Entra Registrati
Spoiler GOT S06-WOW Confronto tra re Artù e un re di ASOIAF.
L di LyannaSnow
creato il 05 agosto 2016

Questa discussione è stata archiviata, non è più possibile rispondere.

Iceandfire
Confratello
Utente
5939 messaggi
Iceandfire
Confratello



Utente
5939 messaggi
Inviato il 10 agosto 2016 7:15

Molto bene Lyanna e mi congratulo come sempre per la precisione del post che ha una ragionevole lunghezza.ergo è ben fruibile

Mi hanno insegnato i professionisti della comunicazione che,specie in rete,post troppo lunghi,copiancollati, non li legge nessuno ed è un peccato nello specifico perchè l'argomento è interessante anche se,probabilmente si tende a trovare dei collegamenti tra le figure di Artù ed il re del Nord,il lupo bianco , che magari non passavano neanche per la testa a Martin.

 

Se si ama la musica,se la si capisce si sa che nelle partiture le pause sono parimenti importanti rispetto alle note,anche loro riempionio spazi,vedi la messa da requiem di Mozart...Tuba Mirum...Confutatis etc etc

 

Tornando a noi e al tuo discorso viene in mente Dan Brown con il suo codice da Vinci e il sang real e il suo significato

Il principe che era stato promesso è una sorta di Messia della religione cristiana e a ben pensarci gli sceneggiatori nella 5X10 hanno fatto di tutto per farci capire il collegamento,compreso l'aggiunta nella scena dell'assassio di una croce con una scritta sopra e relativa morte dell'eroe della saga Jon ,l'agnus sacrificale che la figura messianica evoca

Circa Artù ,nello specifico, fu "l’inglese Geoffrey di Monmouth a dare il via al processo che avrebbe trasformato Re Artù da monarca “barbaro” a simbolo messianico di Re-Sacerdote e unificatore globale, e i suoi cavalieri in un perfetto modello per le istituzioni cavalleresche medioevali. Tra il 1130 e il 1150, nell’ Historia Regum Britanniae, nelle Prophetiae Merlini e nella Vita Merlini, Geoffrey tracciò una precisa quanto fantasiosa genealogia del sovrano, recuperò e interpretò in chiave cristiana (e non più celtica) Merlino e gli altri comprimari, e pose alcuni capisaldi del futuro ciclo, battezzando, per esempio, “Avalon” il sepolcro da cui Artù sarebbe risorto ” quando l’Inghilterra avrebbe avuto ancora bisogno di lui “. .."

da http://www.noi-e-la-luna.it/moon/la-leggenda-di-re-artu/

 

Di Artù si raccontano le gesta anche in Italia

http://keespopinga.blogspot.it/p/artu-in-italia.html

 

Artù è legato al Galles

http://www.visitwales.com/explore/traditions-history/king-arthur-myth-history-locations

La bandiera del galles ha in bella evidenza un red dragon, un drago rosso proprio come rosso è il drago dello stemma Targaryen,il che potrebbe farci pensare che Aemon Targaryen,legittimo Targaryen,avrà nel suo stemma di battaglia e non solo,un drago rosso

 

Ancora ,anche se al momento l'opera non è finita,potremmo dire che in un certo qual senso i cavalieri della tavola rotonda di Jon ,non ancora Aemon Targaryen , sono in fase iniziale i suoi confratelli ,i GdN,confraternita in cui tutti sono uguali e non contano titoli,ricchezze e varie amenità.Del resto Edd è più di un fratello per Jon e che dire di Pyp e Grenn,dello stesso Sam ?Una assonanza esiste...

 

continua...


Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

bQ7ab7S.png;
« I am a wolf and I fear nobody. »

''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''

« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »

''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 

L
LyannaSnow
Confratello
Utente
1015 messaggi
LyannaSnow
Confratello

L

Utente
1015 messaggi
Inviato il 10 agosto 2016 9:27 Autore

Si in effetti nel mondo di asoiaf il sangue è importante. Basta guardare melisandre che ha bisogno di sangue reale per i suoi sacrifici al dio rosso. Dice che nel sangue risiede il potere, ed in effetti Jon Snow è di sangue reale. Il sangue reale di re in asoiaf, secondo me risiede nel sangue Targaryen. Anche i Baratheon e quindi re robert e tutti i suoi figli bastardi e Stannis hanno del sangue Targaryen perchè hanno degli antenati Targaryen nei loro rami più antichi. Questa linea di sangue reale è di sicuro ricollegabile al Santo Graal del ciclo arturiano. Dagli anni 80 in poi si è iniziato a pensare al Santo Graal come Sangue Reale. Secondo questa recente interpretazione infatti il sacro Graal deriverebbe da "sang real", ovvero il sangue della discendenza di Gesù, sposato con Maria Maddalena, da cui ovviamente si sarà ispirato Dan Brown per il contestato libro "Il codice da vinci".

Notare il continuo parallelismo :) Ieri sera ho fatto il parallelismo tra Galahad e Jon Snow. Galahad come ho scritto prima era uno dei cavalieri della tavola rotonda che insieme a Parsifal e Bors va alla ricerca del Santo Graal. Jon Snow anche va alla ricerca della sua vera identità e fuori di metafora del suo "sangue reale", della sua vera origine, della sua famiglia. Lui ovviamente ancora non sa che Ned non è il suo vero padre, ma si chiede continuamente chi è la madre, se sa chi è, se mai si è interessata a lui. Non sa che la madre ha dato la vita per la sua vita <_<


He is the prince that was promised, and his is the song of ice and fire

 

C.K.P.K Comitato Kitters per Kit: perchè a noi ci piace! :figo::figo::figo:

 

The north remembers

 

Quando soffiano i venti freddi dell'inverno il lupo solitario muore, ma il branco sopravvive. Arriverà l'ora dei lupi (cit)

J
JonSnow;
Confratello
Utente
3334 messaggi
JonSnow;
Confratello

J

Utente
3334 messaggi
Inviato il 10 agosto 2016 18:12

Jon Snow è sicuramente una figura messianica. E i paralleli in Game Of Thrones 5 e Game Of Thrones 6 sono stati molteplici. La mente si fa facilmente guidare dal lavaggio delle ferite e dalle conseguenti reazioni dei bruti al suo status da redivivo. Ma possiamo osservare l'aura predestinata e messianica anche in altri frangenti, più aperti ad interpretazione personale e astratti nel messaggio che vogliono lasciar trapelare, come la croce con tanto di iscrizione durante la congiura. Ma basta soffermarsi anche sulle azioni di Brynden Rivers, a.k.a BloodRaven, nel suo addestramento per Bran.

