Penso sia lo scandalo dell'anno, per lo meno nel settore dell'automobile: sto parlando del caso delle emissioni "truccate" da Volkswagen.

Il quasi primo produttore mondiale di automobili (perché a questo punto i giapponesi di Toyota mi sa proprio che si tengono stretta la loro leadership per qualche mese ancora) è stato accusato di aver montato aver barato durante i test ufficiali di controllo delle emissioni di alcuni suoi motori Diesel.

Il danno, soprattutto in termini di immagine, non è solo per VW - alcuni ipotizzano dal crollo delle vendite fino, addirittura, al fallimento (molto improbabile quest'ultimo caso, se posso dire la mia) -, ma anche per il sistema economico-produttivo della Germania.

Che ne pensate?

Nel frattempo, vi lascio anche questo link all'articolo

di Enrico De Vita, giornalista dell'auto, di quelli che di auto ne capiscono davvero davvero.

Parto dal presupposto che, i tedeschi, le mani proprio pulite pulite non le hanno; credo che, forse, qualche trucchetto per accaparrarsi una fetta maggiore del mercato automobilistico americano l'abbiano usato.

Sul banco degli imputati è salito infatti il motore 2.0TDI, e sarebbero stati ritirati dal mercato americano un sostanziale numero di auto nei modelli compresi da Golf, Passat e Jetta (che è un modello specifico per il mercato USA)....fonte, la Gazzetta dello Sport di lunedì o martedì scorso (lo so perché stavo leggendo un'articolo riguardante la F1).

La verità è che gli americani, oggi, vogliono i motori puliti e le macchine potenti......ok, è come dire "voglio i capelli biondi senza decolorare"......inoltre, a quanto so (ma potrei sbagliare, perché non ho fonti certe su cui basarmi) i controlli dell'EPA sono tendenzialmente più stretti rispetti a quelli europei; il che mi pare anche giusto, visto che fino a pochi anni fa loro, gli americani, neanche sapevano che cosa volesse dire "auto poco inquinanti".

Il caso è ancora più emblematico perché colpisce una delle maggiori case automobilistiche al mondo; un vero e proprio colosso delle auto.....se fossi complottista, potrei azzardare che, essendo la Volks Wagen una casa tedesca ed essendo i tedeschi visti non proprio di buon occhio da mezzo mondo nell'ultimo periodo, questa potrebbe essere una bella montatura per colpire l'immagine della produttività germanica nel mondo.....insomma un caso più economico-commerciale che legale (perché di fatto, ci sarebbe in ballo una vera e propria truffa!)

Tuttavia non sono complottista, e non credo che i tedeschi siano immacolati; dico solo che forse, si è volutamente esagerato con le accuse.......ribadisco che gli americani hanno cominciato a "prendersi cura" di materie strettamente legate all'ecologia da pochi anni, quando Europa i concetti di "motori puliti" e, per dire, "raccolta differenziata" fanno parte del quotidiano già da un bel pezzo (ok, con tutte le varie differenze tra nazione e nazione)

In questo frangente sicuramente gli USA sono parte lesa, ma secondo me ci sguazzano abbastanza levando l'indice accusatorio......

Va detta una cosa: questo caso sta facendo molto scalpore perché VW è la (quasi) numero uno al mondo, è una marca tedesca - al di là del momento contingente, l'infallibilità tedesca è uno dei temi "must" nella comunicazione del settore - e poi il tema delle emissioni, dell'inquinamento ecc. è una delle argomentazioni di vendita e leva di "brand awarness" più usate in questo momento nel mondo dell'automobile.

Tuttavia, come racconta De Vita (che vi garantisco è un professionista serio e preparato), non è una cosa nuova che esistano degli "escamotage" per fare bella figura durante il test del ciclo di misura. Per non dire del fatto che i dati ufficiali su consumi, prestazioni ecc. spesso sono largamente arrotondati dalle Case (chi legge abitualmente testate motoristiche sa che più di una marca e più di un modello è stato preso in castagna).

Il caso fa scalpore per le dimensioni, per il momento, per il marchio. Da osservatore un po' interno vi posso anche dire che periodicamente c'è una "pecora nera" in questo mondo: ci fu il caso Mercedes con il "test dell'alce", più di recente la stessa Toyota con il "pedale gate" (le immagine del presidente che si inchinava penso abbiano fatto il giro del mondo). Non dica che si risolverà in una bolla di sapone (o nuvola di fumo? ), ma credo che anche VW "passerà la nottata".

Ora per VW, secondo me inizia la parte più tosta, o "challenging" come la chiameranno i manager nelle prossime riunioni aziendali, vale a dire gestire in maniera infallibile (o con danni limitati) anche questo momento di crisi di immagine. I due signori sopra l'hanno fatto. A volte si sono anche beccati i complimenti per il bagno di umiltà e le iniezioni di responsabilità che hanno dovuto fare. Bene o male ne sono usciti e sono ancora lì.

