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In morte di Marchionne
di Lord Beric
creato il 25 luglio 2018

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Maya
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Inviato il 28 luglio 2018 12:37

Premessa

 

/Mod on

Non so dove puntino determinate affermazioni "extra contesto" che sto leggendo, ma vi invito a desistere da qualsiasi ulteriore iniziativa provocatoria. Grazie. 

Mod off

 

My two cents:

Quando è arrivato Marchionne l'azienda era in una condizione abbastanza disastrosa: "...4,2 miliardi di euro di perdite nel solo 2002, due miliardi di euro nel 2003, 1,5 miliardi di euro nel 2004. Un totale di 7,7 miliardi di euro di perdite in un solo triennio. Fiat era destinata inevitabilmente a fallire" (cit. https://www.wired.it/economia/business/2018/07/23/bufale-sergio-marchionne/).

 

All'inizio dei primi 2000, c'è stato l'entrata in scena di GM, seguuito nel 2005 dal "divorzio di San Valentino" (ironia del calendario :) ), operazione che porta la firma di Marchionne, se non erro. E' stato un bene? Un male? Boh, è andata così. Di questa storia d'amore tormentata rimane qualche prodotto/sviluppo by Powertrain, di cui ancora oggi ognuno dei due cerca di attribuirsi l'intero merito.

 

Nel 2007, viene lanciata la nuova 500: onestamente? A mio modesto avviso, insieme a (forse) Grande Punto, l'unico vero prodotto di successo del marchio durante l'epoca Marchionne. Quindi se vogliamo trovare un difetto al manager abruzzese, direi che forse non ha curato Il marketing di prodotto come la parte finanziaria del gruppo. Il che, secondo me, spiega ora l'entrata in scena di Mike Manley.

 

Nel 2009, l'azienda che, fino a pochi anni prima stava per essere acquisita da un gruppo americano, si lancia nella corsa per l'acquisizione di un grosso marchio americano (che, ok, era un po' un saldissimo di fine stagione). Nel 2014 nasce FCA gruppo industriale. Lo scorso 1° Giugno c’è stato l'annuncio dell'atteso azzeramento del debito, confermato infine alcuni giorni fa.

 

E qui provo a rispondere alle domande:

Il valore delle azioni è aumentato o diminuito?

Ca va sans dire: "Nei primi 10 anni di era Marchionne il manager contribuisce a far salire le quotazioni del titolo FCA del 104,16 per centoLa corsa delle azioni continuerà anche dopo, con il massimo storico toccato a 20,2 euro il 23 gennaio 2018". https://www.tpi.it/2018/07/25/marchionne-fca-quotazioni/

 

La quota di FIAT nel mercato globale è aumentata o diminuita?

In realtà, oggi, si ragiona più per macro aree di mercato (EMEA/LATAM/APAC ecc.). in generale, però "con Marchionne, Fiat torna alla ribalta e passa da "fabbrica italiana di automobili" a 7° gruppo produttore di auto al mondo, presente in tutti e cinque i continenti. Nei suoi 14 anni di amministrazione Marchionne ha messo la firma su 14 bilanci, generando per il gruppo FCA un totale di 15 miliardi di utili, chiudendo in rosso soltanto 2 esercizi.“

?aHFMBiDJ4JAk4iqMqH0lRK6i9kiKmkWG4k9ILiEhttps://www.today.it/cronaca/marchionne-morto.html

 

I marchi del gruppo vendono tutti allo stesso modo o c'è una parte che si comporta meglio o peggio?

Ovviamente la seconda ed ovviamente dipende dal marchio, dal momento (condizioni esterne ed interne), dal mercato di riferimento ecc. Quale/i in particolare?

 

Detto più semplicemente, funziona meglio la parte italiana o quella americana?

In che senso? Dal punto di vista dell'organizzazione (intesi come team, funzioni ecc.)? Dei mercati di sbocco? Dei brand? Dell'impatto sul territorio e quindi delle ricadute sociali?

 

A che punto è FCA nell'espandersi sul mercato asiatico?

Espansione in termini di brand, volumi venduti o presenza fisica con asset industriali?

