Il 25/5/2022 at 00:45, Jacaerys Velaryon ha scritto:Penso che la discriminante sia l'educazione: chi fa commenti su TWOW in maniera cortese non può certo essere condannato da GRRM per questo, mentre è giusto che GRRM abbia il diritto di lamentarsi di coloro che provocano o insultano.
Oddio, ricordo che il Maestro aveva iniziato a lamentarsi anche di commenti semplicemente insistenti o delusi da qualche anno, ben prima di sfondare il (primo) decennio di attesa dopo ADWD. A me sembra che, molto più semplicemente, gli rompa che la gente gli ricordi di impegni e scadenze che in buona parte si è sempre dato da solo. E che poi ha puntualmente bidonato.
4 minuti fa, Lyra Stark ha scritto:Il pietismo fa sempre notizia.
E' un business anche quello, eh!
1 ora fa, Menevyn ha scritto:gli rompa che la gente gli ricordi di impegni e scadenze che in buona parte si è sempre dato da solo.
Questo è stato uno dei suoi errori più grandi. Poteva risparmiarsi tutte quelle date sparate a caso, considerando il tempo che è passato ( l' ultima era luglio/agosto 2020 ).
Chissà, forse GRRM si è dato quelle scadenze non tanto per soddisfare le speranze dei fan, quanto per se stesso: un sistema (rivelatosi a più riprese fallimentare) per imporsi di completare la storia entro un certo periodo di tempo.
È uscita un'intervista su The Independent in cui GRRM parla di vari argomenti, fra cui HOTD e l'influenza dei fumetti Marvel sulla sua scrittura. Ha fatto anche una battuta sulla proprio lentezza: As you may know, I’m not usually reckoned one of the fastest writers in the world! (poco prima dice che completare un capitolo in tre giorni è un ritmo "very quick")
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
Il 24/5/2022 at 22:07, MezzoUomo ha scritto:Oramai un ciarlatano insopportabile
Ho contestato molte tue idee su ASOIAF e su Martin per diverso tempo, ma ora capisco che hai ragione e hai sempre avuto ragione, e per questo ti porgo le mie scuse. La situazione in altri tempi sarebbe stata degna di una commedia surreale di Samuel Beckett.
4 ore fa, Menevyn ha scritto:Oddio, ricordo che il Maestro aveva iniziato a lamentarsi anche di commenti semplicemente insistenti o delusi da qualche anno, ben prima di sfondare il (primo) decennio di attesa dopo ADWD. A me sembra che, molto più semplicemente, gli rompa che la gente gli ricordi di impegni e scadenze che in buona parte si è sempre dato da solo. E che poi ha puntualmente bidonato.
Fondamentalmente non vuole che gli si ricordi in che razza di vicolo cieco si è cacciato e se ciò avviene reagisce come un adolescente beccato a fare una marachella. Di certo non è l'unico ad avere questo difetto ma nel suo caso è più grave visto che sta illudendo i fan della sua saga da anni. Poi magari annuncia la conclusione di TWOW domani, ma questo domani lo stiamo aspettando da più di un decennio.
In ogni caso rendiamoci conto che Dante Alighieri ci ha messo, secondo le stime più pessimiste, 17 anni a scrivere la Divina Commedia mentre GRRM sta scrivendo ASOIAF dal 1991. Tanto per dire, eh.
4 ore fa, Lyra Stark ha scritto:Tra l'altro riflettevo su quanto appaia un controsenso il suo lamentarsi perché nei suoi libri non fa che ribadire quanto il mondo sia cattivo e la gente stronza, in un certo senso ha addirittura sdoganato il concetto che meglio str***i che gentili, e adesso... si sorprende e si lamenta!
L'incoerenza in sé non è una colpa, o almeno non necessariamente. Il problema nel caso specifico è la sua mancanza assoluta di professionalità e una certe dose di malafede, evidente nelle risposte stizzite di cui si sta parlando.
