Questa l'ho appena trovata..
Roma, 12 mar. (Adnkronos) - Stereotipi, luoghi comuni, contenuti e frasi offensive, razziste, islamofobiche e antisemite che difficilmente possono essere comprese e che raramente vengono evidenziate e spiegate nel modo corretto. E' il contenuto di alcune terzine della Divina Commedia che, secondo 'Gherush92', organizzazione di ricercatori e professionisti che gode dello status di consulente speciale con il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite e che svolge progetti di educazione allo sviluppo, diritti umani, risoluzione dei conflitti, razzismo, antisemitismo, islamofobia, andrebbe eliminata dai programmi scolastici o, quanto meno, letta con le dovute accortezze.
''La Divina Commedia - spiega all'Adnkronos Valentina Sereni, presidente di Gherush92 - pilastro della letteratura italiana e pietra miliare della formazione degli studenti italiani presenta contenuti offensivi e discriminatori sia nel lessico che nella sostanza e viene proposta senza che via sia alcun filtro o che vengano fornite considerazioni critiche rispetto all'antisemitismo e al razzismo''.
Sotto la lente di ingrandimento in particolare i canti XXXIV, XXIII, XXVIII, XIV. Il canto XXXIV, spiega l'organizzazione, e' una tappa obbligata di studio. Il personaggio e il termine Giuda e giudeo sono parte integrante della cultura cristiana: ''Giuda per antonomasia e' persona falsa, traditore (da Giuda, nome dell'apostolo che tradi' Gesu')''; ''giudeo e' termine comune dispregiativo secondo un antico pregiudizio antisemita che indica chi e' avido di denaro, usuraio, persona infida, traditore'' (De Mauro, Il dizionario della lingua italiana). Il significato negativo di giudeo e' esteso a tutto il popolo ebraico. Il Giuda dantesco e' la rappresentazione del Giuda dei Vangeli, fonte dell'antisemitismo.
"Studiando la Divina Commedia - sostiene Gherush92 - i giovani sono costretti, senza filtri e spiegazioni, ad apprezzare un'opera che calunnia il popolo ebraico, imparano a convalidarne il messaggio di condanna antisemita, reiterato ancora oggi nelle messe, nelle omelie, nei sermoni e nelle prediche e costato al popolo ebraico dolori e lutti''.
E ancora, prosegue l'organizzazione, ''nel canto XXIII Dante punisce il Sinedrio che, secondo i cristiani, complotto' contro Gesu'; i cospiratori, Caifas sommo sacerdote, Anna e i Farisei, subiscono tutti la stessa pena, diversa pero' da quella del resto degli ipocriti: per contrappasso Caifas e' nudo e crocefisso a terra, in modo che ogni altro dannato fra gli ipocriti lo calpesti''.
''Nel canto XXVIII dell'Inferno - spiega ancora Sereni - Dante descrive le orrende pene che soffrono i seminatori di discordie, cioe' coloro che in vita hanno operato lacerazioni politiche, religiose e familiari. Maometto e' rappresentato come uno scismatico e l'Islam come una eresia. Al Profeta e' riservata una pena atroce: il suo corpo e' spaccato dal mento al deretano in modo che le budella gli pendono dalle gambe, immagine che insulta la cultura islamica. Ali', successore di Maometto, invece, ha la testa spaccata dal mento ai capelli. L'offesa - aggiunge - e' resa piu' evidente perche' il corpo ''rotto'' e ''storpiato'' di Maometto e' paragonato ad una botte rotta, oggetto che contiene il vino, interdetto dalla tradizione islamica. Nella descrizione di Maometto vengono impiegati termini volgari e immagini raccapriccianti tanto che nella traduzione in arabo della Commedia del filologo Hassan Osman sono stati omessi i versi considerati un'offesa''.
Anche i sodomiti, cioe' coloro che ebbero rapporti "contro natura", sono puniti nell'Inferno: I sodomiti, i peccatori piu' numerosi del girone, sono descritti mentre corrono sotto una pioggia di fuoco, condannati a non fermarsi. Nel Purgatorio i sodomiti riappaiono, nel canto XXVI, insieme ai lussuriosi eterosessuali.