In ogni caso, il gruppo è presente in Asia non ovunque e non nello stesso modo. Le consegne di veicoli in questo momento sono in calo. Pare che uno dei prossimi passi di Manley sia proprio potenziare la crescita in Asia ed in particolare in Cina.

http://www.startmag.it/smartcity/cina-fca-mikemanley/

 

A che punto è FCA nell'uso di motori ibridi semi-ibridi?

Su questo aspetto io stessa sono sempre stata abbastanza critica. Marchionne non mi pare abbia mai fatto grande mistero del fatto di non credere nell'ibrido e neppure troppo nell'elettrico. Tuttavia piani ufficiali in questo senso ci sono e sono stati annunciati mesi fa (https://it.motor1.com/news/244202/fca-tutte-auto-ibride-elettriche-2022/). Credo ci sia ancora in ballo l'ipotesi di un accordo con Hyundai che è evidentemente indirizzato allo sviluppo di propulsioni ibride. Si parla ufficialmente di sviluppo elettrico, a cominciare dal brand Maserati: http://www.ilsole24ore.com/art/motori/2017-07-28/maserati-elettrica-partire-2019-091956.shtml?uuid=AEFfEB5B A che punto sono davvero con lo sviluppo temo non lo vengano a dire a noi. :) 

Non so dire se siano in ritardo oppure no: quello dell'ibrido (e ancor di più dell'elettrico) è un mercato ancora tutto sommato giovane, dove però viceversa la concorrenza è già presente da diversi anni , sebbene con alterne fortune. Probabilmente i conti si faranno alla fine.

 

Ultima cosa: è assolutamente vero che l'Italia è fatta soprattutto di PMI. Tuttavia, è anche vero che il comparto automotive nel Bel Paese comprende circa 144.000 imprese e vale in totale 189 miliardi di euro, cioé l'11% del PIL (dati 2017). Le sorti della più grande (ed unica) realtà industriale italiana del settore hanno quindi un certo impatto su molte realtà nazionali. Se mi si permette una battuta, quindi, il fatto di non aver visto particolari mutamenti dal punto di vista macroeconomico potrebbe essere un bene. :)  

 


"Il peccato più sciocco del diavolo è la vanità" (La ragazza nella nebbia - Donato Carrisi)

 

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Iceandfire
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Inviato il 28 luglio 2018 12:49

E ci aggiungo che la FIAT ,industria privata , scelse Marchionne per suoi fini che non sono quelli di una onlus o dello stato assistenziale che ha bisogno pure di voti precisi ,per cui ovviamente  Marchionne ha fatto gli interessi dei suoi datori privati di lavoro .

Altrimenti lo avrebbero licenziato a breve .

Ma ripeto un vero giudizio sul suo operato a 360 gradi lo avremo in seguito,molto in seguito anche perché certe scelte pagano o non pagano nell’immediato ma in futuro chissà 

Sempre se conosceremo dati reali e di prima mano non filtrati dalla stampa che certamente non è autonoma basti vedere chi è il proprietario di certi organi di stampa presunti autorevoli ,noti e non noti e parlo per tutta la stampa ovvio

 


Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

bQ7ab7S.png;
« I am a wolf and I fear nobody. »

''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''

« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »

''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 


joramun
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Inviato il 28 luglio 2018 18:06
5 hours fa, Maya dice:

Quando è arrivato Marchionne l'azienda era in una condizione abbastanza disastrosa: "...4,2 miliardi di euro di perdite nel solo 2002, due miliardi di euro nel 2003, 1,5 miliardi di euro nel 2004. Un totale di 7,7 miliardi di euro di perdite in un solo triennio. Fiat era destinata inevitabilmente a fallire" (cit. https://www.wired.it/economia/business/2018/07/23/bufale-sergio-marchionne/).

 

L'articolo di Wired è abbastanza furbetto, visto che si concentra su domande preconfezionate e omette volutamente alcuni punti critici, tipo:

- c'è stato o no un ricorso sistematico alla cassa integrazione?

- è vero o meno che le condizioni di lavoro degli operai sono peggiorate?

- è vero o non è vero che la firma dei nuovi contratti è avvenuta sotto il ricatto della chiusura degli stabilimenti?

 

Boh...a me pare che si stia tutti a reclamare a gran voce giudizi distaccati ed equidistanza, ma poi alla fine si finisce per scadere immancabilmente nell'elegia funebre.

