Cosa ne pensate del giovane? Non parlo delle teorie sulle sue origini, ma proprio di lui come persona.
Secondo voi è davvero il "principe perfetto" descritto da Varys?
Sappiamo che è stato educato da un mezzo maestro, e che conosce svariate lingue; ha studiato la storia e la geometria (quest'ultima senza grandi risultati). Se la cava abbastanza bene come spadaccino, battendo Papero; con altre armi ha la meglio il suo maestro.
Poco prima dell'assalto degli infetti alla "Fanciulla pudica" insiste per essere tenuto sul ponte e partecipare allo scontro. Appena si deve confrontare con uno di loro, si immobilizza e non riesce neppure a tirare fuori la spada. Tyrion lo toglie dai guai facendolo inciampare. Quando il Folletto cade nel fiume, è il ragazzo a insistere perché venga salvato; Connington lo ascolta e salva Tyrion.
C'è poi "l'incidente" durante la partita a cyvasse: Tyrion dà lui il famoso consiglio di sbarcare a Westeros (che poi il ragazzo deciderà di seguire, sorprendendo Connington). Perde la partita, dopo aver seguito una falsa dritta di Tyrion, si arrabbia e rovescia il tavolo. Poi ordina al Folletto di raccogliere tutto.
Aegon ha passato tutta la vita nascosto su un barcone, protetto da Jon Connington, e prima da Illyrio (fino ai 5/6 anni); in TWOW lo vedremo probabilmente al comando del gruppo che attaccherà Capo Tempesta: ne sarà in grado? (Connington ha già detto che vuole prendere la fortezza con il tradimento però).
Io personalmente credo che questa eccessiva protezione possa avergli fatto male, il ragazzo (che ora dovrebbe avere diciotto anni, già un uomo) sa troppo poco del mondo "reale".
Voi cosa ne pensate? Si tratta di una giovane promessa o è tutta fuffa? Sarebbe effettivamente in grado di conquistarsi il potere e di governare?
All that is gold does not glitter,
Not all those who wander are lost;
The old that is strong does not wither,
Deep roots are not reached by the frost.
From the ashes a fire shall be woken,
A light from the shadows shall spring;
Renewed shall be blade that was broken,
The crownless again shall be king.
Any man who must say ‘I am the king’ is no true king at all. Tywin Lannister
The War of the Ninepenny Kings? So they called it, though I never saw a king, nor earned a penny. It was war, though. That it was.
TWOW
They were dancing. In my dream. And everywhere the dragons danced the people died.
Mercy, thought Dany, They shall have the dragon’s mercy
A Son(g) Of Ice and Fire
We swore a vow.
Io personalmente credo che questa eccessiva protezione possa avergli fatto male, il ragazzo (che ora dovrebbe avere diciotto anni, già un uomo) sa troppo poco del mondo "reale".
Voi cosa ne pensate? Si tratta di una giovane promessa o è tutta fuffa? Sarebbe effettivamente in grado di conquistarsi il potere e di governare?
Premetto che non voglio soffermarmi se le sue origini sono vere o false...ma voglio sottolineare anche che per valutare il personaggio bisogna anche soffermarci sul suo background...
Gli hanno raccontato che lui è l'erede legittimo di una famiglia regnante antica, piena di orgoglio, oltre perché il trono gli è dovuto, vuole anche vendicarsi di tutti i nemici che hanno trucidato la sua famiglia.
Anche io sospetto che sia cresciuto in modo troppo "protetto", nel senso ok che è cresciuto lontano dagli agi di una famiglia nobile qualsiasi, ne avuto però la preparazione culturale, militare e, purtroppo o per fortuna, anche il crescere dentro una campana di vetro...
nessuno dei suoi preparatori/maestri è un suo pari...tutti non sono solo suoi servitori, come potrebbero esserlo per una qualsiasi famiglia nobile, sono i suoi seguaci che lo considerano non solo come il loro Lord, ma soprattutto come il loro Re...quindi questo secondo me fa sì che sia cresciuto in maniera troppo protettiva...e si vede nel momento in cui deve usare la spada rimane impietrito e viene salvato da un nano...