Bha, si vedrà nei prossimi mesi come ne usciranno i tedeschi; certo è che l'amministratore delegato Martin Winterkorn si è dimesso (credo fosse un'atto dovuto)......spetterà a ceo entrante, Matthias Müller non scottarsi troppo con la patata bollente tra le mani....

Sono sostanzialmente d'accordo con quanto affermi; ricordo perfettamente i test fatti sulle primissime Classe A di Mercedes, di quanto si imbarcavano e di quante ne ritirarono dal mercato....eppure Mercedes, ed anche il modello Classe A, continuarono a vendere......quindi, per quanto potranno sicuramente risentire di questo scossone, sono certa che in VW sapranno superare la cosa.

Rispetto all'articolo postato da Maya non faccio fatica a credere alla parte del "così fan tutti"; mi riesce più difficile credere alla parte "complottista" contro i motori diesel, anche perché è pur vero che in un caso (BMW, sempre tedesca) i test erano stati superati alla perfezione.

Rispetto agli altri casi citati, che possono essere stati o almeno essere stati fatti passare come errori di progettazione, qui c'è il dolo di un costruttore che ha volutamente mascherato la realtà dei fatti avvalendosi di leggi compiacenti o poco accurate.

La speranza è che 1) questi controlli non si fermino e 2) vengano predisposte tipologie di controlli che impediscano ai costruttori in malafede di usare queste tecniche.

A tale proposito, poiché si parla di centraline e quindi la parte software è determinante, mi permetto di osservare una cosa: il codice di una centralina è ovviamente proprietà intellettuale della casa costruttrice, che ha il diritto di pretendere che le altre non la copino; e quindi non è ispezionabile. Ma è corretto che qualcosa che deve rispondere a determinati standard di legge, e che abbia l'intelligenza di capire quando è in atto un controllo, non sia "smontabile" per vedere se costruito onestamente?

Faccio un paragone: immaginate di scaricare l'app di TripAdvisor. Chiaramente non ne vedete il codice, vi fidate che funzioni bene. E immaginate con l'uso, attraverso un controllo incrociato, di scoprire che quell'app vi ignora le offerte fatte da una certa catena di hotel. E immaginate infine che quell'app sia talmente sofisticata da rendersi conto che in determinate situazioni invece il filtro non lo deve fare. Chiaramente non la prendereste bene. E altrettanto chiaramente, se il codice sorgente di quell'app fosse stato a disposizione delle autorità competenti prima della sua commercializzazione, la frode non avrebbe potuto avere luogo (e se il codice fosse anche stato libero si sarebbe potuto sgombrare il campo anche da casistiche di autorità colluse).

Si ripropone qui il rapporto tra esigenza di trasparenza della collettività e di segretezza a tutela dei propri asset da parte dell'azienda... ma forse questo episodio potrà servire per spostare l'ago della bilancia.

Mi rendo conto che è un argomento collaterale rispetto allo scandalo in sé, ma mi sembra un risvolto estremamente interessante proprio per la vastità dei campi in cui si applica.

Alla parte complottista onestamente non credo neppure io, ci tengo a precisarlo. Vabbè che io non credo mai alla parte complottista.

Sull'ultimo punto che dici davvero si potrebbe aprire una parentesi grande.

Io sapevo, sempre da fonte Gazzetta dello Sport, che VW sarebbe, diciamo, stata sgamata perché i test che di solito vengono effettuati sui motori per confermarne l'idoneità invece di farli "indoor", sono stati effettuati, mi pare dall'Università della Virginia, direttamente su strada (per questo la centralina non avrebbe riconosciuto che il motore era sottoposto ad un test); mi chiedo, la stessa cosa è stata effettuata anche con i motori BMW? O meglio ancora, verrà effettuata anche per successivi controlli?

Inoltre, consideriamo che il motore 2.0TDI di VW è montato, oltre che su Golf, Passat ed altri modelli recanti il marchio VW, anche su Seat, Skoda ed AUDI che fanno parte del gruppo VW; perché qui in Europa nessuno si è accorto di nulla? Tutti compiacenti con il colosso tedesco, oppure qui i test si fanno con altre dinamiche e secondo altri parametri? Probabilemente sì, visto che viene comunque dichiarato che i controlli USA sono più restrittivi dei nostri europei.

Resta il fatto che il danno, per lo meno quello d'immagine, c'è ed è pure bello grosso; reale o gonfiata, resta comunque una truffa al danno degli utenti finali......

Si sta dando un'occhiata dentro ad un vaso di Pandora :)

Lo scandalo è grave e come già detto c'è il dolo; non è un pezzo progettato male, è esattamente una precisa volontà di fare furbate via software!

