@Sir Alexander Stark per me Robb ne capiva poco di politica. Tradire il patto matrimoniale con i Frey è stato un errore di valutazione gravissimo per vari motivi:
1 ha perso un alleato importante in termini numerici (4000 soldati se non ricordo male) e strategici (per tornare a casa sempre dalle Torri doveva passare);
2 ha perso in credibilità: quanto sarebbe valso in futuro un patto stretto con lui? La controparte lo avrebbe guardato con diffidenza;
Tutto per cosa? Sposare la figlia di un lord minore che in più faceva parte della schiera del nemico?
Capisco il momento di debolezza; la mossa giusta sarebbe stata farle bere tè della luna e poi trovarle un uomo da sposare e finita lì.
Anche mandare Theon a casa è stato un errore, ha sottovalutato il legame che inevitabilmente Theon avrebbe sentito con i Greyjoy.
Renly era molto popolare e aveva appoggi importanti, ma la cosa finiva lì. Che esperienza aveva per le battaglie? O ha mai dimostrato interesse per il governo? (Pur facendo parte del concilio del fratello).
Per me a lui piaceva moltissimo l'idea di essere re, probabilmente non capendo fino in fondo cosa significasse esserlo.
Nonono con calma. Tradire il patto patrimoniale Frey non è assolutamente un errore di politica, di valutazione, una mossa sbagliata o comunque preferisci considerarlo.
Potrebbe esserlo solamente nel caso fosse stata una scelta ponderata diciamo, della serie
"mi conviene farmi Jeyne in preda al delirio e guadagnare alla mia causa una famiglia nobile decaduta con poche centinaia di uomini o tradire l'alleanza con un uomo rancoroso e acido come il vecchio Frey, i miei più potenti alfieri dei fiumi, che alla mia causa hanno portato pressapoco quattromila uomini ?"
Se tra le 2 o in altri casi, più opzioni, uno sceglie una strada preferendola ad un'altra e alla fine si vedrà che non gli avrà dato i risultati sperati, magari rispetto ad una scelta diversa allora si, la possiamo considerare una decisione politica.
Quella di Robb non ha niente a che vedere con questo; lui è perfettamente consapevole di cosa provocherà, del pericolo in cui mette tutti i suoi uomini e delle difficoltà cui andrà in contro. Non agisce così perchè crede sia una giusta, conveniente scelta, lo fa solo e soltanto perchè secondo il suo onore, è peggio aver deflorato sta benedetta fanciulla, che disonorare il patto. Ma sempre dal punto di vista dell'onore, non certo della convenienza politica.
Attenzione su questo, perchè è un passaggio importantissimo della storia di questo personaggio tragico.
Ubriaco di onore e adesso vogliamo pure trasformarlo in un demente, non va bene
Mandare a casa Theon è stato un errore? secondo quale punto di vista??? Questo lo pensa Catelyn, e non è una bella associazione da fare. Vediamo come stanno le cose veramente:
Il ritorno del figlio, non più come ostaggio (per colpa solo e soltanto della ridicola ribellione del padre, assolutamente non degli Stark) ma come emissario che ha largamente contribuito ad ideare un buon se non ottimo piano di guerra che avrebbe messo definitivamente in ginocchio tutta la potenza dell'Occidente e dei Lannister, avrebbe potuto far soltanto piacere al padre del suddetto, quindi Balon. In più, nessuno degli uomini di Robb conosceva meglio gli uomini di ferro, se non Mallister, che guardacaso li odiava e non sarebbe servito granchè. Inoltre mandando l'amico fraterno Theon, il nostro re del nord fa capire come i rapporti siano cambiati, "tuo figlio non è più mio prigioniero ma ha combattuto fedelmente al mio fianco" ma allo stesso tempo, riesce ad evitare di mandare in viaggio/sacrificare, con tutte le difficoltà del caso, qualcuno di importante dal punto di vista strategico/politico (quindi un lord alfiere o un nobile di cui si potrebbe chiedere il riscatto).
Certo sarebbe stato molto bello mandare Catelyn a rabbrividire su quelle isole orrende, ma Robb non è stato lungimirante fino a tal punto
quindi abbiamo appena visto come non si tratti, nuovamente, di un errore politico, ma, per assurdo, ipotizziamo sia così, quanta parte ha avuto Theon nel'ideare il tradimento nei confronti di Robb? nell'idea diabolica di colpire alle spalle il tuo grande amico, attaccando una terra sterminata e pressochè indifesa?
