Leggendo un'interessante teoria sulla ricostruzione del giuramento originale dei Guardiani della Notte, mi è capitato di riflettere sulle molte allusioni - che troviamo nei vari volumi di ASOIAF e non solo - a quanto l’ordine abbia dimenticato i propri scopi originari. Ce lo dice Mormont in AGOT in seguito all’attacco dei guardiani ritornati come zombie, in cui Jon lo salva usando il fuoco. Ce lo dice anche più avanti in ASOS mentre dialoga con Sam sulle vulnerabilità degli Others. Lo si comprende anche dal dualismo della conoscenza espressa da Maester Luwin e Osha. E da una serie di altri elementi. Quindi ho deciso di salutare questo anno che se ne va con un'ultima analisi.
Per ricostruire il vero scopo dei Guardiani della Notte bisogna risalire al tempo in cui l’ordine è stato creato. Da ciò che si legge in TWOIAF, l’ordine è stato creato durante la Lunga Notte. Secondo la leggenda dell’Ultimo Eroe, raccontataci in TWOIAF e in AGOT da Old Nan, questi insieme a 12 compagni (e anche un cavallo e un cane per la seconda versione) per anni va alla ricerca dei Children of the Forest e li trova soltanto una volta rimasto l’unico superstite. Secondo TWOIAF, una volta trovati i COTF, i Primi Uomini si uniscono a formare i Guardiani della Notte e riescono a vincere la Battaglia dell’Alba. In ASOIAF, Sam ci riporta aver letto che l’Ultimo Eroe sembra abbia ucciso degli Others brandendo una spada di acciaio di drago, materiale che lui e Jon ipotizzano essere acciaio di Valyria. Ora, all’epoca della Lunga Notte sappiamo che Valirya ancora avesse da venire, la stessa Old Ghis era agli albori, ma se diamo per buono che i Valiryani avessero appreso le loro arti magiche da civiltà precedenti (let’s say Asshai), la loro ipotesi non può che essere giusta. Anche se va rilevato che Maester Aemon, quando Stannis sfodera fLightbringer, si aspetta che questa emani calore, quindi è anche possibile che il dragonsteel sia un qualcosa di diverso e più potente dell’acciaio di Valirya. Questo dettaglio della leggenda dell’Ultimo Eroe - la spada - andrebbe ad allinearsi con la leggenda della Lunga Notte proveniente da Asshai, in cui un eroe (Azor Ahai per i seguaci di R’hllor) combatte l’oscurità con una spada rossa. Anche la Leggenda dell’impero dell’Alba assomiglia a queste, il guerriero in questione ha una serie di varianti di nomi (Hyrkoon/Azor Ahai/Yin Tar/Neferion/Eldric Shadowchaser), ma questo racconto aggiunge la causa dell’evento: l’uccisione della Amethyst Empress da parte del fratello che si proclama Bloodstone Emperor. Le uniche leggende più originali sulla Lunga Notte sono una leggenda proveniente da Yi-Ti, per la quale la Lunga Notte fu risolta dalle azioni non ben precisate compiute da una donna con la coda da scimmia e la leggenda dei Rhoynar secondo la quale l’oscurità viene sconfitta quando un eroe unisce i figli del fiume a cantare una canzone segreta che riporta la luce. Se mi risulta difficile qualsiasi interpretazione della donna con la coda da scimmia, la leggenda dei Rhoynar la si può assimilare alla ricerca dei COTF da parte dell’Ultimo Eroe westerosiano ed il canto intonato alla magia di questi. Per quanto, da queste leggende sembri mancare il lato bellico dell’evento.
E’ la Lunga Notte che fa scaturire la necessità di erigere la Barriera, a difesa del Regno degli uomini. Per la precisione, della Barriera ci viene tramandato che sia stata costruita in seguito alla Lunga Notte da Brandon the Builder (che leggendariamente si narra abbia costruito anche Winterfell, Storm’s End, la Hightower) e che per costruirla si sia avvalso dell’aiuto dei COTF. Se diamo retta alle leggende per la paternità di queste costruzioni, e osserviamo il modo in cui, in TWOIAF, ci è spiegato essere stata costruita Winterfell (non ha la terra delle fondamenta livellata per cui si ritiene non sia stata pianificata come un’unica struttura, ma che sia stata costruita a pezzi, nel tempo, da un complesso di linked ringforts), mettendo insieme le parti descrittive della Barriera in ASOIAF, soprattutto il POV di Jon in cui Jarl e gli altri bruti la scalano, possiamo presupporre che, per quest’ultima, sia valso lo stesso. Pensiero avvalorato dalla parte di giuramento che recita I am the watcher on the walls. Volendo, anche avvalorato dalla somigliante descrizione dei cinque forti di Essos in TWOIAF, dei quali ci viene detto che hanno delle mura alte 1000 piedi (misura similare alla Barriera che è di 700) e che sono stati costruiti dal Pearl Emperor (in questo caso però prima dell’avvento della Lunga Notte) per tenere fuori dal regno degli uomini il leone della notte e i suoi demoni.
Sempre sulla Barriera, leggiamo in TWOIAF, che la sua costruzione possa essere motivata da ciò che i Primi Uomini, i COTF e i Giganti temevano al di là di essa – quindi gli Others - e che sia stata eretta in collaborazione dalle 3 razze: i giganti hanno contribuito con la loro forza (in questo ricordano i Builders della confraternita e le 3 razze che collaborano ricordano anche i 3 gruppi in cui i confratelli si suddividono), i COTF con la loro magia.
L’unico materiale certo utilizzato nella costruzione della Barriera è il ghiaccio. In TWOIAF, si ipotizza che la costruzione iniziale potesse consistere anche di pietra e/o altri materiali, ma questi non vengono specificati e al riguardo i Maestri divergono.
E’ possibile che sia stata utilizzata la Pietra Nera usata anche per la High Tower?
Sicuramente almeno un weirwood è parte integrante della costruzione, poiché la Black Gate del Nightfort risulta essere un passaggio attraverso un weirwood che si apre ad una parte specifica del giuramento dei Guardiani della Notte, pronunciato da uno di questi:
I am the sword in the darkness. I am the watcher on the walls. I am the fire that burns against the cold, the light that brings the dawn, the horn that wakes the sleepers. I am the shield that guards the realms of men.
Questo dettaglio si riconduce alla leggenda che narra che la magia dei COTF abbia contribuito alla costruzione della Barriera. Non è chiaro se questa magia riesca anche a sondare l’autenticità del Guardiano che pronuncia le parole. Si può presumere che, almeno, il controllo del weirwood riesca a riconoscere un corpo vivente da un corpo rianimato, poiché Coldhands non osa pronunciare il giuramento ma lascia il compito a Sam.
Questa selezione del giuramento, insieme ad altri casi similari, può portarci a pensare che la necessità e contingenza della fondazione dell’ordine dei guardiani della Notte, prevedesse inizialmente un impegno diverso per coloro che hanno preso parte alla battaglia dell’alba. Ipotesi, in un certo senso avvalorata dal comportamento che possiamo notare ai giorni di ASOIAF in Jon, quando in ADWD afferma:
As you will. Boys and girls as young as twelve. But only those who know how to obey an order. That goes for all of you. I will never ask you to kneel to me, but I will set captains over you, and serjeants who will tell you when to rise and when to sleep, where to eat, when to drink, what to wear, when to draw your swords and loose your arrows. The men of the Night’s Watch serve for life. I will not ask that of you, but so long as you are on the Wall you will be under my command. Disobey an order, and I’ll have your head off. Ask my brothers if I won’t. They’ve seen me do it.
E’ poi possible che negli anni successivi alla lunga notte, questo giuramento si sia maggiormente articolato e arricchito sulla base delle vicissitudini e dei pericoli ipotizzati o verificatisi. Difatti, è proprio Maester Aemon che in AGOT spiega a Jon la contrapposizione tra onore e amore e perché ai confratelli sia richiesto di non avere alcun legame:
The men who formed the night’s watch knew that only their courage shielded the realm from the darkness to the north. They knew they must have no divided loyalties to weaken their resolve. So they vowed they would have no wives nor children. Yet brothers they had, and sisters. Mothers who gave them birth, fathers who gave them names. They came from a hundred quarrelsome kingdoms, and they knew times may change, but men do not. So they pledged as well that the Night’s Watch would take no part in the Battles of the realm it guarded.
