sì avrebbe potuto, ma "fottiti str***o" non è propriamente nel suo stile, e stare zitti è un po'... inquietante. Mica è Roose Bolton.
Non è nel suo stile nemmeno tutto il suo discorso sui crimini di Tywin e quella sorta di godimento personale che sembra provare.
comunque, non è importante "come" si comporta e risponde varys... l'importante per me è semplicemente non dire in giro che Aegon è un impostore, perché facendolo sapere a kevan e agli uccelletti sia ha tutto da perdere (anche se il rischio di essere beccati è basso, i danni sarebbero comunque enormi, definitivi) e niente da guadagnare
Certo, infatti non ho mai detto che avrebbe dovuto dire a Kevan la verità.
non la regola in generale, ma con riguardo allo stesso personaggio.
Un personaggio molto prezioso, che poi è anche piccolo, indifeso e poco riconoscibile si presta molto bene a questo tipo di maneggi. A me ricorda un po' la storia di quel re di Francia (Giovanni il Postumo) morto infante e di quel mercato di Siena a cui era stato fatto credere di essere proprio questo re. Una storia bizzarra, quasi ridicola, ma che all'epoca "tirava" molto.
Ma Varys non ha mentito in senso stretto, ha piuttosto omesso di dire tutta la verità. Mettere sul trono un ragazzo che verrà da tutti riconosciuto come il legittimo Aegon è di fatto il suo piano, ed è questo ciò che ha rivelato a Kevan.
Letta in questo modo ha più senso. Varys fa anche un paragone tra Tommen ed Aegon, affermando che Aegon sa che regnare è un suo dovere mentre Tommen pensa che sia un suo diritto. Potrebbe quasi sembrare una sorta di proclama anti-nobiliare ("voglio dimostrarvi che anche un ragazzino qualunque può regnare meglio di un rampollo di sangue blu").
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Io sono abbastanza d'accordo con Oggettivista.
Insomma, secondo me Aegon è Aegon, anche se non è quell'Aegon.
Non dimentichiamoci il famoso apologo di ACoK, la cui conclusione era più o meno: il potere sta dove la gente crede che stia.
Quindi, per Varys imho non è affatto importante che Aegon sia vero o falso, il punto è che è adatto a governare e che tutti devono credere che sia anche il legittimo erede dei Targaryen.
Quindi secondo me la domanda (retorica) corretta non è "perchè Varys dovrebbe mentire ad un uomo morto?", quanto piuttosto "che bisogno ha Varys di dire la verità ad un uomo morto?".
Ma infatti Varys non mente a Kevan
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.