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Romanzo Multiautore: Magia e Religione
S di Starcatcher
creato il 07 marzo 2011

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Lord Beric
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Lord Beric
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Inviato il 25 marzo 2011 11:46

Non sto negando la necessità di legare potere religioso, potere magico e potere politico. Anzi, immagino sarà una delle colonne portanti della nostra storia.

Quello che mi sembra stridente è rendere la nostra città un unicum mondiale: possibile che solo nella nostra città in tutto il mondo ci siano i "tizi di sangue puro in grado di avere poteri magici"? Questo renderebbe talmente importante la nostra città a livello mondiale che dovremmo ripensarne completamente la struttura e il rapporto con gli altri centi abitati, trasformandolo, appunto, in un centro religioso al pari di Roma per i cattolici, e non credo fosse questa la nostra intenzione.

 

Credo, quindi, che sia conveniente, pur nell'alveo delle necessità espresse nella prima frase, non creare qualcosa che non sia applicabile anche ad altre città. :)


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

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Starcatcher
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Inviato il 04 aprile 2011 21:34 Autore

Quello che mi sembra stridente è rendere la nostra città un unicum mondiale: possibile che solo nella nostra città in tutto il mondo ci siano i "tizi di sangue puro in grado di avere poteri magici"?

 

Personalmente tendo più ad immaginare il nostro micouniverso come pervaso dalla magia: tutte le città possiedono la loro magia, legata al sangue, sì, ma che può essersi evoluta in mille modi differenti a seconda delle città. Però tutte la possiedono, questo crea equilibrio ed evita di rendere la nostra città in un posto unico al mondo. Inoltre, se fosse l'unica città a padroneggiare la magia, come sarebbe plausibile che altri decidessero di attacarla? Invece è piuttosto semplice la spiegazione per cui la città potrebbe essersi "seduta sugli allori": dopo decenni, magari secoli, di dominio economico, politico, militare e magico, la nostra città potrebbe essersi convinta di essere imbattibile, e questo ha lentamente dato il via ad un processo di indebolimento... Tutte queste cose non sono state definite da me e Viserion, quindi è solo un suggerimento che vi do... :)


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Ser Lostdream
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Inviato il 08 aprile 2011 20:15

Ecco, mi riallaccio a quanto raccontato nel Topic della geografia:

 

 

La mia idea è quella di legare la religione e la magia all’arte. Mi spiego meglio. All’interno della cittadella vi è una serie di grotte che si snodano in profondità dove c’è una roccia sacra. Gli dei mostrano il loro volere attraverso degli artisti.

 

Quando verrà eletto un nuovo Re (a parte il primo di cui ho parlato nel post sulla città), entra da solo nella cittadella dove c’è una casa degli Artisti. Qui sceglierà un uomo o una donna che diverrà il suo “artista “ personale. Dopodiché dovrà affrontare una prova segreta. Mentre lui porta a termine questa prova, l’artista scelto dovrà scolpire un pezzo di roccia ricavato dalle profondità dove c’è la roccia sacra. Si dice che siano gli dei a guidare le mani dell’artista, in base al valore e alle qualità dimostrate dal Re nella prova. Alla fine della prova, attraverso un rito il Re viene legato all’opera/Scultura attraverso un vincolo magico. Infatti, sarà la roccia a determinare il potere del re. Quando essa cadrà in pezzi per volere degli dei, il re morirà (una sorta di statua vodoo). Questa scultura personale viene protetta all’interno del palazzo. Delle copie vengono create e poste in diversi punti della città su fontane e altari nelle varie chiese e sulle torri di guardia. C’è uno stretto legame tra la statua e la “fortuna” del regno sotto il comando del Re. Infatti se la statua viene “bella” il regno godrà di vita e prosperità, se invece verrà “brutta” il regno dovrà sopportare varie piccole catastrofi (siccità, carestia, malattie, ecc.). Quando la statua ad un certo punto cade in pezzi, il re muore. Finché la statua è protetta e integra, il Re normalmente gode di buona salute e una forza superiore ai comuni mortali, nonché di una lunga vita (anche la sua famiglia stretta normalmente gode di una vita molto lunga finché il Re è in vita).