Una tale evoluzione del giuramento dei Guardiani della Notte renderebbe più plausibile la presenza di Primi Uomini al di là della Barriera a breve distanza dalla Lunga Notte. Ho trovato molto curioso che, all’epoca del tredicesimo Lord Commander, che dovrebbe collocarsi più o meno a distanza spannometrica di circa un secolo dall’evento, questi come Re della Notte sia stato sconfitto da uno Stark (Brandon the Breaker) e da un re oltre la Barriera (Joramun).
E’ possibile che i Bruti si siano recati Oltre Barriera come scisma di ex confratelli non concordanti con la direzione presa dall’ordine?
Quali altre ragioni possono aver portato dei Primi Uomini oltre la Barriera quando ancora avrebbe dovuto essere viva la percezione del pericolo che oltre di essa era stato ricacciato?
Una cosa che ho sempre trovato molto curiosa e poco attendibile nei racconti di Old Nan è il dettaglio relativo alle donne brute che durante la Lunga Notte giacevano con gli Others per generare dei terribili bambini metà umani e metà estranei.
Sempre citando Old Nan e i suoi racconti sulla Lunga Notte, ci parla di questo evento come della prima volta che gli Others discesero nei regni degli uomini. Significa che dalla Lunga Notte ad oggi sono stati avvistati altre volte?
Alla sconfitta del Re della Notte, si viene a scoprire che questi avesse effettuato sacrifici proprio agli Others, quindi si può presumere che siano stati avvistati e che fosse noto che la loro sconfitta non fosse coincisa col loro annientamento totale. Sulla base delle leggende, alcune di esse lasciano anche spazio ad ipotesi di una risoluzione più diplomatica (vedasi le precedentemente citate leggenda dei Rhoynar e della donna con la coda da scimmia). Cosa che rende ancora più strana la presenza dei Bruti Oltre la Barriera all’epoca. Inoltre, sempre pensando alla leggenda del Re della Notte si fa ancor più evidente la perdita di conoscenza originale dell’ordine se si paragona la reazione dei sacrifici agli Others compiuti da questi, alla stessa pratica compiuta da Craster che invece è tollerata, vuoi per sottostare alle regole del padrone di casa, o per convenienza.
Sulle datazioni delle vicende non ci sono grosse certezze. Sappiamo che in principio Westeros fosse abitata dai giganti e i COTF. I Primi Uomini arrivarono (da un racconto di Maester Luwin) 12.000 anni fa. Dopo una iniziale guerra tra questi e i COTF e lo Hammer of water, le due fazioni si appacificano con un patto che, sempre a detta di Maester Luwin dette seguito a 4000 anni di pace tra loro. Non è chiaro quando questi 4.000 anni abbiano inizio e se la fine di questi coincida con la Lunga Notte (a detta dei personaggi di ASOIAF da collocarsi 8000 anni fa, ma secondo TWOIAF collocabile in tale periodo o più recentemente 6000 anni fa), o con l’arrivo degli Andali che causò la distruzione della maggior parte dei weirwood sotto the Neck e la cacciata/sterminio dei COTF. L’unica cosa certa è che qualsiasi scritto tramandato è di derivazione andala, quindi molto posteriore alla Lunga Notte e la fondazione dell’ordine. Aggiungo a latere, che, a livello di datazione, la profezia del ritorno di Azor Ahai risale a 5000 anni fa, cosa che ci può far chiedere che cosa mai sia successo in tale periodo perché si sentisse il bisogno di formulare tale profezia.
Al momento i GdN sono palesemente in declino, non è che quasi una colonia di fuorilegge, il loro numero al di sotto delle 1000 unità e pericolosamente in diminuzione per ammutinamento e sparizioni al di là della Barriera. Non possono che pensare alla sopravvivenza dell’ordine, come riporta Mormont, neanche a riportarlo a chissà quali fasti; e.g. fortificando ulteriormente la Barriera. Solo Castle Black, Eastwatch e la Shadow Tower sono le fortezze abitate. Quello che risulta essere molto curioso però è sia l’abbandono del Nightfort, avvenuto qualche secolo prima di ASOIAF, sotto il regno di Jaehaerys, proprio ad opera di Alysanne che finanzia la costruzione di Deep Lake, dove i GdN precedentemente residenti al Nightfort si trasferiscono per economizzare sul mantenimento di un castello ormai troppo grande per il loro numero, sia la perdita della conoscenza su questo castello, già verificatasi all’epoca del suo abbandono.
Il Nightfort è l’unico dei 19 forti dei Guardiani della Notte che sembra avere un passaggio magico, la Black Gate. Visto che gli altri forti hanno dei varchi aperti nella Barriera che vengono sigillati con ghiaccio e pietra ogni volta che uno di questi castelli è abbandonato, la perdita delle conoscenze originarie dell’ordine sembra essere significativa. Questi varchi potrebbero finire per risultare pericolosi, in quanto non controllabili automaticamente come la Black Gate. Quando è che Castle Black diventa la sede principale della confraternita?
Una cosa rilevante che nota Bran è che la biblioteca del Nightfort è vuota, trattandosi del castello più antico dell’ordine si può presupporre che ospitasse gli scritti più antichi. E’ lecito domandarsi se questi siano stati trasferiti a Castle Black all’epoca del passaggio di sede, o se si trovino a Deep Lake e siano quindi stati spostati in seguito all’abbandono definitivo del castello. In questo secondo caso, si capirebbe perché Sam non riesca a risalire oltre un certo tot nella storia della confraternita, oltre al rilevante fattore tempo.
Jon Snow knows nothing ma I GdN sembrano sapere ancora meno. E’ lecito pensare che nel loro giuramento si possano ritrovare delle istruzioni per l’uso?
Lo cito per intero per comodità, differenziando la parte enunciata alla Black Gate dal resto:
Night gathers, and now my watch begins. It shall not end until my death. I shall take no wife, hold no lands, father no children. I shall wear no crowns and win no glory. I shall live and die at my post. I am the sword in the darkness. I am the watcher on the walls. I am the fire that burns against the cold, the light that brings the dawn, the horn that wakes the sleepers, the shield that guards the realms of men. I pledge my life and honor to the Night’s Watch, for this night and all the nights to come.
"And now at last it comes. You will give me the Ring freely! In place of the Dark Lord you will set up a Queen. And I shall not be dark, but beautiful and terrible as the Morning and the Night! Fair as the Sea and the Sun and the Snow upon the Mountain! Dreadful as the Storm and the Lightning! Stronger than the foundations of the earth. All shall love me and despair!”
She lifted up her hand and from the ring that she wore there issued a great light that illuminated her alone and left all else dark. She stood before Frodo seeming now tall beyond measurement, and beautiful beyond enduring, terrible and worshipful. Then she let her hand fall, and the light faded, and suddenly she laughed again, and lo! she was shrunken: a slender elf-woman, clad in simple white, whose gentle voice was soft and sad.
“I pass the test”, she said. “I will diminish, and go into the West and remain Galadriel.”
***
"A ruler needs a good head and a true heart," she famously told the king. "A cock is not essential. If your Grace truly believes that women lack the wit to rule, plainly you have no further need of me." And thus Queen Alysanne departed King's Landing and flew to Dragonstone on her dragon Silverwing. [...] The queen died of a wasting illness in 100 AC, at the age of four-and-sixty, still insisting that her granddaughter Rhaenys and her children had been unfairly cheated of their rights. "The boy in the belly," the unborn child who had been the subject of so much debate, proved to be a girl when born in 93 AC. Her mother named her Laena. The next year, Rhaenys gave her a brother Laenor.
Discussione molto interessante.
Sul passato dei Guardiani della Notte hai detto tutto tu, e mi limito a sottolineare come ancora una volta Martin, con la sua prosa vaga e ambigua (molto diversa da quella di Tolkien, ad esempio), renda difficile capire le reali origini e il reale significato dell'ordine dei Guardiani della Notte. Realtà e leggenda si mischiano in continuazione, e il risultato è certamente poco affidabile.
Preferisco quindi concentrarmi sul futuro dell'ordine: è chiaro che con l'accoltellamento di Jon Snow, si scatenerà un vero casino su al Castello Nero, con i guardiani (o almeno, la maggior parte di loro) che dovrà affrontare i bruti, e forse anche gli uomini della regina. Probabile che l'ordine finirà decimato dallo scontro, e a quel punto non possiamo escludere che ciò abbia ripercussioni sulla stabilità della Barriera. Mi sembra che fosse @Gedeont a sospettare che, finito l'ordine dei Guardiani, la Barriera potrebbe crollare. Non sono sicuro di questa teoria, ma è interessante.