Come dice l'articolo, tutto sommato, dov'è la novità?

Da sempre ai controlli su emissioni e consumi si altera la pressione delle gomme, la trasmissione, la mappatura del motore, si sigillano cose per motivi aerodinamici, si arrotonda sul sensore, sulla misura, si montano sedili più leggeri .... qualsiasi cosa pur di far uscire il numeretto magico.

Il punto è che, confrontandomi con tutti gli addetti ai lavori, se qualcuno si prendesse la briga di cominciare a controllare tutti i marchi ne avremmo davvero tanto di che piangere.

Ora, è stato ufficialmente scoperto e messo in pubblico uno di questi espedienti, uno dei più sofisticati! E' arrivata piena confessione ed ora ci si becca le conseguenze. Un po' come copiare a scuola, lo fanno un po' tutti, un po' tutti lo sanno ma alla fine se ti beccano con le mani in pasta qualcosa bisogna pur farlo.

Le altre case ben si guardano di sbandierare troppo la loro innocenza in antitesi ai kattivi tedeschi. Previdenti :)

Ad oggi le tecnologie per essere euro5/6 sul diesel ci sono, ma servono tanti apparati, costosi e voluminosi. Non è semplice.

I temi sono principalmente 2:

i test ufficiali sono sempre stati aggirati in lungo e in largo ed esistono molti modi per arrotondare.

I legislatori impongono vincoli sempre più stretti, ma la tecnologia fatica a tenere il passo e ci si avvia verso ben precisi limiti fisici. Tira e tira la corda, che poi si spezza.

PEr chiudere: se proprio devo pensare ad un gomblotto, mi piace pensare al vecchio Piech, che possiamo approssimare ad una versione tedesca della famiglia Agnelli. Lui, il proprietario, voleva mandar via Winterkorn questa primavera ma non ci è riuscito (Articolo di questo aprile)per via del parere contrario del board. All'epoca Piech la prese molto male e minaccio reazioni eclatanti (fra cui anche vendere le proprie quote a stranieri etc). Ecco, se proprio devo pensare ad un gomblotto mi piace questo --> fra l'altro oggi è diventato CEO proprio la persona che voleva Piech (ma in realtà NON credo ad un complotto)

PS

Inserire un sw civetta nella ECU motore non è affatto banale, magari poi salta fuori che è stato il fornitore stesso della centralina a fare il giochetto oppure a proporlo

Inserire un sw civetta nella ECU motore non è affatto banale, magari poi salta fuori che è stato il fornitore stesso della centralina a fare il giochetto oppure a proporlo

Ovviamente ti riferisci a Siemens e Bosch, vero? Vero? VERO?

Scherzi a parte, che il fornitore inserisca del codice a insaputa del cliente dovrebbe essere impossibile. Un cliente non compra a scatola chiusa, anzi, detta letteralmente le specifiche e ha comunque il diritto di superare tutti i controlli DRM per vedere ogni singola riga di codice, visto che compra sia il prodotto materiale che quello immateriale.

Il caso di complicità tra fornitore e cliente invece mi sembra invece uno scenario assolutamente probabile.

Un'altra domanda per Ciro: la BMW X5 però i test li ha superati perfettamente, quindi strumenti tecnologici in merito esistono. Forse non sono così a buon mercato da poter essere montati su auto più economiche?

 

 

Un'altra domanda per Ciro: la BMW X5 però i test li ha superati perfettamente, quindi strumenti tecnologici in merito esistono. Forse non sono così a buon mercato da poter essere montati su auto più economiche?

 

Non conosco i dettagli, ma so che esistono catalizzatori SCR che utilizzano serbatoi di "ammoniaca" in grado di ridurre molto i NOx. E' una soluzione specifica per i NOx ed è si molto costosa (e credo anche voluminosa, non a caso la X5 è sia costosa che voluminosa )

In ambito supersportivo invece posso dire che il mercato si sta spingendo sempre più verso soluzioni ibride: per come sono concepiti attualmente i test di emissioni, se ho un polmoncino di energia elettrica a bordo posso allegramente sfruttare allo stremo la parte elettrica durante il ciclo di test per fare bella figura.

Uso meno il motore termico, consumo tutta l'energia immagazzinata a monte nella parte elettrica (ovvero in batterie) e il test passa: che poi 10 metri dopo la fine del test la parte elettrica sia completamente scarica a nessuno importa, ormai il test è passato.

Leggo sui quotidiani odierni che anche Audi è rimasta impelagata nella rete... Skoda e Seat è questione di tempo, a questo punto.