 

Gli Dei vengono venerati con opere d’arte e con riti festosi e sensuali. La controparte di questi Dei (insomma il male, il diavolo) è si chiama Caos ed è legato al vuoto, all’assenza di vita, di bellezza e di gioia.

 

Questa religione esiste in altre parti del mondo anche se non tra le principali, tuttavia la terra sacra della cittadella, ne fa un posto unico a livello mondiale. Una sorta di vaticano. I sovrani della città non sono considerati in altre parti del continente come sovrani, ma per i seguaci di questa religione sono come dei santi... Questo è un altro motivo, oltre la posizione inespugnabile della città, per far si che altri regni non provino ad attaccarlo.. Il fatto di attaccare una città considerata benedetta fa nascere il timore di portare sventura sul loro regno...



Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri
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Lord Beric
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Inviato il 18 aprile 2011 9:05

Si dice che...

Questo può essere OK per capire come la gente percepisce la religione, ma essendo noi autori dobbiamo decidere come vanno veramente le cose. Da qui la domanda: nello scenario che hai in mente, gli Dei ed il Caos esistono veramente? Guidano veramente la mano dell'artista in questione? Proteggono veramente la città sacra?


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Inviato il 18 aprile 2011 13:14

nello scenario che hai in mente, gli Dei ed il Caos esistono veramente? Guidano veramente la mano dell'artista in questione? Proteggono veramente la città sacra?

Io pensavo che questi aspetti dovrebbe approfondirli chi vorrà adentrarsi con il suo PDV dentro la cittadella oppure tra gli uomini di religione.

 

Cmq secondo la mia idea, gli artisti producono le opere sotto l'effetto di droghe allucinogene. Effettivamente c'è qualcosa di magico nella roccia da cui viene tratto "il totem" che gli uomini di religione spiegano come il potere degli Dei. Chi non ci crede e vorrebbe sfatare queste credenze non ne ha la possibilità in quanto non gli è permesso ne l'accesso alla cittadella ne lo studio dei materiali utilizzati.


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zack86sq
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Inviato il 03 maggio 2011 15:02

nello scenario che hai in mente, gli Dei ed il Caos esistono veramente? Guidano veramente la mano dell'artista in questione? Proteggono veramente la città sacra?

Io pensavo che questi aspetti dovrebbe approfondirli chi vorrà adentrarsi con il suo PDV dentro la cittadella oppure tra gli uomini di religione.

 

Cmq secondo la mia idea, gli artisti producono le opere sotto l'effetto di droghe allucinogene. Effettivamente c'è qualcosa di magico nella roccia da cui viene tratto "il totem" che gli uomini di religione spiegano come il potere degli Dei. Chi non ci crede e vorrebbe sfatare queste credenze non ne ha la possibilità in quanto non gli è permesso ne l'accesso alla cittadella ne lo studio dei materiali utilizzati.

 

Se la statua esce male e quindi "dovrebbe portare sventura", il re può intervenire e sostituirla con una farlocca però di buona fattura o "l'ordine monastico/sacerdotale" ha il potere di destituirlo o di togliergli il suo appoggio?

La magia funziona davvero? Queste cose non possono essere decise da un singolo autore, dobbiamo farlo tutti insieme. :unsure:



Lord Beric
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Inviato il 10 maggio 2011 15:04

Riporto in auge il topic con una questione importante. Come funziona la magia? Come si manifesta?