@Daemon Targaryen Sono d'accordo.
3 ore fa, Jacaerys Velaryon ha scritto:Chissà, forse GRRM si è dato quelle scadenze non tanto per soddisfare le speranze dei fan, quanto per se stesso: un sistema (rivelatosi a più riprese fallimentare) per imporsi di completare la storia entro un certo periodo di tempo.
Beh, non c'è dubbio che le scadenze fossero prima di tutto per sè stesso, o almeno c'è da sperarlo, e ciò implica che non è capace di gestire il suo stesso lavoro, in aggiunta al resto...
19 ore fa, Euron Gioiagrigia ha scritto:Ho contestato molte tue idee su ASOIAF e su Martin per diverso tempo, ma ora capisco che hai ragione e hai sempre avuto ragione, e per questo ti porgo le mie scuse. La situazione in altri tempi sarebbe stata degna di una commedia surreale di Samuel Beckett.
"aspettando GODOT"
Qui servirebbero di nuovo i like...
Io continuo a chiedermi perché non abbia assunto una squadra di ghost writers. Quello che sta facendo non ha senso da nessun punto di vista.
In due parole: perché è troppo orgoglioso, perché di base gli interessa fare ancora soldi con spin-off ecc. e perché dei fan fondamentalmente non gliene frega nulla.
21 ore fa, Maynard ha scritto:Io continuo a chiedermi perché non abbia assunto una squadra di ghost writers. Quello che sta facendo non ha senso da nessun punto di vista.
Perchè è geloso del suo lavoro, pensa che l'opera è sua e vuole completarla lui oppure che rimanga incompiuta.
Perchè pensa che gli altri la rovinerebbero e che soltanto lui che è nella testa dei personaggi da 30 anni sia capace di scriverli, e che soltanto lui che "vive" in quel mondo che ha creato sia capace di comprenderne le sfumature.
Perchè spesso non gli piace nemmeno quello che scrive lui, e cancella e riscrive mille volte, figuriamoci se leggesse cose scritte da altri: sarebbe un massacro di cancellazioni e riscritture (tanto che potrebbe perfino rallentare il processo di scrittura).
Perchè pur avendo idee generali sulle singole trame e sul finale, essendo uno scrittore "giardiniere", spesso lascia che le sottotrame prendano la loro inaspettata direzione, trasportate dai personaggi, quindi non potrebbe nemmeno dare delle indicazioni precise ai ghost writers (e il rischio di incoerenze di trama e di comportamento dei personaggi sarebbero enormi).
Perchè vuole illudersi di riuscire a finire, e accetta l'idea, nel caso non riuscisse di lasciare i fan appesi con un'opera non conclusa.
Peraltro ho letto che ultimamente si è messo di nuovo a fare confronti con altri fandom, in questo caso Star Wars, e indovinate? Martin anche in questo caso è meglio. Vuole proprio tirarsi la zappa sui piedi fino all'ultimo.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
GRRM non ha mai detto "ASOIAF è meglio di Star Wars".
(E poi ci meravigliamo se GRRM si arrabbia con la "gente di Internet"; GRRM ha le sue grosse colpe, come tutti noi ripetiamo da anni, ma non è responsabile se le sue dichiarazioni vengono malriportate)
Gli hanno fatto una domanda sull'importanza della morte e sulla sua fama di "assassino di personaggi", e lui ha contestato ciò facendo un confronto con Star Wars ed esponendo la sua visione artistica in merito:
Martin’s philosophy is that death should be difficult. Difficult to write and difficult to read. “It’s a horrible chapter, and it upsets people,” he says. “It makes people angry, it makes people sad. People throw the book against the wall or into the fireplace. When it was on TV, it had the same effect on tens of thousands, if not millions, of people. To my mind, that’s good. We’re talking about death here!”
