LA CRITICA!!!! Dove è finita in Italia la critica. Mi vergogno di un paese dove si pubblicano nefandezze tali, scritte da una che dovrebbe stare sui banchi di scuola ed invece si prende il titolo di scrittrice dell'anno. Ma scherziamo!!! Mi rivolgo a tutti per sapere il loro giudizio, indipendentemente dal fatto che abbiano letto o meno il libro di questa nuova pseudo-scrittrice. Io non l'ho letto e me ne guarderei bene ma alcuni miei amici lo hanno fatto. Ora ognuno è libero di leggere cio' che gli aggrada, ma per cortesia evitate di leggere le nefandezze della presente Melissa. E' un'offesa alla storia letteraria del nostro paese e il fatto che stia vendendo un sacco è la prova che siamo un popolo di pecoroni che appena legge di esperienze sessuali vere o presunte di una sedicenne e raccontate pergiunta, da quanto mi hanno detto, anche in maniera volgare e pessima sbava come un branco di animali e corre in libreria. Questa Melissa, che ho visto poco tempo fa intervistata alla trasmissione L'Alieno su ItaliaUno, è certamente avvenente ma possiede una bellezza volgare sia fisicamente che nel modo d'esprimersi e sarebbe meglio che non insozzasse ulteriormente il già penoso panorama editoriale italiano. Inoltre faccio una critica agli editori in generale: spesso dovrebbero guardare non solo al lato prettamente economico ma alla qualità di ciò che pubblicano. Come può crescere culturalmente un paese quando per primi coloro che diffondo cultura propinano tali esempi soprattutto nei confronti dei lettori più giovani. Pensate a quanti bravi scrittori, anche tra noi perché no, meriterebbero una possibilità e magari seguire le orme di Negròre (a cui faccio i complimenti) ed invece viene premiata una così che pensate è al vertice delle classifiche editoriali. In conclusione penso che il fenomeno Melissa P sia la vittoria del moderno consumismo che ingurgità e vomita nefandezze a Gò-Gò sulla letteratura di qualità e sulla coscienza critica.
Aspetto le vostre opinioni in merito.
Ciao Gil
Gil Galad - Stella di radianza
sarò scemo, ma io non l'ho mai sentita nominare fuori dalla Barriera!
Anche io ne ho sentito parlare solo qui, a questo punto credo che sia un bene.
LA CRITICA!!!! Dove è finita in Italia la critica. Mi vergogno di un paese dove si pubblicano nefandezze tali, scritte da una che dovrebbe stare sui banchi di scuola ed invece si prende il titolo di scrittrice dell'anno. Ma scherziamo!!! Mi rivolgo a tutti per sapere il loro giudizio, indipendentemente dal fatto che abbiano letto o meno il libro di questa nuova pseudo-scrittrice. Io non l'ho letto e me ne guarderei bene ma alcuni miei amici lo hanno fatto. Ora ognuno è libero di leggere cio' che gli aggrada, ma per cortesia evitate di leggere le nefandezze della presente Melissa. E' un'offesa alla storia letteraria del nostro paese e il fatto che stia vendendo un sacco è la prova che siamo un popolo di pecoroni che appena legge di esperienze sessuali vere o presunte di una sedicenne e raccontate pergiunta, da quanto mi hanno detto, anche in maniera volgare e pessima sbava come un branco di animali e corre in libreria. Questa Melissa, che ho visto poco tempo fa intervistata alla trasmissione L'Alieno su ItaliaUno, è certamente avvenente ma possiede una bellezza volgare sia fisicamente che nel modo d'esprimersi e sarebbe meglio che non insozzasse ulteriormente il già penoso panorama editoriale italiano. Inoltre faccio una critica agli editori in generale: spesso dovrebbero guardare non solo al lato prettamente economico ma alla qualità di ciò che pubblicano. Come può crescere culturalmente un paese quando per primi coloro che diffondo cultura propinano tali esempi soprattutto nei confronti dei lettori più giovani. Pensate a quanti bravi scrittori, anche tra noi perché no, meriterebbero una possibilità e magari seguire le orme di Negròre (a cui faccio i complimenti) ed invece viene premiata una così che pensate è al vertice delle classifiche editoriali. In conclusione penso che il fenomeno Melissa P sia la vittoria del moderno consumismo che ingurgità e vomita nefandezze a Gò-Gò sulla letteratura di qualità e sulla coscienza critica.Aspetto le vostre opinioni in merito.
Ciao Gil
Attenzione a non riaprire una discussione che ha già avuto interventi infuocati. Ma visto che ci siamo...A suo tempo non ero intervenuto, sia perchè non mi piacevano i toni, sia perchè non sono solito parlare di cose che non conosco. Ultimamente mi sono fatto prestare il libro da una mia amica (ma che roba legge? )e ho provato a cominciarlo. Premesso che non ho avuto la forza di andare avanti, posso dire che non solo l'argomento è trattato per solleticare l'animo "prurigginoso" del lettore, ma lo stile è altamente scolastico (oppure accademico, se non perfino banale). Sinceramente posso aggiungere, per aver fatto il Liceo Classico, che contiene i più triti artifici retorici e le più banali trovate stilistiche (già il fatto che sia uno pseudo-diario ce lo indica). Per quanto riguarda il fatto che in Italia si pubblica qualsiasi porcheria, non posso che darti ragione, ma teniamo presente che il libro ormai è una merce come un'altra che deve essere venduta. In un paese come l'Italia, con i più bassi indici di lettura al mondo, dove il quotidiano più letto è "La Gazzetta dello Sport" e la televisione forma migliaia di menti, l'importante è solo vendere. Se un libro stimola gli elementi più bassi della psicologia umana, tanto meglio: si prevedono già tirature record.Se riesce però ad avvicinare alla lettura persone che non toccano libri dai tempi di quelli scolastici (o che leggono solo quelli), è già qualcosa: magari si rendono conto che la "vera" letteratura dà più soddisfazioni (vedi la mia amica alla quale, dopo aver demolito Melissa, ho rifilato autori come Dostojievskij, Nabokov, Bulgakov, Ghoete e la Allende).
Non aspettiamoci quindi che l'editoria italiana spicchi per qualità, ma sta a noi cercare di scegliere criticamente tra quello che il panorama offre. E qui chiudo. Saluti a tutti.
Waymar Royce
Questa Melissa, che ho visto poco tempo fa intervistata alla trasmissione L'Alieno su ItaliaUno, è certamente avvenente
Eehhhh???? Avvenente?Mah, non direi proprio, più che altro una gatta morta. Certo che tra lei e Marina La Rosa la Sicilia non si è fatta una gran pubblicità in campo femminile e lo dice uno che la Sicilia la conosce e la ama (anche perchè ci vado spesso a trovare i miei parenti, e le mi cugine non sono certo così.).
Waymar Royce
P.S.: rispondo a parte perchè questa frase mi era sfuggita ad una prima lettura. Ciao!
[Lord cantereccio]
Soldi, soldi, soldi,
il suono dei miliardi
e chi ce li ha
col c**o al caldo
se ne stà
(libera reinterpretazione di Umberto Smaila di un classico di Mina).
[/Lord Cantereccio]
Del libro ho letto solo qualche passo...non posso che concordare con Wymar sul giudizio letterario (per quanto sommario)...
Aggiungo anche il lancio pubblicitario, con foto fintosexy della sedicenne col volto censurato (vagamente da annuncio scambista, dico io ) a corollario di qualche intervista (ci è cascato pure Mughini) improntata ad una ipocrita pseudoriservatezza....poi, ovviamente, giro di interviste da Zio Maurizio e via via tutti gli altri....con la sedicenne in bella mostra.
Evviva il Dio Denaro
Per rispondere alla domanda iniziale, ovvero dov'è finita la critica...quando mai c'è stata, negli ultimi anni, se si dedica una copertina di Sette (settimanale del Corsera) a Faletti col titolo "Il più grande scrittore Italiano"?
Non che "Io uccido" sia brutto, tutt'altro....ma da qui a farne un capolavoro passa la stessa distanza che c'è tra una Ferrari da corsa ed una Ford modello T.
...Faletti col titolo "Il più grande scrittore Italiano"?Non che "Io uccido" sia brutto, tutt'altro....ma da qui a farne un capolavoro passa la stessa distanza che c'è tra una Ferrari da corsa ed una Ford modello T.
Questa mi sembra una critica abbastanza gratuita però... c'è una differenza abissale, in qualunque caso, tra un libro come "Io Uccido" e uno di letteratura erotica (è classificato così?!)
L'opera di Faletti è ottima, anche se di certo non è quel che si può dire un "capolavoro" letterario. Di certo è più profonda (senza doppi sensi) del diario di una sedicenne di facili costumi.
Quel che mi lascia sbigotto è un'altra questione. E' il fatto che il libro venga fatto passare come "una sublime rappresentazione del disagio giovanile e dei sentimenti di una giovane ragazza del XXI secolo".
Questo è ridicolo.
Vuoi disagio giovanile?! fai una domanda seria a qualsiasi ragazzo in strada, non c'è bisogno di pubblicare le sc***te di una ragazzina di Catania.
E' incredibile che chi fa recensioni creda di riuscire a darla a bere ai lettori. E altrettanto incredibile che la gente la usi come giustificazione al fatto che voglia leggere delle abitudini sessuali di Melissa P (tra l'altro spiegatemi il senso della P puntata, cos'è per la privacy?! e le foto allora che senso hanno?! mah...)
In ogni caso, se l'intera popolazione italiana vuol leggere 'ste cose faccia pure. Ma non mi venga a dire che son culturalmente elevate.
che schifezza di marketing
Ciao ciao
...Faletti col titolo "Il più grande scrittore Italiano"?Non che "Io uccido" sia brutto, tutt'altro....ma da qui a farne un capolavoro passa la stessa distanza che c'è tra una Ferrari da corsa ed una Ford modello T.
Questa mi sembra una critica abbastanza gratuita però... c'è una differenza abissale, in qualunque caso, tra un libro come "Io Uccido" e uno di letteratura erotica (è classificato così?!)
No, scusa, guarda che il paragone con "Cento colpi di spazzola" lo stai facendo tutto tu...io no di certo. Non c'è un solo passo del mio post in cui associo le due opere. Io ho associato "Io uccido" al concetto di capolavoro...e rinnvo la mia convinzione...tra capolavoro e "Io uccido" c'è la stessa differenza che corre tra il Flyer dei fratelli Wright e un SR71.
L'opera di Faletti è ottima, anche se di certo non è quel che si può dire un "capolavoro" letterario.
Vedi che poi mi dai ragione? Io Faletti l'ho tirato in ballo per definire il livello della critica italiana...se basta scrivere un buon thriller per essere il più grande scrittore italiano, allora non mi meraviglio che che "Cento colpi" possa essere definito un capolavoro.
Per me non esiste...ne l'una ne l'altra cosa.
Quel che mi lascia sbigotto è un'altra questione. E' il fatto che il libro venga fatto passare come "una sublime rappresentazione del disagio giovanile e dei sentimenti di una giovane ragazza del XXI secolo".Questo è ridicolo.
Ciao ciao
Chi avrebbe definito così il libro? Spero che sia sul risvolto di copertina dello stesso, perchè se qualche giornalista ne ha dato una definizione simile, allora la critica letteraria è veramente morta. Per quanto riguarda Faletti non posso esprimermi, in quanto non l'ho letto e non credo neanche di averne intenzione, visto che non mi sembra niente di eccezionale. D'altronde io per scrittori di noir (i gialli italiani) io preferisco Ellroy, Chandler, Spillane e compagnia cantante.
Waymar Royce
Per quanto riguarda Faletti non posso esprimermi, in quanto non l'ho letto e non credo neanche di averne intenzione, visto che non mi sembra niente di eccezionale. D'altronde io per scrittori di noir (i gialli italiani) io preferisco Ellroy, Chandler, Spillane e compagnia cantante.Waymar Royce
Allora ti potrebbe piacere...non è hard boiled, ma rimane molto americano come stile, scordati Camilleri et similia.
Lord, non intendevo attaccarti con tutta questa forza, spero non te la sia presa! Con critica gratuita intendevo dire che la stampa fa sempre di queste sparate ma dopotutto dire "miglior scrittore italiano" è un titolo che non significa niente, molto giornalistico. Tutto qui.
Per quanto riguarda il resto la definizione che vi ho citato è quella che ho letto su tutti i commenti dei "critici" (panorama, il giornale, espresso etc etc).
E immagino che anche da costanzo qualcuno l'abbia definito così, compreso l'editore di Melissa.
Compreso anche l'editore americano che dovrebbe aver comprato il libro (o è una voce falsa che ho sentito solo io?!)
Ragazzi,ascoltate il Mago.
Questa qui dopo aver letto "Christiane F. Noi ragazzi dello zoo di Berlino" ha tentato di farne una pallida copia,infatti molti giornali recensiscono il libro col titolo:"Melissa P. ragazza dello zoo di berlino".
ma melissa deve stare allo zoo e basta.
Lord, non intendevo attaccarti con tutta questa forza, spero non te la sia presa!
Figurati!
E che non riesco ad usare i Kao come emoticon (so' carucci ma non riesco mai ad associarci una emozione precisa). Anche la mia risposta suona male, anche se non volevo fare l'inc***ato, ma solo l'infervorato. Immagina che abbia parlato con foga, ma con questa faccia: (itterizia compresa).
Con critica gratuita intendevo dire che la stampa fa sempre di queste sparate ma dopotutto dire "miglior scrittore italiano" è un titolo che non significa niente, molto giornalistico. Tutto qui.
Ok, ora è chiaro...io li chiamo trucchetti di marketing...si va al "si parla già di candidatura agli Oscar" per un film/attore (ma CHI parla di candidatura?) a iperboliche definizioni per ogni nuova scaracchiata dello scrittore di moda o del cantantuccio del momento.
Il lancio del "romanzo" è stato da manuale, con una sapiente gestione delle notizie sulla scrittrice (posto che lo abbia scritto, lei...i ghost writer esistono anche per questo) fino all'apoteosi della sua rivelazione al mondo tramite Costanzo Show...
Ovviamente di queste cose approfittano un po' tutti, che si chiamino Faletti, Eco o Melissa P. Certo che nell'ultimo caso il gioco è un po' troppo scoperto...
Caro GIL deduco che non hai letto il mio post sull'argomento e ti chiedo di farlo nonostante le scintille tra me e Dark perchè l'argomento mi tocca da vicino e le mie impressioni rimangono quelle espresse in precedenza Melissa P. il problema è che appunto per questo ho paura di farmi prendere nuovamente la mano quindi cercherò di limitarmi.Poi la sua bellezza io la devo ancora vedere,è alta due mele o poco più(giusto per citare un autore degno di essere paragonato a lei),è squallida e volgare,manca assolutamente di femminilità,e qua mi fermo
Comunque l'Italia è quello che è e si sa
Inoltre vedo che la mia supposizione sull'idea che tutti si sono fatti della siciliana,la zo****a,sia condivisa anche da altri,e vorrei vedere se così non fosse dati i precedenti(vedi appunto Marina la Rosa,essere fondamentalmente inutile,e la suddetta Melissa P,dove la P mi pare che stia per Pappalardo e non per p*****a ma non ne sono sicuro)
ma melissa deve stare allo zoo e basta.
Mi sa che concordo, purtroppo però allo zoo ci portano le specie in via di estinzione e non credo che la cara Melissa ne rappresenti una (e parlo in generale), anzi...
Per tranquillizzare Derfel, gli dico di non preoccuparsi: qualsiasi persona con un po' di sale in zucca si rende conto che le siciliane non sono così. Forse mi sono espresso male, chiedo perdono.
Waymar Royce
P.S.:(sempre x Derfel) non tiriamo fuori il vecchio adagio "altezza mezza bellezza": il fatto che sia bassa non significa nulla (Salma Hayek che io sappia è alta 1m e 50), se no oltretutto mi pungi sul vivo. Scherzo, naturalmente!