che abbia fatto bene è indubbio, necessario no, però era sicuramente la mossa piu efficace
Ricordiamoci che Jamie è quello che ha buttato di sotto Bran! (cit. "di solito non butto i ragazzini dalla finestra per migliorare il loro stato di salute, certo che volevo ucciderlo!" Jamie Lannister); Pertanto non vedo per quale motivo con 15 anni in meno di esperienza e con un folle sanguinario come vittima avrebbe dovuto fare diversamente. Io credo non sia stata una decisione affrettata, ritengo invece più probabile che Jamie avesse pensato già prima della rivolta di uccidere il re, solo che banalmente non poteva.. trovata l'occasione giusta ha fatto quello che sapeva essere giusto fare, e lo sapeva da molto. E il farlo di persona ha soddisfatto la sete di giustizia di un 17enne che voleva essere un buon cavaliere. La cosa poi lo perseguita perché invece di ricevere complimenti e onori (come forse si immaginava) ottiene vergogna e biasimo, e un etichetta non certo edificante che non potrà mai togliersi di dosso.
sono d'accordo con te, sai? non credo proprio all'azione d'impulso di un ragazzino, magari l'aveva pure programmato da tempo.ritengo invece più probabile che Jamie avesse pensato già prima della rivolta di uccidere il re, solo che banalmente non poteva.. trovata l'occasione giusta ha fatto quello che sapeva essere giusto fare, e lo sapeva da molto. E il farlo di persona ha soddisfatto la sete di giustizia di un 17enne che voleva essere un buon cavaliere. La cosa poi lo perseguita perché invece di ricevere complimenti e onori (come forse si immaginava) ottiene vergogna e biasimo, e un etichetta non certo edificante che non potrà mai togliersi di dosso.
Quanto poi all'utilità di ucciderlo in quel momento... i lannyster volevano destituiro e conquistare il regno (diciamo pure per robert, alla fine il trono lo cedono a lui), quindi avere aerys tra i piedi, re legittimo, targaryen, con sostenitori (e pure pazzo), avrebbe causato solo grane (es. fuga, guerre/complotti/tradimenti per liberarlo, azioni dei suoi fedeli ecc ecc ecc) eliminato lui, un problema in meno, quindi era la soluzione più utile sia allo scopo finale che all'urgenza del momento (l'intenzione di incendiare la città)... e tywin ha pure salvato la faccia, potendo scaricare la responsabilità del mancato giusto processo sul figlioletto...
Sicuramente Jamie si aspettava onore e gloria e magari pure il ringraziamento del suo papariino... gli è andata un po' male direi...
Certo che era necessario. Non dimentichiamo che uccisero anche due bambini, non possono coesistere due re, neanche se uno è prigioniero.
Non se si vuole un regno unito. Inoltre Lord Tywin era entrato in guerra solo alla fine quindi oltre alla necessità di eliminare un re demente che voleva bruciare tutto bisognava assicurarsi anche la fiducia del nuovo sovrano e si Jaime è impulsivo ma non cretino, lo sa che il padre è appena arrivato e che tra un pò arrivera Robert o chi per lui quale miglior offerta di lealtà di una testa mozzata...Mettiamoci pure che Jaime ne ha viste fare tante a Aerys...ne ha l'occasione il giustificato motivo, bè cos'altro doveva fare?
non è mai necessario uccidere una persona certo era utile, ed era il sistema più sbrigativo per liberare il reame da un pazzo furioso e per permettere la riuscita del colpo di stato Baratheon.
E certo è stato comodo per tutti che a farlo sia stato il ragazzaccio Jaime, che si prende la fama a vita di "sterminatore di re" e l'ignominia del tradimento del suo ruolo di guardia reale, condannandosi per il futuro al mestiere scomodo di grand vilain, mentre Tywin, Robert e famiglia e persino Ned Stark raccolgono i vantaggi dell'assassinio senza doversi sporcare le mani.