La risposta la conosciamo tutti ed è 0. Balon aveva già pensato e programmato tutto. Il ritorno del figlio non gli cambia nulla, lo si vedrà persino quando assegna al figlio la bellezza di otto(?) navi lunghe, rispetto alle centinaia che possiede. Sappiamo tutti quanto Balon dia importanza alla figura di theon, 0, e quanto la presenza del figlio tra le grinfie degli stark, quindi la possibilità di una vendetta sulla pelle di Theon, per il Nord attaccato "alle spalle" abbia preoccupato e frenato Balon prima dell'attacco.......0
L'inevitabile legame, che abbiamo visto fino a che punto è stato solido e importante (theon è stato schifato dal 99% degli uomini di ferro, una volta tornato) ha contribuito 0 per quanto riguarda l'attacco di Balon al Nord.
Quindi, in definitiva, non è nemmeno questo un errore di valutazione politica, Robb non ha sottovalutato niente, anzi aveva fatto bene i suoi calcoli.
Arriviamo a Renly
Intanto, direi che un buon 50% dei sovrani della storia/ di westeros non hanno mica idea di cosa significhi essere Re e cosa questo comporti. Metà di questi arriva ad esserlo suo malgrado o semplicemente per poter fare tutto quello che vogliono nel modo più comodo possibile. Quindi lungi da me analizzare questo aspetto. Si dice che Renly non abbia esperienza di governo e in battaglia. Sai che gran problema. Renly è il sovrano perfetto che si f amare, come già detto sia dal popolo sia dai suoi lord che dispensa sorrisi e riccioli ondeggianti mentre i suoi generali vincono le guerre (uno su tutti, Tarly o un qualunque uomo della Tempesta) e i suoi consiglieri mandano avanti il regno. Non vedo cosa ci sia di strano in questo, anzi. Rispetto ai pretendi per il trono, era molto ma molto preferibile ad uno Stannis, ad un Balon, ad un Joffrey>Tommen. Robb non lo considero perchè il suo obiettivo non è mai stato conquistare il trono e regnare su westeros.
Ma sopratutto, quello che conta, senza pensare ai si dice, e ai sentito dire e alle voci maligne, vediamo i fatti. I fatti sono che prima di essere decapitato da un'ombra assassina, Renly aveva riunito Altopiano+Tempesta, ritrovandosi quindi a capo dell'esercito più numeroso e potente (solamente considerando la cavalleria pesante, doppiava se non qualcosa di più, i lannister, che erano quelli oltre a lui, con l'esercito maggiore). Con una solida alleanza matrimoniale dietro; niente avrebbe potuto fermarlo. Non i leoni che le stavano prendendo da tutte le parti dai feroci (ma pochi) uomini del nord. Non dai dorniani, che non avevano i numeri per infastidirlo, non i pescivendoli di stannis, non gli uomini arryn, inferiori comunque numericamente e relegati nella valle a rabbrividire.
Stiamo parlando forse della più grande forza militare mai avuta sul suolo di westeros (persino sul tridente, gli schieramenti non superavano i 40mila uomini)
Torniamo a vedere i fatti: i fatti sono che Stannis fa passare immediatamente tutta la potenza di Alto Giardino al fianco di Castel Granito con tutto quello che questo comporta. Quindi, soldati a valanga, oro, cibo per combattere la carestia ad Approdo.....e in seguito, tra il disastro alle Acque Nere e la grandiosa campagna nel Nord è riuscito praticamente a disintegrare tutta la forza delle Terre della Temnpesta, (da sempre grandiose e gloriose in guerra), lasciandola tra l'altro alla merce di gentaglia come la Compagnia Dorata e Connington con il suo presunto Aegon.
Direi che la politica di Stannis perde su tutta la linea sia nei confronti di quella di Renly che di quella di Robb. E' riuscito a collezionare un disastro dopo l'altro, peggiorando sempre di più, fino a sfociare nel fanatismo religioso del Dio Rosso.
Ci sono tante cose da dire, ma si andrebbe ancora OT, quindi evito.
Magari possiamo aprire un topic sui 5 Re se vogliamo parlare di tutti.