 

5 hours fa, Iceandfire dice:

Sempre se conosceremo dati reali e di prima mano non filtrati dalla stampa che certamente non è autonoma basti vedere chi è il proprietario di certi organi di stampa presunti autorevoli ,noti e non noti e parlo per tutta la stampa ovvio 

 

La cosa dovrebbe consolarti, visto che il suddetto personaggio proprietario di televisioni e giornali la pensa esattamente come te sullo "stato assistenziale".



Maya
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Inviato il 28 luglio 2018 20:37
2 hours fa, joramun dice:

L'articolo di Wired è abbastanza furbetto, visto che si concentra su domande preconfezionate e omette volutamente alcuni punti critici, tipo:

- c'è stato o no un ricorso sistematico alla cassa integrazione?

- è vero o meno che le condizioni di lavoro degli operai sono peggiorate?

- è vero o non è vero che la firma dei nuovi contratti è avvenuta sotto il ricatto della chiusura degli stabilimenti?

 

L'articolo di Wired.it non è furbetto... è molto furbetto! :) (categoria: "siamo tutti angeli da morti"). Non solo glissa sui temi di cui dici, ma non apre alcuna parentesi su quello che ho sollevato io, vale a dire la proposta commerciale. L'ho scelto esclusivamente per citare quei dati (che comunque penso si possano facilmente trovare in rete).

 

C'è stato un ricorso sistematico alla cassa integrazione? Credo che possa essere soggettivo... In ogni caso, soggettivamente, per me assolutamente sì! C'è stato nella storia di Fiat un ricorso sistematico alla cassa integrazione. :) 

 

Per quanto riguarda gli altri due quesiti che poni non sono preparata, per cui piuttosto che sparare, ti invito ad esporre il tuo punto di vista, perché invece mi interessa. :) 

In generale, non vorrei che passasse l'idea che sto elogiando Cesare. Al massimo sono qui per seppellirlo. :) 


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Lord Beric
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Inviato il 29 luglio 2018 8:21 Autore

Quando parlavo di impatti generali della figura di Marchionne nel nostro Paese, più che altro, mi riferivo ad altri tre aspetti che mi pare che non siano ancora stati toccati nella discussione e che getto molto volentieri nel calderone:

 - l'uscita da Confindustria

 - l'introduzione di un contratto aziendale in sostituzione di quello nazionale

 - la scelta di portare la quotazione principale di FCA alla Borsa di New York


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

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Inviato il 29 luglio 2018 15:22

Alcuni interventi letti in questa sede ricordano terribilmente - e lo dico in senso negativo - il tenore di certi post nella vecchia discussione elezioni politiche 2018. Mi rendo conto che il retaggio culturale cattolico maggioritario favorisca la visione di una propria verità rivelata da evangelizzare no matter what, ma voler ridurre in maniera abbastanza superficiale a un tutto bianco o tutto nero anche questo argomento è abbastanza ridicolo, soprattutto quando la coerenza espressa dal ragionamento è talmente consistente da contraddirsi o quasi di intervento in intervento. E, permettetemi l'inciso, è ridicolo quanto la tolleranza della silente battaglia contro questi sedicenti snob, da parte dei soliti pressappochisti, che va avanti ormai da mesi, nella totale indifferenza. 

 

Fatta questa premessa arrivo a Marchionne. Partendo da un assunto di base, ovverosia che qualsivoglia persona non compie solo azioni positive o solo azioni negative nell'arco della propria vita, questo a maggior ragione vale per Marchionne, le cui azioni hanno avuto un certo impatto a molteplici livelli. 

Sicuramente, ha compiuto un'impresa nel prendere in mano un'azienda alla canna del gas e rimetterla in sesto e questo è un fattore positivo, di certo, per quanto riguarda l'aspetto finanziario. Considerazione che aprirebbe possibili scenari futuri anche negativi dal punto di vista Italia, ma che sarebbero più centrati in un topic su FIAT piuttosto che questo. 