Comunque, se i Guardiani dovessero sopravvivere, dovranno per forza ricordare, con l'arrivo degli Estranei, il loro scopo originario. Bisogna capire chi sarà a guidarli, e se, terminata la guerra contro gli Estranei, l'ordine dei Guardiani continuerà ad esistere. Se ciò avverrà, chi sarà il nuovo lord comandante? Stannis? Jaime?
A proposito del Forte della Notte, secondo me sarà l'epicentro di qualcosa di brutto. Troppe strane leggende circolano attorno a tale posto, e non mi stupirebbe che fosse il posto in cui si manifesterà il prossimo Re della Notte.
Fin dalle prime letture ho sempre trovato anch'io particolarmente interessante il testo del giuramento dei GdN, poiché credo che contenga nella sua forma e struttura molto più che frasi automotivanti, ma vere e proprie indicazioni sia per combattere il nemico oltre la Barriera (presumibilmente quello a causa del quale la Barriera stessa fu eretta), gli Others, che per noi lettori, credo perciò che alcune frasi in particolare saranno veri e propri spoilers di ciò che avverrà in TWOW. In particolare il passo messo da te in grassetto mi pare essere molto indicativo, non è un caso che siano state utilizzate determinate parole, determinati parallelismi e non altri (sword in the darkness, fire against the cold, light taht brings the dawn, horn that wakes the sleepers, shield that guards the realms of men), specifici richiami a cose che ben conosciamo, in particolare ad armi (anche il fuoco ed il ghiaccio lo sono), anche molto evocativi, e mi riferisco in particolare a Dawn e ad Horn.
Tutto questo ci riconduce alla Lunga Notte, quando solo la comunione di forze tra uno Stark di Grande Inverno e Joramun, permise la sconfitta, o meglio, come poi vediamo, la ricacciata degli Others nelle terre dell'Eterno Inverno, nelle quali essi sarebbero dovuti restare confinati, e fondato l'ordine dei GdN a sorvegliare perché questo avvenisse nei secoli.
Alla Lunga Notte sono difatti legati sia Alba che il leggendario corno di Joramun, così come i regni degli uomini che i Guardiani da quel momento in poi sono chiamati a difendere contro la minaccia estranea.
Evidentemente, però, con tempo, col passare delle ere, tutto ciò per cui l'Ordine fu fondato è stato via via dimenticato, un po' come ha perso di sostanza e di impellenza il monito Winter is coming, motto di casa Stark; ci viene detto in ASOS attraverso il confronto tra Jon Snow e Dalla, dalle cui parole leggiamo "noi del popolo libero sappiamo cose che voi sottomessi avete dimenticato", che a sua volta mi fa tornare in mente l'incipit della versione cinematografica di TLOTR, in cui si ascolta la voce narrante di Elrond dire "l'anello passò ad Isildur che ebbe quest'unica possibilità di distruggere il male per sempre, ma il cuore degli uomini si corrompe facilmente e l'Anello del Potere ha una volontà sua. Esso condusse Isildur alla morte e alcune cose che non avrebbero dovuto essere dimenticate andarono perdute. […] e per 2500 anni dell'Anello si perse ogni conoscenza finchè, quando si presentò l'occasione, esso irretì un nuovo portatore."
Insomma, è evidente che Martin voglia farci percepire la stessa sensazione di sottostima del pericolo incombente, da parte di ciò che ora sono divenuti i GdN, che Tolkien attribuisce alla decadenza ed alla debolezza del genere umano ai tempi della Terza Era tolkieniana. Non a caso, queste parole sono pronunciate da Elrond, uno tra i più potenti mezzelfi della Terra di Mezzo e signore di Gran Burrone, un essere che possiede una potenza antica così come antica è la sua conoscenza del mondo che fu e di coloro che lo minacciarono e che lo minacciano ancora.
Insomma, questa piccola divagazione per die che sì, di certo nel giuramento c'è molto di più di ciò che appare.
Il nostro Azor Ahai rinato sarà letteralmente the sword in the darkness? Probabile. Mi piace pensare, dando credito alla teoria che vede SPOILER GOT6
Jon come il più accreditato per il ruolo di nuovo AA,
che egli in virtù del suo passato di confratello prima e Lord Commander poi si riveli letteralmente la spada nell'oscurità, brandendo la (spada di) Luce che porta l'Alba, difendendo così i domini degli uomini.
Non dubito poi che in maniera particolarmente poetica SPOILER GOT8
la battaglia dell'Alba finale possa avere inizio con la declamazione dell'incipit del giuramento, così come fanno i confratelli quando si apprestano a difendere il tunnel sotto la Barriera dall'assalto dei giganti di Mance.
”My faith's in people, I guess. Individuals. And I'm happy to say that, for the most part, they haven't let me down.”
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"Dreams don't mean anything, Dolores. They're just noise, they're not real." "What is real?" "That wich is irreplaceable."
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"Gli umani sono strane creature, ogni loro azione è guidata dal desiderio, i loro caratteri forgiati dalla sofferenza. Per quanto essi provino, non potranno mai liberarsi dall'essere eternamente schiavi dei loro sentimenti. Finchè la tempesta li sconvolgerà dall'interno non riusciranno a trovare pace. Né da vivi, né da morti. E quindi, giorno dopo giorno, faranno ciò che è necessario.
La sofferenza sarà la loro nave.. il desiderio la loro bussola."
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Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza; ti salverò da ogni malinconia
perché sei un Essere speciale ed io avrò cura di te. Io sì, che avrò cura di te.
Il 29/12/2018 at 15:39, ***Silk*** dice:E’ lecito pensare che nel loro giuramento si possano ritrovare delle istruzioni per l’uso?
Molto più che lecito; d'altra parte, questo giuramento viene elaborato agli albori della Confraternita, perciò è più che plausibile che contenesse non solo uno stimolo alla veglia, ma anche il ricordo della prima grande vittoria, come se dicesse "ecco, questo siamo, di questo siamo stati capaci, ricordatelo". Un frammento di una conoscenza ormai perduta, come avete ben detto anche voi, che a millenni di distanza i Confratelli in Nero non sanno più come decifrare, benchè alcuni passaggi siano, o dovrebbero essere, famigliari all'Ordine, specie quando si parla di quell'corno che risveglia i dormienti. Attorno al Corno di Joramun si sono accapigliati sia i Bruti che i Corvi, possibile che a nessuno siano risuonate in testa quelle parole?
Poi, il mondo di ASOIAF è stato "progettato" per essere più realistico della Terra di Mezzo; la prima volta che Frodo ascolta la storia dell'Anello almeno obbietta che Sauron è stato distrutto, non ride in faccia a Gandalf dicendogli che Sauron non è mai esistito e che è una favola per tener buoni i bambini. A Westeros, sotto la Barriera, la vita è andata avanti, lasciandosi pericolosamente gli Estranei alle spalle. La durata della vita di un uomo è appena un sospiro nello scorrere di ottomila anni di storia, e in un mondo in cui la maggior parte delle persone fatica a sopravvivere, esposta ai capricci del clima e dei nobili, è plausibile che il ricordo di demoni di ghiaccio sconfitti un secolo, due, tre, cinque, mille anni prima sia passato in secondo piano. Specialmente quando prendere il nero per molti diventa l'unico modo per avere un pasto ogni tanto o, soprattutto, evitare di conoscere troppo da vicino la Giustizia del Re.
Il Forte della Notte ha sempre colpito molto anche me. Non è eccessivamente lontano dal Castello Nero, è l'unico dal quale si può accedere alla cima della Barriera con dei gradini scavati direttamente su di essa, c'è il Portale delle Tenebre ed è la più grande fortezza della Confraternità; d'accordo le difficoltà tecniche legate al presidio e alla manutenzione, ma il suo totale abbandono l'ho sempre trovato una stonatura.
Il futuro della Confraternita. Qui siamo nei libri, dunque gli Estranei con cui abbiamo a che fare non sono (non dovrebbero, almeno) essere le stesse truci creature viste nella serie, Martin le ha descritte in maniera molto diversa (e più elegante e più misteriosa) in una lettera ad uno dei suoi illustratori.