Mandare a casa Theon è stato un errore? secondo quale punto di vista??? Questo lo pensa Catelyn, e non è una bella associazione da fare. Vediamo come stanno le cose veramente:
Il ritorno del figlio, non più come ostaggio (per colpa solo e soltanto della ridicola ribellione del padre, assolutamente non degli Stark) ma come emissario che ha largamente contribuito ad ideare un buon se non ottimo piano di guerra che avrebbe messo definitivamente in ginocchio tutta la potenza dell'Occidente e dei Lannister, avrebbe potuto far soltanto piacere al padre del suddetto, quindi Balon. In più, nessuno degli uomini di Robb conosceva meglio gli uomini di ferro, se non Mallister, che guardacaso li odiava e non sarebbe servito granchè. Inoltre mandando l'amico fraterno Theon, il nostro re del nord fa capire come i rapporti siano cambiati, "tuo figlio non è più mio prigioniero ma ha combattuto fedelmente al mio fianco" ma allo stesso tempo, riesce ad evitare di mandare in viaggio/sacrificare, con tutte le difficoltà del caso, qualcuno di importante dal punto di vista strategico/politico (quindi un lord alfiere o un nobile di cui si potrebbe chiedere il riscatto).
Certo sarebbe stato molto bello mandare Catelyn a rabbrividire su quelle isole orrende, ma Robb non è stato lungimirante fino a tal punto
Sono d'accordo che il piano di balon fosse già pronto, indipendentemente dal ritorno di theon, ma ricorda che il sacco di grande inverno (e la presunta uccisione di bran e rickon, che getta robb nella disperazione) sono "gesta" da imputare a theon. La stessa asha, quando vede quanto lontano s'è spinto, lo critica per aver preso una città così lontana dal mare. Dubito che fosse nel programma dei greyjoy spingersi così nell'entroterra, almeno non nei primi giorni dell'invasione, quindi la caduta di grande inverno è da attribuirsi al tradimento di theon. Alla luce di quello che ha provocato (robb non deflora la sua amichetta perché lei lo "consola" dopo le notizie sulle morti dei due fratelli?) io credo che essersi fidato di theon sia stato un errore.
Poi possiamo discutere su quanto abbiano influito altre cose nelle decisioni di theon (alcune sue frasi come "reek" dimostrano che, probabilmente, tradire o meno robb sia stata una decisione combattuta e di cui, posteriormente, si pente) ma sempre errore di robb resta a mio modo di vedere.
Per tornare un po' in tema, invece, mi trovo molto d'accordo su questo punto:
Torniamo a vedere i fatti: i fatti sono che Stannis fa passare immediatamente tutta la potenza di Alto Giardino al fianco di Castel Granito con tutto quello che questo comporta. Quindi, soldati a valanga, oro, cibo per combattere la carestia ad Approdo.....e in seguito, tra il disastro alle Acque Nere e la grandiosa campagna nel Nord è riuscito praticamente a disintegrare tutta la forza delle Terre della Temnpesta, (da sempre grandiose e gloriose in guerra), lasciandola tra l'altro alla merce di gentaglia come la Compagnia Dorata e Connington con il suo presunto Aegon.
Stannis ha mandato allo sbaraglio le truppe che era riuscito a portare dalla sua parte. Renly stava forse (per assurdo) agendo meglio tatticamente, lasciando stark e lannister a massacrarsi al nord, mentre stannis ha voluto attaccare subito e ha rimediato una sconfitta colossale. L'astuzia di tyrion è servita, senza dubbio, ma stannis non ha pensato che, con i tyrell alleati dei lannister, avrebbe dovuto cercare anche lui di allearsi con qualcuno? Robb restava l'unico papabile, forse la cosa sarebbe potuta cambiare, ma, come ho già detto, stannis sembra vivere su un marte martiniano.
Follia, invece, accorrere sulla barriera, per quanto nobile possa essere il gesto. Ora vediamo se, quantomeno, riuscirà a riconquistare il nord.
Poi si potrebbe anche parlare del grande piano di robb/brynden (una genialata, e non sono ironico) per evitare che twyin scenda ad aiutare joffrey. Un piano così bello che non lo comunicano a edmure (sarà anche un cretinotto, ma perché non comunicargli il piano?) compromettendo il "non blocco" sulle truppe di twyin. E qua si torna a parlare di robb, qualche errore strategico l'ha commesso anche lui, altroché.