Tornando al positivo risultato finanziario, questo è arrivato comunque con delle ombre, vedasi le sentenze relative al modo con cui gli Agnelli hanno mantenuto la proprietà di FIAT vs le banche creditrici. Come anche il risultato positivo - sempre dal punto di vista finanziario - dell'accordo e fusione con Chrysler, che ha definitivamente rimesso in sesto l'azienda, non ha le sue macchie. La prima tra tutte lo sbilanciamento verso gli Stati Uniti. Da un certo punto di vista è un'esigenza del mercato, perché se negli Stati Uniti si vende e in Italia / Europa no, sicuramente è positivo che la produzione di veicoli destinati al mercato nordamericano sia fatta in Italia. Eppure, nonostante la crescita a livello generico del gruppo FCA delle vendite e anche dei posti di lavoro, questi ultimi non hanno riguardato l'Italia. Nel senso che la crescita occupazionale italiana, che i numeri dicono esserci stata, è dovuta essenzialmente a una politica di acquisizioni (Fonte). Cosa che ci porta bene o male alla questione Fabbrica Italia e quindi ad alcuni dei punti listati da Beric. 

Possiamo partire dall'introduzione del contratto sostitutivo a quello nazionale. Questo nuovamente testimonia lo spostamento del baricentro verso l'altra sponda dell'Atlantico, il governo e il sindacato US non volevano condizioni differenti a livello internazionale nei vari stabilimenti, quindi la rassicurazione in termini di produttività e diritti lavorativi è stata optare per un distacco dal contratto nazionale, che impediva di importare il metodo di lavoro statunitense nella realtà italiana. Dal punto di vista economico, senz'altro, ha guardato al modo migliore per far funzionare l'azienda, privilegiando il lato che ne avrebbe assicurato la sostenibilità. Ma credo si debba assegnare anche una valutazione politica a questa scelta. Per quanto il suo ruolo non sia stato tale, è innegabile che le modalità con cui è stato inserito questo nuovo contratto di lavoro siano state anche politiche. Vedasi lo scavalcare Confindustria nella contrattazione diretta coi sindacati, vedasi le votazioni sull'accettazione del nuovo contratto a fronte della minaccia di chiusura stabilimento, vedasi la manovra governativa che cercò di cavalcare quest'onda alla liberalizzazione del contratto del lavoro mentre la FIOM si opponeva, anche per vie legali, vedasi infine l'uscita da Confindustria nonostante tutto. 

Ciò che tutto questo ha significato politicamente non credo che lo si possa ritenere totalmente positivo: lo si plaudirà dal mero punto di vista aziendale per aver tolto dall'azienda una serie di legami che ne minavano più o meno la ricerca del profitto, ma al costo di una significativa riduzione dei diritti del lavoro e del potere contrattuale che va nella direzione della "legge del più forte".

Oltre a questi risultati, il piano Fabbrica Italia è stato accantonato come non più rispondente al mercato e quindi gli investimenti che avrebbe dovuto prevedere non sono avvenuti. 

 

Quindi, per ricapitolare, Marchionne è stato molto bravo nel fare il suo lavoro, ha svolto più che egregiamente il compito che la famiglia Agnelli gli aveva affidato. Ha fatto qualcosa in più, ha cercato di contemperare gli interessi delle varie parti in causa, nonostante non fosse chiamato a questo ruolo direttamente? Non credo di poter rispondere affermativamente e, molto cinicamente, è il motivo per cui dipartite, come quella di Stephen Hawking o José Saramago mi hanno senza dubbio mosso di più. 

 

Infine, cosa si lascia dietro Marchionne? Un'azienda pronta per essere venduta nel futuro più o meno prossimo con l'incognita che, in altre mani, una realtà poco appetibile come quella degli stabilimenti italiani non possa non essere ulteriormente sacrificata più o meno lentamente in favore di migliori aka più facili lidi. 


"And now at last it comes. You will give me the Ring freely! In place of the Dark Lord you will set up a Queen. And I shall not be dark, but beautiful and terrible as the Morning and the Night! Fair as the Sea and the Sun and the Snow upon the Mountain! Dreadful as the Storm and the Lightning! Stronger than the foundations of the earth. All shall love me and despair!”

 

She lifted up her hand and from the ring that she wore there issued a great light that illuminated her alone and left all else dark. She stood before Frodo seeming now tall beyond measurement, and beautiful beyond enduring, terrible and worshipful. Then she let her hand fall, and the light faded, and suddenly she laughed again, and lo! she was shrunken: a slender elf-woman, clad in simple white, whose gentle voice was soft and sad.

 

“I pass the test”, she said. “I will diminish, and go into the West and remain Galadriel.”

 

***

 

"A ruler needs a good head and a true heart," she famously told the king. "A cock is not essential. If your Grace truly believes that women lack the wit to rule, plainly you have no further need of me." And thus Queen Alysanne departed King's Landing and flew to Dragonstone on her dragon Silverwing. [...] The queen died of a wasting illness in 100 AC, at the age of four-and-sixty, still insisting that her granddaughter Rhaenys and her children had been unfairly cheated of their rights. "The boy in the belly," the unborn child who had been the subject of so much debate, proved to be a girl when born in 93 AC. Her mother named her Laena. The next year, Rhaenys gave her a brother Laenor. 

 

 


Lady Monica
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Inviato il 29 luglio 2018 17:16

A me piacerebbe sentire un parere da qualche utente, se c'è, che in Fiat ci lavora. 

 

A me la morte di Marchionne non ha lasciato niente, tranne l'ovvia pietà umana per una malattia che distrugge: non dimentico il sistematico smantellamento dei diritti dei lavoratori, dal referendum al tentativo di licenziamento degli operai FIOM. sarà un discorso da vecchia votante della sinistra più sinistra, ma queste cose non mi fanno vedere Marchionne come un illuminato. sarà stato un grande finanziere, ma di certo non un grande imprenditore. 


È Frittella il nostro Re

Fa i pasticci, fa i bignè 

Io ne mangio pure tre

È Frittella il nostro Re!!! 

 

 

You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.

 

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La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )


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Inviato il 29 luglio 2018 19:46

/MOD ON

 

Devo amaramente constatare che il mio precedente invito viene del tutto ignorato, quindi potete considerare questo medesimo come l'ultimo avviso in tal senso: toni, allusioni e dichiarazioni di tipo provocatorio (oltre che totalmente fuori tema) non saranno ulteriormente tollerati in nessuna forma.

 

Vi invito inoltre a portare avanti una discussione centrata sull'argomento oggetto del topic ed a trattare piuttosto altri, nuovi temi in topic "ad hoc" ovvero in sedi maggiormente idonee.

 

Grazie. Buon proseguimento.

 

MOD OFF


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Inviato il 02 agosto 2018 10:36

Premesso che quel che posso saperne deriva da quel che ho potuto leggere nel tempo, Marchionne per me era una persona di spessore intellettuale e un ottimo amministratore. Ovunque ha lavorato ha lasciato il segno e ha rivoluzionato la Fiat, che non se la stava proprio passando benissimo.

Questo in estrema sintesi.

 

Marchionne aveva un compito da assolvere e rispondeva comunque ai proprietari del gruppo. 

Vi sono le ombre che avete sottolineato, ma circa i metodi che ha impiegato, si è mosso all'interno del perimetro della legge italiana e si è mosso secondo le proprie idee e gli strumenti che aveva.

Sulla legge, se ti viene concesso di abusare della cassa integrazione e fare il bello e cattivo tempo con i sindacati e questo può esserti conveniente non è un problema tuo. 

Puoi avere scrupoli sociali e umani ma questo sta alla singola persona e sfocia nell'ambito della filosofia e della politica. De gustibus.

 

Riguardo la delocalizzazione e il rapporto con le istituzioni e la irriconoscenza verso i decenni di investimenti prima e aiuti poi da parte dello stato, io me la prenderei più con i proprietari che col Ceo. Sono i primi ad aver beneficiato.

 

Cruciale sarà vedere nel lungo termine a cosa porteranno le sue azioni. Vedere se la sua era una visione d'insieme per far crescere l'azienda nel mercato globale o un sensazionale spettacolo a breve termine. Perché finché gli amministratori delegati verranno pagati principalmente in stock options avranno l'interesse economico di far semplicemente aumentare il valore delle azioni fino a scadenza mandato.

Forse tra 10 anni avremo la risposta.


                   2zexno1.png                       

 

" Sono io la tempesta, mio lord. La prima tempesta e l'ultima "

 

Volevo essere il re del mare, ma all'anagrafe sbagliarono una lettera

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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