 

Come funziona: la possibilità più classica è "l'energia della mente", quindi la materia che si piega alla volontà dell'incancatore. Dardi che escono dalle mani, manipolazione degli elementi, e via dicendo. La seconda, che lega magia e religione, è la magia come manifestazione divina: il mago è tramite del potere divino. La terza, che ho visto in Death Gate e che mi affascina particolarmente, è il controllo delle possibilità. Per dirla in termini scientifici, data una configurazione della situazione atomica dell'universo al tempo t(x), il mago è in grado di far collassare tutte le possibili configurazioni del tempo t(x+1) verso quella prescelta. In soldoni, la magia consente di individuare e far realizzare la configurazione più favorevole tra quelle possibili. Ad esempio, se al tempo t(x) un meteorite potrebbe abbattersi in un raggio di un km, la magia potrebbe servire ad indirizzarlo in un punto preciso di quel range, scelto dal mago. La magia non sarebbe in grado di farlo cadere al di fuori di quel range, poiché permette solo il verificarsi di una delle condizioni possibili, e non rende possibili quelle impossibili.

Le capacità dei maghi sarebbero quindi misurate sulla improbabilità delle situazioni. Ad esempio, ogni mago sarebbe in grado di trovare la possibilità per cui un ramo marcio si stacchi da un albero proprio mentre il nemico ci passa sotto; solo un mago molto abile è in grado di trovare la medesima possibilità per un ramo sano.

 

I maghi al servizio della città contribuiscono quindi a mantenere la pace e la prosperità cittadina semplicemente scegliendo la realtà migliore. Gli scontri tra magie consisterebbero nello scontro tra diverse possibilità "in lotta" per diventare realtà.

 

Fine del delirio. Che ve ne pare come proposta?


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Inviato il 10 maggio 2011 19:19

La cosa importante, indipendente dal tipo di magia scelto, è che sia possibile tracciarne dei limiti. Quello che si può fare e quello che non si può. Nel terzo caso da te proposto il limite è evidente e lo hai ben spiegato, però il concetto di probabilità mi sembra difficile da introdurre adeguatamente o da armonizzare con la proposta di SerLostdream. Dovremmo ripensare un po' a tutto quanto. Possiamo provarci comunque. L'idea è senza dubbio suggestiva.

 

Le prime due alternative sono più comuni però proprio per questo bisognerebbe trattarle con cautela giusto per non ritrovarci tra le mani un Goku :saiyan: della situazione.


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Lea
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Inviato il 11 maggio 2011 18:57

Riporto in auge il topic con una questione importante. Come funziona la magia? Come si manifesta?

 

Come funziona: la possibilità più classica è "l'energia della mente", quindi la materia che si piega alla volontà dell'incancatore. Dardi che escono dalle mani, manipolazione degli elementi, e via dicendo. La seconda, che lega magia e religione, è la magia come manifestazione divina: il mago è tramite del potere divino. La terza, che ho visto in Death Gate e che mi affascina particolarmente, è il controllo delle possibilità. Per dirla in termini scientifici, data una configurazione della situazione atomica dell'universo al tempo t(x), il mago è in grado di far collassare tutte le possibili configurazioni del tempo t(x+1) verso quella prescelta. In soldoni, la magia consente di individuare e far realizzare la configurazione più favorevole tra quelle possibili. Ad esempio, se al tempo t(x) un meteorite potrebbe abbattersi in un raggio di un km, la magia potrebbe servire ad indirizzarlo in un punto preciso di quel range, scelto dal mago. La magia non sarebbe in grado di farlo cadere al di fuori di quel range, poiché permette solo il verificarsi di una delle condizioni possibili, e non rende possibili quelle impossibili.

Le capacità dei maghi sarebbero quindi misurate sulla improbabilità delle situazioni. Ad esempio, ogni mago sarebbe in grado di trovare la possibilità per cui un ramo marcio si stacchi da un albero proprio mentre il nemico ci passa sotto; solo un mago molto abile è in grado di trovare la medesima possibilità per un ramo sano.

 

I maghi al servizio della città contribuiscono quindi a mantenere la pace e la prosperità cittadina semplicemente scegliendo la realtà migliore. Gli scontri tra magie consisterebbero nello scontro tra diverse possibilità "in lotta" per diventare realtà.

 

Fine del delirio. Che ve ne pare come proposta?