Visto che il tema è un generico Stannis Baratheon, mi permetto di accantonare un attimo gli spunti del primo post per inaugurare una seconda linea di discussione.
Sappiamo che Stannis è onorevole sino all'inverosimile, una onorevolezza "rigida" e insensibile persino al suo stesso interesse. Laddove dovesse sembrargli giusto evirarsi, lui lo farebbe.
Sega via le falangi di Davos per punire il contrabbando (ma se non fosse stato contrabbandiare non sarebbe mai riuscito ad aiutarti), porta le sue truppe nell'inospitale nord perchè quello è il dovere di un re, una volta preso Capo Tempesta prosegue verso Approdo perchè quella è la sede che gli tocca (non è detto che la desideri)...
Insomma: la stessa guerra per il trono la fa perchè deve, perchè ritiene sia suo diritto; diritto che deriva dal suo essere fratello del re che ha sua volta dopo la ribellione è salito al trono in base alla stessa linea di sucessione Targaryen. Domanda da 1 milione di dollari: ma siamo proprio sicuri che, coerentemente col personaggio, in caso di arrivo di Daenerys lui non si faccia volontariamente da parte? Quella stessa linea di successione che attualmente ne fa il re di diritto, con un Targaryen in vita lo relegherebbe di nuovo al secondo posto. Voi ce lo vedete a dire "Uffa, biondina! Te ne sei andata dal gioco e quindi perdi ogni diritto, ormai i re sono solo Baratheon! Gne gne gne!"?
Stannis ha già dovuto fare una scelta durante la Ribellione, seguire il suo Re o il suo fratello maggiore...alla fine ha scelto Robert, quindi ormai credo che non consideri più diritti Targaryen per il Trono.
Stannis rappresenta uno dei personaggi chiaro-scuri della saga ( forse il più chiaro-scuro).
Credo che ogni lettura delle sue azioni , decisioni , comportamenti devono essere "filtrate" in base alla caraterizzazione del personaggio.
Un carattero rigido ( eccessivamente rigido) , poco incline al compromesso o al solo farsi apprezzare ( come il fratello Robert) unito ad una concezione "assolutistica" degli eventi della serie o è bianco o è nero e ad un personale aspetto della "giustizia".
Per iniziare a capire quanto questo carattere sia stato controproducente per the Mannis basta ricordare che nonostante abbia tenuto Capo Tempesta
sconfitto Victorian in mare ( mica l'ultimo arrivato eh) non è amato dal popolo ne dal Re suo fratello.
La faccenda di Capo Tempesta o Roccia del drago è "pretestuosa" nel senso che solo per un uomo come Stannis ha tutto questo valore "simbolico". E' vero che Renly non ha fatto nulla per avere Capo Tempesta ma è anche vero che nel caso Robert non avesse avuto figli ( cosa direi impossibile perchè nel caso avrebbe fatto modello Walder Frey con nmila mogli) avrebbe scelto lui come Erede. Idem per il rapporto con Renly . Lui soffre di un'insensata gelosia per i due fratelli per il semplice fatto che riescono ad essere quello che lui non potrà mai : amati !!!.
Di certo qualche errore strategico lo ha fatto . La "fuga" da Approdo del Re imo non è del tutto sbagliata. Non ha un rapporto cosi solido con Ned ( che comunque ricordiamoci che ad Approdo era in minoranza considerati tutti i lannister presenti) ne credo fosse a conoscenza dellìaffaire Renly-Tyrrel a almeno non esattamente. Quindi trovandosi solo e sicuramente mal visto non avrebbe avuto il tempo di organizzare una alleanza , dato che ovviamente Cercei non avrebbe perso tempo ad incoronare Joffrey. Qui imo il ruolo di Renly è molto fosco . Lui non si proprone a Ned perchè Stannis non si decideva , si propone perchè LUI stesso vuole diventare re con l'appoggio delle roselline e del nord . Dell'incesto poco gliene frega (ammesso che lo sapesse) e approfitta della fuga di Stannis per proporsi lui sfruttando con Ned la carta del re "amato" dal popolo.
Sulle indagini "incestuose" credo che Stannis sia stato solo la "spalla" di Jon Arryn ( ergo le decisioni le prendeva il vecchio Lord della valle) quindi si è trovato travolto dall'uccisione del Primo Cavaliere ( senza contare che in fondo in fondo alla morte di Jon ci sperava che Robert nominasse lui) .
