E fu così che vidi il Pendolo.
Il libro, insomma. Il Pendolo di Foucalt, nascosto nella riga bassa della libreria di mia madre. Di Umberto Eco, mica pincopallo. Sotto sessione estiva, quale scusa migliore per non studiare procedura civile I ?
Il libro è una decostruzione (e io ADORO le decostruzioni) del genere complottista tipo Dan Brown. Questo libro qui pensa però (cit un critico americano). È la storia di un collaboratore di un'editore che si trova invischiato nella palude di romanzetti danbrowniani (questo lavoro è di dieci anni prima del codice da vinci, NB: li ha sfottuti con grande anticipo) e finisce per creare per divertimento con i suoi amici una sua versione di teoria globale del complotto, templari e il resto, che chiamano scherzosamente il Piano.
Solo che poi il Piano forse è vero.
Ah, a me è piaciuto anche il codice da vinci, ma alla fine lo considero un libretto così. Questa invece è letteratura.
Non ho ancora finito di leggerlo (Non Spoilerate) ma mi sta piacendo quanto e forse di più del nome della rosa. Mi fa scompisciare o riflettere a seconda dei capitoli. Consigliatissimo.
Qualcuno l'ha letto alla Barriera? :)
Io lo lessi qualche anno fa.
Esprime perfettamente il pensiero intellettuale di Eco: vuoto, arzigogolato e tronfio.
Il codice da Vinci sarà pure vacuo, ma almeno è una vacuità onesta.
O forse sono io che non capisco nulla di letteratura.
Mai sentito, ma se è sullo stile dei libri di Brown può starci. Alla fine sono dei guilty pleasure, te li godi perché sono scritti decentemente e la trama ha una rivelazione dietro l'altra, arrivando a creare una lettura complessivamente piacevole
Per favore.... Eco è professore universitario "prestato" alla letteratura, Brown è uno scrittore che ha trasformato un argomento già esposto altrove in un best-seller, e ci campa sopra.
I gusti sono gusti, anch'io ho letto quasi tutto Brown, ma Eco ha un'altra classe.... Ed il Pendolo è il suo libro meglio riuscito, naturalmente i.m.h.o.....
Letto, letto... bellissimo.
Partiamo dal fatto che tutti i libri di Eco sono delle dimostrazioni di stile. La Misteriosa Fiamma della Regina Loana è forse il tentativo più estremo
SPOILER LA MISTERIOSA FIAMMA DELLA REGINA LOANA
visto che parla della storia di un uomo in coma dal punto di vista dell'uomo in coma
Tornando al Pendolo, io l'ho trovata una lettura edificante, istruttiva, e al tempo stesso leggera e divertente. Insomma, cosa chiedere di più?
Per far capire il rapporto tra i due autori... riporto da wikipedia un frammento di un'intervista a Eco:
<<Sono stato costretto a leggerlo [il codice da vinci], perché tutti mi facevano domande in proposito. Le rispondo che Dan Brown è uno dei personaggi del mio romanzo Il pendolo di Foucault, in cui si parla di gente che incomincia a credere nel ciarpame occultista.
Ma sembra che lei stesso sia interessato alla cabala, all'alchimia e ad altre pratiche occulte di cui parla nel suo libro.
No, nel pendolo di Foucault ho rappresentato quel tipo di persone in maniera grottesca. Ecco perché Dan Brown è una delle mie creature. >>
E per quanto riguarda la quantità di Cultura che Eco tronfio e fiero di esserlo continuamente ti sbatte in faccia facendoti sentire un povero ignorante... È una sensazione bellissima. Mi dà fiducia il fatto che esistano persone ancora così Colte, capaci di scrivere in un libro un dialogo così: "cosa fai nella vita?" "studio" "vai all'università, o studi?"
Ti dà un senso della quantità di sapere che vi separa misurabile solo in differenti unità di misura, e per fortuna tali Eruditi esistono davvero, il wwf dovrebbe farci un pensiero
Finito ieri sera! molto bello, confermo il mio giudizio. Soltanto magari un po' lento nella parte centrale, ma la fine fa perdonare tutto. Nezah...
Anche quando i Piani non sono reali, le persone che ci credono lo sono, fin troppo. Di conseguenza come insegna Lia (che personaggio!) non vanno prese sottogamba. Alla fine lo stesso discorso puo' essere fatto con le grandi religioni, in scala appropriata. Un ottimo romanzo complessivamente, voto 8-- (per la lunghezza tagliabile)
Per far capire il rapporto tra i due autori... riporto da wikipedia un frammento di un'intervista a Eco:
<<Sono stato costretto a leggerlo [il codice da vinci], perché tutti mi facevano domande in proposito. Le rispondo che Dan Brown è uno dei personaggi del mio romanzo Il pendolo di Foucault, in cui si parla di gente che incomincia a credere nel ciarpame occultista.