 

La terza è una possibilità che mi intriga molto, ma in pratica come potrebbe avvenire l'utilizzo della magia? Il mago immagina semplicemente ciò che vuole che accada e questo accade o deve profondere delle energie nello sforzo, magari più ingenti più improbabile è l'avvenimento desiderato? Ci sono dei rituali o simboli o strumenti che permettono questa magia o è un potere innato del mago?

L'idea è bellissima, ma ho una perplessità, forse stupida, ma comunque... il fatto è che mi sembra un'idea abbastanza originale e quindi forse peculiare della saga che l'ha utilizzata... non ho letto Death Gate e quindi chiedo: è una trattazione della magia liberamente re-interpretata da quella di questi libri, da cui ha preso solo le idee di base, o anche se non è così possiamo comunque utilizzarla perché non è una caratteristica fondante del mondo su cui si basano? Oppure è un modo di trattare la magia piuttosto comune di cui solo io non ho mai sentito parlare :unsure: ?



Lord Beric
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Inviato il 12 maggio 2011 10:05

Oh beh, sulle modalità di manifestazione della magia, tieni conto che non sto proponendo un pacchetto chiavi in mano, ho lanciato un'idea che se interessa possiamo definire tutti assieme. ;) In ogni caso, anche per legarci a quanto stabilito in precedenza, io ne farei un potere legato alle famiglie dominanti, in generale al loro sangue. Sulle modalità di esecuzione, naturalmente l'operazione ha un costo, non vogliamo mica violare il secondo principio della termodinamica! Da un punto di vista prettamente pratico non mi immagino chissà quali rituali, per me potrebbe bastare anche la concentrazione. Insomma, niente zolfo e guano di pipistrello. :stralol:

Naturalmente, in caso di cerimonie pubbliche, i rituali ci possono essere, per impressionare il popolino, ma non hanno nulla a che vedere con il buon esito della magia. Non ci sarebbero "tempi di lancio" delle magie: poiché la configurazione delle probabilità cambia ad ogni istante, anche l'intervento del mago deve essere istantaneo. Sugli effetti collaterali, oltre naturalmente alle conseguenze indesiderate delle proprie azioni (faccio piovere sulla città, genero una siccità altrove) metterei una sorta di tempo di recupero, malessere fisico, o giù di lì.

 

Sul fatto che questa tipologia di magia sia "proprietaria"... non credo che lo sia. Death Gate credo sia l'unico ciclo in cui sia comparsa fino ad ora, almeno per quanto ne so, ma di fatto non è realmente ben codificata. È espressa nelle sue linee generali giusto per fare atmosfera ma poi gli stessi autori non è che ci si attengono in maniera letterale (vedi catene che appaiono dal nulla e altre cose amene).


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Inviato il 15 maggio 2011 18:31

Umh.. scusate ma... io non ho capito bene come funzionerebbe puoi spiegarmi meglio pf?



Lord Beric
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Inviato il 18 maggio 2011 20:07

Immaginala così. Ad ogni istante, il mondo è in una configurazione. Ogni oggetto o essere vivente è in una determinata posizione, nel mezzo magari di una determinata azione. Un tizio sta affettando il pane, un sasso sta rotolando da una montagna, un capriolo sta zompando nel bosco. Da questa configurazione si possono creare diversi futuri (il mondo non è deterministico, d'altra parte la meccanica quantistica servirà pure a qualcosa, no? :stralol: ).

Il capriolo può inciampare in una radice che sta lì a due passi, il sasso può prendere una traiettoria piuttosto che un'altra, l'uomo può tagliarsi o meno con il coltello. Naturalmente ogni evento (tagliarsi con il coltello piuttosto che amputarsi direttamente un dito) hanno probabilità diverse, quindi alcuni futuri sono meno probabili di altri. Altri eventi sono impossibili: se dove si trova il nostro sasso non ci sono alberi, è impossibile che nell'istante successivo il sasso vada a sbattere contro un albero.