Il vero primo "grande errore" è stato affidarsi alla sacerdotessa Rossa ,il culto del dio rosso ecc ecc.
Ad una pretesa al trono " traballante" si aggiunge una "forzata" imposizione del nuovo dio . I sette comunque tengono unito quasi tutto il regno sotto l'aspetto religioso e accantonarli dopo centinaia di anni significa da un lato mettersi contro l'intero Credo ( e tutti i suoi sostenitori) , i maestri di Vecchia Città e chi più ne ha più ne metta. Davos , uomo accorto . è consapevole che questo aspetto potrebbe rivelarsi pericoloso per la pretesa al trono.
Ovviamente affidandosi a Melisandre , alle sue visioni e ai suoi poteri il secondo errore madornale è scontato : Non allearsi con Renly.
Ma qui non si tratta di un vero e proprio errore perchè Stannis era consapevole che Renly non si sarebbe messo da parte ( con dietro tutta la forza di Alto Giardino e dell'Altopiano) e aveva già progettato l'omicidio-ombra per mettesi alla testa dei ribelli . Ovviamente aveva anche messo in conto che i Tyrell si sarebbero defilati ma e qui si che ha commesso un errore non ha previsto un'improbabile alleanza Lannister-Tyrrel ( Joffrey era promesso a Sansa e Marg vedova era lontana da approdo , Loras non si sarebbe mai piegato ecc ecc) . Qui ovviamente il buon Ditocorto ha fatto "la magia".
L'assedio ad approdo del Re se pure non fulineo sarebbe stato un successo ( malgrado l'ottima difesa preparata da Tyrion con 4 stracci di cappe dorate e soldati lannister) se non fosse per una serie di accadimenti . Tywin che si riesce a "svincolare" in tempo ( errore di Robb ) , i Tyrell che salgono con il leone anche se malvolentieri , la difesa che regge appena in tempo. Insomma gli errori strategici non sono cosi "Madornali" le scelte di altro tipo si.
Per finire vedendosi taglaito fuori dopo la sconfitta cerca l'unico modo per risollevasi : assurgere a salvatore del Regno contro i bruti e gli Estranei , andare alla Barriera e da li ripartire per ottenere ciò che nella battaglia delle acque nere aveva perso : il trono !!
Ci sarebbe molto da dire invece che della strategia sulla sua scala di valori , sull'onore , su quello che è giusto e con quali mezzi perseguirlo ma si andrebbe troppo ot quindi mi fermo qui..
In realtà, la decisione di Robert di dare a Stannis Dragonstone non era un insulto, come ha sempre pensato lui, anzi... Dragonstone era stato per 300 anni il feudo dell'erede Targaryen, dandolo a Stannis stava semplicemente dicendo "nel caso non avessi figli, l'erede è mio fratello Stannis!". Poi è nato Joffrey e l'erede è diventato lui, come tutti sappiamo.
Lo dice Martin stesso qui: http://www.westeros.org/Citadel/SSM/Entry/The_Baratheon_Brothers/
Anche io non l'ho vista come un insulto, ma come una scelta naturale: lascia il fratello piccolo e meno esperto a guidare le Terre della Tempesta, che sono la loro casa, mentre Dragonstone, più complessa da tenere e da sempre feudo dei Targaryen viene data a Stannis. Poi si tratta comunque della casa dei Targaryen, non di un possedimento di infimo ordine.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Il vero primo "grande errore" è stato affidarsi alla sacerdotessa Rossa ,il culto del dio rosso ecc ecc.Ad una pretesa al trono " traballante" si aggiunge una "forzata" imposizione del nuovo dio . I sette comunque tengono unito quasi tutto il regno sotto l'aspetto religioso e accantonarli dopo centinaia di anni significa da un lato mettersi contro l'intero Credo ( e tutti i suoi sostenitori) , i maestri di Vecchia Città e chi più ne ha più ne metta. Davos , uomo accorto . è consapevole che questo aspetto potrebbe rivelarsi pericoloso per la pretesa al trono.
Ovviamente affidandosi a Melisandre , alle sue visioni e ai suoi poteri il secondo errore madornale è scontato : Non allearsi con Renly.
