Dal momento che tra le grandi città in cui si andrà a votare nel 2011 Milano è quella su cui si hanno le maggiori certezze in termini di candidati... parliamo di Milano.
Al momento si delinea uno scontro tra tre candidati principali: il sindaco uscente Moratti, sostenuto da PDL e Lega, l'ex sindaco Albertini, in quota UDC e FL, ed il candidato di centrosinistra che verrà fuori dalle primarie che vedono contrapporsi Boeri, Onida, Pisapia e Sacerdoti.
A parte il sondaggio qui sopra... come vedete la situazione del capoluogo lombardo? Quali sono i suoi problemi, e chi potrebbe essere la persona meglio indicata a risolverli?
Uscendo fuori dai confini cittadini, invece: dando per buono il sostegno di FL ad Albertini (o in generale al candidato centrista), che implicazioni ci saranno a livello nazionale se la Moratti non dovesse essere riconfermata? Immagino un ballottaggio Moratti - Albertini in cui il centrosinistra farebbe convergere i suoi voti sul secondo apposta per affossare l'attuale sindaco, ad esempio.
Innanzitutto una domanda: nel sondaggio cosa si chiede? Chi voteresti o chi credi possa vincere?
Cominciamo dal fattore Albertini. Può diventare senza dubbio l'ago della bilancia. Ha governato a lungo Milano, è sempre stato più o meno apprezzato trasversalmente e può incidere nelle difficoltà della Moratti. Non credo proprio però che possa vincere, il ballottaggio sarà sicuramente tra Moratti e uno del centrosinistra. Personalmente però non sono troppo convinto che possa/voglia scendere in campo con Fini, non fosse per altro che una mossa simile significa mazzate sui denti da parte di tutto ciò che ruota intorno a Berlusconi. Si aprirebbe la campagna di delegittimazione già attuata con altri.
Per quanto riguarda il centrodestra la situazione è piuttosto grave. La Moratti, che sarà la quasi probabile candidata, non è digerita praticamente da nessuno. Nel PdL è vista come un'esterna (mi pare non abbia mai avuto la tessera di Forza Italia) e molti berlusconiani doc non capiscono perchè una delle poltrone più importanti deve essere occupata da una che non fa parte del giro, mentre la Lega ha da tempo messo gli occhi su Milano e vorrebbe portare a compimento finale la conquista del Nord colorando di verde il comune più importante. Inoltre il bilancio del suo operato è talmente fallimentare (il pasticcio Alitalia/Malpensa, il pasticcio Expo, infiltrazioni mafiose, etc...) che molti considerano rischioso puntare su di lei, senza contare che di suo non ha tutto questo consenso personale, anzi. Alla fine se sarà candidata sarà solo perchè lo decide Silvio, come sempre.
In una situazione simile il centrosinistra, in condizioni normali, sarebbe già con lo spumante in mano ma in realtà non è così. Già 5 anni fa il comune poteva essere agevolmente strappato alla destra con la candidatura di Umberto Veronesi ma la sinistra radicale si mise di traverso perchè di idee troppo di "destra", per conflitti di interessi o chissà per che cos'altro (finendo per accettare la candidatura dell'ex-prefetto Ferrante). Ora si cerca di risolvere la faccenda con le primarie. Il PD ha un suo candidato, l'architetto Boeri, mentre il principale avversario è l'avvocato Pisapia, un tempo in Rifondazione Comunista (ma da indipendente). Entrambe le soluzioni mi sembrano perdenti, non fosse altro che per la relativa poca notorietà dei due rispetto alla loro concorrente. Chiunque ha seguito i sondaggi e i risultati elettorali degli ultimi anni sa bene che Milano è conquistabilissima, che la lotta è aperta e che la Moratti è poco apprezzata dall'elettorato. Bastava mettere un volto vagamente popolare (come poteva essere Veronesi 5 anni fa) e il gioco era fatto. E invece il PD tira fuori dal cappello Boeri, sicuramente noto nell'alta borghesia milanese ma che a livello di base popolare è semisconosciuto. Con Pisapia si va un po' meglio, anche perchè lui si è candidato in anticipo, ma nemmeno più di tanto. L'esito delle primarie è piuttosto incerto e secondo alcuni sondaggisti Pisapia potrebbe anche farcela (anche secondo me ha qualche chances), cosa che getterebbe il PD nello sconforto più totale. Si ripeterebbe ciò che è successo in Puglia con Vendola. Gli altri candidati non hanno alcuna possibilità.
In conclusione, dico che è gara aperta ma col centrodestra in vantaggio, sempre che Albertini non partecipi. In caso contrario tutto si fa più incerto.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Hai ragione, ho modificato il titolo del sondaggio in "intenzioni di voto". >_>
Per quanto riguarda le primarie, se potessi votare, il mio voto andrebbe a Pisapia poichè a differenza di Boeri è un POLITICO e anche per il suo passato... Boeri al contrario con la politica nella sua vita lavorativa ha avuto poco a che fare e propio perchè è un Architetto ci potrebbero essere in ballo intrallazzi o conflitti di interesse nel mio modo di vedere.
