Mah io non direi che Cersei abbia vinto.....ha perso tutto, figlio, famiglia (Jiamie sicuramente gli volterà le spalle e i Lannister rimanenti non prenderanno bene la morte di Kevan) alleati (Qyburn escluso che pero non conta nulla) per un potere tutto sommato effimero.
Certo c'è la soddisfazione nell aver ucciso tutti quelli che ostacolavano il suo potere ma ne è valsa la pena ?
Inoltre forza e indipendenza, ha fatto tutto Qyburn. Lui ha resuscitato Gregor, lui si è impossessato delgi uccelletti e ha scoperto dell'Altofuoco, lui ha organizzato il tutto.
Se non fosse stato per lui col cavolo che Cersei sarebbe salita sul trono.
Non è proprio così, è lei che da l'input a Qyburn per cercare se questo Altofuoco ci sta o no, poi certo che non andava lei in giro per cunicoli a cercare, ma mi sembra pure ovvio. È lei che intuisce le potenzialità di lui, lo tiene a corte e gli permette di continuare gli esperimenti, è lei che gli dice di ammazzare Pycelle. Si serve di lui come tutti gli altri si servono di altre persone, è normale. Ma le idee sono partite da lei. Cersei nella sua ottica, magari anche ormai da folle eh, ha vinto, ha ammazzato tutti i suoi nemici, quando invece per esempio Olenna la dava per spacciata perché era rimasta sola. Ha perso il figlio, ma questo ormai lo aveva già messo in conto data la profezia. Poi durerà poco, rimarrà ancora più sola, ma al momento lei ha vinto, la prima donna Regina, alla faccia pure del padre che la ignorava (giustamente per carità).
Mah, Qyburn se lo tien appresso perchè gli fa comodo un leccapiedi, ma la Montagna la resuscita lui di sua iniziativa
Poi un conto e vincere nella sua ottic,a un altro e vincere per davvero.
Il 20/6/2016 at 14:49, SkagosDirewolf dice:
Brienne squarciava gente a metà nei libri assieme a Podrick. Non è tutta invenzione di D&D.
Certo con la differenza che la Brenne dei libri è un personaggio umano con i suoi limiti (fa fatica a battere Rourge e rischia di morire contro Mordente). Nella serie Brienne è Terminator
Risollevo questo topic perchè forse ora possiamo dire qualcosa di nuovo o differente.
In linea di massima concordo sul fatto che far ricoprire alle donne tutte queste posizioni di potere, con gli atteggiamenti che queste hanno, potrebbe esser visto come positivo e paritario solo da chi abbia un concetto di donna secondo me abbastanza basso.
Spiego meglio il concetto: nella vita reale le donne sono molto apprezzate , anche nel mondo del lavoro, per le doti empatiche, la capacità di relazionarsi, la capacità di gestire i conflitti. Queste abilità abbastanza legate al genere femminile, anche se non esclusive di questo ovviamente, sono il risultato di secoli di storia in cui le donne hanno imparato a farsi valere proprio per il loro modo di essere. Portare avanti il proprio modo di essere vuol dire capire e valorizzare il proprio potenziale femminile:imitare gli uomini è probabilmente il modo più svilente di sostenere l'emancipazione femminile. Dentro la serie ci sono diversi personaggi che scimmiottano gli aspetti più stereotipati del comportamento "maschile". Non credo che questo sia un messaggio felice da lanciare in una serie televisiva. Dovrebbe passare invece il messaggio che si, la storia ha fatto delle donne dei temperamenti piuttosto pratici, abili nell'ascolto e anche nella risoluzione dei conflitti...sopratutto però empatiche e relazionali, di solito in misura un tantino maggiore rispetto agli uomini. Invece di mostrare personaggi così virilizzati potevano farci vedere quanto risolutivi possono essere questi valori.
Io credo che qui si cavalchi il "girl power" nelle accezioni più deboli.
Inoltre viene da chiedersi che ruolo attribuiscano tanto Martin che gli sceneggiatori alla dolcezza, sia per quel che riguarda gli uomini che per le donne. Il mondo di Martin è un fantasy anomalo in quanto a crudezza, ma non pensate che a tratti abbia spinto troppo nel sottolineare la vulnerabilità dei personaggi più dolci o sensibili?sopratutto voi pensate che ne siano rimasti sia tra gli uomini che fra le donne?
Concordo, la dolcezza viene spesso brutalizzata e quasi banalizzata. Soprattutto se la crudezza di Martin può configurarsi come realismo estremo anche in funzione di critica mi chiedo quanto questo venga percepito.
Comunque tanto per parlare di femminismo spicciolo ho trovato abbastanza ridicolo e allucinante il fatto che in questa stagione ormai le donne, oltre a farne le veci, vestano persino tutte come gli uomini. A parte Sansa, vediamo infatti che tutte le altre hanno un look molto mascolinizzato e mi chiedo se sia un puro caso. Non è che indossare una gonna sia segno di debolezza e francamente in un medioeval fantasy non lo trovo nemmeno così scandaloso.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Sono del tutto d'accordo, e non ritengo affatto banale la questione degli abiti. Questa scelta sembra rispondere infatti più a esigenze modaiole che non di "rispetto" del clima fantasy, per quanto crudo possa essere. In fondo questo è un genere che si nutre di richiami cavallereschi, e aver scacciato via, anche a livello visivo, oltre che caratteriale, le Ladies, sta spostando lo show in una direzione più marcatamente marziale.
Discorso complesso. Diciamo che la loro idea della donna sfiora il macchiettistico. Non vi sono mezze misure tra la Giovanna d'Arco priva di umanità e una rivisitazione moderna della Frinè. La donna è in GoT strumento mediante il quale esercitare il potere con sfondo sessuale, varia tra una figura alla hetairas e una contraddizione di mascolina saccenteria. E' un elemento di catarsi dominante, incapace in molti casi di mostrare forza sotto il profilo emotivo e psicologico, ma solo di esercitarla mediante azioni materiali e sensazionalistiche. Pertanto ogni forma di emotività che segue di pari passo un certo tatto e una delicatezza diviene nella loro concezione un segno di debolezza e poco interessa. Senza dubbio finale scelgono perlopiù il tratto della femme fatale, affinché accattivi un certo tipo di pubblico. Dunque parte il raffronto tra la Beatrice Dantesca e la Cleopatra più teatrale, incapaci di constatare che vi siano molti casi di equilibrio.
Catelyn Stark, ad esempio, è una donna forte priva di sensazionalismi e mascolinità, priva di aspetti che possano ricondurla ad una macchietta. E' piena di incertezze ed emotività, ma ciò non la rende meno valorosa sul piano umano e meno rispettabile di un uomo.
« I did what I thought was right. » Jon Snow
« There are no men like me. Only me. » - Jaime Lannister
« No one can protect me. No one can protect anyone. It's true, I am a slow learner, but I learn. Winterfell is Our Home, we have to fight for it. » - Sansa Stark
« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark
« A good act does not wash out the bad, nor a bad act the good. » - Stannis Baratheon
Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.