Il mago ha la capacità di inserirsi nella trama del tempo e, tra tutti gli eventi che hanno qualche possibilità di realizzarsi, è in grado di scegliere il favorito. Ad esempio, il sasso va a destra, l'uomo non si taglia e il capriolo inciampa.

La magia consiste nel fare in modo che tra tutte le configurazioni possibili si verifichi proprio quella desiderata dal mago. La cosa diventa utile per la città magari facendo scaricare una nuvola di pioggia in un punto piuttosto che in un altro, facendo in modo che l'argine di un fiume in piena ceda in un punto anziché in un altro, e via dicendo.

I limiti sono altrettanto evidenti. Se non ci sono nuvole cariche di pioggia non puoi far piovere. Non puoi far cadere un meteorite in testa al tuo vicino di casa se non ci sono meteoriti che in quell'istante almeno potenzialmente potrebbero abbattersi da quelle parti. Non puoi trasformare il piombo in oro (al massimo favorire la fissione spontanea dell'uranio). Non puoi far apparire un materassone sotto una persona che sta cadendo. Eccetera.


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Ser Lostdream
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Ser Lostdream
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Inviato il 22 maggio 2011 19:40

Davvero molto interessante!!!

 

...però dovremmo trovare dei limiti per evitare di far questi "maghi" troppo potenti... p.es. possono vedere e controllare solamente le possibilità della natura, ma non quelle dell'uomo:

 

ad esempio: se c'è un meteorite che potrebbe cadere sulla testa del vicino di casa e loro vogliono farlo cadere, possono. Ma non possono prevedere se Bruce Willis va su con lo shuttle e fa esplodere la meteora, perché é l'intervento di un uomo...

 

Questi maghi dovrebbero anche avere un prezzo da pagare.. insomma.. sembrano un mucchio di calcoli quelli che devono fare per tenere sotto controllo queste cose... magari sono completamente paralizzati... o in una vasca tipo i veggenti di Minority Report (naturalmente non così tecnologica...).



Lord Beric
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Guardiani della Notte

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Inviato il 25 maggio 2011 20:33

Beh, la prima limitazione della magia di fatto è il campo di azione: sono ammesse solo le condizioni possibili, non tutte. Le leggi fisiche tipo la velocità della luce o il rapporto causa-effetto sono vincoli insuperabili.

 

Altre limitazioni possono essere quelle da te citate. Se vogliamo che la magia sia legata al sangue delle 5 famiglie nobili allora il prezzo potrebbe essere il sangue stesso, ovvero la magia insita in una persona si esaurisce via via che la si usa senza poterla recuperare. Se vogliamo invece che la magia abbia una sorta di fonte mistica tipo la Terra che dicevi prima, allora la sua fruizione potrebbe essere vincolata all'utilizzo di qualcosa legato alla Terra stessa.

 

Una limitazione che personalmente vedo bene è questa: il mago di fatto deve compiere un'azione lunga e complessa - esaminare le possibilità che dal tempo X portano ai tempi X+1, scegliere quella preferita e farla diventare reale - di fatto in un tempo infinitesimo. La magia, mi vien da dire, allontana il mago dal flusso del tempo poiché per il mago passa magari un'ora mentre per il mondo passa un picosecondo. E allora la limitazione sarebbe questa: anche se gli effetti dell'incantesimo si vedono immediatamente, il mago è out per tutto il tempo reale necessario per le operazioni descritte sopra. Durante quel lasso di tempo non è cosciente ed è completamente indifeso. E se vogliamo per soprammercato introdurre elementi mistici, il suo corpo non può essere spostato perché se no l'anima non potrebbe tornarvi. Comunque ecco, io mi immagino una limitazione di questo genere.


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zack86sq
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Inviato il 05 giugno 2011 9:51

Beh, la prima limitazione della magia di fatto è il campo di azione: sono ammesse solo le condizioni possibili, non tutte. Le leggi fisiche tipo la velocità della luce o il rapporto causa-effetto sono vincoli insuperabili.