Personalmente ho molti amici, conoscenti, parenti a Milano e posso dire che nonostante la Moratti non sia per niente ben vista, la maggior parte di questi sarebbe disposta a Rieleggerla solo perchè appoggiata dalla Lega, dobbiamo ricordarci, infatti che Milano a differenza di una quindicina di anni fa è una città di Destra... dove i centri sociali vengono chiusi per far posto a Centri casa Pound e a "Basi" di Cuore Nero
Hai ragione, ho modificato il titolo del sondaggio in "intenzioni di voto". :)
Quindi le mie intenzioni di voto, giusto :huh: Se le cose stanno così, voterei il candidato di centrosinistra in tutte tre le ipotesi se non altro perchè non credo che Albertini abbia delle chances. Potessi farlo vincere però penso che lo voterei contro qualunque candidato di centrosinistra.
Per quanto riguarda le primarie, se potessi votare, il mio voto andrebbe a Pisapia poichè a differenza di Boeri è un POLITICO e anche per il suo passato...
Pisapia è soprattutto un avvocato. Ha fatto il politico ma senza nemmeno essere iscritto al partito.
la maggior parte di questi sarebbe disposta a Rieleggerla solo perchè appoggiata dalla Lega
Rispetto a quanto conta in tutto il Nord, a Milano la Lega vale molto meno.
dobbiamo ricordarci, infatti che Milano a differenza di una quindicina di anni fa è una città di Destra... dove i centri sociali vengono chiusi per far posto a Centri casa Pound e a "Basi" di Cuore Nero
Al di là del fatto che gruppi simili sono del tutto irrilevanti e marginali dal punto di vista elettorale (senza contare che bisogna anche vedere per quale motivo un centro sociale viene chiuso), se guardiamo agli ultimi dati elettorali e sondaggi Milano appare come una città divisa più o meno a metà.
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Al di là del fatto che gruppi simili sono del tutto irrilevanti e marginali dal punto di vista elettorale (senza contare che bisogna anche vedere per quale motivo un centro sociale viene chiuso), se guardiamo agli ultimi dati elettorali e sondaggi Milano appare come una città divisa più o meno a metà.
Può darsi che tu abbia ragione ma quello che io so è che nelle ultime elezioni, se non sbaglio quelle inerenti alla provincia, l'unico quartiere in cui ha vinto il centrosinistra è stato Niguarda mentre in tutti gli altri la preferenza è stata sempre verso un partito di centro-destra (Lega-PdL)
Milano così com'è è inguardabile. Credo che a questo punto chiunque possa fare meglio della Moratti. Albertini non mi dispiacerebbe..certo che chi conquista la poltrona avrà una bella gatta da pelare nota come EXPO :huh:
Al di là del fatto che gruppi simili sono del tutto irrilevanti e marginali dal punto di vista elettorale (senza contare che bisogna anche vedere per quale motivo un centro sociale viene chiuso), se guardiamo agli ultimi dati elettorali e sondaggi Milano appare come una città divisa più o meno a metà.
Può darsi che tu abbia ragione ma quello che io so è che nelle ultime elezioni, se non sbaglio quelle inerenti alla provincia, l'unico quartiere in cui ha vinto il centrosinistra è stato Niguarda mentre in tutti gli altri la preferenza è stata sempre verso un partito di centro-destra (Lega-PdL)
Prendendo le circoscrizioni elettorali, Formigoni a marzo 2010 ha fatto 11 circoscrizioni su 11 (rischiando qualcosa solo in zona 9); per le provinciali del 2009 Podestà ha ottenuto lo stesso risultato (di nuovo, con la zona 9 come più esposta a sinistra).
Le circoscrizioni contano relativamente. Quel che importa è che il distacco tra le due coalizioni è relativamente basso, in proporzione al fatto che il centrodestra governa ininterrottamente dall'inizio della Seconda Repubblica (in una città che era sempre stata di sinistra, cosa che avrebbe dovuto far riflettere la dirigenza PD e Co.).
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Beh, 8 punti percentuali (Formigoni) e 7 punti percentuali (Podestà) non sono nemmeno pochissimi...
Quanto alla Milano di sinistra, non credo che guardare al partito del sindaco sia indicativo: il PSI (così come il PSDI) si alleava con chi gli conveniva di volta in volta.
Storicamente, contando la composizione partitica, si considerano "giunte rosse" a Milano solo quelle che vanno dal 1975 al 1985, ovvero un decennio in tutta la storia repubblicana.
Lady delle Gocciole Extra Dark
We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
Prendendo le circoscrizioni elettorali, Formigoni a marzo 2010 ha fatto 11 circoscrizioni su 11 (rischiando qualcosa solo in zona 9); per le provinciali del 2009 Podestà ha ottenuto lo stesso risultato (di nuovo, con la zona 9 come più esposta a sinistra).
Per fortuna per il CSX però il candidato Sindaco del CDX non è Formigoni, bensì la Moratti (forse). Essendo che la Moratti piace quanto una carie nei denti la partita è aperta.
Personalmente non mi dispiacerebbero né Boeri, né Onida mentre Pisapia mi andrebbe assai di traverso.