Ma qui non si tratta di un vero e proprio errore perchè Stannis era consapevole che Renly non si sarebbe messo da parte ( con dietro tutta la forza di Alto Giardino e dell'Altopiano) e aveva già progettato l'omicidio-ombra per mettesi alla testa dei ribelli . Ovviamente aveva anche messo in conto che i Tyrell si sarebbero defilati ma e qui si che ha commesso un errore non ha previsto un'improbabile alleanza Lannister-Tyrrel ( Joffrey era promesso a Sansa e Marg vedova era lontana da approdo , Loras non si sarebbe mai piegato ecc ecc) . Qui ovviamente il buon Ditocorto ha fatto "la magia".
L'assedio ad approdo del Re se pure non fulineo sarebbe stato un successo ( malgrado l'ottima difesa preparata da Tyrion con 4 stracci di cappe dorate e soldati lannister) se non fosse per una serie di accadimenti . Tywin che si riesce a "svincolare" in tempo ( errore di Robb ) , i Tyrell che salgono con il leone anche se malvolentieri , la difesa che regge appena in tempo. Insomma gli errori strategici non sono cosi "Madornali" le scelte di altro tipo si.
Per finire vedendosi taglaito fuori dopo la sconfitta cerca l'unico modo per risollevasi : assurgere a salvatore del Regno contro i bruti e gli Estranei , andare alla Barriera e da li ripartire per ottenere ciò che nella battaglia delle acque nere aveva perso : il trono !!
Ci sarebbe molto da dire invece che della strategia sulla sua scala di valori , sull'onore , su quello che è giusto e con quali mezzi perseguirlo ma si andrebbe troppo ot quindi mi fermo qui..
Alla fine è grazie a Melisandre che ha sconfitto alcuni dei suoi avversari.Non gli è andato bene l'approdo ed è stato ricacciato indietro, ma qui sono d'accordo che è stata una serie di accadimento che l'hanno fatto fallire.Non vedo così male la sua alleanza con Meli... Vero che il dio rosso è una divinità "aliena" per i sette regni, ma fin'ora mi è sembrato che facesse più bene che male alla sua causa.
Però diciamo anche che a causa di tutti i sacrifici umani (ma non solo, anche culturali) che richiede, quella del Dio Rosso non è una religione che aiuta Stannis a farsi proprio amare...
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Alla fine è grazie a Melisandre che ha sconfitto alcuni dei suoi avversari.Non gli è andato bene l'approdo ed è stato ricacciato indietro, ma qui sono d'accordo che è stata una serie di accadimento che l'hanno fatto fallire.Non vedo così male la sua alleanza con Meli... Vero che il dio rosso è una divinità "aliena" per i sette regni, ma fin'ora mi è sembrato che facesse più bene che male alla sua causa.
Stannis non è un fanatico religioso, anzi non gli importa proprio niente della religione. Lo dice chiaro e tondo a Davos: «... perché perdere tempo con questo nuovo dio?» lo anticipò Stannis. «Mi sono posto anch'io la medesima domanda. Non m'importa nulla degli dei, di nessun dio... ma la sacerdotessa rossa ha potere.»
Probabilmente non è nemmeno convinto di essere il prescelto come sostiene Melisandre. Mi dà l'aria che per lui sia importante che lei ne sia convinta, e lo sostenga nella sua lotta per il regno.
Stannis non è un fanatico religioso, anzi non gli importa proprio niente della religione. Lo dice chiaro e tondo a Davos: «... perché perdere tempo con questo nuovo dio?» lo anticipò Stannis. «Mi sono posto anch'io la medesima domanda. Non m'importa nulla degli dei, di nessun dio... ma la sacerdotessa rossa ha potere.»
Probabilmente non è nemmeno convinto di essere il prescelto come sostiene Melisandre. Mi dà l'aria che per lui sia importante che lei ne sia convinta, e lo sostenga nella sua lotta per il regno.
Sì, ma agli occhi dei sudditi che devono acclamarlo re, stannis crede in un altro dio. Basta guardare lo stemma che ha scelto.
Anche sul fanatismo...lui non ci crede, ma edric storm l'avrebbe bruciato purché servisse a dargli forza per la guerra. Che poi lui creda o meno è un altro discorso.
