Oggi è morto (o forse, visti i toni in cui si parlava di lui nei giorni scorsi, è meglio dire che oggi è "ufficialmente morto") Sergio Marchionne, amministratore delegato del gruppo FCA.
Una figura controversa nel mondo imprenditoriale italiano, divisiva come non mai, salvatore di aziende da un lato, distruttore del contratto collettivo dall'altro, abile finanziere, mediocre industriale... ma sicuramente una di quelle rare persone di fronte a cui, in Italia e non solo, è impossibile non prendere posizione, in un verso o nell'altro.
Nemmeno nella morte, come testimonia ad esempio l'odierna vignetta del Fatto Quotidiano (link tratto da Il Mattino che l'ha ripresa a valle delle polemiche scaturite):
Per non trasformare questo post in un inutile coccodrillo, e pur consapevole del fatto che molte delle ultime scelte di Marchionne daranno i loro effetti ancora negli anni a venire, vorrei approfittare dell'occasione per chiedere a voi che idea vi siete fatti (e le relative motivazioni) della figura che in un verso o nell'altro ha dominato il panorama dell'imprenditoria privata nostrana per un quindicennio.
Che idea mi sono fatta?
Il problema è che non ho dati precisi alla mano per esprimermi compiutamente ma mi pare che la Fiat fosse fallita o quasi quando Marchionne è diventato il suo admin e quando una casa automobilistica fallisce beh si possono fare poche chiacchiere ed i pettegolezzi stanno a zero circa l’occupazione che essa casa NON può più dare .
Mi pare che Marchionne abbia portato la sua galassia automobilistica in pareggio :quanti Lo avrebbero fatto?
E questi sono numeri non veleno sputato a priori su chi aveva un concetto della sua vita e del suo lavoro che io apprezzo senza se e senza ma,lui era audace ma si metteva in gioco senza risparmiarsi .
Ma si sa che in Italia contano i traffichini ,i portaborse , i mestatori di odio ,gli invidiosi in servizio permanente effettivo ,i vorrei ma non posso perché in realtà non voglio dato che vivo di rendita su certi andazzi ...Posso solo immaginare cosa pensano di lui i capalbiani di professione marxisti a parole ma snob e con la puzza al naso nei fatti
E lo si vede benissimo
Comunque RIP e che gli sia lieve la terra in fin dei conti merita per il suo percorso in vita la mia pietas,poi un giudizio vero lo potranno dare solo i posteri
Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei miei bellissimi ed elegantissimi avatar e firma
;
« I am a wolf and I fear nobody. »
''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''
« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »
''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.
Direi che la penso anche io abbastanza in questi termini (seppur si possano contestare certe scelte e atteggiamenti)
...laurea in Filosofia, laurea in Giurisprudenza e master in Bussiness Administration (tutto in Canada), prima ancora di riflettere sui meriti e le capacità manageriali
E' educativo anche osservare le reazioni, chi sono quelli da cui partono attacchi e insulti e quelli da cui arriva rammarico stima ed elogi (ad esempio Chase Carey CEO della Formula 1, Justin Trudeau PM Canadese, Tim Cook CEO Apple)
Penso sia stato un uomo dalle spalle molto larghe, senza paura delle sfide e del nuovo, sicuro di se quasi al limite dell'arroganza e della provocazione. Ai suoi "nemici" piaceva raffigurarlo come una specie di fusione tra il peggior capitalista del mondo e andreotti (ora mi è tornata in mente "Sono di media statura, ma non vedo giganti attorno a me").
Bella anche questa citazione di Sciascia che sta circolando in queste ore :
“l’umanità (...) la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i pigliainculo e i quaquaraquà”.
"It may be a reflection on human nature, that such devices should be necessary to control the abuses of government. But what is government itself, but the greatest of all reflections on human nature? If men were angels, no government would be necessary. If angels were to govern men, neither external nor internal controls on government would be necessary. In framing a government which is to be administered by men over men, the great difficulty lies in this: you must first enable the government to control the governed; and in the next place oblige it to control itself".
Federalist No. 51, The Structure of the Government Must Furnish the Proper Checks and Balances Between the Different Departments, in The Federalist Papers, a collection of essays written in favour of the new Constitution as agreed upon by the Federal Convention, September 17, 1787
Alexander Hamilton, James Madison, John Jay
Credo anche io che la morte di Marchionne abbia diviso ancora di più una comunità già di suo esasperatamente livorosa e rancorosa verso chiunque nella vita riesca, con studio, perfezionamento, impegno dedizione ed umiltà, a ricoprire cariche importanti, ad ottenere riconoscimenti sia professionali che umani, a fare la differenza e lasciare il segno del proprio passaggio laddove molti falliscono.
Anche le circostanze del suo male, tenute comprensibilmente secretate fino al triste e veloce epilogo, ben consci di ciò che il diffondere la notizia prima avrebbe significato per il mondo industriale, sono state in larga parte pretesto per accuse e critiche da parte di una società che nemmeno di fronte alla morte sa tacere.
Mi piace riportare le parole di John Elkann: "Sergio, l'uomo e l'amico, se n'è andato. Penso che il miglior modo per onorare la sua memoria sia far tesoro dell'esempio che ci ha lasciato, coltivare quei valori di umanità, responsabilità e apertura mentale di cui è sempre stato il più convinto promotore".
Gli operai delle fabbriche del gruppo FCA si sono poi fermati per salutare e ricordare l'uomo che ha cambiato e rinnovato l'azienda e, di conseguenza, contribuito alla stabilità economica di ognuno di loro.
Mancherà all'Italia una figura come la sua, un'immagine autorevole ma che non ha mai perso l'umanità, pulita e al tempo stesso pragmatica, capace di incantare e rassicurare l'ostica platea americana di giornalisti ed analisiti economici inizialmente scettici riguardo l'accordo FIAT - Chrysler.
Un uomo dalle capacità innegabili.
Mi auguro che chiunque ne raccolga il testimone lo faccia proseguendo su quel solco di intraprendenza ed audacia consapevole e mai improvvisata che ha saputo tracciare.
”My faith's in people, I guess. Individuals. And I'm happy to say that, for the most part, they haven't let me down.”
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"Dreams don't mean anything, Dolores. They're just noise, they're not real." "What is real?" "That wich is irreplaceable."
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"Gli umani sono strane creature, ogni loro azione è guidata dal desiderio, i loro caratteri forgiati dalla sofferenza. Per quanto essi provino, non potranno mai liberarsi dall'essere eternamente schiavi dei loro sentimenti. Finchè la tempesta li sconvolgerà dall'interno non riusciranno a trovare pace. Né da vivi, né da morti. E quindi, giorno dopo giorno, faranno ciò che è necessario.
La sofferenza sarà la loro nave.. il desiderio la loro bussola."
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Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza; ti salverò da ogni malinconia
perché sei un Essere speciale ed io avrò cura di te. Io sì, che avrò cura di te.
Buttare in un calderone tutti i critici di Marchionne affermando che si tratta di radical chic snob è una fesseria. Una persona va giudicata sotto molti aspetti del proprio agire, i quali ovviamente non possono esclusivamente vertere sul successo o meno dell'individuo, successo verso il quale tutto il resto del mondo che non lo apprezza si tratta di un rosicone. C'è critica e critica (quella pregiudiziale e quella costruttiva non sono la stessa cosa), come c'è elogio ed elogio (quello sincero e quello del leccapiedi non sono la stessa cosa) e andrebbero valutate singolarmente senza dividere tutto in macro-categorie generiche nelle quali bisogna per forza schierarsi da una parte o dall'altra. Se poi non si conosce l'argomento in questione, non è nemmeno necessario dare un'opinione a tutti i costi, ogni tanto si può anche stare in silenzio, accettare i limiti della propria ignoranza e informarsi.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Un altro argomento per cui ci si rifugerà nelle opposte tifoserie, come mezzo per evitar il confronto critico e argomentato.
"Nel 2004 Fiat perde -1,5 miliardi e le azioni valgono 1,61 euro, è messa così male che General Motors paga una penale da 1,55 miliardi per NON comprare la Fiat. Nel 2017 Fca ha un utile di 3,5 miliardi, le azioni valgono 16,4 euro e ha comprato Chrysler. In mezzo c'è Marchionne."
...recita un tweet molto diffuso in questi giorni. Ed è sicuramente vero: Marchionne ha preso un azienda alla canna del gas, mantenuta in vita a suon di aiuti di stato e, mentre imperversava la peggiore crisi economica del dopoguerra, l'ha resa un azienda sana, moderna e produttiva, un colosso dell'automobilismo mondiale che ha acquistato Chrysler e si è espansa in tutto il mondo.
