Esimi Sig.ri e Sig.re della barriera, Buongiorno.
Ecco la verità...il mio vero amore letterrio non è il Fantasy (George don't worry, I love you :wub: :-D), bensì il romanzo storico e d'avventura.
Amo follemente i Promessi Sposi del Manzoni, adoro Ivanhoe di Scott e Robin Hood di Dumas.
Tra i contemporanei non posso non citare Bernard Cornwell;
Non amo il ciclo di Sharpe, ambientato nell'inghilterra del 700, ma stravedo per il ciclo del Graal e per quello dei Re Sassoni.
Ho appena letto l'ultimo, Il Signore Della Guerra e ne sto per iniziare uno vecchio: Un Cavaliere E Il Suo Re.
Per quanto riguarda i connazionali segnalerei Franco Forte (si, come la città ù.ù)..il suo La Compagnia Della Morte è veramente bello.
Ciò detto...qualcun'altro?
C'è qualcuno appassionato di questo genere?
Presente! :figo:
Il mio primo romanzo storico è stato proprio "Ivanhoe" di Walter Scott, del quale ho letto anche altri romanzi ("I Misteri del Castello" mi è rimasto nel cuore; è ambientato durante la Rivoluzione Inglese 1642-1660. A 13 anni ho letto "Guerra e Pace" e l'ho adorato....
Dei "Promessi Sposi" posso farti analisi storico-culturale, storico-economica, storico-folkroristica.....dopo averlo analizzato pagina per pagina in un progetto alle superiori ed essermelo letto per conto mio un paio di volte, credo sia il romanzo che conosoco più a fondo (dopo Ivanhoe di cui sapevo a memoria alcuni brani, fino a qualche anno fa :unsure: )
Ovviamente Cornwell è tra i miei autori preferiti e, al contrario di te, mi piace il ciclo di Sharpe (che, per dovizia di cronaca è ambientato durante il periodo delle Guerre Napoleoniche, quindi siamo tra la fine del'700 e gli inizi dell'800) e sto continuando a leggerlo; sebbene, in effetti, alcuni libri presentano "cliché" già usati e trame piuttosto similari. Tuttavia la rigorosità storica è documentata nella nota alla fine di ogni libro e forse è anche per questo che non mi stanca....
Un'altro autore di romanzo storico/avventuroso che ho letto e leggo volentieri è Patrick O'Brian con il suo ciclo marinaresco dedicato a Jack Aubrey ed ambientato ach'esso durante le Guerre Napoleoniche; ma a differenza di Sharpe le battaglie non sono campali, ma navali. La guerra in mare viene descritta con dovizia di particolari soprattutto nei primi libri della saga; inoltre ci sono legende e glossari per tutti i termini marinareschi, le parti di navi, sartiame, vele e tutto il resto.
Direi che vale la pena leggere almeno i primi 5/6 libri (in totale sono poco più di una ventina)
Poi, ci sarebbe anche la Dorothy Dunnett che ho amato immensamente nelle Cronache di Lymond (Scozia e varie parti d'Europa nel XVI° secolo); trame intricate, colpi di scena, descrizioni minuziosissime, personaggi complessi, prosa esaltante (per chi ama il genere di scrittura o di dialettica che trasuda conoscenza mischiata a quel pizzico di sarcasmo che stuzzica la mente).
Insomma anch'io sono una lettrice "storica" più che fantasy, sarà per questo che mi piace tanto ASOIAF?
Credo proprio di si...per chi è affascinato dal medioevo europeo, l'intreccio fra nobili casate risulta ben più interessante di quello fra le varie razze di mostri,elfi e fate.
Insomma anch'io sono una lettrice "storica" più che fantasy, sarà per questo che mi piace tanto ASOIAF?
Ho trovato qualcuno in grado non solo di sopportare, ma perfino di analizzare su vari lati i Promessi Sposi...panico ^_^
Lo so veramente a memoria..retto e riletto più volte....lo trovo così attuale nella critica.
Avrei anche svariati punti di interpretazione da discutere...ma ai tempi delle superiori perfino la mia prof. di italiano mi negava tale possibilità :unsure:
Il romanzo storico, quale amore :wub: , quali emozioni.
Io ho amato e amo tuttora Cornwell, ma anche Colleen McCullough e i Luther Blissett/Wu ming. Naturamnente anche Eco e il Ken Follett dei Pilastri della terra.