A quest'ultimo sono infatti mostrate due ''nascite''. Quella del nemico, del male di ghiaccio, di colui che è destinato a far discendere i venti dell'inverno sulla terra, di un'incarnazione filosatanica. E quella di colui che è invece destinato a fermarlo, figlio del Ghiaccio e del Fuoco, principe che fu promesso. E' stato l'aprirsi di una cortina speculare, quasi biblica. Anche perché non vi sono altri motivi decisivi affinché BloodRaven dovesse portare Bran a confrontarsi proprio con determinate situazioni passate, se non di assoluta rilevanza. E si sa che sia a Martin che a D&D piace un determinato gioco di simbolismi. Quindi per me il racconto visivo e passato di queste due nascite, Re della Notte e Jon Snow, sono più simboliche di ciò che si può pensare.

Ma, venendo al Cristo in sé in correlazione a Jon Snow, non posso che riallacciarmi al discorso precedente. Il Cristo, come Jon, è una figura tragica che raccoglie in sé un destino altrettanto tragico. Un immolarsi inarrestabile che, qualora incontrasse sopravvivenza e trionfo pratico, decadrebbe di significato. Si sminuirebbe. Il Cristo è destinato a unire tramite la propria carne sanguinante, l'avvicendarsi della sua decadenza e del proprio sacrificio. Il tutto per donare una nuova unione, una nuova concezione interiore e quindi un futuro aperto. Lo stesso io credo sia destinato a fare Jon Snow, nato dalla morte e destinato alla morte. E non solo; proprio come il Cristo: calunniato, svilito, oggetto di vilipendio, sminuito nella sua integrità, gettato in cattiva luce da lingue taglienti durante tutto il proprio percorso.

Proprio perché destinato ad unire trovo non possa sopravvivere. Lo stesso Cristo è una figura distruttiva, discutibile, che ha portato una determinata concezione a decadere sino ad estinguersi in favore di un nuovo inizio. E lo stesso Cristo è anche, indirettamente, un ricostruttore. Ma solamente tramite terzi. Per cui io credo che Jon Snow sarà principalmente il distruttore dell'aridità umana di quest'epoca, dell'intrigo fine a sé stesso. Aprirà la porta per un nuovo possibile futuro. E coloro che lo accoglieranno saranno infine i costruttori, pur se egli non potrà ricostruire materialmente in prima persona. Ecco, ad una sua figura di ricostruttore spirituale, ideologico, sono più aperto e possibilista.

Quanto ad Artù, c'è anche da sottolineare che la loro non sia solo un'affinità basata sui natali o sul percorso di evoluzione personale. C'è anche molta praticità. In entrambi è insita la mancanza di consapevolezza, di sapere in senso stretto - You Know Nothing, che assume dunque significati più radicati -, sono oggetto di profezie ma non sono pedine. O meglio, potrebbero esserlo fino ad un certo punto. Ma il keypoint della loro identità e del loro dovere morale risiede anche in pragmatismo e praticità conclamata.

In molte opere, per la figura di Artù, ci si concentra sull'estrazione o l'ottenimento di Excalibur, che può differire a seconda del testo o della saga stessa, ma non cambia di senso. Non è un gesto con cui Artù ottiene potere, non è un gesto con cui Artù ascende a figura idealista e leggendaria per trionfo personale, è invece un gesto con cui si dimostra degno. Con cui si dimostra Re. Non è nella sua discendenza che questa manifestazione è ramificata. E Jon Snow, per l'appunto, a differenza di altri personaggi, non è crogiolato in un senso di diritto e dovere mistificato. E' continuamente forzato da sé stesso e dalle circostanze a provarsi degno. Non c'è vanità, non c'è diritto. Scala di posizione in posizione dimostrandosi degno e dunque all'altezza.

E' qui che potrebbe esservi il parallelo più grande tra i due. Possibilmente sì legittimi Re per discendenza e linea ereditaria, per sangue nobile ed unico nel suo genere. Ma Re poiché degni nelle loro azioni. Re poiché assisi a tale posizione in senso dimostrativo e morale. E probabilmente, qualora dovesse esservi un'azione decisiva anche per Jon Snow, a quel punto il cerchio si chiuderebbe inesorabilmente. Quindi nel parallelo tra i due la discendenza è quasi in secondo piano.

Su Bran e BloodRaven resto invece dell'idea che potrebbero altrettanto incarnare la figura di Merlino, ma forse con meno tele nascoste e con lo stesso pragmatismo di cui sopra. L'arco di Bran dovrebbe continuare con questi che, giunto a conoscenza della profezia, deve preparare il prescelto a ciò che lo aspetta, chiunque esso sia e chiamare l'umanità a raccolta tramite egli.

Dicevamo che poi Jon Snow oltre che Lupo Bianco è un Drago. Ma metaforicamente è anche un Corvo, proprio come Bran (la cui traduzione diretta è Corvo) e BloodRaven (Il Corvo con tre Occhi). In vari simbolismi ed ideologie il corvo è segno inequivocabile di disgrazia e miseria, ma in spiritualismi più spinti e aperti assume tutt'altro significato. Il Corvo viene infatti inteso come una figura possibilista, positiva, protettrice silente. Protegge le terre dall'esoterismo nero e dal male occulto, è sinonimo di coscienza e di apertura, di profondità. Talune volte anche rivoluzionario e prospettante nuovi inizi. Quindi questa figura metaforica ben si allinea con tutti e tre. I primi due perché, nel loro ruolo di semi onniscienza, rivangano l'animo umano della terra stessa e la proteggono tessendo trame invisibili all'uomo. BloodRaven è difatti esiliato e figurativamente dimenticato dalla società che sta proteggendo. Jon Snow fa lo stesso. E' allegoricamente dimenticato dal resto di Westeros, dato che la Barriera è intesa come la fine del mondo e a nessuno importa delle sorti dei GdN. Nonostante ciò il ragazzo continua nella protezione fisica del Continente Occidentale. E' sviluppo e il risveglio della coscienza. E potrebbe rappresentare anche una nuova prospettiva, sacrificato o sopravvisuto.


I1er4og.png

« I did what I thought was right. » Jon Snow

« There are no men like me. Only me. » - Jaime Lannister

« No one can protect me. No one can protect anyone. It's true, I am a slow learner, but I learnWinterfell is Our Home, we have to fight for it.  » - Sansa Stark 

« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark

« good act does not wash out the bad, norbad act the good. » - Stannis Baratheon

Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.

u1Rxfyo.png

Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.