Degli Estranei "di carta" sappiamo molto poco, ma sappiamo che stanno comunque calando verso Sud, sappiamo che la loro attività sembra essere ciclica e sappiamo che si sta per arrivare al culmine di questo ciclo, con la concomitanza del loro risveglio e la ricomparsa di un prescelto che li sconfiggerà. Viene da pensare che dopo la nuova Battaglia dell'Alba il mondo non potrà più ignorare l'esistenza e la pericolosità degli Estranei, pertanto la nuova Confraternita che eventualmente sorgerà si occuperà di vigilare con maggior impegno, e magari si premunirà di tramandare alle generazioni successive una serie di strumenti più evidenti e convincenti di un giuramento pronunciato tanto da reclute motivate quanto da assassini e stupratori che vogliono evitare il cappio. Questo da un punto di vista interno alla narrazione. Da un punto di vista esterno, Martin ha affermato che l'anomalo alternarsi delle stagioni, a Westeros, ha origine magica, e che alla fine della saga dovrebbe trovare sia spiegazione che soluzione. Se questo ciclo avrà fine, la sua fine potrebbe essere correlata alla fine di un'altro ciclo, quello degli Estranei. Se la minaccia verrà stroncata, allora anche la Confraternita potrebbe non avere più senso. Nella serie, in fin dei conti, assistiamo ad una netta rottura nella tradizione della Confraternita,
SPOILER GOT
cioè il passaggio di consegne tra Jon ed Edd. Non c'è più un Lord Comandante che succede al suo predecessore defunto, c'è un redivivo Lord Comandante che si toglie il mantello e lo poggia sulle spalle del suo successore, per poi andarsene per la sua strada.
Le vecchie regole non valgono più, e cosa può esserci di più premonitore di questo fatto nel contesto di un'Ordine che esiste da millenni?
Il 29/12/2018 at 21:17, Menevyn dice:il mondo di ASOIAF è stato "progettato" per essere più realistico della Terra di Mezzo; la prima volta che Frodo ascolta la storia dell'Anello almeno obbietta che Sauron è stato distrutto, non ride in faccia a Gandalf dicendogli che Sauron non è mai esistito e che è una favola per tener buoni i bambini. A Westeros, sotto la Barriera, la vita è andata avanti, lasciandosi pericolosamente gli Estranei alle spalle. La durata della vita di un uomo è appena un sospiro nello scorrere di ottomila anni di storia, e in un mondo in cui la maggior parte delle persone fatica a sopravvivere, esposta ai capricci del clima e dei nobili, è plausibile che il ricordo di demoni di ghiaccio sconfitti un secolo, due, tre, cinque, mille anni prima sia passato in secondo piano. Specialmente quando prendere il nero per molti diventa l'unico modo per avere un pasto ogni tanto o, soprattutto, evitare di conoscere troppo da vicino la Giustizia del Re.
Nella serie, in fin dei conti, assistiamo ad una netta rottura nella tradizione della Confraternita, SPOILER GOT
cioè il passaggio di consegne tra Jon ed Edd. Non c'è più un Lord Comandante che succede al suo predecessore defunto, c'è un redivivo Lord Comandante che si toglie il mantello e lo poggia sulle spalle del suo successore, per poi andarsene per la sua strada.
Le vecchie regole non valgono più, e cosa può esserci di più premonitore di questo fatto nel contesto di un'Ordine che esiste da millenni?
Concordo, in particolare riguardo le ragioni che hanno portato i confratelli, nel corso dei secoli e delle ere, a sminuire e sottovalutare progressivamente il pericolo al quale tutti furono esposti ed al quale in fin dei conti continuano ad esserlo.
E' vero, in Tolkien l'esistenza di un Male assoluto non viene mai messa in discussione, la sua presenza è costante e permea le esistenze di tutti coloro che vanno a formare la Compagnia dell'Anello, sebbene inizialmente la missione sia rivestita ancora di toni più leggeri, quindi ci si potrebbe aspettare da parte loro lo stesso atteggiamento sarcastico e sbeffeggiante di cui invece leggiamo nelle Cronache, invece così non è.
E' nel pieno stile di Martin nasconderci il pericolo sotto il naso, facendolo passare per una diceria o una credenza del volgo, a cui non dare credito, buono solo per raccontare storie durante le fredde serate invernali, per poi sbattercelo in faccia all'improvviso. Mentre in Tolkien è sempre tutto più solenne, più aulico, tanto il Bene quanto il Male. Lì ci sono Gandalf il Grigio, Elrond e Legolas a tenere dritta la barra, a ricordare che il pericolo è reale e si sta armando, mentre in ASOIAF la cosa che più mi fa specie è che siano proprio i maestri della Cittadella, i cosiddetti saggi, gli uomini di cultura, a non voler dare sufficiente credito alla minaccia Estranei, e lo vediamo innanzitutto con maestro Luwin, quasi come se ammettendo il ritorno della componente magica a Westeros essi temessero di perdere la loro importanza.
Ci sta che via via l'ammonimento sulla veglia abbia cessato di avere il significato specifico che aveva inizialmente, ma il giuramento voglio pensare che sia stato pensato per servire anche a questo, a preservare in chi lo pronuncia memoria di cose passate che egli non ha vissuto ma che i confratelli che lo hanno preceduto hanno invece affrontato e sconfitto, alcuni, tanti, perendo, altri sopravvivendo e fondando l'Ordine.
SPOILER GOT
Anche il passaggio di consegne tra Jon ed Ed l'Addolorato non per sopravvenuta morte del precedente LC ma per scelta, rinuncia, dimissioni di questo in favore di un successore, un po' come successo per i nostri ultimi due pontefici, segna un punto di rottura col passato non indifferente a cui far riferimento.
Il futuro della confraternita dunque per me è ancora troppo nebuloso perché ancora troppo poco sappiamo di essa,
ma se crediamo che tutto sia ciclico nella saga allora si potrebbe verificare alla fine di tutto la necessità di erigere una nuova Barriera, magari diversa da quella precedente, ma con un nuovo ordine a sua protezione con compiti analoghi a quello attuale.
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La sofferenza sarà la loro nave.. il desiderio la loro bussola."
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Bellissimo 3d (stanno ricomparendo i topic di analisi, evviva ) . Non sono assolutamente in grado di intervenire nello specifico, in particolare la conoscenza dell'argomento da parte di @Silk è impressionante (complimenti! ) .
Avrei voluto dire qualcosa sul contrasto ricorrente luce/tenebre, che è un altro dualismo differente da quello fuoco/ghiaccio presente sin nel titolo delle Cronache ma che, nel libro, ricorre continuamente (Lightkeeper, Down; ma anche Mel con il dio del fuoco e la notte buia e piena di terrori,
spoiler Got 7
il discorso di Beric sulla Luce
(tutte cose che, per inciso, mi ricordano il "e gli uomini scelsero le tenebre invece della luce" del vangelo di Giovanni, se non sbaglio... mentre in Asoiaf, se non altro, alcuni uomini hanno scelto e lottano per la luce. I Guardiani sono tra questi, e il loro giuramento lo rimarca anche letteralmente, nel modo più esplicito possibile); ma questo è già stato fatto. Allora, posso buttare lì due righe di livello enormemente più basso, muovendomi sul terreno che mi è più consono?
Ok: dato che anche se avete gridato "NOOOO!!!" davanti al monitor e lanciato sanpietrini contro il pc non ho modo di saperlo , ci provo:
Chi -persona o gruppo, magari con modifiche successive nel corso del tempo, come nella tradizione orale- ha formulato il Giuramento mi pare rivelare una grande conoscenza dell’essere umano, e non solo: una conoscenza legata ad una particolare circostanza, ossia lo specifico nemico che i GDN devono fronteggiare. Che non è un esercito, nè un pericolo "umano".
Mi riferisco alle parole
I shall take no wife, hold no lands, father no children. I shall wear no crowns and win no glory. I shall live and die at my post.
A prima vista, potrebbe persino apparire strano: i GDN, nelle intenzioni originali (non ai tempi di ASOIAF, quando, Stark a parte, li si ritiene a dei guardiani di frontiera al limite del parassitismo, impegnati al massimo in piccole scaramucce con piccoli gruppi di bruti) dovevano essere dei combattenti, anzi, "I combattenti" per antonomasia. E non è strano chiedere ad un combattente di non cercare gloria? Non sarebbe più facile motivarlo con i soliti, sentiti mille volte "andate e copritevi di gloria!", "Se dobbiamo morire, facciamolo con gloria ed onore!", "Combattete in modo che, vivi o morti, la Storia ricordi sempre il vostro nome"?