MA
Non si può tacere, per un analisi obiettiva dei fatti, su COME siano stati ottenuti questi straordinari risultati: ricorso sistematico e strategico alla cassa integrazione, ritmi di lavoro portati a livelli massacranti e contratti con gli operai firmati sotto il ricatto della chiusura degli stabilimenti.
Certo, il tempo metterà nella giusta prospettiva tutti questi aspetti, ma per far si che ciò accada è necessario che cessi questo ridicolo gioco delle tifoserie per cui da un lato si dà dell'aziendalista venduto a chi mette in risalto i grandi risultati ottenuti da Marchionne, e dall'altro si da del rancoroso radical chic a chi fa notare le non poche ombre relative alla figura del manager abruzzese.
PS.
Ormai il ricorso all'espressione "radical chic" e i marxisti snob, piazzato ovunque e totalmente a caso, è diventato francamente stucchevole, oltre che un indicatore abbastanza preciso del fatto che chi parla o scrive ha una conoscenza totalmente marginale e raffazzonata dell'argomento di discussione, e vuole buttarla in caciara piazzando lì i primi due o tre luoghi comuni che gli vengono in mente.
Non so nemmeno se qui se si tratti davvero di tifoserie (a parte che, sì, il termine "radical chic" è distribuito come i volantini per strada il sabato pomeriggio in centro). Semplicemente per alcuni diventiamo "migliori" da morti ("la morte ci rende tutti angeli" ), mentre per altri il "cinismo tout court" è irresistibile.
Cosa ne penso di Sergio Marchionne? Il cielo sa quanto, negli anni, sono stata critica ed allo stesso tempo ammirata e poi ancora critica e poi ammirata... di fronte a quest'uomo che, dall'abbigliamento alle strategie aziendali, seguiva spesso strade assolutamente inedite e spesso opinabili (a parte per il maglioncino blu in occasioni formali, che ha abbattuto il cliché "giacca e cravatta": per quello gli saremo per sempre tutti universalmente riconoscenti ).
E' quanto meno ingenuo credere che, a certi livelli, si possano raggiungere obiettivi importanti, indossando la veste della "santità" e della "purezza". Ed altrettanto ingenuo pensare di poterlo fare nell'approvazione generale ed incondizionata di chi sta intorno. Anche se non l'ho mai conosciuto, se non attraverso la mediazione delle diverse "tifoserie", da quello che ho visto non credo proprio che Sergio Marchionne fosse un ingenuo. Come ad ogni individuo, serenamente gli vanno riconosciuti meriti e demeriti, umani e professionali, tra cui il fatto di aver ottenuto grandi risultati pagando (o facendo pagare ad altri, come è stato fatto notare) un prezzo a volte piuttosto alto. Che ne sia valsa la pena o meno forse ce lo dirà il tempo, ma a quel punto non farà molta differenza.
Per quanto possa essere un esercizio opinabile, penso che l'unico modo onesto di valutare sia provare a ipotizzare cosa sarebbe successo se non ci fosse stato lui alla guida di Fiat/FCA in questo quindicennio...
Non lo so... significherebbe attribuirgli il 100% della responsabilità di quanto accaduto, il che non è oggettivamente possibile, perché le migliori intenzioni e capacità umane si incrociano, si sposano e si scontrano con molteplici fattori esterni indipendenti, tra cui il "Fato" ed il fondamentale "Fattore C"!
Di solito, nel bene e nel male, chi sta a capo di una ditta (sia essa di piccole, medie o grandi dimensioni), ha sempre la responsabilità dei risultati di quella stessa ditta; prendendosi oneri e onori. Onori che, lontano dai riflettori, dovrà condividere con il team che ha li ha resi possibili; ed oneri invece che, come si sa nel caso le cose andassero male, sarebbero tutti suoi, esattamente come il capitano di una nave......o quasi.....
La FIAT era già praticamente sul lastrico quando Marchionne ne ha preso le redini e questo è un dato di fatto inconfutabile; ammetto di non poter parlare approfonditamente di Marchionne/imprenditore poiché l'ho conosciuto principalmente da "fan" sotto le vesti di Presidente della Ferrari; dove non ha certo risparmiato scossoni, soprattutto all'inizio del suo mandato quando ha da subito compiuto scelte sicuramente "opinabili" per chi era "fuori dai giochi" e che hanno fatto storcere il naso anche a chi, magari, il beneficio del dubbio gliel'aveva pure dato.