E
Ellyn Reyne
Confratello
Utente
302 messaggi
Ellyn Reyne
Confratello

E

Utente
302 messaggi
Inviato il 10 agosto 2016 18:14

Il Re Pescatore di Grande Inverno

 

Come già saprà chi ha avuto il coraggio di leggere il mio post di ieri sera (una lunghissima citazione in inglese che ho prontamente eliminato stamane: in effetti era illeggibile), qualcuno è riuscito a ricollegare la storia dei vari Stark a quella del Re Pescatore. E’, forse, un parallelismo un po’ forzato, ma indubbiamente affascinante… In pratica, eccomi a (ri)condividerlo con voi, sinteticamente e in lingua italiana! :)

 

Iniziamo con una serie di considerazioni preliminari:

  1. Il Re Pescatore, custode del Graal, è detto anche “Re Menomato”, perché recante una ferita alla gamba o all’inguine (si parla di coscia ma può trattarsi di un eufemismo), che ha compromesso la sua fertilità così come quella del suo regno, il quale ben presto si riduce a una terra desolata. Inoltre, Secondo de Troyes, la principale fonte medievale relativa a questo personaggio, il termine "Graal" indicherebbe una coppa o un contenitore magico, dotato del potere di guarire e di allungare la vita. Il Re Pescatore si potrebbe, perciò, ricondurre a figure tradizionali della mitologia celtica, come Bran il Benedetto del Mabinogion, che possedeva un calderone magico in grado di risanare le ferite;
  2. Un’altra fonte da tener presente è il Parsifal di Wolfram von Eschenbach, che riprende e amplia la storia tramandata da de Troyes, scindendo la figura del Re pescatore tra due sovrani, padre e figlio: Titurel diventa il “Ferito”, suo figlio Anfortas il “Pescatore” propriamente detto;
  3. Battendo la strada del collegamento con la tradizione celtica di cui al punto (1), v’è da dire che secondo alcuni studiosi i Celti praticavano uno strano culto di adorazione della testa, ritenuta la sede dell’anima. A ben vedere, già Diodoro Siculo, nella sua Storia, parla di Celti e decapitazioni: ci dice, infatti, che i Celti usavano "tagliare le teste dei nemici uccisi in battaglia e legarle al collo dei loro cavalli." Ogni riferimento a Robb Stark e Vento Grigio è puramente casuale (?);
  4. Ribadendo quanto avete già scritto, una possibile etimologia di Santo Graal è Sangreal, sangue reale.

Ecco come il parallelismo, se così può essere definito, prende forma:

  • Ned Stark, la cui ferita alla gamba precede la sua morte - che lascia il Nord quasi desertico - rappresenterebbe l'aspetto ferito del Re Pescatore.
  • Rickard Stark si erigerebbe quale patriarca e custode del sangreal, ossia il calderone.
  • Lyanna sarebbe la personificazione del calderone, la cui immagine è associata, nella mitologia celtica, a quella di un utero.
  • Robb Stark rappresenterebbe la testa mozzata presentata su un vassoio a Peredur (il sangreal originale).
    Confesso che quest'ultimo collegamento non mi è chiarissimo… Robb non dovrebbe essere il Re Pescatore (vs Ned-Re ferito)? Mi azzardo a ipotizzare che sia sottinteso un nesso logico con la lancia insanguinata vista da Peredur un attimo prima che gli venga portato lo sgradevole piatto. La lancia potrebbe essere assimilata alla Lancia del Destino, che ha procurato la famosa ferita al Re menomato, la stessa arma che si narra abbia inferto la ferita al ventre di Cristo… simboleggiato dalla figura del pesce.
  • Jon Snow, figlio di Lyanna Stark e cugino di Robb, funge da anello tra le due versioni del Graal: il calderone e il piatto.


Iceandfire
Confratello
Utente
5939 messaggi
Iceandfire
Confratello



Utente
5939 messaggi
Inviato il 10 agosto 2016 19:10

Si esistono molti paralleli,molti simbolismi in comune, vuoi con la religione cristiana, vuoi con la mitologia celtica in cui esiste anche appunto e paradossalmente questo Bran il Benedetto e questo culto delle teste mozzate..testa mozzata come quella di Ned

Esiste certamente un parallelo Jon King in the North e principe promesso...messia da un lato e Artù anche lui King in the North a maggior ragione se si tiene per assodato il discorso sang real nel senso che quello di Cristo è il sang real più real che ci sia

In effetti ,quello che colpisce nella storia di King Jon ,sono gli evidenti riferimenti messianici collegati a Jon

innanzitutto è vero...Mel lava il corpo di Jon straziato dalle ferite come hanno fatto le pie donne, del vangelo, certamente Maria Maddalena e forse la Maddalena,che come Melisandre ci sta tutta (Dan Brown non concorderà,ma per la tradizione cristiana era una prostituta)

Non a caso nella 5x2 abbiamo avuto l'impressione non di vedere il quadro lezione di anatomia, ma proprio di vedere il Cristo velato del Mantegna

Quando Jon risorto scende tra i suoi amici,la meraviglia è la stessa dei discepoli di Cristo.

Ma il discorso più interessante è quello di Cristo-Jon distruttore

Certamente Cristo era un sovversivo della società di allora ,lui parlava di amore,perdono, luce del regno dei cieli e lo diceva che avrebbe portato guerra tra le famiglie non pace .Possiamo dire che il cristianesimo ha minato e distrutto l'impero romano e tradizioni secolari,schiavitù in primis

Jon certamente darà una spallata all'ordine costituito allora,non a caso corre in soccorso dei bruti per amore del prossimo,non per usarli,li considera come suoi uomini,suoi "figli" da aiutare e proteggere, vuole che siano presenti (siamo stati invitati) al banchetto della vittoria a Grande Iinvernoo,darà loro terre e possibilità di vivere senza razziare ed uccidere...ne migliorerà la vita ecco

Ma per costuire bisogna distruggere tutto dalle fondamenta e creare ex novo un nuovo mondo più sereno e vivibile,ma la lotta sarà durissima

E concordo sul rationale delle visioni che ha Bran,tutto è in funzione della missione...che Jon si è accollato generosamente e senza secondi fini,senza sete di potere,di conquista

Ma poi c'è anche il discorso Jon Draghi...e il simbolismo dei draghi ...


Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

bQ7ab7S.png;
« I am a wolf and I fear nobody. »

''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''

« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »

''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 


the neck
Confratello
Utente
2143 messaggi
the neck
Confratello



Utente
2143 messaggi
Inviato il 10 agosto 2016 20:04

il destino di jon sara secondo me il piatto principale del finale amaro, la sua è indubbiamente una figura che rimescola i ruoli e innalza concetti e persone considerati indegni! il suo è un percorso che difficilmente terminera con qualcosa di diverso da una sorte tragica, ma forse la consapevolezza che cio per cui si batte, il mondo che vorrebbe, restera una chimera sarebbe un qualcosa di peggiore, un esilio, un allontanarsi da tutto, ne piu ne meno di quanto voleva fare nella 6x04 e che forse potrebbe, tra l'indifferenza generale, compiere alla fine della storia! la sua superiorita morale rispetto alla media è estranea al mondo delle cronache, è un retaggio arcaico condiviso da pochissimi eletti! agire in questo modo ti porta piu facilmente a dover sostenere una via crucis piuttosto che un ritorno trionfale sotto qualche arco acclamato dalla folla! è piu facile trovare una croce con scritto traditore e una sfilza di pugnalate! e sopratutto è un percorso consapevole, sai che percorrere quella strada vuol dire procurarsi ferite, derisione, ma la percorri lo stesso! sai che annasperai, ma ti aggrappi per riemergere.....

 

i riferimenti alla figura di jon come di un qualcuno destinato a unire e salvare non si contano! per farlo deve impegnarsi con la spada pero, non solo con le parole! deve salire di grado per poter procurare dei cambiamenti, ottiene riconoscimenti ma senza essere ambizioso! non puo essere solo una semplice persona del popolo che motiva le coscienze, ma è attraverso l'esercizio del potere che deve dimostrare la sua superiorita morale! e mi aspetto che nella sua strada arrivino delle prove ancora piu grandi che la metteranno a rischio!

 

l'essere qualcosa perche lo si merita, non perche lo si è o semplicemente perche lo si diventa, è l'analogia principale! concordo con jonsnow sopratutto su questo punto!


" A Grande Inverno giuriamo la fedeltà della Torre delle Acque Grigie. Cuore e focolare e raccolto a te noi doniamo, mio lord. Le nostre spade, le lance e le frecce sono al tuo comando. Da’ misericordia ai nostri deboli, aiuta i nostri inermi e fa’ giustizia per tutti. Noi mai ti volteremo le spalle. Lo giuro sulla terra e sull’acqua. Lo giuro sul bronzo e sul ferro. Lo giuriamo sul ghiaccio e sul fuoco. "

 

 Ellie%20Kendrick.jpg

 

 

60a0669f04b4ad2cf08afa040c84534f--cospla

 

 

 

L
LyannaSnow
Confratello
Utente
1015 messaggi
LyannaSnow
Confratello

L

Utente
1015 messaggi
Inviato il 10 agosto 2016 20:27 Autore

Il mio discorso credo sia stato ampiamente frainteso. Il mio parallelismo tra Jon e Re Artù dapprima nato come semplice confronto tra le figure letterarie come dato oggettivo, e in seguito ampliato anche con esempi tratti dalla serie tv, non sta ad indicare che io stia dicendo che Jon secondo me ha un ruolo ri-costruttivo, solo perchè deve, perchè è destinato, per il suo sangue, per la sua discendenza, per le varie profezie di AA, principe che fu promesso, canzone del ghiaccio e del fuoco ecc. per il ruolo messianico che secondo me ha per il sangue reale da sangreal (graal) ecc. Certo che Jon ha una sua indole e lui non vuole il trono di spade, lui non ha ambizioni di potere, lui non sogna di essere il re del mondo come un Littlefinger a caso, lui vuole solo fare quello che secondo lui è giusto, è in cerca del "bene e della serenità", di una famiglia che non ha mai avuto essendo cresciuto da bastardo e da emarginato tra gli stark e da bastardo ed emarginato tra gli emarginati sia nei guardiani della notte che tra i bruti. Solo da pochi è stato realmente compreso: maestro aemon, sam, Ygritte e nella serie tv da melisandre, davos e parzialmente da sansa e dai suoi uomini del nord che lo hanno sollevato al ruolo di re del nord. Perchè? Proprio perchè quella non era la sua ispirazione, ma hanno riconosciuto in Jon snow prima una figura distruttiva contro gli estranei i guardiani della notte e i bruti e contro il bastardo Ramsay chi lo ha seguito in battaglia, in seguito hanno riconosciuto in lui una figura ri-costruttiva come Re del nord. Perchè i suoi uomini dopo aver fatto ammenda, hanno visto in lui la persona giusta a ricostruire la pace nelle terre martoriate dalla guerra. Ma la guerra non è finita: c'è la lunga notte e gli estranei da affrontare, e cosa vi fa pensare che dopo aver sconfitto gli estranei i popoli di westeros, martoriati da morte, distruzione e carestia non vedano in lui la stessa figura ricostruttiva per tutta westeros? Game of thrones, così come i libri da cui è tratto è fatto da corsi e ricorsi. Ricordate la simbologia della spirale della puntata della creazione degli estranei? Ecco avverrà secondo me la stessa cosa successa nel nord per tutta la serie. Paragoni come quello che sto facendo come Jon Snow= Arthur sono semplicemente un analisi letteraria che ho fatto dopo aver notato queste similitudini. Come dice Iceandfire: Jon snow e Artù hanno in comune il viaggio dell'eroe.