Too often, Martin believes, death is trivialised by being reduced to a mere plot point or inciting incident. “We all in our real lives have experienced death,” he says. “Your parents die. Your best friend dies. Sometimes, in a really tragic situation, your children die or your wife or husband dies. It’s terrible. It affects you. It makes you angry, it makes you sad. In our entertainment, television, film, books, over the centuries as it’s evolved, death is often treated very cavalierly. Somebody is dead, we’ve got a mystery, and the detective has to figure out who did it. We never consider who the corpse is, or what his life was like... what it’s going to be like without him. If I’m going to write a death scene, particularly for major characters, I want to make the reader feel it. That’s what the Red Wedding, I think, successfully accomplished. People felt that death.”
In any case, he argues, his reputation as a gleeful mass-murdering character-assassin has been woefully exaggerated. “Star Wars kills more characters than I do!” he argues. “In the very first Star Wars movie they blow up the entire planet of Alderaan, which has, like, 20 billion people on it, and they’re all dead. But you know what? Nobody cares. Everybody on Alderaan is dead. Oh, OK. But we don’t know the people on Alderaan. We don’t feel their deaths. It’s just a statistic. If you’re going to write about death, you should feel it.”
A sua volta, tra i commenti c'è chi ha replicato che la differenza tra Martin e Lucas starebbe nel fatto che sì, Lucas ha ucciso più personaggi in totale, ma il titolo di "serial killer narrativo" va a Martin perché lui uccide più protagonisti.
Fra dire "ASOIAF è meglio di SW" e dire "il tema della morte è trattato meglio in ASOIAF" c'è una grossa differenza.
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
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George R. R. Martin (A Game of Thrones)
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Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
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George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
Comunque sostanzialmente ha dato una sviolinata al suo lavoro. Che ci potrebbe stare, se fosse concluso, e invece...
Ma, scusatemi, per quale motivo GRRM non dovrebbe fare una sviolinata a se stesso? A parte il fatto che raramente un artista fa autocritica o pensa che le sue opere siano brutte, lui dovrebbe dire "Il Red Weeding fa schifo* perché non ho finito di scrivere ASOIAF"? Sono due questioni distinte. Sembra come se, dato che non completerà mai la saga, allora tutto quello che ha scritto finora (compresi i romanzi sci-fi) è carta straccia!
*Tra l'altro, io nel thread sui punti deboli di ASOIAF ho persino criticato il RW!
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
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Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
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3 minuti fa, Jacaerys Velaryon ha scritto:Ma, scusatemi, per quale motivo GRRM non dovrebbe fare una sviolinata a se stesso?
Perché prima di tutto dovresti aver terminato il tuo lavoro. Sembra una cosa davvero banale da dire, ma è come se il Real Madrid avesse festeggiato la vittoria della CL prima di averla vinta. E per una saga come la sua, che si basa in modo direi quasi ossessivo sui misteri, sul non detto e sulle ambiguità, un finale, qualunque finale è fondamentale. Non se ne esce: molti scrittori sono considerati geni della letteratura pur non avendo finito i loro lavori, ma si tratta di contesti del tutto diversi e opere del tutto diverse. ASOIAF dipende in maniera direi funzionale dal finale: se venisse lasciata a metà sarebbe come un quadro che rappresenta per metà un bel paesaggio di campagna, con tanti bei dettagli riguardanti villette, valli ecc. e per metà fosse una tela bianca. A me una cosa del genere sta poco bene, poi de gustibus.
Inoltre, ma questo è un giudizio che mi rendo conto essere poco oggettivo, quello che poco digerisco di GRRM e su cui do ragione a @Lyra Stark e @MezzoUomo è proprio il suo atteggiamento supponente e menefreghista. Nessuno gli chiede ovviamente di essere perfetto, ma se la maggior parte dei fan è stanca e amareggiata (e sto parlando dei fan seri, non dei troll o dei leoni da tastiera) ci sarà un motivo.
Tutto questo fermo restando che per me i cinque libri di ASOIAF sono scritti davvero bene e delineano trame e scenari ricchi e intriganti, ma senza finale sarà tutto polverizzato.