E meno male che la follia di Gregor Clegane e l'ambizione dell'altro squallido figuro li liberano pure degli eredi.
Colpevoli infami pronti ad essere biasimati pubblicamente e posti di potere assortiti liberi per tutti....
In real life toccò lo stesso compito scomodo a Trotsky ed a Michael Collins; prima vennero forzati ad assumersi la responsabilità di iniziative odiose e poi biasimati, dagli stessi che li avevano incoraggiati al loro comportamento, nel loro caso sino a provocarne la morte.
Con Jaime e Gregor la morte non è neppura necessaria, tanto son considerati dai veri potenti come cagnacci rabbiosi e scemi a cui non da' retta nessuno.
Io personalmente ho molti dubbi che L'uccisione di Aerys abbia scatenato tutto il "travaglio interiore" in Jamie.
Cioè perchè farsi gli scrupoli di coscenza per un pazzo assassino quando non ha avuto rimorso per nessuno dei tanti che ha ucciso, nemmeno per Bran?
Per me lui soffre perche tutti gli rinfacciano la rottura del giuramento di proteggere il re, che per altro non avrebbe rispettato nemmeno se avesse semplicemente consegnato Aerys a suo padre vivo, da giuramento lui avrebbe dovuto difenderlo fino alla morte.
Per me giuramento infranto x giuramento infranto, meglio fare le cose per bene. " />
Io personalmente ho molti dubbi che L'uccisione di Aerys abbia scatenato tutto il "travaglio interiore" in Jamie.
Cioè perchè farsi gli scrupoli di coscenza per un pazzo assassino quando non ha avuto rimorso per nessuno dei tanti che ha ucciso, nemmeno per Bran?
Per me lui soffre perche tutti gli rinfacciano la rottura del giuramento di proteggere il re, che per altro non avrebbe rispettato nemmeno se avesse semplicemente consegnato Aerys a suo padre vivo, da giuramento lui avrebbe dovuto difenderlo fino alla morte.
Per me giuramento infranto x giuramento infranto, meglio fare le cose per bene. " />
Secondo me invece l'uccisione di Aerys ha scatenato un serio travaglio interiore a Jaime, determinando il suo animo diciannove anni dopo.
Secondo me tutto questo l'ha cambiato, radicalmente.
L'ossessione verso l'assassino, la forte influenza di Cersei su di lui, il loro amore malato...sono stati una serie di fattori a fargli spingere Bran giù!
Io non lo giustifico per questo, cerco solo di comprenderlo perchè, sotto sotto, Jaime è tanto umano, secondo me.
Al momento dell'assassinio ormai Approdo del Re era caduta, il saccheggio aveva già avuto inizio,
il Primo Cavaliere di Aerys era morto= si ucciso dallo stesso Jaime
il re stesso, era ormai del tutto crollato psicologicamente=da molti anni in realtà
A quanto ho letto e compreso le ultime parole di Aerys sono testualmente state " Bruciateli tutti!" e aveva ordinato a Ser Jaime di uccidere Lord Tywin.
Sono grandi minacce, certamente, peccato che mentre farneticava tutte queste cose i Targaryen erano caduti insieme alla Fortezza Rossa, e
nella sala del trono era da solo con Jaime=se non sbaglio Jaime lo trova che sta fuggendo in cerca dei suoi pisciomanti
Motivo per cui non riesco ancora del tutto a comprendere la reazione del Giovane Leone= con calma, l'unico giovane animale che esista è il Giovane Lupo, pace all'anima sua
Perchè una reazione così violenta alle sue parole?= la reazione non è certo x quelle parole
Perchè la ucciso?
Era davvero necessario?
Secondo me certamente no, ormai Tywin era alle porte. Ser Jaime poteva semplicemente stordirlo e imprigionarlo da qualche parte, per poi far fare il lavoro sporco, o un processo pulito, a suo padre o chiunque altro.
