Proprio dai link che presenti:
"NASA scientists believe that it is technologically possible at the present time to create considerable global climate changes, allowing humans to live on Mars. But this will not be by any means an easy task. Raising the atmospheric pressure and surface temperature alone could be achieved in a few decades."
"Observations from NASA's Mars Reconnaissance Orbiter have revealed possible flowing water during the warmest months on Mars."
E l'acqua è utilizzabile anche se ghiacciata, e di quella ce n'è veramente in abbondanza (non ho parlato di tanta acqua ma di abbondante acqua, e tra l'altro è stata individuata da osservazioni satellitari un pò ovunque nel sottosuolo).
Insomma, rotta per marte
PS è di oggi la notizia che hanno aggiornato il SW per il movimento del rover e per il controllo del braccio meccanico, per cui a breve il suv marziano comincerà la sua missione a zonzo per il cratere. Quali nuove da questa missione?
Ahahaha la vignetta in cui i marziani si chiedono: Non abbiamo petrolio, vero?!? è bellissima " />
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
2025... l'anno riportato sulla rivista Newton del gennaio 2000 per il primo sbarco umano sul pianeta rosso.
Credo siano stati un po' ottimisti con questa previsione...
sì Exall, ma senza dubbio hai letto anche questo:
Transforming Mars will be a long and complicated process. But this is exactly the type of subject that interests space researchers like Christopher McKay of NASA Ames Research Center. First, greenhouse gases, like chlorofluorocarbons that contribute to the growing ozone layer on Earth, will be released into the atmosphere. This traps the heat from the Sun and raises the surface temperature by an average of 4 degrees Celsius. In order to achieve this, factories would manufacture chlorofluorocarbons derived from the air and soil. A single factory would require the power equivalent of a large nuclear power plant.
The increasing temperature would vaporize some of the carbon dioxide in the south polar cap. Introducing carbon dioxide into the atmosphere would produce additional warming, melting more of the polar cap until it has been vaporized completely. This would produce an average temperature rise of 70 degrees Celsius.
With the temperature this high, ice will start melting, providing the water needed to sustain life. This water would raise the atmospheric pressure to the equivalent of some mountaintops. While this would be a survivable level, it may still require the use of an oxygen mask. The next step, which may take up to several centuries, would be to plant trees that thrive on carbon dioxide and produce oxygen.
sarebbe questione di secoli, servirebbe comunque ossigeno "portatile", nessuno ha iniziato a investire in questa ricerca se non a livello teorico. in ogni caso il nostro buco dell'ozono è lì da molto tempo e nessuno sembra voler far nulla per "tapparlo", perché allora si dovrebbe prendere in considerazione l'idea di creare un intero strato di ozono in un intero pianeta? è il famoso caso del calzolaio che va con le scarpe rotte?
L'ozono si sviluppa in modo naturale con i suoi cicli e i buchi periodici, che si è studiato siano aumentati, ma negli ultimi tempi mi sembrano piuttosto stabili come dinamica. Quanto all'ossigeno "portatile", onestamente non ne vedo la necessità, visto che verrebbe prodotto dalle piante che verrebbero piantate.
E' un processo che impiegherebbe secoli? Si, probabilmente anche un millennio. ma è sempre un passo avanti per staccarci dal nostro beneamato pianeta dove siamo e saremo sempre più stretti. O ci si tiene tanto a raccontare che se ti vuoi mangiare una bistecca non puoi perché richiede più superficie di una patata?
la parola ad uno scenziato che se ne occupa direttamente: http://www.youtube.com/watch?v=F9-fIBKyG8Q
a quanto pare su Marte un processo esclude l'altro, ma c'è sempre la speranza che queste missioni ci diano informazioni aggiuntive per capire cosa ha fatto asciugare il pianeta rosso e se c'è possibilità di fargli fare dietro front.
Da quanto ho letto finora direi che il pianeta si è asciugato per la progressiva perdita di temperatura che è seguita al raffreddamento del pianeta seguito al termine del processo di aggregazione/bombardamento di asteroidi.
Ossia, con il sistema solare ancora giovane erano alte le probabilità di impatto di asterodi che mantenevano il pianeta geologicamente attivo, e quindi vulcani che creavano effetto serra, terremoti, insomma, un processo naturale di creazione di un'atmosfera che manteneva la temperatura a livelli tali da avere oceani liquidi.
Col tempo, il bombardamento è diventato incosistente e, data la maggiore distanza dal sole rispetto alla terra, la temperatura si abbassava e di vulcani in attività se ne vedevano sempre di meno... fino all'attuale situazione.
Possibile invertire il meccanismo? Fondamentalmente si, ma con molto tempo. E non poche risorse.