Non è mia abitudine dispensare elogi in casi come questi, quindi ho deciso di documentarmi, leggiucchiando qua e là per il web articoli più o meno obiettivi (a mio modestissimo parere) in merito all'operato e/o ai presunti "misfatti" compiuti da Marchionne.
Non posso che unirmi al coro di chi sostiene che, qualunque sia l'opinione personale che si possa avere su di lui, l'Italia ed il mondo abbiano perso una grande figura dell'imprenditoria.
Nel mentre, vi consiglio, se ne avete voglia, così da poter intervenire magari con qualche dato in più, questo articolo; nomina anche alcune fonti dei dati enunciati e per questo mi è parso degno di credito. E' precedente alla morte di Machionne, ma credo fotografi piuttosto bene la situazione com'era quando prese in mano le redini di FIAT e com'è oggi, più o meno....
35 minutes fa, Maya dice:Non lo so... significherebbe attribuirgli il 100% della responsabilità di quanto accaduto, il che non è oggettivamente possibile, perché le migliori intenzioni e capacità umane si incrociano, si sposano e si scontrano con molteplici fattori esterni indipendenti, tra cui il "Fato" ed il fondamentale "Fattore C"!
Vero, però come CEO aveva l'onere e l'onore di "dettare la linea". Se al suo posto ci fosse stato un altro, a parità di condizioni di contorno immutate (almeno quelle del 2004, poi è chiaro che cause ed effetti si intrecciano e lo scenario si complica), dove saremmo oggi?
Fiat chiusa? Nazionalizzata? O magari un'azienda comunque sana ma senza la fusione con FCA? O magari comprata da qualche gigante tedesco o giapponese? La sede sarebbe rimasta a Torino?
Comunque, per tutti i timidi, forza, non limitatevi a "commentare i commenti", dite la vostra sul tema di fondo. Avere Marchionne alla guida di Fiat/FCA è stato un bene o un male per l'azienda? E per l'Italia?
A parte certe opinioni gratuite e avulse probabilmente dalla realtà , restano i fatti che parlano
Ma si sa che ognuno giudica in base a propri preconcetti ecco perché dicevo che bisognerebbe avere il reale polso della situazione per giudicare un operato ,fermo restando che la FIAT era fallita quando si è affidata a Marchionne ,lo hanno detto tutti tranne i soliti critici acritici che sanno solo sputare su chi ha successo .
Segnalo peraltro questo editoriale di Severgnini che affronta un concetto chiave che riguarda come affrontare ed usare al meglio le sfide che la vita ci presenta
Un uomo di successo dovuto a impegno ,talento e sacrificio personale sarà sempre avversato da chi non riesce a programmare e raggiungere alcun traguardo e giudica di conseguenza senza rispetto e senza dati inoppugnabili alla mano,un classico direi
Elementare Watson
ps la FIAT era teoricamente una industria privata con quello che ne consegue ......
pss: facile dare etichette a priori in senso lato ....e nello specifico senza dati reali intesi come registri e bilanci ma fidandosi solo di certa stampa ........
Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei miei bellissimi ed elegantissimi avatar e firma
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''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.
Per me avere Marchionne alla guida della Fiat è stato un bene perché ha accettato la sfida della globalizzazione
Segnalo che nel successo della Jeep abbiamo anche una componente italiana dato che a Melfi si producono automobili di questa gamma.
Se la FIAT fosse stata acquisita da una casa estera ,quanto la produzione italiana avrebbe avuto un ruolo fermo restando il costo del lavoro in Italia ?
E infatti già c’è polemica sugli admin non di origine italiana ,staremo a vedere senza consultare Otelma o credere di avere ragione aprioristicamente
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''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.
3 hours fa, joramun dice:Ormai il ricorso all'espressione "radical chic" e i marxisti snob, piazzato ovunque e totalmente a caso, è diventato francamente stucchevole, oltre che un indicatore abbastanza preciso del fatto che chi parla o scrive ha una conoscenza totalmente marginale e raffazzonata dell'argomento di discussione, e vuole buttarla in caciara piazzando lì i primi due o tre luoghi comuni che gli vengono in mente.