Ma sembra che lei stesso sia interessato alla cabala, all'alchimia e ad altre pratiche occulte di cui parla nel suo libro.
No, nel pendolo di Foucault ho rappresentato quel tipo di persone in maniera grottesca. Ecco perché Dan Brown è una delle mie creature. >>
E per quanto riguarda la quantità di Cultura che Eco tronfio e fiero di esserlo continuamente ti sbatte in faccia facendoti sentire un povero ignorante... È una sensazione bellissima. Mi dà fiducia il fatto che esistano persone ancora così Colte, capaci di scrivere in un libro un dialogo così: "cosa fai nella vita?" "studio" "vai all'università, o studi?"
Ti dà un senso della quantità di sapere che vi separa misurabile solo in differenti unità di misura, e per fortuna tali Eruditi esistono davvero, il wwf dovrebbe farci un pensiero
Anche Evangelisti, in uno dei suoi racconti, sbeffeggia Brown facendolo "giudicare" dal più famoso inquisitore letterario (anche se è esistito davvero) Emmerich. E se non ricordo male Brown viene parimenti sbeffeggiato da Palahniuk, per chi non lo conosce autore di Fight club ed altro.
Siamo a tutt'altro livello rispetto a Brown. Altro merito del Pendolo è di essere il libro successivo al "Nome della rosa". Non ci vuole certo molta fantasia ad immaginare che molti scrittori avrebbero cavalcato l'onda del successo aprendo un filone "medioevale". Eco. pur superesperto del periodo, non è mai caduto nella trappola, anche se molti l'hanno associato a "Q" di Luther Blisset uscito qualche anno dopo....
Sotto sessione estiva, quale scusa migliore per non studiare procedura civile I ?
Corteggiare una nuova ragazza, leggere un libro migliore, fare un bel viaggio...
Esprime perfettamente il pensiero intellettuale di Eco: vuoto, arzigogolato e tronfio.
Concordo pienamente. E mi sa che non siamo gli unici...
Eco. pur superesperto del periodo,
Ah, sì? e da quando? Forse sarà un filosofo che conosce bene la filosofia medievale, ma da qui a farne un super-esperto ne corre...
Eco è professore universitario "prestato" alla letteratura
A mio avviso faceva meglio a continuare a fare il professore universitario e lasciar stare la letteratura.
Da ultimo..non so quanti lo sappiano, ma Il pendolo di Focault fu beccato e sbeffeggiato da subito (dalla moglie di un disegnatore di fumetti che ne approfitto per farne una striscia comica, neanche da un critico esperto o da un lettore appassionato) per essere nient'altro che la scopiazzatura totale di un altro romanzo...e precisamente di Belphagor, il fantasma del Louvre!
^ perché ovviamente tu sotto esami fai viaggi. In secundis, la tua ragazza non ti lascia nemmeno un po' di tempo per leggere... Mi domando come tu abbia fatto con asoiaf.
Sul pensiero intellettuale e sul gusto possiamo divergere, ma il romanzo è ancora un libro, e i libri vengono scritti da intellettuali prima che da professori, e la seconda categoria DOVREBBE presupporre la prima, si spera. Le due cose non si escludono, anzi. Martin ha studiato approfonditamente la storia per scrivere la sua saga, chi un po' ne macina lo vede subito e nota quante cose sono state ispirate dai fatti. Perché la realtà supera sempre la fantasia, e dunque più la persona che scrive l'immaginario è competente nella realta meglio è.
Inoltre la trama di belphagor, per quanto riesca a trovare, mi sembra di tutt'altro tipo. Se vuoi corroborare le affermazioni coi fatti...
Bha....a scanso di equivoci....purtroppo, e lo dico con sano rammarico, al giorno d'oggi non è certo indispensabile essere professori e/o intellettuali per scrivere libri e/o romanzi....e questo, ahinoi, è sotto gli occhi di tutti; basta dare uno sguardo in libreria........
Senza far nomi, e senza quindi andare OT, basta andarsi a leggere qualche vecchia discussione presente in questa sezione di Barriera, in cui si parlava proprio di alcuni scrittori, definiti non proprio meritevoli di tale titolo, e delle loro opere.
Poi, è chiaro, de gustibus non disputandum est!
^ Lo so benissimo! e infatti ho detto "dovrebbe" e "si spera". Questa è quella che dovrebbe essere la regola, non mi stacherò mai di dire che se non sei un esperto di ciò che stai scrivendo è meglio che Non Scrivi!
EDIT
Dico quello che ho detto a mia mamma per spiegagli come lo avessi letto, visto che a lei era sembrato troppo difficile.
