descrivere la storia in poche righe è molto difficile anche perchè la storia italiana e quella europea è molto complessa, cercavo di fare una sintesi abbastanza comprensibile ed era anche abbastanza tardi quando stavo scrivendo
le città medievali, intese in senso gotico come riferimento artistico, quindi dopo le città marinare sono città da un punto architettonico molto evolute anche se molti centri storici sono stati snaturati già a partire dal Rinascimento fino ai danni fatti nel 1800...
esclusi i piccoli centri nelle città più grandi sono rimasti poche quelle che hanno ancora zone risalenti almeno fino al periodo gotico, o precedente
dici bene che hanno sempre avuto problemi di igiene e rapido espandersi di epidemie, difatti i borghi se ci fate caso some sempre molto ventilati perchè costruiti in modo tale da avere circolazione d'aria, ci sono raffigurazioni pittoriche in cui mostrano persone fare bisogni fisiologici lungo la strada
ma ceraano anche bagni pubblici, lavatoi dove usavano lavarsi certo è molto lontano dall'avere bagni in casa o certo igiene che già gli arabi avevano
Non ho letto l'articolo, ma mi sento di dire che uno che nella storia qualsiasi cosa venga bene porta come conseguenza diecimila orribili imitazioni. Però anche qualche cosa bella che si ispira e non scopiazza, esattamente come Tolkien ha dato il la a tanto fantasy illegibile ma anche ispirato lo stesso Martin.
Io aggiungo, tornando anche sull'importanza del portare comunque persone a leggere libri, che se anche un fantasy considerato di serie B, dovesse inflazionare le librerie, a seguito di un grande successo come è "le Cronache" di Martin, sarei sempre e comunque soddisfatto.
Questa mancanza di considerazione nei confronti del gusto del lettore, e di conseguenza questo voler "elitare" sempre ogni cosa, io la sopporto poco.
Se la gente compera i libri, questi verranno sempre stampati, se compera libri fantasy a prescindere dalla bontà più o meno riconosciuta, le case editrici stamperanno libri fantasy(ma il discorso vale per tutti i generi) a occhi chiusi, e sebbene ci saranno tante storielle e niente più, ci saranno anche più possibilità di leggere delle belle idee, delle belle storie, e qualcosa di innovativo ed oculato.
Ben venga per cui l'ondata Martiniana, e ben venga anche un eventuale dualismo, Martin Tolkien, il genere non ha che da guadagnarci, e i discorsi elitari son sempre stati alla base dell'impoverimento artistico.
Non è il lettore che deve conoscere per forza il genere che compera, antecedente, ma caso mai ci si augura che sia lo scrittore a conoscerne una buona parte... ecco.
Ed intanto... il blogger in questione ci ringrazia per le visite partite da qui:
http://strategieevolutive.wordpress.com/2013/08/11/saluti-a-la-barriera/
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
Eh beh, era inevitabile " />
Io aggiungo, tornando anche sull'importanza del portare comunque persone a leggere libri, che se anche un fantasy considerato di serie B, dovesse inflazionare le librerie, a seguito di un grande successo come è "le Cronache" di Martin, sarei sempre e comunque soddisfatto.
Questa mancanza di considerazione nei confronti del gusto del lettore, e di conseguenza questo voler "elitare" sempre ogni cosa, io la sopporto poco.
Se la gente compera i libri, questi verranno sempre stampati, se compera libri fantasy a prescindere dalla bontà più o meno riconosciuta, le case editrici stamperanno libri fantasy(ma il discorso vale per tutti i generi) a occhi chiusi, e sebbene ci saranno tante storielle e niente più, ci saranno anche più possibilità di leggere delle belle idee, delle belle storie, e qualcosa di innovativo ed oculato.
Ben venga per cui l'ondata Martiniana, e ben venga anche un eventuale dualismo, Martin Tolkien, il genere non ha che da guadagnarci, e i discorsi elitari son sempre stati alla base dell'impoverimento artistico.
Non è il lettore che deve conoscere per forza il genere che compera, antecedente, ma caso mai ci si augura che sia lo scrittore a conoscerne una buona parte... ecco.
E' vero, alla fine a dominare è il gusto del pubblico, infatti non è detto che gli "imitatori" di Martin avranno successo così come ne hanno avuto gli imitatori di Tolkien, bisognerà vedere il riscontro del pubblico.
Ad esempio, il gusto per le trame complesse rischia di essere un'arma a doppio taglio, puoi creare una storia complessa solo se sai come sfruttarla e controllarla, il rischio che ti sfugga dalle mani diventando abnorme è alto... anche il sesso, devi saperlo dosare, renderlo funzionale alla trama o comunque non metterlo lì solo per il semplice gusto di metterci una scena di sesso.
Non so se abbia danneggiato o se danneggerà il fantasy, di sicuro grazie a Martin ha trovato una nuova fan che compra libri " /> E non sono neppure più spaventata di leggere certi capitoli luuuuuuuuuuuuunghi e noiosi del Signore Degli Anelli che prima mi hanno costretta a lasciare il libro sempre a metà, dopo SPOILER ADWD
i capitoli narcolettici di Tyrion verso Meereen con tartarughe giganti, barchette e ruderi
non mi spaventa più nulla.
Daenerys Armada
Leggendo l'articolo mi sono accorta che lo scopo principale dell'autore era di sollevare una polemica, ben sapendo di scatenare un lungo dibattito. Detto questo, secondo me il suo articolo fa acqua da un po' tutte le parti.
In primo luogo lui pensa che il successo della serie possa scatenare la nascita di brutte copie fantasy? Eh quindi? Il problema dove sta? Chi apprezza il fantasy non butterà soldi; chi invece sarà spinto dalla moda, comprerà i libri e farà circolare un po' di soldi, tutta salute per le librerie a mio avviso.
Poi critica la serie tv senza nemmeno considerare quali strategie di marketing possano esserci dietro ; innanzitutto vengono criticate le numerose scene "porno". Non metto in dubbio che in alcune scene se ne abusi un po' eccessivamente ( esempio : le due prostitute che fanno pratica sotto gli occhi di Ditocorto. Scena che non compare nel libro), ma l'alternativa quale era? Se fosse stato riproposto quasi fedelmente il libro, senza eccedere nel "porno", chi avrebbe seguito la serie? Solo gli appassionati di fantasy e qualche curioso. Game Of Thrones è una serie che necessita di molti molto e molti fondi per poter essere girata, non può certo accontentarsi di un pubblico di nicchia; per cui sono state adottate scelte tali da poter attrarre anche altri tipi di telespettatori. Io la vedo così almeno,e non ci trovo nulla di sbagliato..
Il mondo è bello perchè vario. E stessa cosa vale per il fantasy, se ne trova di diverse tipologie. Sta al singolo lettore valutare cosa gli piace di più e cosa di meno, valutare quali sono le sue pretese sulla qualità del libro, sugli imitatori, etc... c'è anche gente che tranquillamente può dire: "lo so che questi libri che sto leggendo sono gli ultimi pubblicati di una serie appena nata sull'onda commerciale di un certo genere, so bene che è un prodotto che ora va di moda, so bene che non è il massimo della qualità...ma mi va bene lo stesso".
Le cronache hanno un modo di essere "fantasy" tutto loro, innovativo si può dire, e visto il successo è probabile la comparsa nell'immediato futuro di imitatori di basso o alto livello...tutto questo sia perchè si seguono le solite "leggi del mercato", sia perchè si seguono "le leggi delle letteratura"" ( o di qualsiasi altro settore), in cui, storicamente, c'è sempre qualcosa che all'improvviso rinnova il genere e ne cambia un po' le caratteristiche.
E visto che queste "leggi", noi singoli lettori e comuni mortali, non possiamo cambiarle, non potendo decidere cosa c'è o non c'è sugli scaffali...non ci rimane che affidarci al nostro gusto personale e sperare di poter leggere qualcosa che veramente ci piaccia indipendentemente dalla moda o dagli imitatori etc...
Bah, sto tizio dell'articolo è abbastanza esagerato. Come ogni fenomeno di successo vi saranno molte imitazioni, la maggior parte pessime. Ma alla fine uscirà qualcuno stanco del complotto in ogni angolo e tirerà fuori delle innovazioni che porteranno a un nuovo filone del fantasy. magari più vicino a Tolkien (ok, questo è un sogno ), magari riproponendo la cura maniacale per la storia e l'origine dei mondi descritti.
L'articolo é divertente e ben scritto, ma al di lá delle belle frasi, tutto quello che fa é sottolineare una comunissima banalitá: quando una novitá ha successo, si porta dietro uno sciame di imitazioni.
Ma questo é sempre vero ovunque. E giusto: non fosse cosí, le 'correnti' non esisterebbero, e le produzioni di qualsiasi tipo sarebbero condannate all'immobilismo o ad un'orgia creativa in cui tutto quello che viene creato DEVE essere sempre originale, cosa non solo impossibile ma neppure auspicabile. È giusto invece che quando qualcosa di fresco, bello, giusto o utile viene creato, influenzi anche i successori. Tra l'altro, gli 'imitatori' hanno anche l'occasione per migliorare quanto giá fatto, o per declinarne alcuni aspetti in altre forme. Ad esempio, alcuni potrebbero decidere di 'imitare' Martin, ma senza il nodo di Mereen e successivo stallo " />
Oppure mettere piú azione, per quelli a cui piace. Si possono anche adottare alcuni stratagemmi in altri contesti: ad esempio, quando mi viene in mente una storia che mi piacerebbe scrivere, non riesco a prescindere dalla tecnica dei POV. Qualcuno potrebbe decidere di usarla in altri generi.
(Vorrei sottolineare che la suddivisione in trilogia é piú vecchia di Tolkien. Oltre 2000 anni piú vecchia " /> )
Tolkien ha dominato per 50 anni. Ora un fantasy dovrá necessariamente fare i conti con ASOIAF. E la qualitá verrá valutata nelle giuste sedi.
E sì, naturalmente, prima che me lo diciate voi nei commenti - la colpa non è di Martin, non è della HBO, non è di Tolkien, di Cook, di Gary Gygax…
E, difatti, non capisco quindi lo scopo dell'articolo.
La colpa casomai è del pubblico – che odia rischiare e vuole qualcosa che assomigli a ciò che ha già letto – ed è degli autori e degli editori, che sono ben felici di soddisfarlo, quel pubblico.
Colpa del pubblico? Mah. Nel mio tempo libero voglio leggere quello che mi piace. Se gli editori fanno campagne milionarie per pubblicare spazzatura, o non hanno il coraggio o la cultura per spingere il nuovo, il pubblico legge quello che trova. E quello che trova ha successo, e guida ció che gli editori decideranno di pubblicare. In un circolo vizioso.
In sostanza: l'articolo é divertente, ma si basa su un fatto banale, scontato e neppure necessariamente negativo.
Bah liberissimo di non apprezzare Martin, ma a mio parere il fatto che il successo delle Cronache possa mettere fine una volta per tutte agli epigoni di Tolkien è manna dal cielo! Il fantasy aveva proprio bisogno di uno scossone, e chissene se darà il via a un nuovo stile narrativo...del resto è abbastanza ovvio che chi si avvicina al fantasy per la prima volta da grandicello storca un po' il naso davanti a elfi folletti e co...
leggo da sempre strategie evolutive, scopra ora che ne parlavate pure qua " />
in ogni caso, non mi pare ci sia nessuna lesa maestà, a partire dai gusti personali che non negano la qualità dell'opera per finire a considerazioni su quanto certe mode possano essere nocive su un genere nell'appiattirlo sui cliches senza che la qualità dell'opera originaria ne venga intaccata.
Ed ecco che il "nostro amico" ci ricasca, scrivendo un breve post in cui mostra di essere davanti a Martin nella classifica degli ebook più venduti di Amazon (presumo) nella categoria "azione ed avventura"; condisce poi il tutto con un ringraziamento sarcastico a noi di Barriera. Mi sovvengono alcune riflessioni:
- Essere in quella classifica di Amazon significa avere uno dei libri più venduti nell'ultimo breve periodo, e chiunque con un blog seguito come il suo può riuscirci. E' tuttavia ovvio che uno del genere non può paragonarsi a Martin, tra le sue vendite e quelle dello zio c'è un abisso immenso, che il blogger in questione potrà colmare solo tra tanti anni e con tantissimo impegno (se mai ci riuscirà).
- Vorrei vedere, in ogni caso, se avrebbe avuto numeri così buoni se avesse venduto il suo libro anche solo a metà di quanto venivano il pacco da 4 libri di Martin (ossia a 8 euro), invece che venderlo a 89 centesimi. Potrei sbagliare, ma secondo me non sarebbe nemmeno nella top 100.
- A parte queste critiche, però... dice di essere un professore universitario e un paleontologo, ed io non lo metto certo in dubbio... ma la mentalità dimostrata mi pare francamente più adatta ad un ragazzino quattordicenne alle prime prese con internet. Ha scritto un articolo in cui criticava Martin, chiaro che i fan di Martin avrebbero ribattuto e criticato; e non l'hanno fatto, almeno qui, nemmeno coi soliti commenti da internet, ossia "sei un co***one" e simili, ma in maniera civile, almeno a quanto ho visto in questo thread (anche se ammetto di non aver letto tutti i post). Un comportamento maturo sarebbe scrivere un altro post (se non addirittura venire qui) a rispondere alle critiche; diventare offesi a vita e lamentarsi perché c'è chi non la pensa come noi, o addirittura scrivere un post riassumibile in "io sono meglio del vostro Martin, gné gné" (quando poi non è vero, come detto) per prendere in giro, senza offesa ma è proprio una bambinata, invece.
Comunque sia, io seguo il suo blog da ben prima del post postato all'inizio di questa discussione, e quando ho letto quest'ultimo ovviamente non concordavo; ma ritenendomi una persona matura (ma nemmeno tanto " /> ), ho trattato la questione di conseguenza, ossia tollerando la sua idea contraria e non "defollowandolo". Ora però credo proprio che lo farò, perché trovo questo atteggiamento personalmente fastidioso.
Se la narrazione di Martin è prolissa (cit.), forse il tipo in questione non ha letto Jordan. Se la narrazione di Martin è prolissa, Ungaretti è un sofista in trincea. Se la narrazione di Martin è prolissa, i Noldor si sarebbero suicidati tutti per le divagazioni di Tolkien.
Perchè si può accettare qualunque giudizio personale, ci mancherebbe, ma esordire con affermazioni di questo tipo significa essere un troll di bassa lega, di quelli che non fanno neanche ridere.
Il problema di fondo è che i suoi gusti personali sono oggettivamente discutibili. Perchè, ciccio, hai gravi problemi se ti piace il fantasy e non sopporti Martin E Erikson.
Incolpare Tolkien di tutta la m***a che gira nel fantasy (perchè se avesse un poco di coerenza logica il tipo avrebbe dovuto scrivere questo, però gli sta sulle balle Martin e non Tolkien, quindi vabè..) significa derogare ad un sano principio generale, quello della responsabilità.
Ognuno è responsabile delle proprie azioni, altrimenti perchè non incolpare Michelangelo della scultura orrenda che la mia vista deve sopportare ogni volta che capito alla rotonda all'inizio di via della Croce Rossa a L'Aquila?
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."