Artù e Jon hanno in comune anche il viaggio dell'eroe

398px-Heroesjourney.svg.png

Il viaggio dell'eroe si svolge in dodici tappe ( il monomito di Christopher Vogler):

Mondo ordinario. L’eroe lascia un mondo per cominciare un viaggio, ed entra in un altro mondo.
Richiamo all’avventura. La sfida, si stabilisce l’obiettivo e il percorso da farsi. Entra in gioco il messaggero.
Rifiuto del richiamo. L’Eroe è riluttante, dice no, evita un evento.
Incontro col Mentore. Quello di cui ha bisogno l’eroe per mettersi in viaggio.
Varco della prima soglia. L’eroe accetta la sfida. (Fine primo atto).
Prove, nemici, alleati.
Avvicinamento alla caverna più recondita (seconda soglia)
Prova centrale. In genere c’è un rovescio di fortuna, temporaneo, che mette suspence.
Ricompensa. L’eroe, sopravvissuto, “festeggia” (anche per l’aver imparato qualcosa). (Fine secondo atto).
Via del ritorno. Bisogno del ritorno, ma trasformato.
Resurrezione (terza soglia-climax). Non è la prova più grande, ma la definitiva.
Ritorno con l’elisir. L’eroe torna rinato, definitivamente cambiato, e porta con sé l’esperienza raggiunta

Quindi storie molto diverse tra loro, appartenenti a generi differenti e con toni diversi, alla fine possono essere ricondotte a un’unica struttura.

da http://www.magrathea.it/2009/05/10/il-viaggio-delleroe-una-struttura-narrativa-epica/

https://it.wikipedia.org/wiki/Joseph_Campbell

e c'è ancora tanto altro....

per ora noi stiamo ancora vedendo solo il viaggio stesso, e non ci rendiamo conto che è lui l'eroe. Come dice Konstantinos Kavafis, nella sua poesia Itaca (leggetela se non la conoscete ;) ) non è importante la meta ma il viaggio. Così come per asoiaf, non è importante il finale, ma il viaggio con cui il nostro eroe letterario e televisivo ci arriva ;)


He is the prince that was promised, and his is the song of ice and fire

 

C.K.P.K Comitato Kitters per Kit: perchè a noi ci piace! :figo::figo::figo:

 

The north remembers

 

Quando soffiano i venti freddi dell'inverno il lupo solitario muore, ma il branco sopravvive. Arriverà l'ora dei lupi (cit)


Iceandfire
Confratello
Utente
5939 messaggi
Iceandfire
Confratello



Utente
5939 messaggi
Inviato il 11 agosto 2016 8:31

Si concordo e del resto anche quella di Artù se vogliamo è una figura prima distruttrice ,nel senso che cambia l'ordine costituito ,agisce sul disordine delle faide tra prepotenti signorotti di allora e poi costruisce,vedi Camelot ed i cavalieri della tavola rotonda,rotonda perchè nel suo nuovo ordine non c'èra uno superiore agli altri ed Artù era il primus inter pares

Anche JF Kennedy...quello di Ich bin ein Berliner "voleva distruggere una mentalità ristretta ,razzista e egoista ,per aprire la nuova Frontiera...

http://cronologia.leonardo.it/storia/biografie/kennedy2.htm

fu ucciso come Martin Luther King tanto per fare esempi temporalmente più vicini a noi.No perchè chi vuol cambiare usanze consolidate ,distrugge ma rischia anche di essere ,prima,distrutto lui

Tornando alle leggende celtiche cui credo Martin abbia attinto a piene mani,beh particolrmente interessante,ai fini della trama di ASOIAF è la figura di Bran...già Bran

Cercando in rete ,dato che mi incuriosiva molto lui e il suo calderone magico ho trovato esposta la leggenda di Brân il Benedetto (gallese Bendigeidfrân, letteralmente "Corvo Benedetto") qui

https://it.wikipedia.org/wiki/Br%C3%A2n_il_Benedetto

Si parla di una festa di fidanzamento,del dono di Bran di un calderone magico con il potere di riportare in vita i morti....ricorda qualcosa no?

 

Nello stesso link è scritto :"Molti studiosi hanno notato somiglianze tra Brân il Bendetto e il personaggio arturiano del Re Pescatore, il custode del Graal. ... Il Re Pescatore ha ricevuto una ferita mortale alla coscia (Brân al piede) ma rimane in vita nel suo castello mistico di Corbenic grazie al Graal, in attesa di essere guarito da Parsifal. Successivamente nel suo Giuseppe di Arimatea Robert de Boron descrive la storia del Graal nei tempi antichi e dice che il primo Re Pescatore era un uomo chiamato "Bron". Peraltro nella storia gallese Peredur figlio di Efrawg, una versione della storia di Perceval con notevoli differenze, rappresenta l'eroe in visita presso un misterioso castello, dove non trova il Graal ma piuttosto una testa umana troncata dal corpo. Inoltre alcune opere attribuiscono al Graal il potere di far risuscitare i morti, rendendolo simile al calderone di Brân.

 

E chissà quali assonanze ci sono con Bran il costruttore...tutti Stark come uno Stark è probabilmente il re della notte

 

ps: ho citato JFK perchè anche lui aveva una sua Camelot...


Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

bQ7ab7S.png;
« I am a wolf and I fear nobody. »

''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''

« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »

''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 

L
LyannaSnow
Confratello
Utente
1015 messaggi
LyannaSnow
Confratello

L

Utente
1015 messaggi
Inviato il 11 agosto 2016 11:36 Autore

Comunque un eventuale parallelo c'è anche con Lancillotto e non solo con Artù. Anch'egli orfano di nobili origini, ignaro di suddetta nobiltà. Lancillotto conquista inoltre la fortezza di Dolorous Gard, dove Ginevra è tenuta in ostaggio e la rinomina Joyous Guard. Nel cimitero ritrova inoltre una tomba con una grande lastra di metallo che indica che l'uomo che conquista la fortezza sarà in grado di sollevarla. Lancillotto vi riesce e lì trova iscrizioni con indicata la sua vera paternità.

Siccome mi ha incuriosito molto questo paragone a cui non avevo pensato, mi sono documentata e ora che ne so di più spiego meglio questo passaggio :)

Lancillotto ha una torre/castello che si chiama Dolorous Gard ed è anche il luogo in cui riposerà per sempre. In seguito come ha detto JonSnow; viene rinominata Joyous Gard, dopo che Artù e Ginevra hanno visitato la suddetta torre/castello come ospiti di Lancillotto. Se si trattasse di una torre, potrebbe essere chiamata... la Torre della Gioia. :)

Chrétien de Troyes, uno dei tanti autori di uno dei romanzi del ciclo bretone, nel suo romanzo Lancelot ou le Chevalier à la charrette, Lancillotto o il cavaliere della carretta in italiano, racconta di come Lancillotto svolge il ruolo dell'eroe che salva la regina Ginevra rapita dal malvagio Meleagant. Nel romanzo ovviamente Lancillotto ama Ginevra.

 

La sua ricerca lo porta a lottare essendo in bilico tra il suo ruolo di guardia di re Artù nel quadro dell'amor cortese e il suo amore per Ginevra. Al fine di raggiungerla e salvarla, è costretto a viaggiare su una carretta (da qui il sottotitolo) che è adibita al trasporto dei malfattori che sono stati condannati al patibolo. Per Lancillotto è un disonore terribile salire su quella carretta e subire il dileggio di tutti, ma la forza dell'amore è così grande che egli sottostà al ricatto che gli fa un nano, simbolo di sventura, che gli darà informazioni su Ginevra solamente se lui acconsentirà a salire sul mezzo.