 

Altre limitazioni possono essere quelle da te citate. Se vogliamo che la magia sia legata al sangue delle 5 famiglie nobili allora il prezzo potrebbe essere il sangue stesso, ovvero la magia insita in una persona si esaurisce via via che la si usa senza poterla recuperare. Se vogliamo invece che la magia abbia una sorta di fonte mistica tipo la Terra che dicevi prima, allora la sua fruizione potrebbe essere vincolata all'utilizzo di qualcosa legato alla Terra stessa.

 

Una limitazione che personalmente vedo bene è questa: il mago di fatto deve compiere un'azione lunga e complessa - esaminare le possibilità che dal tempo X portano ai tempi X+1, scegliere quella preferita e farla diventare reale - di fatto in un tempo infinitesimo. La magia, mi vien da dire, allontana il mago dal flusso del tempo poiché per il mago passa magari un'ora mentre per il mondo passa un picosecondo. E allora la limitazione sarebbe questa: anche se gli effetti dell'incantesimo si vedono immediatamente, il mago è out per tutto il tempo reale necessario per le operazioni descritte sopra. Durante quel lasso di tempo non è cosciente ed è completamente indifeso. E se vogliamo per soprammercato introdurre elementi mistici, il suo corpo non può essere spostato perché se no l'anima non potrebbe tornarvi. Comunque ecco, io mi immagino una limitazione di questo genere.

 

Wow! Quando si dice che da qualcosa di brutto si può sempre ricavare qualcosa di utile. ^_^ In questi giorni ho avuto la febbre così ho caricato sul lettore un po' di ebook e casualmente ne ho letto uno "Improbable" di Fawler in cui un tizio affetto da epilessia al lobo temporale riusciva a calcolare la catena di eventi che partivano da ogni sua decisione e di conseguenza a piegare gli esiti delle azioni effettuate da chi gli era accanto a suo favore. Niente magia, solo la capacità di vedere gli infiniti scenari futuri generati da scelte successive e di scegliere tra questi quello per cui è massima la probabilità che un evento si verifichi. La spiegazione data a queste abilità nel libro è pseudo-fantascientifica, ma non conosco gli argomenti abbastanza per capire se sono spiegazioni fallaci o poggiano sulla teoria quantistica.

 

Prendendo spunto da questo libro, avanzo una proposta per quanto riguarda il nostro mago.

Da piccoli i maghi vengono iniziati all'uso di una sostanza stupefacente potentissima che viene prodotta in un luogo protetto dal clero, magari sotto il nostro tempio. Questa droga da due effetti:

- fa degenerare il tessuto cerebrale e porta alla morte;

- in alcuni bambini discendenti delle famiglie da delle visioni del futuro. Si pensa che siano perciò benedetti dagli dei. La grandezza del mago sta nella capacità di avere visioni sempre più complesse che riguardano se stesso ma anche chi gli sta vicino prima di cadere in crisi. Molti maghi cercando di superare i propri limiti non si sono più svegliati dal loro stato meditativo.

Essi possono intervenire nelle visioni, modificandole con le loro decisioni.

 

Esempio: se il mago riesce a vedere in una visione che c'è un assassino pronto ad ucciderlo dietro una porta con la spada che cala dall'alto verso il basso egli può deviare il colpo e trafiggerlo, ma se non è abbastanza forte e si è dimenticato il secondo assassino appostato poco più in là con un arco non riuscirà a scansare la freccia e morirà.

 

Una guerra tra maghi sarebbe molto simile ad una partita a scacchi (ogni giocatore immagina le 5-10 mosse successive della partita)ed entrambi cercherebbero di allungare il proprio dominio sul tempo cercando di anticipare la contromossa definitiva.

 

Spero che come idea vi piaccia! Sarebbe anche interessante per noi inventare catene di eventi necessari per far accadere una cosa al momento giusto ^_^


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13 anni fa
Ultima Risposta
12 anni fa

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