Senza contare che a stannis conviene mostrarsi credente, vista l'influenza che il culto di r'hollor ha avuto su sua moglie e la sua famiglia. Buona parte di chi ora lo segue, lo fa (anche) per motivi religiosi e sono sicuro che stannis lo sa. Alla barriera assistiamo alla divisione fra i king's men e i queen's men, segno che la tensione fra le due frange dello schieramento c'è. Tutti però, sono ancora fedeli a stannis.
Il popolo di westeros, invece, non ha alcun interesse nel culto di r'hollor. Stannis può anche tenere il piede in due scarpe ora che non conta sostanzialmente molto. Ma se e quando diventerà re, dovrà assumere un'idea precisa nei confronti della religione. Anche con tutta la storia del credo militante e dell'alto septon che tutto mi sembra, fuorché incapace di influenzare la politica.
Stannis non è un fanatico religioso, anzi non gli importa proprio niente della religione. Lo dice chiaro e tondo a Davos: «... perché perdere tempo con questo nuovo dio?» lo anticipò Stannis. «Mi sono posto anch'io la medesima domanda. Non m'importa nulla degli dei, di nessun dio... ma la sacerdotessa rossa ha potere.»
Probabilmente non è nemmeno convinto di essere il prescelto come sostiene Melisandre. Mi dà l'aria che per lui sia importante che lei ne sia convinta, e lo sostenga nella sua lotta per il regno.
Poco importa cosa pensa Stannis, importa solo quello che pensa la gente dei sette regni.
Stannis ha mandato la lettera dichiarante l'illegittimità dei figli di Cersei firmandola non con la solita formula del rispetto degli Dei di Westeros, ma con il SUO nuovo Dio.
Già la rivelazione del incesto è di se per se scioccante, scritta da una persona in evidente conflitto d'interessi, il tutto aggravato da una firma eretica. Quanto secondo voi è stato creduto?
Evitare di sottolineare di aver tradito la religione dei suoi sudditi nella lettera FONDAMENTALE alla sua pretesa al trono gli avrebbe portato più credibilità di quanto Melissandre non abbia mai fatto.
Stannis ha bruciato i Sette sulla Roccia Del Drago, questo lo sanno tutti, sanno anche che se mai dovesse entrare nella capitale brucerebbe la grande septa di Baelor. Questo è più che sufficiente per considerare Stannis un fanatico PERICOLOSO.
Anche il fatto che brucia la gente è universalmente noto. Non ha alcuna importanza che abbia bruciato i cosi detti colpevole, resta comunque un atto di immane crudeltà. Se dovessi trovarmi a scegliere se appoggiare Stannis, farei di tutto per oppormi ad uno che brucia le persone vive.
La gente ha una memoria un po' più lunga delle galline, non è passato ne meno un secolo dall'orrore di Aerys II, roghi umani non portano popolarità a nessuno.
E se Stannis ha davvero una mentalità cosi aperta, perché non rinuncia a Melissandre adesso? Il credo ha Cersei in pugno, se le fanno perdere il "trial by combat" anche sui suoi bastardi si allargherà la sentenza di morte.
Se Stannis si dimostrasse fedele ai sette, l'alto passero gli consegnerebbe la corona su un piatto d'argento.
mi limito al rapporto fra stannis e le religioni,non gliene frega niente,non crede nei 7 per via della traumatica scomparsa dei suoi genitori,che in quanto figlio più disfunzionale gli davano piu attenzioni che a robert e renly,a quei tempi neonato
il dio rosso per lui è un uccello da caccia meglio di rombo di tuono,il suo uccello dall'ala spezzata per cui lo perculavano da piccolo.
che tenera quella parte
inoltre come gia detto a lui non importa niente ma qualcosa ha visto,qualcosa lo ha convinto,e non so voi ma da quando ha conosciuto jon snow lo vedo addirittua migliorato,piu simpatico e auto-ironico
stannis sei tutti noi
Il popolo non ha MAI amato Stannis, nemmeno quando ufficialmente credeva ai sette dei. Lui non è già consapevole. Probabilmente crede che una volta consolidatosi al potere sia più facile gestire la situazione.
Che poi voler imporre una religione estranea a Westeros sia un errore, ne sono convinta anch'io. Soprattutto una religione come quella di R'holl che impone di distruggere abitudini secolari di una cultura. Davos se ne rende conto, e infatti spero che in qualche modo riesca a contrastare l'influenza di Melisandre.