Invece, ai GDN si chiede con forza, se non di reprimere del tutto, almeno di limitare al minimo necessario la propria individualità, intesa come ambizione e progetto personale. Cosa più propria a comunità religiose che a dei combattenti, perlomeno a Westeros: le stesse Cappe Bianche non devono avere moglie, immagino perché nessun affetto o interesse personale li distolga dall’esclusivo e totalizzante servizio al proprio Re; ma la promessa di non cercare la gloria, contenuta nel Giuramento dei GDN, si spinge molto oltre: è perlomeno singolare e quindi molto densa di significato. E' l’esatto opposto delle consuete frasi da discorso motivazionale alle truppe prima della battaglia: eppure, penso, denota una conoscenza del cuore umano molto, molto più saggia e profonda.
Intanto, banalmente, la ricerca di gloria personale può avere come rovescio della medaglia individualismo esasperato, divisioni, rancori, ripicche; a volte persino complotti per il potere: ne è emblema Ser Allister
spoiler GOT
(nei libri molto più che in GOT, dove il suo tradimento è, paradossalmente, il suo gesto più alto, l’unico momento in cui appare agire, a modo suo, in buona fede e per un ideale; il che, per inciso, secondo me travisa in pieno la sua figura come l’aveva pensata Martin, bassa, rancorosa, invidiosa e meschina)
che, attaccato com’è al proprio naturale desiderio di prevalere (sulle reclute) e di non essere messo in ombra (da Jon) certo non rispetta questo aspetto del giuramento.
In secondo luogo, dicevo, Immacolati a parte (ma questi sono schiavi, quindi non penso siano indicativi per il discorso che stiamo facendo), questo quasi-annullamento di se’ stessi per una Causa, dicevo, mi pare più tipico di un ordine religioso o monastico. Il che mi fa “sentire” quanto l’ipotetico autore, a gruppo di autori, del testo del Giuramento fosse consapevole che il Pericolo Oltre La Barriera non fosse un nemico qualsiasi, ma qualcosa di soprannaturale, a cui era necessario opporsi con il dono e sacrificio totale di se stessi, anche prima ed oltre il semplice (si fa per dire) “essere disposti a morire per”. Lottare contro qualcosa di così immane doveva essere non solo una scelta, come quella di schierarsi per un Lord o un altro, ma molto di più: un dono di sè -non solo della propria vita, se si dovesse morire in battaglia, ma del modo di intendere la propria vita, a priori- ed una sorta di atto di fede, seppure verso una missione anziché un dio; una sorta di consacrazione.
Ma mi viene in mente un terzo motivo, anche se qui vado sul "poetico" e sulla sensazione personale, quindi soggettiva, vaga e che potete benissimo non condividere, sia chiaro.
Spoiler GOT:
Nelle scene di GOT in cui vediamo la massa dei non-morti la sensazione è palpabile, ma in fondo
trapela anche nel libro, dall’episodio di Aspra Dimora; i non-morti sono tanto temibili e tanto "altri" da noi anche perchè non hanno individualità. Sono una massa compatta, indistinta in cui, caduta la prima linea, la seconda la calpesta e prosegue inesorabile ed indifferente. Perché non esiste l'individuo: esiste soltanto la massa, il tutto; compatto ed inarrestabile qualsiasi cosa accada ai singoli. Ecco: con il quasi-annullamento dell’individualità richiesto ai Guardiani in battaglia, forse chi, millenni prima, aveva visto “ciò che c’è oltre la Barriera” in azione, si era reso conto di questo. Ed aveva cercato, per quanto fosse possibile e rispettando, comunque, i sentimenti e l’umanità dei Guardiani, contemporanei e futuri, di creare qualcosa del genere: non il tradizionale esercito “umano”, con stratificazioni di gerarchie (che significa anche che la morte di uno può essere molto più importante e psicologicamente devastante della morte di un altro), soldati che combattono per la propria gloria eccetera, ma una massa di uguali da contrapporre ad un’altra, terribile, massa di uguali. Visto da molto in alto, non eroi (individui) contro eroi ma uno scontro di una miriade di formiche contro formiche. In cui non é importante perseguire la gloria -la morte dei singoli sará quasi certa, tanto conune da diventare anonima, insignificante, quasi banale- quanto il non arretrare, non cedere e -torniamo al Giuramento - il tutt'altro che banale "restare al proprio posto" di fronte al Terrore.
Disumano? Certo: ma necessario, dato che il Nemico è esattamente così.
Ovvio che questo aveva senso finchè la “massa” dei GDN fosse stata numericamente enorme: ma il tempo ha fatto perdere memoria della portata del giuramento allo stesso modo in cui si è persa memoria di ciò che c’era all’origine dei GDN. E e di quanto fosse non solo terribile, ma peculiare e totalmente diverso, totalmente "altro" da qualsiasi altro esercito o minaccia l'umanità abbia conosciuto.
Sul passato ho cercato di fare un excursus, ma se qualcuno sente di dover editare cose, sentitevi liberi, può darsi abbia mal interpretato qualcosa, del resto la mole delle informazioni nei vari libri è importante. Soprattutto una maggior comprensione/analisi delle datazioni proposte è ben accetta.
Trovo che anche a causa della serie tv ci sia una gran confusione in queste vicende,soprattutto relativamente al ruolo del Re della Notte. Ad esempio, mi pare di capire che io e @porcelain.ivory.steel abbiamo un'idea diversa di una parte della cronologia. Noto che interpreti Joramun come coevo della Lunga Notte. Ho letto in altre teorie relative al Re della Notte che si tratterebbe dell'ultimo eroe, per l'associazione che anch'egli ha col numero 13. C'è anche chi sostiene che l'ultimo eroe sia Brandon the Builder. Insomma aiuto! Le interpretazioni si sprecano.
Personalmente, la cronologia l'ho compresa così:
1. Arrivano gli Estranei.
2. L'ultimo eroe parte con la sua compagnia. Muoiono tutti tranne lui.
3. L'ultimo eroe da solo trova i COTF, questi e i primi uomini si uniscono a sconfiggere/ricacciare gli Estranei.
1+2+3=una generazione. Diciamo circa 15 anni.
4. Alla fine della Battaglia dell'Alba viene fondato l'ordine dei GdN e inizia la costruzione della Barriera (questa ad opera delle 3 razze e Brandon the Builder che è il fondatore di Casa Stark).
L'ultimo eroe è Brandon the Builder? Se è lui perché dopo aver costruito la Barriera invece che guidare i GdN ha fondato, o è tornato alla guida della casata Stark?
A questo proposito, credo che anche nei motti delle casate dei Primi Uomini siano nascosti degli indizi, visto che - bene o male - queste si sono originate o sono state fortemente toccate dagli eventi della Lunga Notte. Vedasi il mistero che avvolge il motto dei Dayne. Li si potrebbe aggiungere all'analisi che ha già iniziato ad ipotizzare con degli spunti molto interessanti @porcelain.ivory.steel.
5. N anni dopo (spannometricamente tra i 15 e i 150 anni dopo) abbiamo le vicende del Re della Notte a cui si oppongono il King of Winter del tempo, Brandon the Breaker, e il King Beyond the Wall del tempo, Joramun.
Se si ipotizza che queste vicende accadano poco dopo la Lunga Notte, Joramun può aver preso parte anche a quest'ultima. Si narra che egli abbia suonato il Corno dell'inverno per svegliare i giganti della terra (sembra una metafora per causare un terremoto), ma non si capisce in che occasione lo abbia fatto, né se questo possa effettivamente far crollare la Barriera perché, se non sbaglio, nessuno narra che Joramun la abbia fatta crollare a suo tempo.
Ricordiamoci comunque che il Re della Notte è il tredicesimo Lord Commander, quindi altri 12 dovrebbero aver guidato i GdN prima di lui, e, prima di essere sconfitto, regna come Re della Notte per 13 anni.
Fine della cronologia secondo la mia interpretazione!
@porcelain.ivory.steel cita anche Dawn. Questa sembra essere l'arma che conosciamo più vicina alla descrizione delle lame degli Estranei come descritte nel prologo di AGOT. Fatto salvo che le spade degli Estranei emettono una sorta di bagliore bluastro.
Può Dawn essere Lightbringer?
C'è identità con the battle for the dawn e con quel the light that brings the dawn del giuramento, ma i Dayne mi sembrano essere stati troppo marginali nelle vicende dei 5 libri, insieme ad Ashara, mi sembra più un Red herring che ci vuole distrarre dalle origini di Jon e dal suo ruolo futuro. Nel giuramento sono i guardiani in quanto luce a portare l'alba, non il contrario.
Il 29/12/2018 at 21:17, Menevyn dice:
Molto più che lecito; d'altra parte, questo giuramento viene elaborato agli albori della Confraternita, perciò è più che plausibile che contenesse non solo uno stimolo alla veglia, ma anche il ricordo della prima grande vittoria, come se dicesse "ecco, questo siamo, di questo siamo stati capaci, ricordatelo". Un frammento di una conoscenza ormai perduta, come avete ben detto anche voi, che a millenni di distanza i Confratelli in Nero non sanno più come decifrare, benchè alcuni passaggi siano, o dovrebbero essere, famigliari all'Ordine, specie quando si parla di quell'corno che risveglia i dormienti. Attorno al Corno di Joramun si sono accapigliati sia i Bruti che i Corvi, possibile che a nessuno siano risuonate in testa quelle parole?
Hai colto proprio nel segno.
Inoltre, tornando al corno che risveglia i dormienti, non dimentichiamoci che c'è anche un secondo corno in mano a Victarion al momento: uno per svegliare i giganti della terra, l'altro per domare i draghi. Possono interrelazionarsi in qualche modo?
SPOILER TWOW (per la prima parola)
Anche il corno dell'inverno uccide chi lo usa?
Chissà...
Considerando che molti indizi ci portano ad interpretare gli eventi di Planetos come ciclici, la ricapitolazione degli eventi introduttiva al topic vorrebbe avere anche lo scopo di ipotizzare ciò che potrà accadere in futuro.
@Euron Gioiagrigia cita non a caso l'accoltellamento di Jon. Questo ha sicuramente una funzione narrativa.
SPOILER TWOW
Non far scoprire l'identità di fArya. In Theon I, sappiamo che la sua prossima meta è la Barriera.
Avendolo, citato mi fai anche fare un salto di pura speculazione in cui mi chiedo: può essere assimilato al tradimento di sangue che il bloodstone emperor (gdn) ha compiuto ai danni dell'amethyst empress (Jon), terminando l'autenticità dell'ordine e facendo giungere una nuova Lunga Notte?
Anche in senso metaforico, facendo coincidere quanto detto con l'ipotesi che hai esposto.
Tra l'altro diamo per scontata una morte di Jon, ancora sospesa, ma niente toglie che la sua sorte assomigli a quella di Bran caduto dalla Torre in AGOT. Anche Dany non è morta nella pira, è uscita indenne da un evento a cui ci si aspetta non si sopravviva. Sono ormai 5 libri che George prepara Jon a prendere parte a questa battaglia, ma come tu sospetti, non credo che lo farà da LC. Proponi Stannis o Jamie. Su Stannis ci sono molte teorie che lo vedono ripercorrere il destino del Re della Notte (quando parlo di Re della Notte mi riferisco sempre a quello dei libri non della serie TV) con Melisandre come sua regina. A me sembra che gli indizi portino più verso Jon.
Su Jamie non saprei dire, credo che avrebbe senso il suo dirigersi a Nord e combattere la battaglia dell'alba, sia perché questo gli darebbe finalmente delle imprese degne di nota da riportare nel Libro Bianco, sia per riscattare il suo senso di colpa verso Rhaegar e prole. Ma prima di dirigersi a Nord ha ancora da superare Lady SH ed altri nodi irrisolti a sud. Se sopravvive a tutto potrebbe essere il LC del post Lunga Notte, qualora i GdN perdurino.
Sul Forte della Notte convengo con te, @Euron Gioiagrigia. Alcune leggende credo che servano a Martin per dialogare col lettore (e.g. quella sul Rat Cook), altre però in vista dell'arrivo degli estranei e dei loro morti ritornati l'idea delle 79/80 sentinelle murate nella Barriera non promette niente di buono.
Il 29/12/2018 at 21:17, Menevyn dice:
Il Forte della Notte ha sempre colpito molto anche me. Non è eccessivamente lontano dal Castello Nero, è l'unico dal quale si può accedere alla cima della Barriera con dei gradini scavati direttamente su di essa, c'è il Portale delle Tenebre ed è la più grande fortezza della Confraternità; d'accordo le difficoltà tecniche legate al presidio e alla manutenzione, ma il suo totale abbandono l'ho sempre trovato una stonatura.
Esatto. Sembra che, quando Alysanne pone le basi per farglielo abbandonare, la stessa confraternita avesse perso qualsivoglia memoria del ruolo di tale edificio. Ci manca di sapere quanto prima la sede sia passata a Castle Black, quali eventi abbiano portato a tale decisione e perché la memoria sia andata perduta. Come nella cancellazione delle vicende del re della notte può esserci stata intenzionalità.
Il 29/12/2018 at 21:17, Menevyn dice:Degli Estranei "di carta" sappiamo molto poco, ma sappiamo che stanno comunque calando verso Sud, sappiamo che la loro attività sembra essere ciclica e sappiamo che si sta per arrivare al culmine di questo ciclo, con la concomitanza del loro risveglio e la ricomparsa di un prescelto che li sconfiggerà.
A questo proposito, se diamo per buono ciò che racconta Old Nan, ovverosia che gli Estranei non possano passare la Barriera, e che quindi il primo ostacolo da affrontare sia la rigidità dell'inverno più che il nemico, le priorità di chi è schierato a Nord sono rivedibili e potenzialmente possono complicare la situazione.
Sulla ricomparsa del prescelto, trovo curioso che la Lunga Notte la si dati a 8 o 6 mila anni fa secondo le fonti, ma la profezia di Azor Ahai rinato risalga a 5 mila anni fa. È l'ennesima cattiva interpretazione?
Il 29/12/2018 at 21:17, Menevyn dice:Viene da pensare che dopo la nuova Battaglia dell'Alba il mondo non potrà più ignorare l'esistenza e la pericolosità degli Estranei, pertanto la nuova Confraternita che eventualmente sorgerà si occuperà di vigilare con maggior impegno, e magari si premunirà di tramandare alle generazioni successive una serie di strumenti più evidenti e convincenti di un giuramento pronunciato tanto da reclute motivate quanto da assassini e stupratori che vogliono evitare il cappio.
La leggenda di Yi-ti narra che, nonostante la vittoria che ha posto fine alla lunga notte, non si sono ripristinate le condizioni ottimali dell'impero dell'alba, poiché la vicenda ha fatto sì che l'umanità ne venisse corrotta.
Inoltre, come ricorda anche Master Aemon quando spiega il perché dei voti dei guardiani, i tempi cambiano, ma l'uomo no e ciclicamente agirà in modo similare, cosa che ricorda un po' i loop comportamentali di Westworld.
Il 29/12/2018 at 21:17, Menevyn dice:Le vecchie regole non valgono più, e cosa può esserci di più premonitore di questo fatto nel contesto di un'Ordine che esiste da millenni?
Sempre in tema di vecchie regole e serie, proprio Tywin a Harrenhal, descrivendo le azioni dei tre conquistatori, le narra come rottura delle regole. Rottura delle regole che ha portato all'unione dei sette regni sotto il sangue di drago. Il cambiamento vuole una rottura delle regole. Che è anche un po' una rottura della ciclicità stessa.
"And now at last it comes. You will give me the Ring freely! In place of the Dark Lord you will set up a Queen. And I shall not be dark, but beautiful and terrible as the Morning and the Night! Fair as the Sea and the Sun and the Snow upon the Mountain! Dreadful as the Storm and the Lightning! Stronger than the foundations of the earth. All shall love me and despair!”
She lifted up her hand and from the ring that she wore there issued a great light that illuminated her alone and left all else dark. She stood before Frodo seeming now tall beyond measurement, and beautiful beyond enduring, terrible and worshipful. Then she let her hand fall, and the light faded, and suddenly she laughed again, and lo! she was shrunken: a slender elf-woman, clad in simple white, whose gentle voice was soft and sad.
“I pass the test”, she said. “I will diminish, and go into the West and remain Galadriel.”