La cosa che sopratutto mi lascia perplessa è che, la scelta fatta ha condizionato per sempre la vita e la psicologia di Jaime, determinando il suo futuro.
Dai suoi numerosi POV ho compreso che è un ragazzo dannatamente umano, fin troppo.
Ciò che ha fatto quel giorno gli ha spezzato l'animo in due: Jaime non era pronto a compiere un'azione del genere, lui voleva solo essere un nobile cavaliere.
Era davvero necessario?
La vita di Jaime si divide in 3 periodi:
Jaime adolescente
Ha 17 anni se non sbaglio; sene frega di tutto e di tuttie ammette tranquillamente di preferire agire che pensare e ragiobnare sulle sue azioni; dopotutto le sue ragioni di vita sono solo 2.
1 scoparsi la sorella
2 diventare il più grande cavaliere che sia mai esistito
Si ritrova lontano dalla sorella, legato a fare la guardia ad un re folle, pazzo, demente, che solo x dispetto nei confronti del padre lo ha preso nella sua guardia. Jaime lo sa, è costretto a subire i soprusi, le provocazioni e le angherie del deficiente eppure non ha via di uscita.
Scoppia la guerra anche x causa dell'ennesima azione folle del re. Jaime ssiste disgustato e arrabbiato. L'esercito e l'erede targaryen sono annientati.
I lannister fanno i frey della situazione, i frey pure, e prendono d'assedio la città.
Jaime scopre che il re vuole far saltare in aria la capitale coi suoi amici pisciomanti e Jaime fa l'unica cosa possibile: fermarli ossia farli fuori.
Poi trova il re stesso intenzionato ad agire, e sebbene avrebbe potuto solo stordirlo lasciando la grana al futuro re, agisce senza pensarci troppo e lo sgozza.
Aerys andava ucciso perchè x la futura dinastia non vi era altra via d'uscita. Lo stesso i suoi eredi anche se appare crudele da dirsi.
Jaime poteva solo metterlo ko x un po di tempo, ed essendo la guardia del re, verrà ampiamente criticato.
Ma l'ho detto; Jaime se ne sbatte di tutto e del giudizio altrui, trova il re e la cosa più semplice per lui e farlo fuori. Se ne frega delle conseguenze delle sue azioni e di politica.
JAIME adulto
Non ha alcun rimorso, la sua vita è dorata:
si sbatte la sorella, è un cavaliere imbattibile e se ne sbatte del resto del mondo. L'unico piccolissimo fastidio che prova è quello di venir criticato x tutta la vita x un gesto (tradire il suo re) che nella sua ottica era automatico (già detto quali erano i rapporti tra lui e il re. Mica era uno dei suoi amici fedeli come il principe o i dementi che guardano e tacciono) e sopratutto degno di approvazione (salvare la città)
E tuttavia, a tutto ciò Jaime risponde come al solito: se ne frega altamente degli altri e della loro opinione; si considera il migliore e basta.
JAIME 2.0
Fino alla prigionia a Delta delle Acque, Jaime rimane uno dei personaggi più grigio scuri, se non nero pece della saga. Le sue caratteristiche sono sempre le stesse. (non pensare, fregarsene del mondo, la sorella a gambe larghe. nient'altro)
Ma dalla perdita della mano, cambia tutto:
-perde la sua leggendaria abilità
-è costrettto x la prima volta a pensare e ragionare e considerare gli effetti e le conseguenze delle sue azioni e decisioni
-apre gli occhi sulla sorella
-cambia mentalità e diventa il jaime che conosciamo tutti.
Insomma, a condizionare Jaime è la perdita della mano, non certo l'uccisione di aerys.
E la sua morte era indispensabile, ma non x mano di jaime
Secondo me Jaime ha ucciso Aerys di impulso ,si è reso conto della situazione ed ha realizzato che il modo più semplice per risolverla era fare fuori il re, verso il quale già provava risentimento ( vuoi per le malefatte a cui ha dovuto assistere, vuoi per aver scoperto di essere diventato membro della guardia reale solo per fare un torto a Tywin).