Possibile accelerare i tempi? Mia personale idea, ci sono due lune, Deimos e Phobos, che più che lune sono asteroidi che lentamente stan cadendo su Marte, almeno da quanto leggevo. Accelerando tale processo si potrebbe avere una non piccola spinta per il primo aumento di temperatura del pianeta, e magari per rimettere in azione vulcani e conseguentemente ulteriore innalzamento della temperatura etc.
Fantascienza? Probabile, ma un impatto da parte ci corpi come quelli non sarebbe devastante per la struttura del pianeta.
Insomma, per me il problema non è se è terraformabile, ma come. Quello che invece mi chiedo è quanto inciderebbe la minore gravità del pianeta su eventuali organismi umani che dovrebbero colonizzare il pianeta.
Un reality show per portare il primo umano su Marte nel 2023
Una data davvero prossima. Ma Mars One, l'azienda che vuole creare la prima colonia sul Pianeta Rosso, sembra crederci davvero. E per trovare fondi e reclutare astronauti pensa a un programma televisivo
03 settembre 2012 di Tiziana Moriconi
Anno 2023: la navicella con l'equipaggio è sbarcata su Marte. Gli astronauti daranno vita alla prima colonia del Pianeta Rosso, “ stabilendo le fondamenta di un insediamento umano dal quale potremo prosperare, imparare e crescere”. Prima dell'atterraggio dell'equipaggio, Mars One ha allestito un insediamento abitabile, sostenibile e progettato per ricevere nuovi astronauti ogni due anni.
Difficile pensare che tutto ciò possa verificarsi soltanto tra un decennio, quando neanche un mese fa la sonda Curiosity ha tenuto tutti i tecnici della Nasa con il fiato sospeso. Ma questi sembrano essere davvero i piani di Mars One, azienda olandese (nel cui sito si trova la dichiarazione riportata sopra) che è già passata dalla fase di programmazione a quella di raccolta fondi.
I soldi – per ora la stima dice sei miliardi di dollari per portare su Marte il primo essere umano – dovrebbero arrivare soprattutto da un evento mediatico, un reality televisivo che seguirà tutto lo sviluppo della missione, a cominciare dalla selezione dei primi 40 astronauti. Il Grande Fratello per aspiranti marziani potrebbe andare in onda già nel 2013.
Tra il 2016 e il 2020, Mars One spedirà sul Pianeta Rosso i robot che dovranno costruire la futura base. Poi verranno inviati i primi esseri umani. Per loro, al momento, non è previsto il biglietto di ritorno, riporta Mashable.
Ci sarebbero già i primi sponsor, molti dei quali olandesi: il provider Byte Internet, lo studio legale Vbc Notarissen, l'azienda di consulenza MeetIn, il canale web New-Energy.tv e un'azienda, questa australiana, attiva nella ottimizzazione dei motori di ricerca, Dejan Seo. Tutti apparentemente convinti che il grande progetto sia realistico e segnerà la storia dell' esplorazione spaziale del nuovo millennio.
L'obiettivo che era stato di Barack Obama solo pochi anni fa ( e chissà se lo sarà di nuovo) è così a portata di mano? L' Agenzia spaziale europea già si esercita da tempo con le simulazioni di sbarco, ed Elon Musk con il suo SpaceX ha aperto l'era del turismo spaziale privato, ma ci sono dei problemi cui ancora si sta cercando una soluzione. Li elenca UsaToday.com.
Il lungo viaggio
Con la tecnologia di cui disponiamo oggi, una navicella con equipaggio impiegherebbe tra i due e i tre anni per arrivare su Marte. Al di là del rischio di spiacevoli incontri con gli asteroidi, gli astronauti sarebbero esposti a elevate quantità di radiazioni, tra raggi cosmici e particelle solari. E c'è il problema del lungo periodo in condizioni di microgravità, con la conseguente perdita di massa ossea e muscolare. Serve dunque una tecnologia che riduca drasticamente questo tempo. Il Variable Specific Impulse Magnetoplasma Rocket ( Vasimr) del fisico e astronauta Nasa Franklin Chang-Diaz potrebbe fare al nostro caso. Il suo sistema di propulsione al plasma potrebbe ridurre il tempo di viaggio a soli cinque mesi. Nei calcoli di Chang-Diaz, 365 giorni potrebbero diventare addirittura a 39.
Le radiazioni
Anche riducendo al minimo il tempo per il tragitto, ci sarebbe comunque bisogno di uno scudo contro le radiazioni, che aumentano il rischio di cancro. L'alluminio funziona, ma la protezione dovrebbe essere spessa e, quindi, risulterebbe pesante. Una possibilità è usare l'acqua o l'idrogeno liquido, entrambi in grado di assorbire le radiazioni. Ma il problema resta per i futuri abitanti di Marte.