Lancillotto si adopererà in tutti i modi per ritrovare Ginevra, superando le prove più terribili e le tentazioni più dure, e, dopo averla trovata, ucciderà il traditore.Lancillotto rompe il suo patto con il suo re e diventa un criminale e un emarginato sociale attraverso le sue azioni. Criticamente, il suo ruolo di primo cavaliere del re non cambia, ma è stata macchiata. Per assurdo, non mette in pericolo il suo ruolo di Primo cavaliere del re, ma lo macchia. Questo parallelo pone Rhaegar come Arthur sposato con Elia che rappresenta Ginevra. A detta di tutti, Rhaegar ed Elia così come Artù e Ginevra hanno avuto un matrimonio di reciproco rispetto e di affetto, se non la passione. Arthur Dayne, la Spada dell'alba secondo questo parallelismo rappresenta Lancillotto, che è il primo cavaliere di Re Artù. Lancillotto, prima di conoscere il suo vero nome era chiamato "Il cavaliere bianco."

 

https://ladygwynhyfvar.wordpress.com/2016/02/21/arthur-dayne-sir-lancelot/

 

 

L'autrice di questo post che ho parzialmente tradotto paragona Lancillotto a Arthur Dayne, mi trovo parzialmente d'accordo, approfondisce il paragone degli altri personaggi della saga di Martin ad altre figure come Rhaegar e Lyanna ed Elia stessa, non appena ho un po' di tempo libero cerco di chiarire meglio questa interessante tesi del post.

 

Aggiungo anche come ho scritto nei miei post degli altri giorni che secondo alcune fonti il vero nome di Lancillotto sarebbe Galahad, secondo altri questo personaggio sarebbe il figlio di Lancillotto ed Elaine di Corbenic. Questo Galahad sembra avere una storia simile a Jon Snow, che ho già analizzato.

Purtroppo con Martin il paragone non è 1 ad uno, le corrispondenze tra questi personaggi non sono lineari, ma è evidente che ci sono.


He is the prince that was promised, and his is the song of ice and fire

 

C.K.P.K Comitato Kitters per Kit: perchè a noi ci piace! :figo::figo::figo:

 

The north remembers

 

Quando soffiano i venti freddi dell'inverno il lupo solitario muore, ma il branco sopravvive. Arriverà l'ora dei lupi (cit)

L
LyannaSnow
Confratello
Utente
1015 messaggi
LyannaSnow
Confratello

L

Utente
1015 messaggi
Inviato il 11 agosto 2016 13:01 Autore

Ho finalmente (dopo lunghe ricerche anche io :stralol: ) trovato notizie sulla tomba di Lancillotto :)

 

Lancillotto, è orfano e cresciuto dalla dama del lago Viviana. Diviene cavaliere di Artù. La tomba che trova Lancillotto si trova a Dolourous Guard, lo stesso posto dove verrà imprigionata Ginevra. Il suddetto castello/torre era chiamato così a causa di un incantesimo malvagio. Lancillotto spezza l'incantesimo e trova questa tomba nelle cripte del castello/torre. La tomba è ricoperta da una grande lastra di metallo decorata di gioielli. Sulla lastra c'è scritto che solo colui che conquisterà il castello sarà in grado di sollevare la lastra di metallo. Alza la lastra e vi trova scritto "Qui giace Lancillotto del lago, figlio di re Ban". Egli viene così a sapere che quello è il luogo dove è stato destinato a riposare per sempre dopo la sua morte e scopre inoltre i suoi veri natali. Secondo una teoria che gira su reddit anche Jon Snow troverà la sua tomba nelle cripte di Grande Inverno, grazie a cui similmente a Lancillotto verrà a conoscenza dei suoi veri natali.

 

http://www.pantheon.org/articles/j/joyous_gard.html


He is the prince that was promised, and his is the song of ice and fire

 

C.K.P.K Comitato Kitters per Kit: perchè a noi ci piace! :figo::figo::figo:

 

The north remembers

 

Quando soffiano i venti freddi dell'inverno il lupo solitario muore, ma il branco sopravvive. Arriverà l'ora dei lupi (cit)

E
Ellyn Reyne
Confratello
Utente
302 messaggi
Ellyn Reyne
Confratello

E

Utente
302 messaggi
Inviato il 11 agosto 2016 14:52

Secondo una teoria che gira su reddit anche Jon Snow troverà la sua tomba nelle cripte di Grande Inverno, grazie a cui similmente a Lancillotto verrà a conoscenza dei suoi veri natali.

Questa teoria (che, ovviamente, non conoscevo) mi piace TROPPO.

 

Ok, inizio a immaginare cose. XD

Jon si reca nelle cripte, sposta accidentalmente una leva, magari la mano della statua di Lyanna, e sente uno scatto alle proprie spalle, che rivela l'esistenza di un passaggio segreto. Questo conduce ad un ambiente in cui si trova la tomba di *Nome* Targaryen (magari con tanto di iscrizione che narra, in pochi versi, tutto il narrabile circa la sua nascita) e, al suo interno, un documento e/o un oggetto appartenuto a Rhaegar (le corde dell'arpa o un gioiello Targaryen...qualcosa che avrebbe potuto facilmente donare a Lyanna e che quest'ultima aveva con sé nella ToJ). E così, in beata solitudine, Jon vede l'interrogativo da cui è stato tormentato per l'intera durata della propria esistenza sciogliersi come neve al sole...

Sa un po' di Indiana Jones, non lo nego. Ma un qualunque Bran o Howland Reed che se ne esca con conversazioni alla "How I met your mother" (teorie diffusissime) non creerebbe un pathos, un crescendo di tensione equiparabile a un eventuale twist in stile Lancillotto... e un super omaggio letterario al celeberrimo ciclo arturiano conferirebbe notevole sacralità alla scena!

 

Se tanti parallelismi saranno sicuramente stati involontari, credo proprio che quello con Lancillotto non lo sia del tutto. Nel dare nomi a castelli, fiumi e quant'altro, Martin si è sempre assicurato che non ne esistessero già di simili, in altre mitologie o universi fantasy (in un'intervista lessi che abbiamo rischiato di avere le Montagne Nebbiose 2.0). Tower of Joy non è di certo il primo nome che viene in mente per una torre, e la somiglianza con Joyous Gard è lampante...