Non credo che Jaime se ne freghi altamente di quello che pensano di lui , almeno non in questo ambito , e sono d'accordo con Carol che l'uccisione del re ha messo in moto il suo travaglio interiore . Lui vede il suo gesto come positivo , come la migliore delle sue azioni e detesta che sia proprio questa a suscitare il disprezzo degli altri ! è da questa consapevolezza che ,a mio parere , deriva il suo ostentare disinteresse verso l'altrui opinione.
Ha fatto bene ad ucciderlo , era uno psicopatico pericoloso qualcuno doveva fermarlo , mi domando come mai nessuno lo abbia fatto prima e mi chiedo anche come abbiano fatto gli altri membri della guardia reale , osannati da tutti , a sopportare le follie di un uomo simile.
"Pensavo che il mio canto fosse solo all'inizio quel giorno, invece era quasi alla fine"
secondo me jaime ha fatto la una cosa inevitabile, doveva essere fatto, da lui o da altri non ha importanza, ma Aerys doveva morire..
sul fatto che sia stato per lui un gesto forte non ne sono convinto per vari motivi:
- è figlio di Tywin Lannister, e se Jaime avesse avuto il carattere di Samwell avrebbe fatto la medesima fine;
-l'anno prima ha partecipato, come scudiero, alla "caccia" alla Fratellanza di Bosco del Re, e quindi non era certo nuovo a veder morire altre persone;
-ha pagato una prostituta per fingere di amare il proprio fratello (anche se sulla vicenda ci sono molti interrogativi..) e poi, con l'accondiscendenza del padre, l'ha fatta stuprare da un manipolo di armigeri (atto che non riflette una psiche propriamente sensibile);
semplicemente un diciassettenne molto sicuro di se (a buon motivo tra l'altro) si è ritrovato in una situazione in cui ha pensato di poter diventare un eroe, si è fatto prendere dalla foga del momento (tra l'altro si è anche seduto sul trono) senza ragionare sulle possibili conseguenze.. se fosse stato un uomo maturo avrebbe atteso, ma lui era troppo impulsivo per fermarsi a pensarci più di troppo;
mi chiedo anche come abbiano fatto gli altri membri della guardia reale , osannati da tutti , a sopportare le follie di un uomo simile.
gli altri sono un'altro mondo.. Selmy, Hightower, Dayne, Whent, Lewyn Martell, Jonothor Darry.. loro sono un discorso a parte, facevano buon viso a cattivo gioco, hanno mantenuto la parola data fino alla morte (eccezion fatta per Barristan), il loro compito era proteggere, non giudicare e/o condannare..
vi è anche l'idea che Raeghar stesse veramente pensando a far abdicare il padre, e in tal caso penso che avrebbe avuto quanto meno l'appoggio di Dayne, Hightower, Selmy e magari anche Whent e Martell, l'unica incognita (per mancanza di notizie su di lui) sarebbe stata Darry e la guardia che vi sarebbe stata al posto di Jamie..
Al momento dell'assassinio ormai Approdo del Re era caduta, il saccheggio aveva già avuto inizio,
il Primo Cavaliere di Aerys era morto= si ucciso dallo stesso Jaime
il re stesso, era ormai del tutto crollato psicologicamente=da molti anni in realtà
A quanto ho letto e compreso le ultime parole di Aerys sono testualmente state " Bruciateli tutti!" e aveva ordinato a Ser Jaime di uccidere Lord Tywin.
