I personaggi più li osservi e meno sono stereotipati. Le persone vere modificano le loro posizioni in funzione dell'ambiente e delle loro esperienze [Problema, ricerca delle soluzioni, valutazione delle alternative, scelta (e conseguente modifica del comportamento e posizione rispetto agli eventi in atto)]. In questo tutti i personaggi sono molto "realistici". Il problema è che a suo modo anche le persone reali sono stereotipate, o comunque una volta che le si conosce (nel caso del libro "caratterizzate decentemente") sono abbastanza prevedibili. Per continuare a buttare dentro colpi di scena su colpi di scena Martin si auto-costringe a far evolvere personaggi già sviluppati in modo non troppo coerente...
Faccio un esempio pratico: sono abbastanza insensati i "salti di Q.I." di determinati personaggi. Nello specifico Eddard Stark o Jaime Lannister (ci butterei dentro pure Sansa) non sono propriamente quelli che definiremmo delle cime, vedere determinate evoluzioni (Sansa versione Lord Bailish, Jaime Lannister che ha letto e applica l'arte della guerra come neanche Sun Tzu ecc..) è abbastanza privo di senso...
ma il salto di q.i. di eddard stark è un salto nel vuoto vero?!
sansa ,era una bambina,ci sta che crescendo si scaltrisce un pochino
su jamie.......
non lo so,a me sembra plausibile che un abile guerriero come lui,e figlio di suo padre,sia anche un discreto generale
boh,secondo me salti di q.i. clamorosi non ce ne sono
Per seconda, va detto che la spinta a Bran era più che motivata dal punto di vista di Jaime e non è una manifestazione di crudeltà, e anche l'attacco a Ned, per un soldato come Jaime è praticamente routine: un soldato dell'epoca non si fa certo remore quando deve attaccare qualcuno considerato non amico.
Beh, 'nsomma... Jamie é un guerriero, quindi dovrebbe avere abbastanza sangue freddo di fronte alla 'minaccia'. Se dentro di te c'é qualcosa di buono, sembra difficile che tu possa buttare un bambino giú dalla finestra e non avere il minimo rimorso. In teoria, sempre nell'ipotesi che 'c'é del buono', dovresti avere un limite che non puoi superare, al di la della maschera che indossi. E se lo fai, dopo pesa sulla coscienza.
Stesso dicasi per l'attacco alle guardie di Eddard: non ha attaccato un nemico schierato, ha preparato un agguato alle guardie del PRIMO CAVALIERE. Cioé il braccio destro del Re che é suo compito proteggere. A occhio, equivale ad una dichiarazione di guerra!
Sansa versione Lord Bailish.
In quale punti dei libri si evince una tale evoluzione?
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Beh, 'nsomma... Jamie é un guerriero, quindi dovrebbe avere abbastanza sangue freddo di fronte alla 'minaccia'. Se dentro di te c'é qualcosa di buono, sembra difficile che tu possa buttare un bambino giú dalla finestra e non avere il minimo rimorso. In teoria, sempre nell'ipotesi che 'c'é del buono', dovresti avere un limite che non puoi superare, al di la della maschera che indossi. E se lo fai, dopo pesa sulla coscienza.
Stesso dicasi per l'attacco alle guardie di Eddard: non ha attaccato un nemico schierato, ha preparato un agguato alle guardie del PRIMO CAVALIERE. Cioé il braccio destro del Re che é suo compito proteggere. A occhio, equivale ad una dichiarazione di guerra!
I soldati fanno anche agguati: fa parte del loro mestiere, ed è una cosa non li rende crudeli.
Riguardo la questione Bran, ho spiegato diffusamente il mio punto di vista nella discussione su Jaime che si sta facendo in questi giorni. Comunque, sì: soldato-->minaccia per sè e i propri cari-->eliminazione della minaccia. Sulla coscienza: un soldato (di qualunque luogo ed epoca) è abituato a sopire la coscienza. Non tutti ci riescono, ma a volte per loro diventa vitale per sopravvivere a se stessi e alle cose che devono fare.