatest of all reflections on human nature? If men were angels, no government would be necessary. If angels were to govern men, neither external nor internal controls on government would be necessary. In framing a government which is to be administered by men over men, the great difficulty lies in this: you must first enable the government to control the governed; and in the next place oblige it to control itself".
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Mi ero persa l'arresto di Bannon... La Meloni, sempre pronta a sputare veleno come la peggiore delle vipere, non ha dichiarato nulla a riguardo?
5 hours fa, Phoenix dice:Mi ero persa l'arresto di Bannon... La Meloni, sempre pronta a sputare veleno come la peggiore delle vipere, non ha dichiarato nulla a riguardo?
La nuova location per la convention di Atreju sarà Guantanamo.
Scherzi a parte, i 5 mln di cauzione sono già stati versati e Steve è a piede libero.
Un articolo sul discorso di Biden alla convention del Partito Democratico: https://www.ilpost.it/2020/08/21/discorso-biden-convention/