Sono grandi minacce, certamente, peccato che mentre farneticava tutte queste cose i Targaryen erano caduti insieme alla Fortezza Rossa, e
nella sala del trono era da solo con Jaime=se non sbaglio Jaime lo trova che sta fuggendo in cerca dei suoi pisciomanti
Motivo per cui non riesco ancora del tutto a comprendere la reazione del Giovane Leone= con calma, l'unico giovane animale che esista è il Giovane Lupo, pace all'anima sua
Perchè una reazione così violenta alle sue parole?= la reazione non è certo x quelle parole
Perchè la ucciso?
Era davvero necessario?
Secondo me certamente no, ormai Tywin era alle porte. Ser Jaime poteva semplicemente stordirlo e imprigionarlo da qualche parte, per poi far fare il lavoro sporco, o un processo pulito, a suo padre o chiunque altro.
La cosa che sopratutto mi lascia perplessa è che, la scelta fatta ha condizionato per sempre la vita e la psicologia di Jaime, determinando il suo futuro.
Dai suoi numerosi POV ho compreso che è un ragazzo dannatamente umano, fin troppo.
Ciò che ha fatto quel giorno gli ha spezzato l'animo in due: Jaime non era pronto a compiere un'azione del genere, lui voleva solo essere un nobile cavaliere.
Era davvero necessario?
La vita di Jaime si divide in 3 periodi:
Jaime adolescente
Ha 17 anni se non sbaglio; sene frega di tutto e di tuttie ammette tranquillamente di preferire agire che pensare e ragiobnare sulle sue azioni; dopotutto le sue ragioni di vita sono solo 2.
1 scoparsi la sorella
2 diventare il più grande cavaliere che sia mai esistito
Si ritrova lontano dalla sorella, legato a fare la guardia ad un re folle, pazzo, demente, che solo x dispetto nei confronti del padre lo ha preso nella sua guardia. Jaime lo sa, è costretto a subire i soprusi, le provocazioni e le angherie del deficiente eppure non ha via di uscita.
Scoppia la guerra anche x causa dell'ennesima azione folle del re. Jaime ssiste disgustato e arrabbiato. L'esercito e l'erede targaryen sono annientati.
I lannister fanno i frey della situazione, i frey pure, e prendono d'assedio la città.
Jaime scopre che il re vuole far saltare in aria la capitale coi suoi amici pisciomanti e Jaime fa l'unica cosa possibile: fermarli ossia farli fuori.
Poi trova il re stesso intenzionato ad agire, e sebbene avrebbe potuto solo stordirlo lasciando la grana al futuro re, agisce senza pensarci troppo e lo sgozza.
Aerys andava ucciso perchè x la futura dinastia non vi era altra via d'uscita. Lo stesso i suoi eredi anche se appare crudele da dirsi.
Jaime poteva solo metterlo ko x un po di tempo, ed essendo la guardia del re, verrà ampiamente criticato.
Ma l'ho detto; Jaime se ne sbatte di tutto e del giudizio altrui, trova il re e la cosa più semplice per lui e farlo fuori. Se ne frega delle conseguenze delle sue azioni e di politica.
JAIME adulto
Non ha alcun rimorso, la sua vita è dorata:
si sbatte la sorella, è un cavaliere imbattibile e se ne sbatte del resto del mondo. L'unico piccolissimo fastidio che prova è quello di venir criticato x tutta la vita x un gesto (tradire il suo re) che nella sua ottica era automatico (già detto quali erano i rapporti tra lui e il re. Mica era uno dei suoi amici fedeli come il principe o i dementi che guardano e tacciono) e sopratutto degno di approvazione (salvare la città)
E tuttavia, a tutto ciò Jaime risponde come al solito: se ne frega altamente degli altri e della loro opinione; si considera il migliore e basta.
JAIME 2.0
Fino alla prigionia a Delta delle Acque, Jaime rimane uno dei personaggi più grigio scuri, se non nero pece della saga. Le sue caratteristiche sono sempre le stesse. (non pensare, fregarsene del mondo, la sorella a gambe larghe. nient'altro)
Ma dalla perdita della mano, cambia tutto:
-perde la sua leggendaria abilità
-è costrettto x la prima volta a pensare e ragionare e considerare gli effetti e le conseguenze delle sue azioni e decisioni
-apre gli occhi sulla sorella
-cambia mentalità e diventa il jaime che conosciamo tutti.
