Arya 2:
All’ora di pranzo, Arya è seduta al tavolo insieme a Sansa e alla servitù, quando Eddard arriva da una riunione del Concilio Ristretto per unirsi a loro. Si inizia a parlare del torneo in onore del Primo Cavaliere e lui non è affatto entusiasta dell’iniziativa. Sansa invece implora il padre di permetterle andarci e subito dopo ha uno scambio di battute ostili con Arya, cosa che provoca l’irritazione di Eddard e lo spinge ad alzarsi dal tavolo. Arya resta seduta ad ascoltare le conversazioni della gente intorno a lei. Non vuole parlare con nessuno, è infastidita dalle voci degli uomini di suo padre e delusa dalla loro mancanza di reazione alla morte di Mycah. Quel pensiero la spinge ad abbandonare il pranzo prima di aver svuotato il piatto e correre in camera sua, disobbedendo agli ordini di Septa Mordane.
Una volta giunta in camera, Arya chiude la porta con una trave, fantastica di fuggire dalla Fortezza Rossa e poi estrae Ago, nascosto nel baule sotto strati di vestiti. Tom il Grasso e Septa Mordane vengono a bussare, ma lei si rifiuta di farli entrare. Apre la porta solo quando è Eddard a presentarsi, tuttavia si dimentica di mettere via la spada e così il padre la scopre. Quando chiede come se l’è procurata, Arya tace, intenzionata a non tradire Jon. Eddard disapprova il fatto che la figlia sia stata armata e le parla della zia Lyanna, anch’essa ribelle e per questo morta in giovane età. Arya scoppia a piangere, confessando di sentirsi responsabile della morte di Mycah, ma Eddard le assicura che non è stata colpa sua. Le spiega poi che stanno arrivando tempi duri, in cui Arya dovrebbe stare vicina al resto della famiglia, inclusa Sansa, e comportarsi in modo più maturo. Lei gli promette di farlo e ottiene il permesso di tenere Ago. Il mattino seguente si scusa con Septa Mordane.
Quattro giorni dopo viene accompagnata nella Sala Piccola, dove scopre che è stato ingaggiato un insegnante per darle lezioni di scherma. Si tratta dello spadaccino braavosiano Syrio Forel, che le fornisce le prime spiegazioni sul combattimento e inizia a sottoporla a un duro allenamento.
Domanda al volo: l'inizio dell'allenamento è già nel capitolo? Non ricordo... " />
Alla fine el capitolo c'è la scena incui Syrio le dà le prime spiegazioni e la invita a colpirlo, e poi si dice (sintetizzando) "Arya provò a colpirlo tante volte, ma non ci riuscì mai" (e già questo lo coinsiderei allenamento). L'ultimissima frase del capitolo è "The next day their real work began" (ma anche in quello stesso giorno c'è un allenamento, appunto).
OK, allora direi che per me non ci sono problemi...
Bene in generale, ma non mi convince del tutto questa frase: Apre la porta solo quando è Eddard a presentarsi, tuttavia si dimentica di mettere via la spada e così il padre la scopre.
La modificherei di poco, eh. Per esempio: Apre la porta solo quando è Eddard a presentarsi ma si dimentica di mettere via la spada e in questo modo il padre la scopre.
Io ho preferito il "tuttavia" perche' il "ma" l'ho gia' usato nella frase precedente. Ma sono davvero dettagli e non me ne frega molto.
In generale quindi la modifica per me e' ok, tranne per il fatto che prima del "ma" secondo me ci vuole la virgola.
La seconda parte dire che va benissimo, nella prima farei giusto queste correzioni:
All’ora di pranzo, Arya è seduta al tavolo insieme a Sansa e alla servitù, quando Eddard arriva da una seduta del Concilio Ristretto per unirsi a loro. Si inizia a parlare del torneo in onore del Primo Cavaliere e lui non è affatto entusiasta dell’iniziativa. Sansa invece implora il padre di permetterle di andarci e subito dopo ha uno scambio di battute ostili con Arya, cosa che provoca l’irritazione di Eddard e lo spinge ad alzarsi dal tavolo. Arya resta seduta ad ascoltare le conversazioni della gente intorno a lei. Non vuole parlare con nessuno, è infastidita dalle voci degli uomini di suo padre e delusa dalla loro mancanza di reazione alla morte di Mycah. Quel pensiero la spinge ad abbandonare il pranzo prima di aver svuotato il piatto e a correre in camera sua, disobbedendo agli ordini di Septa Mordane.
Ho messo seduta invece di riunione perchè mi sembrava un pò più fluido rispetto al ripetersi di due parole simili.
Preferisco anche il ma di Koorlik al tuttavia.
Lady delle Gocciole Extra Dark
We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
Ok...