''Non invochiamo ne' censure ne' roghi - precisa Sereni - ma vorremmo che si riconoscesse, in maniera chiara e senza ambiguita' che nella Commedia vi sono contenuti razzisti, islamofobici e antisemiti. L'arte non puo' essere al di sopra di qualsiasi giudizio critico. L'arte e' fatta di forma e di contenuto e anche ammettendo che nella Commedia esistano diversi livelli di interpretazione, simbolico, metaforico, iconografico, estetico, cio' non autorizza a rimuovere il significato testuale dell'opera, il cui contenuto denigratorio e' evidente e contribuisce, oggi come ieri, a diffondere false accuse costate nei secoli milioni e milioni di morti. Persecuzioni, discriminazioni, espulsioni, roghi hanno subito da parte dei cristiani ebrei, omosessuali, mori, popoli infedeli, eretici e pagani, gli stessi che Dante colloca nei gironi dell'inferno e del purgatorio. Questo e' razzismo che letture simboliche, metaforiche ed estetiche dell'opera, evidentemente, non rimuovono''.
''Oggi - conclude Sereni - il razzismo e' considerato un crimine ed esistono leggi e convenzioni internazionali che tutelano la diversita' culturale e preservano dalla discriminazione, dall'odio o dalla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, e a queste bisogna riferirsi; quindi questi contenuti, se insegnati nelle scuole o declamati in pubblico, contravvengono a queste leggi, soprattutto se in presenza di una delle categorie discriminate. E' nostro dovere segnalare alle autorita' competenti, anche giudiziarie, che la Commedia presenta contenuti offensivi e razzisti che vanno approfonditi e conosciuti. Chiediamo, quindi, di espungere la Divina Commedia dai programmi scolastici ministeriali o, almeno, di inserire i necessari commenti e chiarimenti''.
Ora, io non so chi sianos tati gli insegnanti di questa signora Sereni, ma dire che Dante viene proposto senza spiegazioni o intepretazioni è qualcosa che rende veritieri perfino i ciuchi di Empoli (per chi non sa l'aneddoto, "gli asini che volano").
Il mio testo del liceo, ma anche quello delle medie, erano ricchi di note che spiegavano tranquillamente i vari canti, e la mia insegnante del liceo non aveva problemi ad affrontarli tutti (o meglio, lo avrebbe fatto se avesse avuto il tempo). L'edizione della Divina Commedia conservata a casa mia ha la bellezza di centotrent'anni almeno, ed è già corredata di note esplicative che smontano tutte le affermazioni della Sereni (diciamone una sola: si spiega chiaramente che l'immagine di Maometto in Dante è influenzata dalla credenza che il profeta fosse in realtà un cristiano rinnegato).
Peraltro la Sereni dimentica che accanto a personaggi come Maometto o Caifa, Dante piazza nell'inferno diversi papi e religiosi e politici dei suoi tempi, e che salva, per quanto possibile ad un uomo dei suoi tempi e con le sue credenze, diversi pagani, e perfino un paio di musulmani (qualcuno si ricorda dove si trova Ibn Sina, da noi conosciuto come Averroè?).
Infine, precisiamo un'ultima cosa: chi è mai riuscito a leggere a scuola l'intera Divina Commedia? Dai, non scherziamo, anche separando il programma sui tre anni di liceo, le letture si limitano regolarmente a pochi canti, che gira gira finiscono con l'essere sempre gli stessi, e vedi caso difficilmente uno studente può trovarsi a tu per tu con i protagonisti citati dalla Sereni.
Mai letta la Commedia per intero al Liceo.
Penso che gli studenti saranno contenti a prescindere... io lo sarei stato :tongue:
Alla prima occasione in cui le origini di un gesto antisemita verranno ricondotte alla Divina Commedia, mi degnero' di prendere in considerazione queste affermazioni.
Fino ad allora, é fuffa allo stato puro (e, direi, fuffa faziosa).
Leggere a scuola per intero la Commedia è qualcosa di improponibile:un professore di italiano dovrebbe praticamente dedicarle l'intero monte ore per spiegarla in maniera esauriente;è già grasso che cola se in quel singolo appuntamento settimanale riesce a stuzzicare la curiosità di qualche studente.Io,per esempio, l'ho riletta a casa quando (con il Corriere se non erro) usci in edicola l'Enciclopedia Dantesca.E non starò qui a prendere le difese di una delle più grandi opere mai partorite dall'intelletto umano,che si difende benissimo anche da sè.
Dico solo che,a mio parere,autentici deliri come quello della professoressa qui sopra si verificano quando non si è capaci di separare il testo dal contesto:come ha detto già anche Eddard,esistono centinaia di edizioni con note a margine in cui viene abbondantemente chiarito quello che,secondo la Sereni,sarebbe l'orrendo crimine di Dante;ma anche se cosi non fosse,potrei comunque rispondere alla Sereni: "e quindi?".
Se anche fossero vere (e non lo sono),le accuse della Sereni,La Commedia non perderebbe neppure un briciolo del suo valore letterario;continuerebbe comunque ad essere uno straordinario capolavoro....il capolavoro di un antisemita.Proprio come le poesie di Ezra Pound sono le straordinarie ( che poi piacciono o meno a seconda dei gusti) poesie di un fascista;o come le opere teatrali di Brecht sono le straordinarie opere teatrali di un comunista.
Se la Sereni non è capace di porre questo discrimine,e di trattare in maniera adeguata quei passaggi di Dante che si prestano a letture "antisemite",cambi mestiere....
Sono tesi talmente idiote che non varrebbe la pena neanche incaxxarcisi, il problema è che certa gente riceve sovvenzioni pubbliche.
Poi appena ho letto il nick Gherush92 la prima cosa che ho pensato è stata "un bimbominchia che non vuole studiare Dante a scuola!" :P
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
Avevo letto anche io questa cosa ieri mattina, in un altro articolo che riportava anche un'altra frase della Sereni, che diceva più o meno (non ho sottomano il testo) "un testo va contestualizzato e il contesto è oggi", ora, le parole non sono esattamente queste, ma il senso è quello (se riesco, in giornata recupero la citazione giusta).
Il che è una castroneria. Il contesto della Divina Commedia è il tempo in cui è stata scritta, che era certamente un'epoca razzista, antisemita e islamofoba. Inutile negarlo. Però è anche assurdo voler epurare la letteratura e l'arte da tutto quello che OGGI consideriamo negativo o sbagliato.
Dovremmo mettere al bando l'intero Medioevo per questo (Petrarca non era certo da meno di Dante; e vogliamo parlare della discriminazione femminile che imperava al tempo?!?!)?
E che dovremmo dire allora di Medea e di Edipo, che hanno ispirato tante opere nel corso dei secoli? La prima ammazza i figli e il secondo si sposa sua madre. E badate bene che non sempre nelle opere in cui compaiono vengono condannati i loro comportamenti (cito la "Medea" di Euripide, giusto per dirne una, in cui il giudizio viene lasciato al pubblico con l'uscita di scena di Medea con un Deus ex machina, o anche "Voci" di Christa Wolf, che ti porta quasi a parteggiare per Medea). Dovremmo disfarci anche di loro?
E poi... senza filtri... ma quando mai? Sicuramente ci sono pessimi insegnanti che non sono in grado di far passare il messaggio, ma dire che i programmi non prevedano filtri è assurdo. I filtri verrebbero a mancare se uno leggesse l'opera al di fuori del suo contesto, senza commenti, senza qualcuno che spieghi i passaggi (o almeno quelli più complessi). Ma il semplice fatto che l'opera faccia parte del programma scolastico e sia previsto che venga spiegata da un insegnante è un enorme filtro, senza contare che non ho mai visto (ce ne saranno certamente, ma credo che non siano particolarmente diffuse) copie della Divina Commedia prive di commenti.
Per quel che mi riguarda, io ho letto per intero a scuola la Divina Commedia. Era previsto un canto a settimana, che fosse trattato in classe o meno, e il professore interrogava su tutti i canti a partire dall'ultimo su cui si era stati interrogati (al ginnasio, poi, un paio ho dovuto anche impararmi alcuni passi a memoria!).
Questo ci ha imposto un lavoro molto duro, perchè spesso dovevamo fare da noi il lavoro di critica. Poi, durante l'interrogazione, il professore provvedeva a correggere e spiegare quello che da soli non avevamo capito. Credo sia stato un buon metodo: sbagliare e correggere/essere corretti fissa i concetti nella mente molto meglio che la semplice spiegazione. Certo... richiede un enorme lavoro allo studente, che inizialmente deve cercare di "arrivarci da solo", corretto solo in un secondo momento dall'insegnante.