Insomma, a condizionare Jaime è la perdita della mano, non certo l'uccisione di aerys.
E la sua morte era indispensabile, ma non x mano di jaime
Aerys doveva morire, forse non sono stata chiara, ma su questo concordo ovviamente!
Era pazzo già da prima, è vero, ma dopo la caduta della Fortezza Rossa e la notizia della morte del figlio sono più che sicura che ha perso l'ultimo briciolo del suo sottilissimo equilibrio psicologico.
Era ormai una persona debole, folle, che non maneggiava neanche una spada in quanto aveva il terrore delle lame, ovunque stesse andando poteva benissimo essere fermato senza infilarlo come uno spiedino.
Il Re Folle doveva morire, ma per mano di qualcun altro, come hai detto tu. Qualcuno meno impulsivo, più maturo e forte abbastanza per subire per tutta la vita le conseguenze del gesto ( cosa che Jaime non ha saputo fare...)
Secondo me Jaime ha ucciso Aerys di impulso ,si è reso conto della situazione ed ha realizzato che il modo più semplice per risolverla era fare fuori il re, verso il quale già provava risentimento ( vuoi per le malefatte a cui ha dovuto assistere, vuoi per aver scoperto di essere diventato membro della guardia reale solo per fare un torto a Tywin).
Non credo che Jaime se ne freghi altamente di quello che pensano di lui , almeno non in questo ambito , e sono d'accordo con Carol che l'uccisione del re ha messo in moto il suo travaglio interiore . Lui vede il suo gesto come positivo , come la migliore delle sue azioni e detesta che sia proprio questa a suscitare il disprezzo degli altri ! è da questa consapevolezza che ,a mio parere , deriva il suo ostentare disinteresse verso l'altrui opinione.
Ha fatto bene ad ucciderlo , era uno psicopatico pericoloso qualcuno doveva fermarlo , mi domando come mai nessuno lo abbia fatto prima e mi chiedo anche come abbiano fatto gli altri membri della guardia reale , osannati da tutti , a sopportare le follie di un uomo simile.
Sono super-d'accordo con te
Rileggendo "tenpesta di spade" risulta evidente che Jamie entro nella guardia solo per stare vicino a Cersei e non gli interessava gran che l'onore e il giuramento della guardia ma era l'unico modo per stargli sempre vicino.
Poi però Tawin si incazz..a e se ne torna a Castel granito con la figlia e Jamie si ritrova da solo "inrtrappolato" da un giuramento a fare la guardia a un pazzo di cui non gli importa nulla, il quale per giunta lo odia e non manca occasione di umiliarlo.
Credo che sia questo che lo ha fatto "sbroccare" (scusate il francesismo), nulla era andato come lui avrebbe voluto, si trovava a centinaia di km dalla donna che amava e per cui aveva anche rinunciato a Castel Granito, non mi meraviglio che Quando Aerys ha iniziato a farneticare di uccidere il padre e bruciare la citta lui abbia reagito in modo diciamo un "po brusco"
Insisto nel dire che secondo me almeno fino a che non viene fatto prigioniero(e piu ancora finche ha tutte le mani) a Jamie non importasse un gran che del giuramento della guardia(era Cavaliere bianco anche mentre spingeva Bran) e per questo non credo abbia poi sofferto tanto per averlo infranto.
Piuttosto credo che lui si senta ingiustamente disprezzato da Eddard e gli altri Lord, per un azione che lui reputava giusta o quanto meno inevitabile e che da cui tutti loro avevano al fine tratto vantaggio.