Eco è quasi al limite opposto del discorso qui sopra, sa quasi troppo, ma non è un imb****le e il suo non è un trattato: tutto ciò che serve a far andare aventi il romanzo è chiaro e limpido. Basta capire che non è previsto che tu capisca ogni singola parola, è una tattica, un po' come in Accelerando di Charles Stross (che invece non mi è piaciuto tanto perché nel non far capire nulla ha esagerato e non c'è un confine netto tra ciò che dovresti capire e ciò che è non strettamente necessario). Questo "plus" di inforamazioni seve ad altri obiettivi... a rendere il romanzo adeguato al setting, a far capire che un certo personaggio sta andando fuori di testa, a far capire che il mondo sta accelerando oltre l'umana capacità di comprensione (ancora stross) e inoltre allontanare il lettore superficiale... non che stia insinuando che qualcuno qui lo è, ma ci vuole un minimo a capire che non è tutto oro ciò che luccica (=se eco passa due pagine a descrivere un portone di una chiesa, lo sta facendo per farvi capire che magari il personaggio ne è spaventato affascinato psicologicamente turbato e l'abbazia è molto ricca e potente, troppo, e a dare indizi per la trama successiva... non a descrivere il portone in sé...!)
Ora questa tecnica di "infodump mirato scacciabambini" in Accelerando per esempio non mi è piaciuta, magari perché spinta dal setting fantascienzo all'estemo, priva di flussi di coscienza che la fanno respirare nel mezzo e priva di molti degli scopi che eco invece riesce a inserirgli... mentre appunto nel Pendolo non mi è dispiaciuta.
perché ovviamente tu sotto esami fai viaggi.
Sì, li ho fatti, ed ho lavorato. Sta tutto nel riuscire a far incastrare tempi e momenti.
In secundis, la tua ragazza non ti lascia nemmeno un po' di tempo per leggere... Mi domando come tu abbia fatto con asoiaf.
Semplice: fino ad ADWD non ero sposato, e la e mie ragazze mi hanno sempre lasciato il mio tempo per leggere...anche perché hanno capito subito che per me leggere è vitale! Con ADWD avevo un bambino, ed il tempo si è ridotto a zero, e per quanto sia stata una bella impresa ci sono riuscito lo stesso...ora che i figli sono due il tempo è ancora più frammentato...e per assurdo leggo di più.
Ok, torniamo IT
Inoltre la trama di belphagor, per quanto riesca a trovare, mi sembra di tutt'altro tipo. Se vuoi corroborare le affermazioni coi fatti...
Se vuoi posso cercare di recuperare la vignetta satirica e l'intervista dell'autore, perché io il Pendolo non l'ho letto, in parte per questa storia ma non solo: non mi interessava né come trama né come temi, ed inoltre perché Il nome della Rosa, pur essendo un bel libro, a me non è sembrato poi questo capolavoro che tutti dicono...e lo dico con cognizione di causa.
Martin ha studiato approfonditamente la storia per scrivere la sua saga, chi un po' ne macina lo vede subito e nota quante cose sono state ispirate dai fatti.
Ci sono stae un po' di discussioni anche su questo, e non si andava d'accordo lo stesso...
Ok, torniamo IT
Certamente :)
Se vuoi posso cercare di recuperare la vignetta satirica e l'intervista dell'autore, perché io il Pendolo non l'ho letto, in parte per questa storia ma non solo: non mi interessava né come trama né come temi, ed inoltre perché Il nome della Rosa, pur essendo un bel libro, a me non è sembrato poi questo capolavoro che tutti dicono...e lo dico con cognizione di causa.
Trovo che ci sono vari media su belphagor, dopo il libro (di cui non ho trovato riassunti decenti) abbiamo il film del 1927, che è a differenza di omonime serie successive, è basato sul romanzo originale e a vi ha collaborato l'autore dello stesso. Ma sia serie che film appartengono proprio ad un genere diverso, il giallo d'azione con mostro infine fasullo (scooby-doo per amici). Siamo decisamente lontani... In tutto il pendolo ci sono due scene d'azione, di cui una raccontata ex post...
Poi ti dirò, concordo con te sul nome della rosa: proprio come hai detto tu è un bel romanzo ma niente di fenomenale... il pendolo mi è piaciuto molto di più.
Martin ha studiato approfonditamente la storia per scrivere la sua saga, chi un po' ne macina lo vede subito e nota quante cose sono state ispirate dai fatti.
Ci sono stae un po' di discussioni anche su questo, e non si andava d'accordo lo stesso...
Uhhh linka che ci si butta nella pugna (o almeno si contempla le posizioni delle contrapposte schiere)
http://www.labarriera.net/forum/index.php?showtopic=14422&hl=%2Bcosa+%2Bispirato+%2Bmartin
c'è questo...ma mi sembra che siamo soprattutto alle ispirazioni letterarie..ma ce n'era anche un altro che non ritrovo...