Ma con quale criterio concedono il "dono" della morte gli uomini senza volto?
In AGOT, e anche negli altri libri, viene detto che per ingaggiare un uomo senza volto bisogna pagare cifre sproporzionate:
Ned fece un leggero inchino, si voltò e se ne andò senza un'altra parola. Alle sue spalle, pressoché senza soluzione di continuità, la discussione riprese. «Nella città libera di Braavos» propose il gran maestro Pycelle «esiste la società degli Uomini senza faccia.» «Un momento, un momento» esclamò Ditocorto. «Potremmo assoldare un intero esercito di mercenari per la metà della tariffa degli Uomini senza faccia. E questo solo se dovessero far fuori un qualche mercante. Neppure oso pensare quanto chiederebbero per una principessa.»
Poi però, in ADWD, viene detto questo:
«Allora tu non appartieni a questo posto. La morte non comporta alcun piacere in questa casa. Noi non siamo guerrieri, non siamo soldati, non siamo arroganti mercenari gonfi di orgoglio. Noi non uccidiamo per servire un lord né per ingrossare le nostre borse né per solleticare la nostra vanità. Noi non concediamo
mai il dono per compiacere noi stessi. Noi non scegliamo chi uccidere. Noi siamo solo servitori del Dio dai mille volti.»
Perchè dicono di non voler "ingrossare" le loro borse quando in realtà nei libri precedenti viene detto che si possono pagare per assassinare gente su richiesta? Tra l'altro, in quel pezzo estratto da ADWD, vengono detti tutti i motivi per i quali NON uccidono, ma quindi con quale criterio uccidono?
The Faceless Men don't post a list of prices on their door. The way it works, you go to them and tell them who you want killed, and then they negotiate the price. The prominent the victim, the more difficult to get to, the more dangerous for the assassin and the guild, the higher the price.
- George R. R. Martin
Lo stesso Martin dice che il prezzo varia in base alla vittima...
P.S. Questa frase non riesco a tradurla:
In A Dance with Dragons, it is revealed the price could be someone's income or a child.
Ora non mi ricordo in che libro è, mi sembra che si parli della bambina spettro che ha 34 anni, l'uomo gentile quando racconta la sua storia definisce il criterio per concedere il dono. Vado a vaga memoria, il padre della bambina spettro si è sposato, la matrigna ha deciso di avvelenargli la figlia, si trattava di una famiglia povera ma il padre è comunque corso per chiedere il dono per la nuova moglie, è arrivato con in braccio la bambina morente, i senza volto gli hanno chiesto come prezzo tutto quello che poteva dare, alla fine, se non ricordo male, si sono accordati su metà dei suoi risparmi e in più ha lasciato la figlia nel tempio, ora questa bambina adulta continua a bere piccole quantità di veleno per non crescere perché la sua vita e la possibilità di crescere normale era compresa nel prezzo, sull'ultimo non ne sono molto sicura, e ne meno su tutto il resto, chi trova il passaggio controlli.
Mi pare di aver capito che il dono viene concesso in base alla capacità contributiva, cioè da ciascuno il massimo di quello che può dare, sono molto democratici i senza volto.
The Faceless Men don't post a list of prices on their door. The way it works, you go to them and tell them who you want killed, and then they negotiate the price. The prominent the victim, the more difficult to get to, the more dangerous for the assassin and the guild, the higher the price.- George R. R. Martin
Dove hai trovato questo?
P.S. Questa frase non riesco a tradurla:
In A Dance with Dragons, it is revealed the price could be someone's income or a child.
La frase dice: "In ADWD si svela che il prezzo può essere costituito dai proventi di qualcuno o da un bambino".
The Faceless Men don't post a list of prices on their door. The way it works, you go to them and tell them who you want killed, and then they negotiate the price. The prominent the victim, the more difficult to get to, the more dangerous for the assassin and the guild, the higher the price.
- George R. R. Martin
Dove hai trovato questo?
Ora non mi ricordo in che libro è, mi sembra che si parli della bambina spettro che ha 34 anni, l'uomo gentile quando racconta la sua storia definisce il criterio per concedere il dono. Vado a vaga memoria, il padre della bambina spettro si è sposato, la matrigna ha deciso di avvelenargli la figlia, si trattava di una famiglia povera ma il padre è comunque corso per chiedere il dono per la nuova moglie, è arrivato con in braccio la bambina morente, i senza volto gli hanno chiesto come prezzo tutto quello che poteva dare, alla fine, se non ricordo male, si sono accordati su metà dei suoi risparmi e in più ha lasciato la figlia nel tempio, ora questa bambina adulta continua a bere piccole quantità di veleno per non crescere perché la sua vita e la possibilità di crescere normale era compresa nel prezzo, sull'ultimo non ne sono molto sicura, e ne meno su tutto il resto, chi trova il passaggio controlli.
Mi pare di aver capito che il dono viene concesso in base alla capacità contributiva, cioè da ciascuno il massimo di quello che può dare, sono molto democratici i senza volto.
Ora non mi ricordo in che libro è, mi sembra che si parli della bambina spettro che ha 34 anni, l'uomo gentile quando racconta la sua storia definisce il criterio per concedere il dono. Vado a vaga memoria, il padre della bambina spettro si è sposato, la matrigna ha deciso di avvelenargli la figlia, si trattava di una famiglia povera ma il padre è comunque corso per chiedere il dono per la nuova moglie, è arrivato con in braccio la bambina morente, i senza volto gli hanno chiesto come prezzo tutto quello che poteva dare, alla fine, se non ricordo male, si sono accordati su metà dei suoi risparmi e in più ha lasciato la figlia nel tempio, ora questa bambina adulta continua a bere piccole quantità di veleno per non crescere perché la sua vita e la possibilità di crescere normale era compresa nel prezzo, sull'ultimo non ne sono molto sicura, e ne meno su tutto il resto, chi trova il passaggio controlli.
Mi pare di aver capito che il dono viene concesso in base alla capacità contributiva, cioè da ciascuno il massimo di quello che può dare, sono molto democratici i senza volto.
Si, ricordo, ma quindi perchè dicono di non farlo per denaro?
C'è una profonda questione ideologica dietro al dono della morte, la persona che ci si rivolge a loro non deve farlo per capriccio, non sono dei mercinari. Si va da loro per desperazione quando la vita dell'altra persona avvelena l'esistenza a tal punto che si è disposti a rinunciare a tutto pur di alleviare la sofferenza che l'altro provoca. Per i senza volto la morte non è un gioco e non se ne deve abusare, la rinuncia ai patrimoni mostra la capacità del sacrificio, da quello che ho capito di solito non si cede solo i soldi ma anche cose ben più importanti come la salute o i figli. Loro dicono di non farlo per soldi perché concedono il dono anche su richiesta delle persone povere, la ragazza butta veniva picchiata e abusata dal padre ma ha comunque potuto chiedere il dono per entrambi anche in assenza di soldi.
Ho trovato la loro morale macabramente romantica la persona che desidera la morte di un altro deve assumersene la responsabilità e pagare il VERO prezzo per questo terribile desiderio.
Mi intrometto per dire una piccola cosa: l'ultima frase io l'avevo tradotto come: "In A Dance with Dragons viene rivelato che il prezzo può essere l'ingresso di qualcuno (nella confraternita) o un bambino." Forse perché le entrate (intese come guadagni) di qualcuno non possono essere paragonate ad un bambino, imho.
C'è una profonda questione ideologica dietro al dono della morte, la persona che ci si rivolge a loro non deve farlo per capriccio, non sono dei mercinari. Si va da loro per desperazione quando la vita dell'altra persona avvelena l'esistenza a tal punto che si è disposti a rinunciare a tutto pur di alleviare la sofferenza che l'altro provoca. Per i senza volto la morte non è un gioco e non se ne deve abusare, la rinuncia ai patrimoni mostra la capacità del sacrificio, da quello che ho capito di solito non si cede solo i soldi ma anche cose ben più importanti come la salute o i figli. Loro dicono di non farlo per soldi perché concedono il dono anche su richiesta delle persone povere, la ragazza butta veniva picchiata e abusata dal padre ma ha comunque potuto chiedere il dono per entrambi anche in assenza di soldi.
Ho trovato la loro morale macabramente romantica la persona che desidera la morte di un altro deve assumersene la responsabilità e pagare il VERO prezzo per questo terribile desiderio.
Oppure è semplicemente una facciata di una specie di setta. Martin ha qualche problema con la religione (o forse no) ma mi sembra usi sempre una velata ironia quando parla delle organizzazioni religiose di varia natura (eccetto per i pochi casi di uomini veramente pii).
Gli uomini senza volto sembrano somigliare agli estremisti islamici per certi versi. Vogliono che gli adepti si dedichino solo alla cieca obbedienza, fino a dimenticare chi sono e da dove vengono. Vogliono che diventino "nessuno" in modo che "nessuno" possa risalire agli uomini senza volto e in modo che non possano avere paura (come gli immacolati sostanzialmente). Infine scuoiano e usano coloro che vengono a morire (suicidarsi) nel loro tempio per poter eseguire il loro affascinante trucchetto "cambiafaccia" in tutto e per tutto simile a quello usato da Melisandre.
Ma come fa Jaqen H'ghar a cambiare volto passandosi una mano sul viso? Abbiamo visto che per cambiare volto ad Arya hanno utilizzato una faccia scuoiata...
Arya è ancora una novizia e Jaqen, per quanto ne sappiamo, è un assassino senza volto con parecchia esperienza. Probabilmente i Senza Volto più esperti imparano a fare a meno di componenti materiali per trasformarsi.
Mi pare che da qualche parte ci fosse un discorso della serie: cose che ora sono impegnative con l'esperienza diventano così facili che si possono ingannare gli uomini fino a fargli credere che sia magia.
Sarà appunto l'esperienza...i Senza Volto più esperti sono dei veri e proprio prestigiatori agli occhi dei comuni mortali.
Stesso autore, stesso titolo = discussioni unite.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »