Però se il rapporto è di inclusione (i piromanti sono un sottoinsieme dei maghi del fuoco), come mi sembra lasci intendere la tua definizione, non avrebbe più senso fare la voce per i maghi del fuoco e poi avere un paragrafo nella voce dedicato ai piromanti che dice più o meno "Un mago del fuoco che appartiene alla Gilda degli Alchimisti è chiamato Piromante"?
Il punto è che per me il mago del fuoco non è una definizione, un titolo o un'organizzazione specifica e ufficiale. Penso sia semplicemente un modo per dire che c'è un mago che fa magie o presunte tali col fuoco... mi pare normale che li si descriva come maghi del fuoco... lo sono :P Ma non ci vedo una definizione ufficiale da farci la voce.
Boh, anch'io vedo il mago del fuoco come dice Arya.
Però se non facciamo la voce non rischiamo di perderci delle infomazioni? Dove le metteremmo?
Se ne parla anche in ACOK40 (e pure lì abbiamo deciso di non linkarla, secondo me giustamente).
Eh, quindi l'informazione che ci sono maghi in grado di manipolare il fuoco ad Essos, che i loro poteri aumentano per via dei Draghi, che sanno usare l'altofuoco… dove la metteremmo?
Mmm... l'unica volta che il termine firemage è utilizzato in ASOIAF è in ACOK40. Awoiaf fa la voce su firemage, ma ovviamente la basa esclusivamente su quell'episodio.
A me sinceramente non pare che i poteri manifestati dal firemage in quell'occasione assomiglino a quelli dei piromanti Per quel che ne sappiamo, i piromanti usano l'altofuoco, ma non abbiamo visto nulla del genere. Quindi terrei distinte le due cose.
Quanto a fare una voce sui firemage, a pelle direi anch'io che è un'espressione generica, però va detto che i dothraki sembrano conoscerla con una certa sicurezza... andrebbe visto come ci comportiamo in casi analoghi. Per esempio, facciamo una voce per maegi? Per sacerdoti delle ombre abbiamo detto di sì, mi pare.
Secondo me possiamo benissimo parlare nella voce dell'altofuoco anche di chi ha la capacità di produrlo e/o maneggiarlo e quindi citare l'informazione lì, senza creare una voce apposita per questi maghi, per i motivi che ho espresso prima. Mi sembra semplicemente un modo per dire "oh guarda, c'è un mago che fa numeri col fuoco", solo più abbreviato, non una vera e propria definizione "ufficiale" o comunque che raccoglie un certo accordo (cosa che invece mi pare accadere per le maegi e i sacerdoti delle ombre, che mi sembrano termini usati da più persone diverse costantemente).
I Piromanti invece per me meritano di sicuro una voce tutta loro, perché mi sembra un concetto molto specifico e particolare, e questo a prescindere da ciò che decidiamo di fare col mago del fuoco.
Dunque, credo che per affrontare il punto si debba un attimo parlare di come è strutturata la magia in Martin, e di informazioni ne abbiamo pochissime.
Se lasciamo da parte la magia legata ai culti religiosi, i cui esponenti sono preti di un certo dio (vedi Annegati e Preti rossi), negli altri casi i maghi vengono generalmente definiti in funzione delle loro capacità, e possono pertanto sommare titoli differenti.
Mi sembra che ad esempio sia usato da qualche parte anche il termine bloodmage per indicare chi è in grado di utilizzare la magia del sangue; se questo fosse confermato Mirri avrebbe tale appellativo pur essendo una maegi.
In TWOIAF, inoltre, mi sembra che si faccia riferimento "maghi dell'acqua" quando si parla delle guerre tra Valyria e i popoli della Rhoyne.
Se Martin usa questa tipologia di classificazione, credo sia d'obbligo per noi mantenerla.
Resta il dubbio se i Piromanti siano una declinazione dei firemage o no, che è il dubbio esposto da Francesco. In effetti la preparazione dell'altofuoco potrebbe essere semplicemente questione di chimica, e quindi i Piromanti potrebbero addirittura non avere nulla a che fare con la magia.
Però si parla anche di trasmutazione dei metalli, sia pure in termini ipotetici.