***
"A ruler needs a good head and a true heart," she famously told the king. "A cock is not essential. If your Grace truly believes that women lack the wit to rule, plainly you have no further need of me." And thus Queen Alysanne departed King's Landing and flew to Dragonstone on her dragon Silverwing. [...] The queen died of a wasting illness in 100 AC, at the age of four-and-sixty, still insisting that her granddaughter Rhaenys and her children had been unfairly cheated of their rights. "The boy in the belly," the unborn child who had been the subject of so much debate, proved to be a girl when born in 93 AC. Her mother named her Laena. The next year, Rhaenys gave her a brother Laenor.
13 minutes fa, ***Silk*** dice:Su Stannis ci sono molte teorie che lo vedono ripercorrere il destino del Re della Notte (quando parlo di Re della Notte mi riferisco sempre a quello dei libri non della serie TV) con Melisandre come sua regina.
Lo so bene, ci avevo aperto una discussione tempo fa...
Comunque ho riletto le due pagine che TWOIAF dedica ai GdN, e si respira lo stesso tono razionalistico tipico del maestro narratore di TWOIAF: gli estranei sono leggende per bambini, il Re della Notte non è mai esistito, i bruti sono l'unica minaccia, eccetera. Addirittura si propone di abolire proprio l'ordine dei GdN e dare il comando della Barriera al lord di Grande Inverno, tanto a che serve un ordine militare nato per combattere creature (gli Estranei) che non esistono più?
In realtà l'aspetto più interessante è quello del decadimento dei GdN, tanto che ho l'impressione che, quando al Barriera crollerà (ho detto quando, non se), i GdN scompariranno.
18 minutes fa, Stella di Valyria dice:Bellissimo 3d (stanno ricomparendo i topic di analisi, evviva ) . Non sono assolutamente in grado di intervenire nello specifico, in particolare la conoscenza dell'argomento da parte di @Silk è impressionante (complimenti! ) .
Grazie Stella!
Me le sono dovute riguardare le parti perché essendo confuse di loro e, aggiungendosi le differenze con la serie, è un gran caos! Mi pareva interessante affrontare l'argomento a tutto tondo, visto che sul tema in passato c'erano state tante discussioni su delle parti, ma niente che unisse tutti i tasselli del puzzle.
Abbiamo postato in contemporanea, ma appena ho tempo rispondo anche a te. Hai evidenziato dei temi interessanti. È bello vedere che ognuno di noi dà delle interpretazioni originali che portano a una sintesi comune più complessa.
E sì, si sentiva la mancanza dei topic di analisi di una volta, so cosa intendi! XD
"And now at last it comes. You will give me the Ring freely! In place of the Dark Lord you will set up a Queen. And I shall not be dark, but beautiful and terrible as the Morning and the Night! Fair as the Sea and the Sun and the Snow upon the Mountain! Dreadful as the Storm and the Lightning! Stronger than the foundations of the earth. All shall love me and despair!”
She lifted up her hand and from the ring that she wore there issued a great light that illuminated her alone and left all else dark. She stood before Frodo seeming now tall beyond measurement, and beautiful beyond enduring, terrible and worshipful. Then she let her hand fall, and the light faded, and suddenly she laughed again, and lo! she was shrunken: a slender elf-woman, clad in simple white, whose gentle voice was soft and sad.
“I pass the test”, she said. “I will diminish, and go into the West and remain Galadriel.”
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"A ruler needs a good head and a true heart," she famously told the king. "A cock is not essential. If your Grace truly believes that women lack the wit to rule, plainly you have no further need of me." And thus Queen Alysanne departed King's Landing and flew to Dragonstone on her dragon Silverwing. [...] The queen died of a wasting illness in 100 AC, at the age of four-and-sixty, still insisting that her granddaughter Rhaenys and her children had been unfairly cheated of their rights. "The boy in the belly," the unborn child who had been the subject of so much debate, proved to be a girl when born in 93 AC. Her mother named her Laena. The next year, Rhaenys gave her a brother Laenor.
4 minutes fa, Euron Gioiagrigia dice:
Lo so bene, ci avevo aperto una discussione tempo fa...
Hai voglia di linkarla?
"And now at last it comes. You will give me the Ring freely! In place of the Dark Lord you will set up a Queen. And I shall not be dark, but beautiful and terrible as the Morning and the Night! Fair as the Sea and the Sun and the Snow upon the Mountain! Dreadful as the Storm and the Lightning! Stronger than the foundations of the earth. All shall love me and despair!”
She lifted up her hand and from the ring that she wore there issued a great light that illuminated her alone and left all else dark. She stood before Frodo seeming now tall beyond measurement, and beautiful beyond enduring, terrible and worshipful. Then she let her hand fall, and the light faded, and suddenly she laughed again, and lo! she was shrunken: a slender elf-woman, clad in simple white, whose gentle voice was soft and sad.
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Certo, cara:
Grazie, mia Tempesta, prima e ultima!
Tornerò anche da te. Molto food for thoughts.
Guarda quanti like ti stai perdendo! XD
"And now at last it comes. You will give me the Ring freely! In place of the Dark Lord you will set up a Queen. And I shall not be dark, but beautiful and terrible as the Morning and the Night! Fair as the Sea and the Sun and the Snow upon the Mountain! Dreadful as the Storm and the Lightning! Stronger than the foundations of the earth. All shall love me and despair!”
She lifted up her hand and from the ring that she wore there issued a great light that illuminated her alone and left all else dark. She stood before Frodo seeming now tall beyond measurement, and beautiful beyond enduring, terrible and worshipful. Then she let her hand fall, and the light faded, and suddenly she laughed again, and lo! she was shrunken: a slender elf-woman, clad in simple white, whose gentle voice was soft and sad.
“I pass the test”, she said. “I will diminish, and go into the West and remain Galadriel.”
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"A ruler needs a good head and a true heart," she famously told the king. "A cock is not essential. If your Grace truly believes that women lack the wit to rule, plainly you have no further need of me." And thus Queen Alysanne departed King's Landing and flew to Dragonstone on her dragon Silverwing. [...] The queen died of a wasting illness in 100 AC, at the age of four-and-sixty, still insisting that her granddaughter Rhaenys and her children had been unfairly cheated of their rights. "The boy in the belly," the unborn child who had been the subject of so much debate, proved to be a girl when born in 93 AC. Her mother named her Laena. The next year, Rhaenys gave her a brother Laenor.
Bellissima questa discussione e complimenti per le vostre analisi, accurate e davvero interessanti. Ho sempre trovato il giuramento dei Guardiani della Notte bellissimo, poetico. Soprattutto ultimamente, poi, mi sembra che in esso ci sia forse il nocciolo più puro del senso di ASOIAF. Descrive una condizione primitivamente umana, ma allo stesso tempo "titanica": il fatto di ergersi contro le tenebre e la morte, perché ancora una volta torni l'alba.
Come avete già detto, le parole del giuramento sono ormai un vuoto mantra per i membri di una confraternita in declino, che non sa neanche più da cosa difende il regno - apparentemente dai bruti. Ai tempi delle Cronache sembra più che altro una sorta di confino, di refugium peccatorum per delinquenti di ogni sorta, diseredati, bastardi, oppositori politici. Eppure Mormont sembra non aver dimenticato lo scopo originario, così come maestro Aemon. Il fatto di far perdere tra la nebbie della leggenda diversi dati importanti è una delle cose che adoro di Martin e d'altronde la Lunga Notte sembra un po' come il nostro Diluvio.
Le parole del giuramento si prestano a diverse interpretazioni, più o meno letterali e, per me, le une non escludono le altre.
Nella prima parte I shall take no wife, hold no lands, father no children. I shall wear no crowns and win no glory. I shall live and die at my post penso ci sia la condotta di vita a cui ci si deve consacrare e penso sia funzionale in termini del tutto pratici: dei legami familiari potrebbero risultare di ostacolo. Nel libro, difatti, vediamo Jon provare a lasciare la Barriera quando viene a scoprire della morte di Ned e il suo non riuscire a restarsene con le mani in mano di fronte al fatto che quella che crede essere la sua sorellina sia finita nelle mani del terribile Ramsay. Così come il suo legame con Ygritte crea in lui non poche lacerazioni. Idem per quanto riguarda desiderio di potere e sogni di gloria: sarebbero di ostacolo e porterebbero solo dolore. Questa parte del giuramento è l'annullamento dell'individuo, come faceva notare @Stella di Valyria. Molto interessante la tua analisi; non ci avevo mai riflettutto nei termini che hai descritto tu. Questa parte mi aveva sempre ispirato, a pelle, la sensazione di un annullamento in un ideale, per travalicare la caducità del singolo e del semplice essere umano, per ergersi anche insieme a tutti coloro che vengono prima e dopo, in qualcosa di più. Questo soprattutto pensando a quanto segue:
I am the sword in the darkness. I am the watcher on the walls. I am the fire that burns against the cold, the light that brings the dawn, the horn that wakes the sleepers, the shield that guards the realms of men.