Come dimenticare però il magnifico, inimitabile imho, Gary Jennings e il suo "L'Azteco"...ma anche il suo straordinario Marco Polo raccontato in "Il viaggiatore"!!
Di classici ho amato "i tre moschettieri" di Dumas e il suo seguito, "Vent'anni dopo". Ma ho ancora in coda da scoprire, Salgari, Manzoni (da leggere seriamente) e Scott e altri. :D
Grande B. Cornwell, oltre al ciclo Sassone e alla trilogia del Graal suggerisco vivamente anche L'Arciere di Azincourt. Come altro grande autore del romanzo storico consiglio anche Morgan Llywelyn per immergersi nella storia e nelle antiche tradizioni irlandesi.
Gil Galad - Stella di radianza
Bel concetto, segno volentieri ;)Grande B. Cornwell, oltre al ciclo Sassone e alla trilogia del Graal suggerisco vivamente anche L'Arciere di Azincourt. Come altro grande autore del romanzo storico consiglio anche Morgan Llywelyn per immergersi nella storia e nelle antiche tradizioni irlandesi.
Non ho citato Jack Whyte con le sue Cronache di Camelot..e a tal proposito mi domando: perchè è così difficile trovare i suoi libri? :huh:
Non amo particolarmente Jack Whyte, però se vogliamo scavare nella tradizione più classica del romanzo storico credo di essermi letta praticamente tutti i grandi classici (o definiti tali).
A proposito di Bernard Cornwell, ricordo a tutti che, in caso volessimo approfondire la discussione su di lui, potremmo usare il :indica: topic ad lui dedicato e già esistente qui su Barriera.
è anche il mio genere preferito.
tra gli italiani citerei Manfredi, il tiranno, lo scudo di talos e alexandros sono dei gran bei libri.
Spada di Giuseppe Ferrandino è stata una piacevolissima sorpresa... magari un po' barocco e pomposo come stile e impostazione ma godibilissimo.
cornwell è sicuramente tra i miei preferiti, nell'ordine il ciclo di excalibur, il ciclo sassone, la trilogia del graal (paga un terzo capitolo imho bruttino) e sharpe... i primi sono belli ma poi diventata ripetitivo.
i primi 6 di jack white mi sono piaciuti un sacco, Caio Merlino Britannico è un idolo supremo. Lancillotto invece fa schifo.
sono poi un grande fan del capitano alatriste, romanzo storico raffinato e sanguigno
tra gli altri romanzi storici che mi hanno lasciato un bel ricordo cito la trilogia del templare, il tamarrissimo il boia francese, l'epico Religion di Willocks,
e come non citare gli ormai storici il nome della rosa e i pilastri della terra.
della mia infazia infine cito il corsaro nero e il ciclo di sandokan di Salgari, e un paio di piccoli gioielli di Mino Milani, i quattro di Candia, la storia di ulisse e argo e la ricerca del santo graal, che mi hanno fatto avvicinare al genere.
OMG, credo di essere l'unica al mondo cui non è piaciuto "I Pilastri della Terra"; l'ho trovato fin troppo prolisso quasi che si perdesse nelle descrizioni per "tappare" qualche buco durante la narrazione. Sono certa che ciò che Follet ha scritto in più di 1000 avrebbe potuto renderlo altrettanto bene in poco più della metà. Date queste premesse mi spaventa un po' l'idea di leggere "Il Mondo senza Fine"......
No no ci sono anch'io **, siamo in due nell'universo.
pensa che 'in mezzo' mi sono letta due Urania :stralol:
posso citare una brutta copia di questo (bruttino) libro che ho riportato in biblioteca senza finire? Delusione dopo 'iL quinto giorno', 'La cattedrale del diavolo'.
Vabbè a me i romanzi storici non piacciono tanto passo in questo topic per criticare :P
Ecco qui un'altra amante dei romanzi storici presente all'appello :D
Te lo sconsiglio decisamente, è una pessima copia di "I pilastri della Terra" che a me, per inciso, era piaciuto molto.mi spaventa un po' l'idea di leggere "Il Mondo senza Fine"......
Fra gli scrittori italiani di romanzi storici consiglio Marco Salvador con Il longobardo, ambientato all'epoca di Rotari e i bei libri di Guido Cervo
Io continuo a consigliare La Compagnia Della Morte ..di Franco Forte.
