Voto Arya Stark/Maisie Williams (per riequilibrare la disfida ...)
Secondo me le cronache del ghiaccio e del fuoco, a prescindere dalla presenza o meno dei Draghi, sarebbe comunque una saga di high fantasy, ossia una storia fantasy con pochi elementi magici, ma comunque presenti.
Gli Estranei, i figli della foresta, i vari guaritori e maghi, la stessa Barriera, il susseguirsi delle stagioni, sono tutti elementi fantasy.
Martin ha posto delle grandi premesse fantasy, per poi sviluppare una gran storia simil/storica, lasciando ai margini "l'ignoto", un po' come nella vita reale, dove "l'oltre" rimane un mistero, una diceria e una superstizione.
Tranne poi intervenire negli eventi degli uomini, in maniera, a quanto pare, determinante e decisamente imprevedibile.
Potrebbe succedere anche nella vita reale, che un bel giorno, ci ritroviamo un bel disastro epocale, e non ci abbiamo capito... una mazza, convinti che l'umanità sopravvive sempre e comunque.
Si certo, come no.
Detto questo, la saga di Martin finirà, tra diversi anni, ma finirà, e questo sarà il vero finale agrodolce, il fatto che se ne potrà parlare solo al passato...
Sperando che almeno mantenga premesse e continuazione di capolavoro, comunque, finora, nonostante alti e bassi, è stato un bel leggere!
Dunque... premesso che sono due dei miei tre attori preferiti (l'altro è il mitico Sean), premesso che la difficoltà di interpretare Arya era maggiore... comunque trovo Dinklange semplicemente superbo.
Pertanto voto TYRION LANNISTER / PETER DINKLAGE
Mi unisco semplicemente al coro d'ovazione per il personaggio e per l'attore, Tyrion Lannister/Peter Dinklage.
Se ha vinto nei libri... figurarsi nella serie tv.
Io leggo gli interventi...tutti....e mi chiedo perchè schifate così tanto il lieto fine? A me i libri a lieto fine piacciono eccome!
Il lieto fine è soggettivo.
Intendendolo in maniera oggettiva, ovvero un finale in cui la stragrande maggioranza dei personaggi sarà felice e contento, ci sono vari problemi.
Per esempio, gli obiettivi di molti personaggi sono antitetici: il raggiungere lo scopo della vita da parte di uno, significherà delusione (se non peggio) per un altro.
Inoltre, c'è una questione di premesse. Una storia (un mondo) in cui succedono tante cose negative ai personaggi, in cui domina la violenza, il sopruso, l'egoismo, la vendetta...un lieto fine sarebbe fuori luogo e "fuori sincrono" col resto del racconto. Sarebbe un non rispettare il patto che implicitamente lo scrittore fa con i lettori quando gli mostra una storia.
Questa storia non può avere un lieto fine, perchè sarebbe incoerente col senso che Martin ha dato alla sua storia. Sarebbe una presa in giro.
Non credo che il lieto fine sia incoerente con Martin, anzi per come l'ho letto io a vari accadimenti negativi ne sono arrivati altri positivi, i personaggi se la vedono brutta ma i protagonisti vanno avanti. Se la sudano ma poi riescono. É chiaro che non tutti possono faarcela
Non credo che il lieto fine sia incoerente con Martin, anzi per come l'ho letto io a vari accadimenti negativi ne sono arrivati altri positivi, i personaggi se la vedono brutta ma i protagonisti vanno avanti. Se la sudano ma poi riescono. É chiaro che non tutti possono faarcela
Sarebbe incoerente.
Perchè Martin non sta mostrandoci una favola in cui se fai la cosa giusta verrai premiato.
Ci sta mostrando un mondo realistico, in cui le cose avvengono a dispetto delle nostre azioni. E un Eddard muore nonostante le sue qualità umane e le su scelte "giuste".
Succedono queste cose nella realtà che viviamo al presente, e che ci è raccontata nella storia dell'umanità.
Dopo averci "spiegato" questo in tanti casi e situazioni, Martin non può venirci a raccontare che...tranquilli, tanto poi alla fine si sistema tutto e si vivrà tutti felici e contenti. Non è questo che vuole dirci.
Se le cose cose per i protagonisti vanno avanti, è perchè ovviamente la storia deve andare avanti. Ma come sta andando la vita di Theon, di Arya, di Bran, di Jon, ecc.? Stanno andando verso gioia e serenità? Non direi.
Poi, ovviamente, anche l'opposto (morte e disperazione per tutti) sarebbe incoerente e forzato. Ergo, la giusta scelta del finale agro-dolce (probabilmente più agro che dolce).
Voto Tyrion Lannister
Il mio voto va a Tyrion / Peter Dinklage, senza nulla togliere all'attrice di Arya.
Voto decisamente Tyrion/Peter
Voto Bolivar Trask.... emh, volevo dire TYRION LANNISTER / PETER DINKLAGE
Aggiornamento:
Tyrion: 39
Arya: 16
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Se non sbaglio Arya dovrebbe essere a 17. O almeno ci sono stati 6 voti nuovi dopo l'aggiornamento precedente.
Non che cambi molto :-P
Se non sbaglio Arya dovrebbe essere a 17. O almeno ci sono stati 6 voti nuovi dopo l'aggiornamento precedente.
Non che cambi molto :-P
E' vero ho invertito un voto:
Tyrion: 38
Arya: 17
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Secondo me le cronache del ghiaccio e del fuoco, a prescindere dalla presenza o meno dei Draghi, sarebbe comunque una saga di high fantasy, ossia una storia fantasy con pochi elementi magici, ma comunque presenti.
Gli Estranei, i figli della foresta, i vari guaritori e maghi, la stessa Barriera, il susseguirsi delle stagioni, sono tutti elementi fantasy.
Martin ha posto delle grandi premesse fantasy, per poi sviluppare una gran storia simil/storica, lasciando ai margini "l'ignoto", un po' come nella vita reale, dove "l'oltre" rimane un mistero, una diceria e una superstizione.
La cornice sarà anche fantasy (e penso che nessuno lo neghi) ma per me non può essere considerato un classico high fantasy in quanto in questo specifico genere narrativo e presente una netta contrapposizione tra bene e male , è presente un eroe e un antagonista certo.
Nelle cronache invece questo non è presente; non c'è nessuno che è il male o il bene in assoluto (non sappiano nulla sugli estranei e sui draghi, che, a rigor di logica dovrebbero essere considerati il male) e non è presente un eroe leggendario, o almeno sono nascosti (vedi Gandalf o Allanon).
un altra cosa innovativa per un high fantasy (o almeno io non ho mai letto) sono i narratori interni; mentre nei classici fantasy il narratore è esterno e onnisciente.
inoltre la magia non è cosi abusata come viene usata nei classici fantasy è molto più comprensibile tramite logica (nella maggior parte dei casi)
Per me per tutte queste motivazioni il fantasy fa da cornice con la magia che influisce sulla storia ma il fulcro della narrazione è una rappresentazione reale e cruda della vita.
Io direi anche che meno male ha una cornice fantasy se no mi sarei ritrovato a leggere i promessi sposi un po più crudi (anche se le trame sono completamente diverse) " /> .
Scusate per OF