Pisapia in testa al primo exit poll.
Pisapia ha vinto. Me l'aspettavo. Quando c'è una primaria ed esce fuori un candidato abbastanza forte non direttamente riconducibile all'establishment PD, costui vince. E' successo (due volte) con Vendola, con Renzi e ora con Pisapia. Io mi chiedo cosa pensino i dirigenti del PD di queste sconfitte, ma visto che diversi esponenti della maggioranza PD volevano eliminare le primarie, ho poca fiducia che possano davvero invertire la rotta. E' un po' come dire che, se il loro candidato non vince, è colpa degli elettori che non obbediscono. :lol:
La vittoria di Pisapia lancia ora Vendola per le primarie vere e proprie, quelle del candidato premier. Io dico che, se non trovano qualche cavillo per tenerlo fuori dalla gara, per il PD arriverà un'altra mazzata terrificante e questa volta sarebbe difficilmente arginabile per l'integrità stessa del partito.
Per quanto riguarda la sfida per Milano, ora è più possibile un'entrata in gioco di Albertini e quindi aumentano anche le possibilità per il csx, fermo restando che un poco di vantaggio alla Moratti bisogna darglielo.
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Io dico che, se non trovano qualche cavillo per tenerlo fuori dalla gara, per il PD arriverà un'altra mazzata terrificante e questa volta sarebbe difficilmente arginabile per l'integrità stessa del partito.
:figo:
Perchè mai il Pd dovrebbe inventarsi un cavillo per tenere "fuori dalla gara" un candidato?
Candidino invece persone che dimostrano di raccogliere per davvero il favore della gente,se ne sono capaci....oppure ammettano che nella concezione dell'establishment PD le primarie sono solo una buffonata e le lascino perdere.
Io personalmente ci vedo solo aspetti positivi in episodi come quello di Vendola e Renzi.Delle manfrine di partito la gente si è stufata.
Il PD difficilmente potrà accantonare le primarie come istituzione, e tenere fuori Vendola da eventuali primarie di coalizione sarebbe ridicolo, oltre che inammissibile.
Non diamo al PD colpe per cose che non ha ancora fatto, tipo il Fatto Quotidiano che prima ancora delle primarie milanesi accusava il PD di voler far vincere Pisapia per poi scaricarlo e convergere su Albertini. :figo:
A onore del PD va detto che fino ad ora, e non penso che cambi idea, ha sempre sostenuto i candidati emersi dalle primarie anche se non di proprio gradimento. E teniamo conto che dopo Milano ci sarà Bologna (Frascaroli) e forse Torino (Tricarico?).
Come per Firenze, il PD rinuncerà ad esprimere il sindaco, o ad avere un sindaco comunque frutto del proprio endorsement ufficiale, per adeguarsi a logiche di coalizione frutto comunque di preferenze dal basso.
La situazione poi non è così semplice: nel PD sono molto forti le voci di coloro che vogliono più esponenti del partito impegnati alle primarie, tipo a Napoli. Con due candidati PD ed uno della sinistra radicale (sperando che non sia quella mummia di Migliore), allora diventa probabile che sia quest'ultimo a prevalere. Idem a Bologna, dove, a meno che non si decida Segré, sarà guerra a 5 di cui 3 PD. E non dimentichiamo che a Milano paarte del PD era per Pisapia e parte per Onida.
In nome del pluralismo, il PD rinuncia di fatto all'opzione di partito dominante, proprio perché si comporta come se fosse più partiti.
Giusto? Sbagliato?
Controproducente per l'establishment, ma certamente positivo per la pluralità di voci che si mette in campo. E di nuovo, questo avviene grazie alle scelte del PD.
Riguardo al caso milanese, Boeri era una scelta di livello, ma le sue scelte professionali (Maddalena, Ligresti, Expo) non hanno giovato alla sua immagine. Pisapia, senza nulla togliere al suo altissimo profilo, è l'eroe della sentenza Mondadori, e per molti antiberlusconiani questo basta. :wub:
Credo ci sia stato inoltre un "effetto PD", nel senso che scegliere di candidarsi con il PD alle primarie significa automaticamente essere marchiati come figli della casta, e questo malgrado Boeri avesse l'appoggio del "rottamatore n°2" Pippo Civati (simpaticissima persona, tra l'altro). Probabilmente se il PD avesse sostenuto Pisapia questi avrebbe ottenuto risultati meno brillanti.
La soluzione? Quello che farei io, se fossi il PD, sarebbe rinunciare ad esprimere dei nomi unitari, ad esprimere candidature di partito. Lascerei mani libere alla dirigenza locale e ai volontari in modo da proporsi, proporre e sostenere a proprio piacimento.
Ultimo appunto: Vendola. Ieri sera, dopo la vittoria di Pisapia, ha tenuto un discorso molto sensato. Non ha affondato sul PD come un Di Pietro qualunque, come fosse il nemico da abbattere, ma ha parlato di vittoria della coalizione per il candidato della coalizione chiamato a combattere la Moratti.
Molto, molto saggio a non inimicarsi inutilmente la base e la militanza piddina con sparate fuori luogo.