Questo però ci ha permesso innanzitutto di leggerci tutta la Commedia, cosa che molto di rado viene fatta, e in secondo luogo di conoscerla a fondo, con tutti i pregi e i difetti.
Tornando alla Sereni, c'è da dire che i canti citati sono tra quelli quasi sempre affrontati in classe. Il che va a suo discapito: se proprio quelli sono i canti più spesso affrontati, sono anche quelli meglio filtrati, perchè presentati da un docente, che si spera sia anche competente.
Insomma, il mio giudizio sull'organizzazione e su questa presa di posizione si riassume in una parola: ABOMINEVOLE.
Che poi questa organizzazione goda dello status di consulente speciale per l'ONU non fa che peggiorare le cose, perchè fa scendere ulteriormente la mia considerazione per l'ONU, che già ha subito duri colpi negli ultimi 10 anni.
Parliamo di un'opera scritta nel XIV secolo!! E qui torniamo al discorso fatto da Joramun, che condivido appieno; l'incapacità della succitata professoressa di separare il testo dal contesto......nascosta, a mio avviso, dietro una banale quanto impropria giustificazione (contestualizzare le opere antiche secondo la visione di oggi; accennato poco fa da Amberlith). Pura insulsaggine.
E' proprio vero che certa gente non sa cosa farne del proprio tempo libero....Trovo la cosa alquanto aberrante
Altra inutile campagna del politically correct. Ma invece di dedicarsi a queste sciocchezze perché non badano a qualcosa di concreto come la crisi diplomatica dei marò e della ripresa economica?
Bleah!
Ho letto tre volte la Divina Commedia per conto mio, e non mi pare di essere antisemita, islamofobo o razzista. Evidentemente sono troppo tonto per capire i messaggi subliminali di istigazione all'odio razziale e religioso di cui è ricca quest'opera... :stralol:
Secondo me è una stupidaggine, Dante è uno scrittore classico Italiano, ed è giusto che venga studiato; del resto anche la Bibbia è piena di battaglie e di incitazioni contro gli infedeli (specie l'Antico Testamento), eppure anch'essa va letta, perché sia la Bibbia che la Divina Commedia sono parte della nostra cultura, anche se sono state scritte da persone del loro tempo, con i limiti che avevano. Dirò anche di più: secondo me andrebbero letti anche libri veramente antisemiti, come per esempio il Mein Kampf, e non per condividere le idee aberranti che ci sono lì dentro, ma semplicemente per capire la mentalità delle persone nei vari periodi storici e guardare con occhio critico al passato.
Proposta: aboliamo i testi sacri perché infarciti di minacce contro gli infedeli (considerando i veti incrociati l'intera umanità :stralol: )
Ahahhaha... siete grandi!
Però, caspita!, come ho fatto a non pensare anche io alla Bibbia!
Cavolo, se dovessimo davvero usare il politically correct come metro di misura per decidere cosa studiare a scuola e cosa no, temo che l'umanità imparerebbe a mala pena a leggere.
Anzi, forse è meglio non imparare affatto, così evitiamo il rischio che ci cadano gli occhi su qualcosa che, Dio mi aiuti, non corrisponde alla mentalità corrente!
PS: non ho trovato il giornale di ieri, mi sa che è già finito nella spazzatura :P
Il giornale in questione è il Corriee della Sera? Ecco l'articolonon ho trovato il giornale di ieri
Anzi, forse è meglio non imparare affatto, così evitiamo il rischio che ci cadano gli occhi su qualcosa che, Dio mi aiuti, non corrisponde alla mentalità corrente!
C'e' anche da aggiungere che la letteratura non é neppure l'univo veicolo di 'idee malsane': alle medie lessi un testo scientifico del 1928 sulla natura dell'atomo (preso a prestito dalla biblioteca della scuola): visto che i neutroni sono stati scoperti solo nel ´33, il libro spiegava, scientificamente, come l'atomo fosse composto da elettroni orbitanti intorno ad un nucleo di protoni immersi in una sostanza neutra (o un delle varianti dell'epoca).
Bruciamo questi libri, dico io, cosí castronerie tipo quella della Gelmini non saranno piú possibili :stralol:
O creature stolte,
quanta ignoranza è quella che v'offende...
(Ovviamente parlo di quegli idioti che hanno detto che Dante è razzista... a proposito: Maometto è all'inferno perché è tra i seminatori di discordie, non perché è musulmano).