Questa è la parte che mi piace di più, perché fatta di suoni e immagini quasi palpabili. Credo che possa riferirsi, come facevano notare altri, sia ad armi reali (ed io spererei soprattutto nella sword in the darkness), ma anche a persone che diventino guida e, in un certo senso, luce nelle tenebre per gli uomini. E qui io credo che in particolare Jon sia destinato ad incarnare tutto ciò. Ciò che gli succede, tra l'altro, sembra proprio mettere alla prova il suo giuramento. All'inizio Jon ha sogni di gloria, che dovrà lasciarsi alle spalle. La sua morte, narrativamente parlando, credo che serva a svincolarlo fisicamente dalla Barriera, ma credo che alla fine avrà la funzione di farlo agire ancora di più nel rispetto di quel giuramento, magari con un ruolo che gli dia ancora più possibilità di azione rispetto a quello di Lord Comandante e incarnando quell'essere la spada nelle tenebre, il fuoco che brucia contro il freddo, la luce che porta l'alba. Rinascerà l'uomo, che sarà il Guardiano per eccellenza. Il punto che più mi mette in crisi è quello riguardo a the horn that wakes the sleepers. Potrebbe riferirsi a diversi manufatti citati in ASOIAF, però, dato che nel passaggio subito antecedente si parla della sentinella e il segnale di avviso è proprio il suono di un corno, ho pensato: intendendo questo passaggio in senso meno letterale, il corno che sveglia i dormienti potrebbe essere qualcuno che avverte gli altri (cioè i dormienti nel senso di ignari) del pericolo imminente, che ricorda contro cosa sta combattendo.
Infine: I pledge my life and honor to the Night’s Watch, for this night and all the nights to come. Potrebbe riferirsi al fatto che tale evento, cioè la Lunga Notte, possa ripetersi?
Trovo molto interessante l'idea di un manuale d'uso trasmesso oralmente. Questo è successo spesso anche nella realtà: tra varie popolazioni che non hanno una tradizione scritta, le conoscenze delle generazioni precedenti - come la storia della famiglia e informazioni sui luoghi - vengono tramandate tramite canzoni e miti a cui si accede tramite una serie di prove (ad esempio mi vengono in mente alcune tribù di nativi australiani). Ma se queste parole fossero in sé un'arma? Un po' come avviene per l'apertura del portale delle tenebre, magari si tratta di parole con una propria magia e una propria forza, non proprio come un incantesimo, ma quasi.
Riguardo alla teoria di uno Stannis futuro Re della Notte, l'avevo trovata anche io e ce ne sarebbe anche una che vede invece Jon come papabile nuovo Re della Notte. Non ricordo minimamente dove l'ho letta, ma si basava proprio sulla ricostruzione della storia dell'Ultimo Eroe e su altri presunti indizi sparsi qua e là nei libri. A differenza di tante teorie strampalate, devo ammettere che queste mi sembrano avere una certa spaventosa logica .
14 hours fa, TheLoneWolf dice:...dato che nel passaggio subito antecedente si parla della sentinella e il segnale di avviso è proprio il suono di un corno, ho pensato: intendendo questo passaggio in senso meno letterale, il corno che sveglia i dormienti potrebbe essere qualcuno che avverte gli altri (cioè i dormienti nel senso di ignari) del pericolo imminente, che ricorda contro cosa sta combattendo.
Giá: a parte
SPOILER GOT
la stiracchiata e alquanto bislacca spedizione-dimostrazione di Jon col non-morto,
i corvi inviati da Lord Mormont e Maestro Aemon, per avvisare i Sette Regni del pericolo imminente, adempiono proprio a questa parte del compito! E la stessa cosa cercherà di fare
Spoiler GOT
Sam alla Cittadella: lui ancora con le vesti di un GDN, Jon senza, ma più che mai Guardiano nel cuore... persino al di là del giuramento, che prolunga oltre la morte stessa.
E che, come scrivi tu, @TheLoneWolf, nella tua bellissima analisi (bellissimo anche il nick, tra l' altro ), la "notte" si riferisce non alla notte generica ma alla Lunga Notte, mi pare molto verosimile: e allora, se i GDN sono nati durante la Lunga Notte e non subito dopo, questo significherebbe che chi ha creato il giuramento sapeva, o presagiva, che anche in caso di vittoria degli umani ci sarebbero state altre Lunghe Notti, il ciclo si sarebbe ripetuto, forse all' infinito.
Ed essere "il corno che risveglia i dormienti" significa custodire e preservare la memoria di ciò che é stato, e che una parte del mondo ha una gran fretta di dimenticare... "addormentandosi", ossia chiudendo gli occhi di fronte a ciò che non vuole vedere. Come molto sovente accade anche nel mondo reale, di fronte a verità scomode o per pura ottusità (vedi negazionisti vari) o che proietterebbero un' ombra cupa su una vita che si vuole lieve e lieta (penso alla parte più godereccia di Approdo, per esempio). Curioso come la nuova Lunga Notte arrivi proprio quando questa memoria storica vivente appare ormai fragilissima e, forse, pericolosamente vicina al momento fatale e senza ritorno in cui potrebbe perdersi per sempre: perché custodita, in mezzo a stupratori e tagiagole che hanno scelto i GDN solo come alternativa alla condanna a morte o non l' hanno scelti affatto, da pochi come Lord Mormont (che viene ucciso), Maestro Aemon (che muore), Benjen (che scompare) e in generale gli Stark (ormai vinti e dispersi o uccisi) o, al di fuori dei GDN, ad una tradizione orale (di cui la vecchia Nan é l'emblema) che tuttavia appartiene allo strato più basso e meno influente della popolazione, che non gode di attenzione ne' credito da parte dei "potenti". Tutte figure di un mondo che o non conta nulla o sta, pezzo per pezzo, uomo per uomo, venendo spazzato via, ma che per un perfetto incastro temporale, fanno in tempo, prima di scomparire, a trasmettere il messaggio, a passare il testimone della conoscenza a Jon e Sam: e ancora una volta la missione racchiusa in quelle frasi del Giuramento probabilmente ormai pronunciate migliaia di volte da uomini che non hanno idea di cosa stiano veramente dicendo, il la missione di essere la sentinella nella notte e colui che risveglia i dormienti, ha trovato il modo di sopravvivere all'oblio ed alla corta memoria degli uomini ed ha preservato se' stessa. Proprio al momento giusto.
Ho letto una teoria secondo cui Lightbrinder non é una spada ma l'ordine dei Guardiani della Notte.
I am the sword in the darkness
E Jon sarebbe Azor Ahai in quanto colui che "riforgia" l'ordine, riscoprendo il suo significato originario. Sarebbe bellissimo, inoltre, se alla fine nella Confraternita a lottare contro gli Estranei rimanessero oltre a Jon solo dodici uomini. D'altra parte mi sembra ovvio che la ciclicitá del tempo sia uno dei temi principali di Asoiaf.
Il tempo é un drago che si morde la coda...
"Gli dei esistono" ripetè a se stessa. "E anche i veri cavalieri. Tutto questo non può essere una menzogna".
Comitato Pro Brandon Stark; Comitato S.P.A. Salvate il piccolo Aemon (in difesa del figlio di Mance, del figlio di Gilly e di tutti gli altri bimbi di ASOIAF); Comitato QUANDO C'ERA LUI (Meglio Tywin di quella psicopatica di sua figlia); Comitato A.T.P.A. (Aemon Targaryen pro-pro-prozio dell'anno); Comitato E.S.S.S. (Eddard Stark Santo Subito); Comitato E.T.S.T. (Eddison Tollett li seppellirà tutti); Comitato M.E.F.H. (Martin esci fuori Howland) gemellato con M.E.F.W. (Martin esci fuori Willas); Comitato T.M.G.M.S. (Theon Mezzo Greyjoy Mezzo Stark); Comitato Y.L.J.E.M. (Ygritte levati, Jon è mio), Comitato T+S: Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito); Comitato Pro Jojen e Meera Reed; Comitato G.M.S.S. (Giù le mani da Sansa Stark); Comitato L'unico Vero Aegon (ovvero l'Egg delle novelle);