Quindi volevo fare un confronto con Jon (viste le sue possibili origini) perché secondo me condividono molto...
Hanno avuto entrambi una preparazione culturale e militare (sicuramente Jon non conosce altre lingue)...entrambi vogliono dimostrare ciò che valgono veramente ed avere un riconoscimento dagli altri...questo confrontato quello che abbiamo visto di Aegon con il Jon dei primi libri...
Leggendo la partita di cyvasse tra Aegon e Tyrion mi sembrava di avere un deja vu...la scena infatti mi ha ricordato i dialoghi tra Jon e Tyrion, nei quali Jon si rende conto chi sono veramente gli uomini dei Guardiani della Notte e dell'ambiente in cui si trova grazie alle dritte di Tyrion....solo grazie alle esperienze fatte, anche quella dei bruti, Jon è maturato e ha iniziato a prendere coscienza di più di se stesso..è stato costretto dagli eventi a crescere, a maturare, ad "uccidere il ragazzo"....
Aegon invece lo vedo ancora "immaturo" e con poche possibilità di rendersi conto di questa mancanza senza l'aiuto di uno come Tyrion che le cose, chiunque tu sia, te le dice in faccia...finché le persone con cui avrà a che fare saranno dei sudditi e non dei servitori giusti non penso che la situazione migliorerà...(quest'ultima parte va bene anche per Dany...nessuno riesce a far aprirle gli occhi)...
Detto questo, secondo me, nell'idea originale della trilogia Aegon non rientrava...ma allungandosi la storia credo che Martin abbia scisso il ruolo che prevedeva per Jon all'inizio delle cronache...nel senso che la sua prima idea contemplava un Jon eroe contro gli Estranei e re di westeros, ma siccome sarebbe stato un finale eccessivamente roseo per un personaggio, abbia tirato fuori Aegon, che quindi "si farà carico" del regno....se sarà falso lo sapremo solo noi lettori e il Varys della situazione...
Siccome spero che, vero o falso che sia, non sia un personaggio alla Quentyn, che dopo qualche capitolo muore senza avere contribuito minimamente alla trama...confido che possa essere un personaggio in evoluzione e che rappresenta per me quello con la più alta probabilità di conquista del trono...l'ultimo che arriva si gode tutto!
Difficile dare un giudizio sulla sua figura, anche perchè tutto sommato lo conosciamo ancora abbastanza poco e in modo non molto approfondito, ma i suoi primi passi mi sembrano abbastanza incoraggianti...
Aegon ha ricevuto senz'altro un'istruzione di prim'ordine, conosce le lingue e la storia, non si è convertito a nessuna strana fede orientale ma professa il credo dei Sette Dei, particolare importante dal punto di vista politico, perchè potrebbe renderlo ben accetto all'Alto Septon. Sembra un ragazzo con la testa sulle spalle e abbastanza giudizioso. Non è di sicuro pavido e spaurito, ama rischiare e decidere in prima persona. Ha dimostrato di essere audace quando il momento richiedeva di osare e paziente quando la situazione richiedeva di attendere, lo si è visto con grande chiarezza in occasione del consiglio di guerra tenutosi a Volantis. Sembra essere abbastanza saggio e generoso, dotato di discernimento e da prova di conoscere bene il valore della pietà, come mostra anche il salvataggio di Tyrion. E' carismatico e dimostra di essere in grado di prendere decisioni difficili e di sapersi assumere in prima persona le responsabilità delle sue azioni, come quando convince il pavido ed esitante capitano della Compagnia Dorata ad alzare le chiappe e far vela verso l'Occidente. E' coraggioso e non esita ad esporsi ai pericoli e combattere in prima linea, condividendo i rischi, i patimenti e le fatiche dei soldati, non è una virtù secondaria per un sovrano. Non è cresciuto nella porpora, nei palazzi dorati, nel lusso: conosce il mondo e la vita più di tanti lord di Westeros, e sa anche fin troppo bene cosa comportano il sacrificio e la fatica del lavoro.
Tra le qualità negative che ho notato in lui, ci sono una certa dose d'impazienza e di irrequietezza, di smania d'azione (assolutamente giustificabile vista la giovane età), oltre all'arroganza e alla superbia che esplodono quando reagisce dopo aver perso la partita di cyvasse contro Tyrion. L'unica cosa che mi lascia perplesso è che molto presto, prestissimo forse, Connington potrebbe venire a mancare per via del morbo grigio. Connington è stata LA presenza fondamentale nella vita del giovane Aegon, specialmente ora che è sbarcato in Westeros. Mi chiedo chi potrà mai sostituirlo, non vedo gente capace di prendere il suo posto nella Compagnia Dorata....
La figura di Aegon a me dice ancora molto poco. Nonostante le parole di Varys sulla sua educazione (magari riuscisse davvero un re così!), mi è sembrato troppo saccente e presuntuoso, per certi versi mi ha ricordato Joffrey.
Non sappiamo ancora molto di lui, magari si rivelerà un buon condottiero per le conquiste a venire. Spero solo che Martin sappia come sfruttare bene questo personaggio, Targaryen o Blackfyre che sia...
Corvo inviato utilizzando Tapatalk
Ho corretto il titolo perchè mancava l'indicazione di spoiler e perchè scrivendolo in quel modo verosimilmente si poteva rivelare l'identità di un pg che compare solo in ADWD.
Detto questo, non ho idee molto precise su Aegon perchè l'ho sempre e solo considerato in rapporto agli altri personaggi. Potrebbe essere un buon re come uno cattivo, ma poi ci sono mille variabili indipendente perchè fondamentalmente non esiste la formula esatta per creare l'ottimo sovrano.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Ah un ultimo commento...Aegon mi ricorda non so perchè Ottaviano Augusto
Per me ha tutte le potenzialità per diventare un buon re: ha ricevuto un'ottima educazione e gli è stata inculcata un'idea della regalità come dovere e ufficio al servizio del reame. Insomma, parte con tutte le buone intenzioni di questo mondo, unite ovviamente al desiderio di riappropriarsi di ciò che gli spetta di diritto.
Il problema è vedere se tutte queste conoscenze teoriche e quest'educazione poi effettivamente sono sfruttate come si deve nella pratica, ed Aegon potrebbe non riuscirci per i motivi più disparati: si rivela un incapace (non sempre sapere a menadito la teoria significa essere bravi nella pratica) o un pazzo (dopotutto è un Targaryen) o viene circondato da consiglieri sbagliati (anche Nerone aveva come maestro Seneca eppure sappiamo cosa è diventato quando l'ha allontanato per circondarsi di persone molto meno raccomandabili), muore prima di ottenere il trono o subito dopo esservici seduto sopra, viene smascherato...
Molti dei suoi "difetti" sono imputabili alla giovane età e alla consapevolezza del suo sangue reale: chi, così giovane, non vorrebbe dimostrare le sue qualità militari sul campo conquistando una fortezza imprendibile? Chi, sapendo di essere (a ragione o a torto) figlio di Rhaegar, non vorrebbe dimostrarsi degno della mano della propria zia e dei suoi tre draghi piuttosto che andare a mendicare figlio a Meereen? E chi, sapendosi membro della famiglia Targaryen, non mostrerebbe un minimo di superbia nei confronti degli altri, fossero anche membri di altre famiglie nobili come i Lannister?
Il problema maggiore da affrontare sarà probabilmente la morte di Jon Connington, un re così giovane ha bisogno di uomini saggi e onesti intorno a sé e nel suo entourage, a parte il grifone, non ce ne vedo altri. Né ce ne vedo nei Sette Regni, Doran a parte, l'unica altra persona con un po' di sale in zucca è a Meereen.
Beh ma io do abbastanza per scontato che prima o poi Varys entri direttamente in contatto con il ragazzo e ne diventi l'eminenza grigia, dopotutto Varys non potrà sempre affidarsi ad altri ed è chiaro che la sorte di Aegon è indissolubilmente legata a quella del ragno. Poi magari se il colpo di Stato va in porto arriverà anche "papà Illyrio".
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Non so quanta importanza hanno le qualità morali di un sovrano, in un regno stabile e funzionante un buon re può avere un pessimo erede, ma il regno non si dovrebbe disgregare perchè qualcuno della dinastia è pazzo. Un regno si tiene insieme sugli interessi comuni, il re è in primo luogo il protettore del reame e garante della pace. Tutti i lord sono sottomessi al trono per la pura della punizione e solo finché la pace è la scelta più convincente rispetto alla ribellione. Quindi le qualità che deve possedere un sovrano sono: deve avere forze credibili per stroncare qualsiasi tipo di disubbidienza e deve avere le forze per protegge i sudditi dalle minacce esterne, senza i draghi nessun re possiede queste qualità. Robert all'inizio del suo regno soddisfava il requisito della forza grazie alle alleanze, è importante precisare che la forza non era la sua, ma era la forza delle famiglie alleate e questa situazione poteva durare solo finché le suddette famiglie non cambino interessi, quello che infatti è successo gli Stark e i Lannister hanno deciso di farsi la guerra e la metà della forza del esercito che ipoteticamente era di Robert è volata a difendere gli interessi particolari delle parti e non il bene del regno. Dove manca la forza, manca la stabilità e altri lord approfittano della situazione per trarne vantaggio, vedi Renly e l'alto giardino. Sottomettersi ad un nuovo sovrano è un pesante fardello, devi giurare fedeltà e cosa ben peggiore pagare le tasse al trono, per farlo un lord protettore di una regione deve avere delle motivazioni validissime e gli onori devono superare gli oneri, nessuno regala niente per la buna educazione,anche Sansa credeva di essere educata bene. Come ho già detto prima senza i draghi nessuno è abbastanza forte per motivare tutti a sottomettersi. Questo è il ragionamento che tanto ostinatamente fallisce nel comprendere Stannis, lui esige fedeltà ma non può e alcune volte non vuole offrire qualcosa in cambio.
Dopo la lunga premessa parliamo di YG, non ha l'esercito per spaventare tutti quindi la seconda possibilità che gli resta è cercare di accontentare tutti, il che è umanamente impossibile, potrebbe essere anche Gesù Cristo approdato a Westeros, quindi dovrà allearsi con qualcuno e si limiterà di accontentare almeno i suoi alleati, gli altri verranno sottomessi con la forza. Nella sua condizione le buone qualità sarebbero, abilità diplomatica e apertura mentale al compromesso, perché se il tuo regno dipende dai tuoi alleati devi saper trattargli bene, un'altra qualità indispensabile è la spietatezza con i nemici, il metodo di Tywin meglio riprimere le rivolte preventivamente con il terrore che reprimerle successivamente con il pezzo di sangue. Non so se YG è in grado di prendere le decisioni pesanti, regnare richiede principalmente decisioni pesanti. C'è una frase di Varys con la quale non sono molto d'accordo "Aegon ha imparato che essere re è un suo dovere, che un re deve mettere il popolo al primo posto, che deve vivere e governare per lui." Non siamo in una democrazia e se parliamo senza ipocrisia del popolo non gliene frega niente a nessuno, la pace difende i privilegi dei pochi, e sono questi pochi detengono la forza e hanno tutto l'interesse a mantenere i loro privilegi se il nuovo sovrano lede i loro interessi avranno tutte le motivazioni per cospirare contro di lui e allearsi con qualcuno che garantisce maggiori vantaggi. L'idea il mio popolo ha bisogno di me è una presunzione infondata, Varys lo sa è fa in modo che il bisogno di stabilità si senta in maniera più consistente, alimenta il conflitto Lannisters-Tyrells per presentare ad una terra devastata dai conflitti il salvatore della patria nella miglior luce. La speranza di Varys ricade anche sull'influenza del nome Targaryen, lui spera che Griff non sarà costretto a dimostrare la sua forza con i fatti ma che sarà sufficiente appoggiarsi sulla disperazione e sulla fama precedente dei signori dei draghi. E se i piani di Varys si realizzeranno come lui spera, io non potrò considerare il regno di fAegon come merito di fArgon nei miei occhi resterà merito di Varys. In generale la carica del re è troppo sproporzionata rispetto agli effettivi meriti della persona del re, io credo che nessuno per nessuna raggione al mondo può essere considerato talmente superiore agli altri, se ci pensiamo bene chiunque con una buona educazione e le giuste esperienze può essere abile a regnare se appoggiato da buon consiglio.
Guardando solo alla descrizione che viene fatta di lui da chi lo conosce, sembra fin troppo perfetta per filare tutto liscio... Sembra quasi un discorso da campagna elettorale in cui si esaltano le doti del candidato, in cui si cerca di convincere chi ascolta a votarlo, e si nasconde tutto il resto che lo farebbe apparire meno fantastico... Aegon mi sembra una propaganda, partendo già dalla persona che dovrebbe rappresentare, per l'appunto il figlio di Rhaegar... Il candidato perfetto al trono, troppo perfetto per essere reale?
Io credo di sì
E se i piani di Varys si realizzeranno come lui spera, io non potrò considerare il regno di fAegon come merito di fArgon nei miei occhi resterà merito di Varys. In generale la carica del re è troppo sproporzionata rispetto agli effettivi meriti della persona del re, io credo che nessuno per nessuna raggione al mondo può essere considerato talmente superiore agli altri, se ci pensiamo bene chiunque con una buona educazione e le giuste esperienze può essere abile a regnare se appoggiato da buon consiglio.
Sono d'accordo con te che se YG conquista il trono sarà solo merito Varys, che ne rimane l'artefice della sua figura...
Penso che quando Jon Conniton morirà YG potrà fare solo affidamento su Varys...il problema si fiderà di lui?
Mi piace fare paralleli e quindi ne faccio un altro
Il discorso finale di Varys ci aiuta finalmente a capire quali siano le sue mosse e a quale gioco stia giocando....lo stesso avviene nel discorso che Ditocorto fa a Sansa, in cui illustra quale piano ha in serbo per lei.
Entrambi i discorsi ci fanno capire come le famiglie stanno pensando a proteggere almeno i propri territori e non colgono e non sospettano neanche che ci sono trame più grandi di loro che sono i piani di Varys e Ditocorto...
Siccome penso che alla fine Martin non voglia mettere sul trono qualcuno che l'ha conquistato "solo" combattendo o "solo" per il DNA che ha...alla fine saremo solo noi lettori a capire che chi starà sul trono starà lì "solo" perché qualcuno ha tramato per loro...i regnanti avranno la loro gloria (penso ad un matrimonio YG e Sansa), Varys e Ditocorto otterranno quello che vogliono...spero solo, che se la "giustizia di ASOIAF" esiste per tutti i personaggi, non si potranno godere il "loro" regno che duramente hanno creato!
Chiaramente posso sbagliarmi, ma ripeto l'unica cosa che spero e veramente voglio, è che YG sia un personaggio che avrà un ruolo nei prossimi libri, anche se alla FINE morisse, insomma che non sia un Quentin 2.0
Io continuo a non riuscire a immaginare una qualche possibile o indiretta collaborazione tra Varys e Ditocorto... Per me, i loro piani finiranno per collidere, uno contro l'altro... Per ora si stanno evitando, ma più si avvicineranno al trono di spade, più alte saranno le probabilità di dover fare i conti con l'altro per portare al termine il proprio piano...
Perciò, in quest'ottica, un matrimonio Sansa/ YG non lo vedo possibile, anche se magari sarebbe una bella conclusione per entrambi... Varys e Ditocorto si odiano, soprattutto in AGOT, lo dicono chiaramente...
Detto questo, povero Quentin, spero anch'io duri un pochetto di più hihihi
E durerà... Solo solo perché dietro c'è Varys e il piano di Varys non si potrà sfumare in un completo nulla di fatto come quello di Doran con Quentin...
Se fosse davvero come descritto da Varys, sarebbe il re perfetto.. o poco mancherebbe.
Però da come lo abbiamo imparato a conoscere (anche se è ancora un po' poco), il ragazzo ha dimostrato grandi potenzialità ma anche qualche zona d'ombra. Spesso è arrogante, ora che ha la possibilità di uscire allo scoperto è meno disposto a seguire i consigli di chi gli sta intorno, cede alla rabbia e dimostra irruenza.... inoltre si fa fregare da Tyrion che gli consiglia di andare ad Ovest, anche se, come detto da altri, quanto meno se ne assume la diretta responsabilità.
È un personaggio con un grande potenziale e che al momento mi incuriosisce molto. Fino a questo momento, per quanto mi riguarda, è uno di quelli per cui "faccio il tifo".
Beh ma io do abbastanza per scontato che prima o poi Varys entri direttamente in contatto con il ragazzo e ne diventi l'eminenza grigia, dopotutto Varys non potrà sempre affidarsi ad altri ed è chiaro che la sorte di Aegon è indissolubilmente legata a quella del ragno. Poi magari se il colpo di Stato va in porto arriverà anche "papà Illyrio".
Sì, penso che questa sia l'intenzione di Varys ed Illyrio; bisogna vedere quanto il ragazzo vorrà starli ad ascoltare. Già nell'ultimo POV di Connington Aegon si mostra piuttosto indipendente, non seguendo i consigli di quello che è il suo "padre adottivo", che gli è stato accanto per la maggior parte della vita. Decide di dare il mantello bianco a Papero nonostante Jon sia contrario, e lo fa aspettare parecchio nel solarium prima di farsi vedere; lo stesso Connington riflette sul fatto che "Aegon è molto meno malleabile di Young Griff".
La voglia di indipendenza non sarebbe sbagliata, ma temo che potrebbe finire per esagerare dall'altro lato e non ascoltare più nessuno...
Non credo che Aegon conosca Varys, e Illyrio non lo vede da dieci anni buoni (mi pare).
All that is gold does not glitter,
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The old that is strong does not wither,
Deep roots are not reached by the frost.
From the ashes a fire shall be woken,
A light from the shadows shall spring;
Renewed shall be blade that was broken,
The crownless again shall be king.
Any man who must say ‘I am the king’ is no true king at all. Tywin Lannister
The War of the Ninepenny Kings? So they called it, though I never saw a king, nor earned a penny. It was war, though. That it was.
TWOW
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Mercy, thought Dany, They shall have the dragon’s mercy
A Son(g) Of Ice and Fire
We swore a vow.
Comunque avete ragione sulla sfera di cristallo in cui è stato cresciuto... per i suoi diciotto anni circa che ha, si è per il momento dimostrato piuttosto "infantile", rispetto a tanti altri nella saga che già prima di quell'età si sono dimostrati ottimi leader, più o meno maturi, o comunque apparentemente più di lui... ma è anche vero che dobbiamo ancora vedere effettivamente qual è suo carattere, il suo vero carattere e non quello raccontato dagli altri, non solo da Varys. Illyrio ad esempio lo definisce il salvatore che il popolo dell'occidente cerca mentre muore di fame...
E in effetti, se Varys e Illyrio non stanno attenti, il piano Aegon/YG si potrebbe ritorcere contro di loro... soprattutto con Tyrion tra i piedi.