La trasmutazione dei metalli "vera" si ottiene con procedimenti che implicano reazioni nucleari, impossibili a Westeros.
Al contrario la semplice chimica consente di ottenere alcuni effetti fasulli, tipo dorature eccetera, senza però cambiare la natura del metallo.
Quindi resterebbe la magia: se non riteniamo i Piromanti dei maghi implicitamente riteniamo false o truccate le loro vanterie sulla trasmutazione dei metalli, è una conseguenza obbligata di questa scelta.
Quindi prima domanda: sono o no considerabili dei maghi?
Se sì, come li dobbiamo classificare in funzione delle informazioni date da Martin?
Sull'essere o meno maghi dei Piromanti mi pare ci sia grande ambiguità, altro motivo per cui distinguerei la loro voce da tutti i discorsi sulla magia in generale e la sua classificazione. Sicuramente il potere del loro alotofuoco cresce grazie alla presenza dei Draghi, ma questo sembra essere appunti dovuto più ai draghi che alla loro abilità magica.
Per il resto, i Piromanti sono visti dal PdV di Tyrion, che è estrememente scettico su concetti come "incantesimi" e "magia" attribuiti a questa organizzazione. Però ovviamente potrebbe essere solo un suo punto di vista, magari anche sbagliato... per questo dico che c'è grande ambiguità.
Quanto alla classificazione della magia, se non c'è uno schema chiaro e abbastanza certo non mi lancerei troppo oltre con le interpretazioni in merito.
Però attenzione che ad esempio con il titolo shadowbinder abbiamo accettato l'interpretazione di cui sopra, ad esempio.
Sul legame Piromanti / magia credo sia fondamentale sentire il parere di tutti, perché è una di quelle scelte le cui implicazioni ci vincoleranno anche in seguito su altre voci, e visto che disfare cose già fatte è sempre molto più faticoso che farle una sola volta, meglio andarci con i piedi di piombo.
Tanto i piromanti trasmutano il piombo in oro...
Non mi pare però che questa classificazione, anche se ci fosse, abbia escluso la possibilità di fare voci per i singoli termini più specifici relativi ai maghi con quella capacità.
Infatti abbiamo la voce "maegi" e non "maghi di sangue".
Anche se ci fosse tale classificazione, ne parlerei nella voce generale della magia, ma tratterei in modo specifico (con loro voce) i titoli e le organizzazioni che hanno un loro termine specifico e delle loro caratteristiche distinte nei libri.
Perché una maegi è una sorta di "interclasse", usa la magia del sangue ma non solo, mi pare. Magari sbaglio eh.
Qui invece avremmo proprio un potenziale rapporto di inclusione.
Però ecco, uppo per le opinioni delle persone mancanti.
In realtà nella voce delle maegi abbiamo fatto espresso riferimento alla magia del sangue, come fosse sinonimo di bloodmage... cosa sulla quale peraltro sono piuttosto scettico
Confesso che la struttura della magia in Martin l'ho sempre trovata parecchio ambigua e di difficile classificazione, come se lui stesso procedesse a caso. Motivo per cui trovo complicato fare ragionamenti complessi sul tema.
In ogni caso, basandoci sulle informazioni che abbiamo finora, io non legherei i piromanti alla magia.
Se vogliamo fare una voce sui firemage, la farei genericissima, tipo definizione del dizionario (sono maghi che lavorano col fuoco e l'altofuoco).
Con le informazioni che abbiamo ora, anch’io non legherei piromanti e magia.
Finora i piromanti hanno sempre parlato del loro lavoro come di conoscenze segrete, incantesimi, antiche pergamene. Tutte descrizioni che possono anche solo significare che si limitano ad eseguire formule che leggono, niente di magico nei loro "incantesimi".
Per quanto si è capito la magia è legata ai draghi. Forse quando i re Targaryen avevano ancora i draghi può essere che i piromanti, senza rendersene conto, compissero vere magie con le formule delle loro pergamene, mentre ora sono tipo dei chimici e basta.
Poi non saprei, sulla parte magica delle cronache non ci ho mai veramente riflettuto.
Per quanto riguarda una possibile voce sui firemage, concordo con Koorlick sullo stare generici.