Iceandfire
Confratello
Utente
5939 messaggi
Iceandfire
Confratello



Utente
5939 messaggi
Inviato il 11 agosto 2016 19:28

Esattamente,inoltre Martin quando parla di fatti storici accaduti a cui ha fatto riferimento non parla mai della leggenda di Artù perché altrimenti il seguito della storia sarebbe ben chiaro...:)


Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

bQ7ab7S.png;
« I am a wolf and I fear nobody. »

''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''

« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »

''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 

E
Ellyn Reyne
Confratello
Utente
302 messaggi
Ellyn Reyne
Confratello

E

Utente
302 messaggi
Inviato il 12 agosto 2016 16:38

E, a proposito di somiglianze che - chissà! - potrebbero chiarire alcuni punti della trama di Asoiaf, e riprendendo il discorso sul Re Pescatore da dove l'avevamo lasciato, ecco che arriviamo a...

 

Lyanna Stark,

personaggio a metà tra Elaine di Corbenic e la regina Ginevra

 

 

Sappiamo che il Re Pescatore aveva una figlia, Elaine di Corbenic, descritta da Malory come “passing fair and young” (cfr. AGOT, Ned: “Lyanna had only been sixteen, a child-woman of surpassing loveliness”).

Ora – e qui il parallelismo diventa pura speculazione – così come Elaine si innamorò ed ebbe un figlio (Galahad) da Lancillotto, che l’aveva salvata da un bagno bollente (ciò sa un po’ di Targaryen…), potrebbe esser capitato qualcosa del genere alla nostra Lyanna, scampata – grazie a Rhaegar - alla follia di Aerys II. Sul perché Aerys dovesse avercela con lei e, presumibilmente, volerla morta, ecco che ci viene incontro una popolarissima teoria che pone la ragazza nei panni del misterioso Cavaliere dell’albero che ride….il quale Cavaliere, come ben sappiamo, non mancò di suscitare l’ira del Re Folle in quel di Harrenal‼

 

Dando per veritiera la suddetta teoria, immaginiamo il seguente scenario: Aerys viene a conoscenza della verità su “Ser” Lyanna e decide di punire la ragazza con la morte; Rhaegar si oppone pubblicamente al padre, incoronando Lyanna Regina del torneo e ponendola, simbolicamente, sotto la propria protezione; alcuni mesi dopo, Lyanna si trova a Delta delle Acque e Aerys manda i cavalieri della guardia reale a prenderla, affinché venga consegnata e, verosimilmente, incenerita dalla “giustizia del Re”; i cavalieri più vicini a Rhaegar e il principe stesso, però, convertono l’ordine di cattura in missione di salvataggio, portando Lyanna al sicuro a Dorne, dove ella concepirà e genererà Jon.

Quest’ultimo passaggio ricorda tanto la storia di Ginevra: anch’ella, condannata al rogo, fu tratta in salvo da Lancillotto, che la confinò al sicuro nella Joyous Gard.

 

In estrema sintesi:

  • Lyanna/Elaine: giovinezza e innocenza, travestimento(?), nascita di un figlio;
  • Lyanna/Ginevra: ira del re e conseguente condanna a morte, salvataggio e confinamento nella ToJ;
  • Rhaegar nel ruolo di Lancillotto, in entrambi i casi.

Qui il discorso è riportato in maniera più approfondita: https://ladygwynhyfvar.wordpress.com/2016/02/21/lyanna-stark-elaine-of-corbenic-into-gwenhyfar/

Naturalmente, l’attendibilità della teoria è strettamente legata all’identità del Cavaliere dell’albero che ride.

 

Voi cosa ne dite? A me pare un’ipotesi fantasiosa ma non propriamente illogica. Direi, anzi, che questa teoria cerca di individuare un pattern nel caos della storia a noi nota: le circostanze del rapimento di Lyanna non sono per niente chiare e sarebbe piuttosto stupido, da parte del principe ereditario, scatenare una guerra in grado di dilaniare il reame e stroncare il proprio regno prima ancora che esso inizi, al solo scopo di generare la terza testa del drago… Una fuga d’amore, poi! Questa sarebbe senz’altro una soluzione illogica o quantomeno inverosimile, nell'iperrealistico mondo di Asoiaf, se non supportata da altre motivazioni.

 

Comunque, su eventi di Harrenal e rapimento di Lyanna sarà fatta luce al momento opportuno (Martin dixit). Non resta che attendere!



Iceandfire
Confratello
Utente
5939 messaggi
Iceandfire
Confratello



Utente
5939 messaggi
Inviato il 13 agosto 2016 17:25

La magia ha un ruolo importante sia nella leggenda di Artù che nelle vicende di un altro ragazzo che è stato fatto re (nella serie ...per ora ),inoltre le gesta di Artù sono collegate alla sua spada o meglio alle sue spade

Infatti la famosa spada che Artù estrae dalla roccia non è Excalibur,ma un'altra spada

L'autore inglese sir Thomas Malory, ne La morte di Artù, scrisse che la spada che Artù aveva estratto dalla roccia non era Excalibur, poiché Artù aveva rotto la sua prima spada in uno scontro con re Pellinor; lo stesso viene affermato nella francese Suite du Merlin (Prosa di Merlino)

Poco dopo, Artù ricevette una nuova spada dalla Dama del Lago, e questa era chiamata esplicitamente Excalibur: una spada diversa, secondo Malory, dalla prima.

Da https://it.wikipedia.org/wiki/Excalibur

Parallelamente Jon si avvale di 2 spade, la prima e' Lungoartiglio che gli regala Il Lord Commander dei GdN,Mormont che lo ritiene degno di avere la spada di acciaio di Valyria della sua famiglia,essa e' una spada bastarda, ovvero una spada da una mano e mezza, almeno un piede e mezzo più lunga di una spada lunga .Ma non credo che Lungoartiglio sarà la portatrice di luce

Excalibur ,la SECONDA spada di Artù ,fu ricavata dal metallo contenuto in un meteorite,esattamente come la spada Alba di Sir Arthur Dayne

http://wiki.ghiaccioefuoco.com/view/Alba

che e' stato ucciso da Alba mentre Jon nasceva e che Ned aveva poggiato,ancora sanguinante, a capo di un letto fradicio di sangue.Quindi si può ipotizzare che a Jon sarà data in qualche che modo Alba,la portatrice di luce.Da chi?