Rileggendo "tenpesta di spade" risulta evidente che Jamie entro nella guardia solo per stare vicino a Cersei e non gli interessava gran che l'onore e il giuramento della guardia ma era l'unico modo per stargli sempre vicino.
Poi però Tawin si incazz..a e se ne torna a Castel granito con la figlia e Jamie si ritrova da solo "inrtrappolato" da un giuramento a fare la guardia a un pazzo di cui non gli importa nulla, il quale per giunta lo odia e non manca occasione di umiliarlo.
Credo che sia questo che lo ha fatto "sbroccare" (scusate il francesismo), nulla era andato come lui avrebbe voluto, si trovava a centinaia di km dalla donna che amava e per cui aveva anche rinunciato a Castel Granito, non mi meraviglio che Quando Aerys ha iniziato a farneticare di uccidere il padre e bruciare la citta lui abbia reagito in modo diciamo un "po brusco"
Insisto nel dire che secondo me almeno fino a che non viene fatto prigioniero(e piu ancora finche ha tutte le mani) a Jamie non importasse un gran che del giuramento della guardia(era Cavaliere bianco anche mentre spingeva Bran) e per questo non credo abbia poi sofferto tanto per averlo infranto.
Piuttosto credo che lui si senta ingiustamente disprezzato da Eddard e gli altri Lord, per un azione che lui reputava giusta o quanto meno inevitabile e che da cui tutti loro avevano al fine tratto vantaggio.
E' esattamente quello che ho detto io
La cosa che infastidisce Jaime prima di perdere la manina, è il venir giudicato da gente che lui disprezza, considera inferiore o che non sa tutti i fatti (e io dicevo prima che se ne frega del pensiero altrui certo, però dentro lo infastidisce).
Mi ricordo di quando accusa Ned di averlo giudicato senza averne il diritto: per jaime l'uccisione di Aerys ha salvato l'intera città, nessuno lo sa (tranne brienne) e lui, che già odia il giudizio altrui, deve sentirsi disprezzato x qualcosa che gli altri non possono comprendere??? si noti che pensando a questi eventi, mai una sola volta, pensa che forse avrebbe potuto agire con più lungimiranza. Jaime non pensa, quindi l'unica cosa che gli viene in mente, è sgozzarlo all'istante, tra l'altro sappiamo che Jaime è il tipo che si prende certe responsabilità (ammette che se cersei glielo avesse chiesto, avrebbe ucciso seduta stante Robert o Bran o Arya, lo stesso Ned) e non teme le conseguenze (semplicemente non ci pensa)
C'è anche una bella e significativa frase che dice: "Non sono io che ho sporcato quel mantello. E lui che ha sporcato me ! "
continuo a sostenere che è solo la perdita della mano, che inizia a cambiarlo
Direi che concordo con Crowfood qui sopra!
Che poi Jaime di per sé Aerys lo nomina proprio poco. Sono gli altri a tirarlo in ballo in continuazione (vedasi Brienne in tempi più recenti, e tutti gli altri da sempre). Ma di certo non sarebbe il centro del suo mondo se soltanto non fossero persone esterne a fare in modo che lo sia, per quanto ricordo almeno.
Jaime ha ucciso un re psicopatico con il dito sul grilletto delle armi nucleari dell'epoca. Ben pochi, conoscendo l'intera storia, avrebbero potuto biasimarlo. Ma per un malinteso senso di appartenenza alle cappe bianche, lo Sterminatore se ne sta ben zitto su quello che ha combinato Aerys agli Stark, sulle armi di distruzione di massa e probabilmente su varie altre cose. Ad erempio Barristan ci racconta di come il Re folle si comportava con la moglie in privato....
Quello che trovo strano dell'intera vicenda è proprio il silenzio di jaime. Ma come, trova il coraggio di fare la cosa giusta, anche se il regicidio è il peggior crimine dell'epoca, e poi non parla a nessuno delle numerosissime attenuanti? Credo che cat sia stata la prima a sentire l'intera storia....