Mi pare di aver inserito tutte le modifiche da voi proposte.All’ora di pranzo, Arya è seduta al tavolo insieme a Sansa e alla servitù, quando Eddard arriva da una seduta del Concilio Ristretto per unirsi a loro. Si inizia a parlare del torneo in onore del Primo Cavaliere e lui non è affatto entusiasta dell’iniziativa. Sansa invece implora il padre di permetterle di andarci e subito dopo ha uno scambio di battute ostili con Arya, cosa che provoca l’irritazione di Eddard e lo spinge ad alzarsi dal tavolo. Arya resta seduta ad ascoltare le conversazioni della gente intorno a lei. Non vuole parlare con nessuno, è infastidita dalle voci degli uomini di suo padre e delusa dalla loro mancanza di reazione alla morte di Mycah. Quel pensiero la spinge ad abbandonare il pranzo prima di aver svuotato il piatto e a correre in camera sua, disobbedendo agli ordini di Septa Mordane.
Una volta giunta in camera, Arya chiude la porta con una trave, fantastica di fuggire dalla Fortezza Rossa e poi estrae Ago, nascosto nel baule sotto strati di vestiti. Tom il Grasso e Septa Mordane vengono a bussare, ma lei si rifiuta di farli entrare. Apre la porta solo quando è Eddard a presentarsi, ma si dimentica di mettere via la spada e in questo modo il padre la scopre. Quando chiede come se l’è procurata, Arya tace, intenzionata a non tradire Jon. Eddard disapprova il fatto che la figlia sia stata armata e le parla della zia Lyanna, anch’essa ribelle e per questo morta in giovane età. Arya scoppia a piangere, confessando di sentirsi responsabile della morte di Mycah, ma Eddard le assicura che non è stata colpa sua. Le spiega poi che stanno arrivando tempi duri, in cui Arya dovrebbe stare vicina al resto della famiglia, inclusa Sansa, e comportarsi in modo più maturo. Lei gli promette di farlo e ottiene il permesso di tenere Ago. Il mattino seguente si scusa con Septa Mordane.
Quattro giorni dopo viene accompagnata nella Sala Piccola, dove scopre che è stato ingaggiato un insegnante per darle lezioni di scherma. Si tratta dello spadaccino braavosiano Syrio Forel, che le fornisce le prime spiegazioni sul combattimento e inizia a sottoporla a un duro allenamento.
Ci sono tanti riflessivi eh! Sicuramente utili, spesso necessari almeno in un caso evitabile: Apre la porta solo quando è Eddard a presentarsi, ma si dimentica di mettere via la spada...
Poi io per Ago userei il femminile come nei libri, dicendo nascosta nel baule.
Per il resto credo possa andare.
Addio Got
"Lo scempio ha due teste"
Ho apportato le modifiche proposte.All’ora di pranzo, Arya è seduta al tavolo insieme a Sansa e alla servitù, quando Eddard arriva da una seduta del Concilio Ristretto per unirsi a loro. Si inizia a parlare del torneo in onore del Primo Cavaliere e lui non è affatto entusiasta dell’iniziativa. Sansa invece implora il padre di permetterle di andarci e subito dopo ha uno scambio di battute ostili con Arya, cosa che provoca l’irritazione di Eddard e lo spinge ad alzarsi dal tavolo. Arya resta seduta ad ascoltare le conversazioni della gente intorno a lei. Non vuole parlare con nessuno, è infastidita dalle voci degli uomini di suo padre e delusa dalla loro mancanza di reazione alla morte di Mycah. Quel pensiero la spinge ad abbandonare il pranzo prima di aver svuotato il piatto e a correre in camera sua, disobbedendo agli ordini di Septa Mordane.
Una volta giunta in camera, Arya chiude la porta con una trave, fantastica di fuggire dalla Fortezza Rossa e poi estrae Ago, nascosta nel baule sotto strati di vestiti. Tom il Grasso e Septa Mordane vengono a bussare, ma lei si rifiuta di farli entrare. Apre la porta solo quando è Eddard a presentarsi, ma dimentica di mettere via la spada e in questo modo il padre la scopre. Quando chiede come se l’è procurata, Arya tace, intenzionata a non tradire Jon. Eddard disapprova il fatto che la figlia sia stata armata e le parla della zia Lyanna, anch’essa ribelle e per questo morta in giovane età. Arya scoppia a piangere, confessando di sentirsi responsabile della morte di Mycah, ma Eddard le assicura che non è stata colpa sua. Le spiega poi che stanno arrivando tempi duri, in cui Arya dovrebbe stare vicina al resto della famiglia, inclusa Sansa, e comportarsi in modo più maturo. Lei gli promette di farlo e ottiene il permesso di tenere Ago. Il mattino seguente si scusa con Septa Mordane.
Quattro giorni dopo viene accompagnata nella Sala Piccola, dove scopre che è stato ingaggiato un insegnante per darle lezioni di scherma. Si tratta dello spadaccino braavosiano Syrio Forel, che le fornisce le prime spiegazioni sul combattimento e inizia a sottoporla a un duro allenamento.
Forse ormai si può pubblicare anche questo capitolo.
Questo capitolo è contenuto in "Lord Snow", non in "Il giuramento"
Anche qui allora l'ambientazione è Fortezza Rossa.
OK.