Ad Artù Excalibur è stata data dalla Dama del lago,presumibilmente Viviana,sulla cui leggenda si è ipotizzato molto,addirittura si è parlato della ninfa Teti.

Ma l'interpretazione più calzante,visto che Martin prende spunti,non copia tutta la traettoria di un suo personaggio è un'altra secondo me

All'interno del ciclo narrativo del romanzo Ecalibur, Nimue è una giovane irlandese trovata e accudita da Merlino. La giovane Nimue, dagli occhi scuri e i capelli neri, infatti era destinata alla schiavitù, ma la nave che la trasportava affondò e lei fu l'unica sopravvissuta. Questo evento fece credere a Merlino che fosse una protetta degli dei.

Nimue crebbe con Derfel Cadarn, suo amico d'infanzia, poi amante ed infine nemico, sull'isola di cristallo, con l'intento di diventare sacerdotessa e riportare gli Dei in Britannia. Odia i romani, i cristiani e tutto quello che non è britannico, poiché ha interrotto il legame che c'era tra gli Dei e la popolazione originale del luogo. All'età di tredici anni diventa amante di Merlino, che condivide con lei i segreti del Druidismo. In sua assenza è lei a tenere le redini della tenuta del druido. In occasione dell'arrivo di Gundleus di Siluria, è lei a spaventarlo e farlo fuggire via, ingannandolo facendogli credere di usare la magia, mentre invece era solo un trucco"

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Dama_del_Lago

Ricorda qualcuno vero?Tenendo conto delle leggende celtiche (oh sì) viene in mente la Dame Blanche

La Dame Blanche, or the White Lady, is a figure featured in the mythologies of various Celtic countries. She is often identified with Macha of ancient Irish mythology, and is variously known as the Dryad of Death, Queen of the Dead, and the Crone form of the Goddess. She is associated with death, destruction, and annihilation

http://outlander.wikia.com/wiki/La_Dame_Blanche

The Dames Blanches were reported in the region of Lorraine (Lotharingen) and Normandy. They appear (as Damas blancas, in Occitan), in the Pyrenees mountains, where they were supposed to appear near caves and caverns.

Thomas Keightley (1870) describes the Dames Blanches as a type of Fée known in Normandy "who are of a less benevolent character.

https://en.m.wikipedia.org/wiki/Dames_blanches

Sinonimi di dame blanche sono , Melusina, Meluzina, Melisande

Quindi Melisandre potrebbe essere Viviana,la dama del Lago,e secondo me in un modo o nell'altro lei dovrebbe dare Alba,la spada di ser Arthur Dayne a Jon

Nella leggenda di Artù,Viviana è colei che strega Merlino e porta Artù morente ad Avalon dopo la Battaglia di Camlann

Ad Avalon a lungo i cristiani e i druidi avevano vissuto fianco a fianco; ma poi erano arrivati i romani e avevano sradicato i sacri boschi dei druidi, accusandoli di praticare il sacrificio umano. La loro vera colpa era stata quella di esortare il popolo a non accettare le leggi romane. Allora, per proteggere l' ultimo rifugio della loro scuola, i druidi avevano operato l'ultimo grande cambiamento rimovendo lisola di Avalon dal mondo dellumanità. Adesso Avalon era celata nella nebbia. Le genti delle Tribù sapevano dovera e là andavano a ad adorare. I romani, divenuti cristiani dal tempo di Costantino, credevano che i druidi fossero stati sconfitti dal Cristo, e non sapevano che erano ancora vivi e si tramandavano il loro sapere nella terra nascosta. Se voleva, Viviana poteva vedere con la vista duplice, perché era la grande sacerdotessa di Avalon. Quando voleva, vedeva la torre che avevano costruito su Tor, il Monte Sacro dell'iniziazione: una torre dedicata a Michele, uno degli angeli ebraici la cui antica funzione era domare il mondo inferiore dei demoni

Da Le nebbie di Avalon di Marion Zimmer Bradley

Troppa fantasia?Ah saperlo...

Ps: Alba rimarrà a Stelle al Tramonto finché non sorgerà una nuova Spada dell'Alba

George R. R. Martin ......................


Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

bQ7ab7S.png;
« I am a wolf and I fear nobody. »

''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''

« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »

''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 


Iceandfire
Confratello
Utente
5939 messaggi
Iceandfire
Confratello



Utente
5939 messaggi
Inviato il 17 agosto 2016 20:57

Circa il Merlino di Jon The King in the North,in effetti anche altri personaggi potrebbero rivestirne il ruolo

Innanzitutto Maestro Aemon che protegge ed aiuta Jon e lo consiglia in ogni occasione..ne segue la crescita da ragazzino onorevole ma avventato a Lord Commander dei guardiani della notte,la spada che difende i domini degli uomini... una spada nella roccia...della barriera.

Poi c'è Bloodraven ,no perché la prigione di Merlino viene descritta come: una grotta, un grande roccia ,una torre invisibile e.....un albero

E pure qui corvi a volontà,persino il corvo di Mormont che chiama Jon RE,lo incorona di fatto.

Ma mi è venuta in mente una quinta possibilità e cioè che in fin dei conti il ruolo di Merlino possa essere ricoperto anche da Howland Reed che aiuta Ned ad entrare nella torre (parallelo con la torre di King Arthur),Torre sorvegliata da 3 cavalieri e che probabilmente lo aiuterà nella conferma del suo legittimo sangue reale

 

Per inciso sia Re Artù che Jon sono acclamati spontaneamente , quasi alla stregua di " imperator" romani da altri lord o cavalieri che dir si voglia infatti nel loro caso non conta essere discendenti legittimi di una testa coronata,ma conta il valore espresso nei fatti

Arthur estrae una spada dalla roccia,cosa che nessuno era riuscito a fare,Jon vince la battaglia dei bastardi e per buon peso vendica pure la sua casata...insomma sono stati acclamati sul campo dopo "una vittoria" dalle proprie truppe,non per diritto di sangue

 

Ancora Arthur ha una armatura con su lavorato un drago di bronzo che luccica ,,egli ,è di fatto un drago esattamente come Jon Snow Targaryen :avrà anche lui un drago di bronzo sull'armatura e non solo?


Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

bQ7ab7S.png;
« I am a wolf and I fear nobody. »

''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''

« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »

''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 

Messaggi
38
Creato
8 anni fa
Ultima Risposta
6 anni fa

MIGLIOR CONTRIBUTO IN QUESTA DISCUSSIONE