Amen.
Quanto a Marchionne, è stato sicuramente un grande manager e la cosa comporta aspetti sia positivi che negativi. Non credo ci sia molto altro da dire.
2 hours fa, Lord Beric dice:Comunque, per tutti i timidi, forza, non limitatevi a "commentare i commenti", dite la vostra sul tema di fondo. Avere Marchionne alla guida di Fiat/FCA è stato un bene o un male per l'azienda? E per l'Italia?
Per FIAT/FCA e la famiglia Agnelli è stato indubbiamente un valore aggiunto, per l'Italia non è stato nè l'uno nè l'altro. Marchionne è stato l'interprete di un modello industriale/finanziario globalizzato al quale l'Italia fa fatica a stare dentro e credo che le sue scelte industriali siano in gran parte dovute anche a questa convinzione. La sua filosofia si basava essenzialmente sul concetto che per competere nel mercato globale servano le fusioni e gli accorpamenti, generare produttività e profitti e legare strettamente i salari a queste variabili; in questo non è di certo un mostro, è quello che fa qualsiasi manager di alto livello a capo di qualsiasi multinazionale, quindi lascerei da parte il lato morale perchè:
o il capitalismo è sbagliato alla radice e allora tutti i manager sono "complici" del sistema
o il capitalismo va accettato per quello che è, un fatto storico-sociale per il quale gli attori del relativo sistema vanno giudicati all'interno di questo sistema
Marchionne giocava dentro il sistema e ha saputo utilizzare le leve di questo sistema a proprio favore e a favore del gruppo in cui lavorava.
Detto questo, al di là delle condizioni in cui prese l'azienda poi bisognerebbe valutare anche la gestione della stessa azienda.
Il valore delle azioni è aumentato o diminuito?
Il numero di macchine vendute (tenendo presente l'aumento della popolazione globale) è aumentato o diminuito?
La quota di FIAT nel mercato globale è aumentata o diminuita?
I marchi del gruppo vendono tutti allo stesso modo o c'è una parte che si comporta meglio o peggio?
Detto più semplicemente, funziona meglio la parte italiana o quella americana?
A che punto è FCA nell'espandersi sul mercato asiatico?
A che punto è FCA nell'uso di motori ibridi semi-ibridi?
Cercando in fonti diverse si trovano risposte differenti per ogni punto in questione, che vanno dall'ottimo al pessimo passando per il "risultato parziale" "intermedio". Marchionne può quindi essere stato un genio per taluni aspetti, pessimo per altri, senza che essere trasformato necessariamente nella reincarnazione di Einstein o in quella di Rasputin.
Per l'Italia dico che è cambiato poco perchè non ho notato significativi mutamenti in relazione alla situazione macroeconomica. Il debito pubblico continua a essere grossomodo quello, le grandi aziende italiane si contano sulle dita di una mano e la struttura di base della nostra economia continua a essere incentrata sulla (declinante) piccola e media impresa spesso a gestione familiare/semifamiliare. Alcuni potrebbero citare il jobs act come un prodotto del "marchionnismo" ma sul tema ho letto pareri discordi, senza contare che attualmente al Governo siedono persone che (in modo piuttosto confuso e disordinato in realtà) hanno ipotizzato redditi di cittadinanza e decrescite felici (per non citare i casi di salvataggio Alitalia o Ilva).
Cita
A parte certe opinioni gratuite e avulse probabilmente dalla realtà , restano i fatti che parlano
Ma si sa che ognuno giudica in base a propri preconcetti ecco perché dicevo che bisognerebbe avere il reale polso della situazione per giudicare un operato ,fermo restando che la FIAT era fallita quando si è affidata a Marchionne ,lo hanno detto tutti tranne i soliti critici acritici che sanno solo sputare su chi ha successo .
A me piacerebbe sapere chi siano questi radical chic capalbiesi (che a me risulta invece apprezzassero non poco l'uomo col pullover) che hanno affermato che la FIAT non fosse in una situazione disperata. Qui tra l'altro non mi pare di aver letto opinioni gratuite e avulse dalla realtà, non stiamo mica discutendo di un personaggio di una serie TV, l'argomento è serio e complesso e necessita approfondimenti seri e complessi.
« I met a traveller from an antique land
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Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
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