Sesso nello Spazio
Il problema non è ancora stato preso seriamente in considerazione, ma esiste. “ Ignorare le potenziali conseguenze della sessualità umana non è ragionevole, quando si consideri di aumentare la durata delle missioni”, sosteneva già nel 2008 la National Academy of Sciences che aveva dato un'occhiata alla roadmap della Nasa. Il punto è: se ne può almeno parlare?
Zero gravità
La ginnastica è importante, ma non basta per contrastare l'effetto della mancanza di gravità sull'organismo. Il sistema cardiovascolare, i polmoni, il sistema immunitario: tutto si indebolisce. Una soluzione potrebbe essere quella di ricreare la gravità sulla navicella, per esempio facendola ruotare su se stessa. La rotating spacecraft purtroppo, però, non esiste ancora.
Viveri
Si può vivere di solo cibo liofilizzato? E in ogni caso, quanto costerebbero gli approvvigionamenti su Marte? Tanto, troppo. L'ideale sarebbe riuscire a utilizzare quello che il pianeta ha da offrire e modificarlo per le esigenze degli esseri umani. Per scoprire le sue risorse, dovremo attendere la prossima missione Nasa, in programma per il 2016. Il 2023 ipotizzato da Mars One sembra, in fin dei conti, davvero troppo prossimo.
(fonte:wired.it)
Speravo in un topic serio del tipo "cosa han scoperto finora?"
Invece mi ritrovo Grande Fratello pure in questa sezione
La terraformazione è una soluzione francamente lontanissima, se mai avverrà. Stiamo parlando di un qualcosa che richiede anni, decenni, forse secoli per vedere un qualche risultato, con un costo in grado di piegare il bilancio persino del paese più ricco. Quale amministrazione commetterebbe la follia di impegnarvisi? Nessuna.
Oddio, ho rovinato un "topic serio".
Chiedo umilmente venia per non aver postato niente delle mirabolanti scoperte fin qui rilevate da Curiosity! " />
A parte qualche foto, un giretto di prova, una sparacchiata col laser e la notizia di un braccino spezzato (quello col rilevatore di vento), non mi sembra sia arrivata molta roba da Marte; se vuoi illuminarci...
Veramente, a me il riferimento al reality è sembrato drammaticamente serio, perché propone una soluzione (che personalmente non mi piace e che non so quanto possa essere efficace) a quello che è fondamentalmente il problema principale di ogni missione spaziale: i costi. Non so quanto la gente potrebbe essere interessata a vedere per 2 ore di fila un tizio intento a riparare un braccio robotico del suo veicolo, ma indubbiamente l'appeal ci sarebbe. Non credo però che lo faranno mai, non fosse altro per il forte controllo che gli Stati esercitano ancora sui vari programmi spaziali. Si trattasse di un'azienda privata le cose forse sarebbero diverse.
Ma dai scherzavo
L'idea di dover ricorrere a un reality per finanziare una missione su Marte è degna del primo aprile. Chi cavolo sarebbe interessato a vedere un'attività seria? O per rallegrarlo dovran inventarsi le liti tra astronauti per l'ultima molecola di burro nello spazio? "Chi si è mangiato il mio burro?"... pianto a dirotto dell'astronauta.
Sulla terraformazione, imprese che richiedono decenni sono normalmente effettuate, è molto più probabile ci vorranno secoli invece. Ma del resto l'ingresso nello spazio è un'impresa che sta richiedendo decenni e decenni. La domanda è invece altra, se un pianeta intero è in grado di ripagare le spese effettuate per renderlo abitabile. Francamente un pianeta in più non guasta
Se poi evitano di farci grande fratello, è anche più gradito.
Veramente, a me il riferimento al reality è sembrato drammaticamente serio, perché propone una soluzione (che personalmente non mi piace e che non so quanto possa essere efficace) a quello che è fondamentalmente il problema principale di ogni missione spaziale: i costi. Non so quanto la gente potrebbe essere interessata a vedere per 2 ore di fila un tizio intento a riparare un braccio robotico del suo veicolo, ma indubbiamente l'appeal ci sarebbe. Non credo però che lo faranno mai, non fosse altro per il forte controllo che gli Stati esercitano ancora sui vari programmi spaziali. Si trattasse di un'azienda privata le cose forse sarebbero diverse.
Anche se l'Olanda è la terra natia dei reality, un programma di questo tipo avrebbe pochissimo appeal. Effettivamente se il loro obiettivo principale è raccogliere il grosso dei 6 miliardi necessari (come riporta l'articolo), credo non basteranno neanche cento edizioni.
Se le loro intenzioni sono serie (e non hanno intenzioni speculative), è un tentativo apprezzabile.
Ma dai scherzavo
La faccina mi ha ingannato.
Purtroppo sono parecchio permaloso.
Scusami.