Il silenzio tombale degli altri gruppi direi che fa capire che "il più pulito c'ha la rogna" (a memoria mi viene in mente solo una dichiarazione di professione di onestà da parte di Marchionne, ma dove sono Ford, GM, Toyota, Hyundai, PSA eccetera?), in questa storia, ma sarà interessante capire se e come si allargherà l'inchiesta.

Che VW possa crollare è difficile, ma sicuramente ne uscirà abbastanza ridimensionata.

Pensate sia possibile una cessione di qualche marchio? Intendo oltre la Daimler ai cinesi che già sembrava cosa sicura prima ancora dello scoppio di questo bubbone...

Credo più probabile che cederà qualche marchio minore, come Skoda o Seat; sicuremente si terrà stretta Audi, visto che completa la sua gamma......

Nel 2010 Toyota ha richiamato più di 8 milioni di auto per il pedale dell'acceleratore che su alcune vetture si bloccava. Ad inizio anno per gli airbag difettosi di Takata sono state richiamate ben 53 milioni di veicoli di varie marche in tutto il mondo.

In questo caso si parla di più di 11 milioni che sono davvero tante per un solo costruttore. Tuttavia, le emissioni falsate non sono - a mio avviso - paragonabili ad un pedale che si blocca o un airbag che non si attiva.

Qui c'è però la gravante che non si tratta di difetti di produzione (per i quali comunque non è detto che si possa sempre parlare di "tragica casualità") ed inoltre non si può ribaltare la responsabilità su un fornitore perché - come detto - non è che può essere avvenuto il "trucco" alle spalle della Casa.

Non pensi si arrivi alla cessione del marchio, soprattutto perché chi mai potrebbe comprarlo? Emissioni o no parliamo di un colosso che nemmeno in disgrazia può venir via per poco. Se posso essere onesta, neppure penso che ne uscirà ridimensionata più di tanto. La batosta sarà forte, ma io per prima comprerei ancora una VW. Anzi, sai come saranno stra-controllate da oggi anche per quegli aspetti che per altro non sono messi in discussione, in testa la qualità costruttiva? :)

Il silenzio tombale delle altre Case non mi fa pensare strano. Mi fanno pensare strano, invece, le dichiarazioni di professione di onestà in mancanza di una precisa richiesta di chiarimento. Se il mio nome non è tirato in ballo, perché mai devo abbinarlo? Le Case stanno a guardare per lo più in silenzio perché, come diceva il buon Enzo Ferrari,"i cog***ni son cari a tutti" (sic). :)

Il silenzio tombale delle altre Case non mi fa pensare strano. Mi fanno pensare strano, invece, le dichiarazioni di professione di onestà in mancanza di una precisa richiesta di chiarimento. Se il mio nome non è tirato in ballo, perché mai devo abbinarlo? Le Case stanno a guardare per lo più in silenzio perché, come diceva il buon Enzo Ferrari,"i cog***ni son cari a tutti" (sic). :)

Beh, una politica di condanna aggressiva (noi siamo puliti, se VW trucca queste cose chissà su cos'altro non è affidabile) potrebbe avere effetti molto importanti nel breve termine: questo è uno di quei casi in cui una discreta fetta di consumatori potrebbe superare quell'inerzia che ti fa propendere per continuare con gli stessi marchi nel tempo, e un cliente perso è difficile da riacquistare.

Comunque erroraccio nel mio post di prima, apprendo che Daimler non è parte della galassia VW. :)

Altra galassia, ma non troppo lontana... ;)

Il giochino dello screditare i concorrenti, mettendo le pulci nelle orecchie ecc., oltre ad essere poco signorile , non paga, soprattutto perché i "puri della fede" non esistono. In compenso, i bersagli hanno la memoria lunga. ;) Davvero c'è qualcuno in un qualunque settore industriale che se la sente di mettere la mano sul fuoco su tutto il suo processo di produzione in tutti suoi molteplici aspetti?

Ricordiamoci che qui parliamo di emissioni di CO2, non di freni che non funzionano. Non fraintendetemi: è gravissimo che una Casa abbia commesso una simile frode. E' gravissimo che lo abbia fatto un gruppo così importante. Siamo sinceri, però, io non vedo tutti questi consumatori che faranno il ragionamento: "una VW in promozione? Nahh, hanno barato sulle emissioni di CO2. Non glielo perdono. Piuttosto spendo di più per una coreana (con tutto il rispetto per la produzione coreana)". Se gli automobilisti si stracciassero le vesti per le emissioni di CO2, gireremmo già tutti con costosissime vetture elettriche o ibride. Invece il Diesel mantiene ancora il fascino senza tempo di una buona propulsione ad un prezzo molto più abbordabile.

Poi invece sbaglio clamorosamente e tra un anno "l'auto del popolo" e "la casa dei quattro anelli" saranno più solo i suggestivi titoli di altrettanti romanzi.