Molto bello, appassionante e ben costruito...e soprattutto non è, come molti pensano, un manifesto leghista, anche se parla di Alberto da Giussano e Lega Lombarda...se fosse A non l'avrei neanche finito B non l consiglierei a nessuno ^_^
In compenso è un buo romanzo, molto Cornwelliano;
Ha qualcosa anche di martin...nei comportamenti sessuali, anche perversi, di certi personaggi...vai di incesto :wacko:
Comunque...consigliato.
No no ci sono anch'io **, siamo in due nell'universo.
pensa che 'in mezzo' mi sono letta due Urania :stralol:
:wacko: Io invece mi sono imposta di finirlo....e quando l'ho fatto è stato come togliermi un peso incombente; come quando si fa un'esame all'uni... :stralol:
Te lo sconsiglio decisamente, è una pessima copia di "I pilastri della Terra" che a me, per inciso, era piaciuto molto.
Fra gli scrittori italiani di romanzi storici consiglio Marco Salvador con Il longobardo, ambientato all'epoca di Rotari e i bei libri di Guido Cervo
Se mi dici così, allora non credo lo leggerò affatto....aspettavo solo un commento simile per accantonare "Il Mondo senza Fine" definitivamente :blink:
Mentre invece mi interessa molto il questo "Il Longobardo"....essendo di Pavia sono molto sensibile ed interessata a questo argomento.....
Un romanzo cui, a prima vista, non avrei dato 2 lire, ma che dopo averlo letto ho trovato davvero ben fatto e scrupoloso dal punto di vista storico è stato "La Cattedrale del Mare" di Ildefonso Falcones; incentrato sulla costruzione della chiesa di Santa Maria del Mar a Barcellona, descrive la città com'era in quel tempo (XIV° secolo) e le trame del protagonista si intrecciano e si consumano durante la costruzione di questa chiesa. Una volta terminato il libro viene voglia di partire per Barcellona e cercare Santa Maria del Mar (che esiste davvero) e confrontare la mappa della città attuale con quella del XIV° secolo presente in nota all'inizio (o alla fine, ora non ricordo :ehmmm: ) del romanzo.
Altro romanzo storico che ho apprezzato, nonostante un'iniziale riluttanza, è stato "Iacobus" di Matilde Asensi. Questa volta siamo nel medioevo, periodo in cui "spopolavano" gli ordini monastico-cavallereschi, come Templari e Ospitalieri. Il protagonista Garcelàn de Born è proprio un cavaliere di San Giovanni, erudito e medico all'ospedale di Rodi. Una serie di circostanze lo porteranno a percorrere il cammino di Santiago di Compostela. Carino, ben costruito, ben scritto si tratta più che altro di un godibilissimo giallo storico né troppo lungo, né troppo affrettato (c.ca 450 pagine).
Il longobardo te lo consiglio anch'io, é scritto bene e il suo punto di forza é che parla di un periodo storico abbastanza sconosciuto. Il primo romanzo della serie é incentrato su Rotari e si svolge gran parte a Pavia.
Tra l'altro, l'autore aveva scritto qualche messaggio qui sul forum. -> link :)
I romanzi storici sono la mia unica alternativa al fantasy/fantascienza, di solito me li passa mio padre e ho gia letto molti dei libri citati sopra:
- I pilastri della terra (che ho trovato godibile, ma che passa lontano dal mio concetto di capolavoro)
- L'azteco, un opera immensa e immensamente brutale
- svariati libri di Manfredi, tra cui i migliori sono stati il Tiranno e Alexandros, per la sua completezza
Mi piacciono anche i libri di Conn Ig(g?)ulden, che viene molto criticato per le inesattezze storiche, ma ha uno stile molto scorrevole e facile da leggere.
Qualcuno di voi ha letto il famoso Pompei di Robert Harris? Non so se farmelo prestare da un amico o no...
Qualcuno di voi ha letto il famoso Pompei di Robert Harris? Non so se farmelo prestare da un amico o no...
Harris è un maestro, mi piace quasi tutto quello che ha scritto, Pompei mi è piaciuto molto per i dettagli sugli acquedotti romani e per la sua visione sulla romanità di quell'epoca in quello spicchio di impero, la storia di per se non è molto originale ma vale sicuramente la pena. :lol: