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INPS - Investimento a Perdita Sicura?
di Neshira
creato il 12 ottobre 2010

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Neshira
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Inviato il 12 ottobre 2010 0:18 Autore

Forse non così assurdo come sembra. La mia commercialista mi ha spiegato che potrebbe persino essere fatto senza cambiare nulla di fondamentale, semplicemente 'adeguando al costo della vita' la soglia di contributi minimi necessari (anni e ammontare), il che può essere fatto 'in corso d'opera' ora o in futuro ed è retroattivo sui contributi già pagati.

 

In sostanza, pagare i contributi pensione è decisamente più simile ad una tassa che ad un investimento su ipotetici 'diritti acquisiti': obbligatorio - sotto rischio penale, mi dissero due anni fa all'INPS - e senza aver garantito il ritorno economico nemmeno di quello che è stato depositato - scopro oggi.

 

Un paio di link che si confermano la faccenda tra loro ...peccato non trovare proprio l'originale al di fuori di diti alternativi :S

 

http://www.agoravox.it/L-Inps-nasconde-la-verita-sulle.html

 

http://www.altrainformazione.it/wp/2010/10...vitare-rivolte/


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Inviato il 12 ottobre 2010 1:44

Vuoi dire che ti stavi ancora illudendo di riuscire a riottenere i contributi sperando in una ipotetica pensione?

Che magari hai cercato di riscattare gli anni universitari (io mi sono informato...nel migliore di casi sono circa 24.000 euro da versare - no, non ho aggiunto zeri per sbaglio)? O che hai scoperto che un cittadino extracomunitario può richiedere quanto versato rinunciando alla pensione ed averli indietro fino all'ultimo, ma che a noi questa cosa è assolutamente proibita?


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Darklady
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Inviato il 12 ottobre 2010 9:36

Guys, non per rendere più nera la visione attuale.....ma, purtroppo, sono circa 10 anni che si sa per certo (o per lo meno, in alcuni ambienti era dato per scontato) che la nostra generazione non avrebbe mai visto la pensione.

Triste a dirsi, ma è così. :D



Neshira
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Inviato il 12 ottobre 2010 13:33 Autore

Vuoi dire che ti stavi ancora illudendo di riuscire a riottenere i contributi sperando in una ipotetica pensione?

Che magari hai cercato di riscattare gli anni universitari (io mi sono informato...nel migliore di casi sono circa 24.000 euro da versare - no, non ho aggiunto zeri per sbaglio)? O che hai scoperto che un cittadino extracomunitario può richiedere quanto versato rinunciando alla pensione ed averli indietro fino all'ultimo, ma che a noi questa cosa è assolutamente proibita?

 

Si, ho scoperto adesso che a a maggio sarò costretta a buttare quasi il 28 % (aliquota cresciuta di circa 1% all'anno negli ultimi 5) di quello che ho rimediato l'anno scorso (SUL LORDO!) senza poter appellarmi a niente. Nemmeno la dimostrazione matematica che NON mi tornerà indietro nulla di nulla. :D

 

Per l'università a me ne avevano chiesti 'solo' 25.000. No, nemmeno io ho sbagliato a mettere zeri ^^.

 

Sinceramente al 'non avere la pensione' ero preparata da anni. Al dover pagare comunque per la pensione degli altri no oO

 

Come detto, una nuova tassa solo per la generazione '70 ' 80.


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Inviato il 12 ottobre 2010 17:56

L'articolo di Il Corriere (ripreso da un dei commenti al primo sito indicato in apertura); stando a quanto dice lí direi che non c'è nulla di nuovo: a fianco della pensione pubblica ci dovrà essere qualcosa di privato. Se in effetti è cosí, lo sento dire da parecchio, non mi pare una novità.


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Inviato il 12 ottobre 2010 20:15

io non ci capisco + un tubo.

Devo ancora scegliere se versare a cometa i miei scarsi contributi da apprendista o tenerli li all'inps.

 

Tutti i miei colleghi li hanno messi in cometa.

Voi che ne sapete?


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Inviato il 12 ottobre 2010 23:55

Sempre da Gramellini su "La Stampa" di qualche giorno fa: Parapensionati

Poi invece che a risparmiare ci invitano a consumare di più per far girare l'economia :D



Lord Beric
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Inviato il 13 ottobre 2010 9:39

Sempre da Gramellini su "La Stampa" di qualche giorno fa: Parapensionati

Poi invece che a risparmiare ci invitano a consumare di più per far girare l'economia :D

 

Il direttore dell'INPS Mastropasqua ha smentito l'affermazione, dicendo invece che le variabili relative al calcolo della pensione dei paralavoratori sono talmente tanti da rendere impossibile un calcolo automatico.

 

Personalmente ritengo più probabile la prima versione, quella citata da Gramellini, ma riporto per onor di cronaca. ;)


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

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Inviato il 13 ottobre 2010 15:25

mettiamo anche questo...lo so, è polemica: perché io devo versare 40 anni di contributi (ammesso di versarli) per sperare di avere uno sputo di pensione (ammesso di averla...cosa quantomeno dubbia), ma un parlamentare ha diritto alla pensione dopo 18 mesi di legislatura???

Scusate, è come dire che i nostri contibuti manterranno a vita la signora Carfagna e tutto il resto....



Viserion
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Inviato il 15 ottobre 2010 1:08

Guys, non per rendere più nera la visione attuale.....ma, purtroppo, sono circa 10 anni che si sa per certo (o per lo meno, in alcuni ambienti era dato per scontato) che la nostra generazione non avrebbe mai visto la pensione.

Triste a dirsi, ma è così. ^_^

Ahimè credo si sappia da ben prima. Quando ho iniziato a studiare all'università, la prima lezione di sociologia è iniziata con un prof che ci ha annunciato che noi non saremmo mai andati in pensione e che per sopravvivere avremmo dovuto lavorare fino al termine dei nostri giorni!

Io sono un caso a parte, perché non ho ancora praticato alcun lavoro che non fosse in nero o per un breve periodo. Per lo più mi sono preoccupato di fare lo studente fuori corso da una vita che ogni tanto aiutava il padre, ma la questione INPS è purtroppo tragicamente presente nella mia esperienza. Non solo lo stato, questo nostro meraviglioso stato pretende con la forza quanto gli è dovuto soprattutto dai ceti medio bassi, ma come contraltare poi si permette dei tempi bliblici. Quattro anni fa avevamo fatto richiesta di una pensione di accompagnamento per mia nonna che ai tempi aveva 83 anni, malata del morbo di parkinson e bisognosa di aiuto costante. In ben tre occasioni le hanno rifiutato l'assistenza. Abbiamo fatto ricorso, ma intanto il tempo è passato e mia nonna è stata ricoverata per un femore rotto. Complice il Parkinson la degenza in ospedale si è prolungata e mia nonna purtroppo non ce l'ha fatta. La beffa è stata ricevere un anno e mezzo dopo la sua scomparsa la comunicazione che il ricorso era stato accettato e che quindi a titolo di risarcimento ci sarebbero stati dati 2 mensilità. So di famiglie sotto processo amministrativo per l'impossibilità di pagare i contributi INPS, case e terreni sequestrati, perché la crisi a quanto pare non può toccare il settore primario (in Italia persino la tv considera solo i cassaintegrati). L'INPS non perdona chiede subito e ricambia (coi suoi comodi). Sì, forse ha ragione Eddard: perché dovrei continuare a subire tutto questo?


Addio Got

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"Lo scempio ha due teste"

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Inviato il 15 ottobre 2010 9:00

Il fatto è anche che il regime pensionistico italiano è a dir poco obsoleto; aggiungiamoci pure che l'Italia è un paese mediamente "vecchio" (ossia le persone oltre la soglia dei 60-65 anni, mi pare, sono più numerose) ed ecco che la "bolla" INPS è pronta a scoppiare, o meglio ad implodere; poiché è logico e naturale che i fondi non saranno mai abbastanza per pagare le pensioni di tutti. Motivo per cui, nel corso degli anni, la percentuale dello stipendio percepito con cui i lavoratori vanno in pensione si è gradualmente ridotta.

Quando studiavo scienze delle finanze per diventare promotore finanziario, si stimavano dei calcoli secondo cui tale percentuale avrebbe toccato qualcosa come il 40-45% della media degli stipendi percepiti nei 10 anni precedenti alla pensione. Il che tradotto in parole povere significa non arrivare manco a metà mese, altro che fine mese!!!! ^_^

Credo che in Europa siamo tra i pochissimi (o forse addirittura gli unici) che non hanno un regime pensionistico privato; ora, non sto dicendo che sarebbe la migliore soluzione al mondo (sebbene non sia affatto contraria ad un cambiamento in questo senso, con tutti i dovuti crismi e modificazioni del caso rispetto alla situazione attuale), ma tant'è......


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Inviato il 15 ottobre 2010 17:05

Darklady, mi sembra che la creazione di un sistema pensionistico privato sia nelle intenzioni del legislatore con l'istituzione dei fondi pensione (aperti e chiusi), senza contare che ci sono anche le assicruzioni che offrono prodotti pensionistici proprio. Insomma tutto il settore della previdenza complementare è basato sull'idea di dare un'ulteriore fonte di pensione ai lavoratori oltre alla pensione statale.

Piu che altro mi sembra che in quest'area ci sia moltissima confusione tra la gente e pochissima informazione, il governo sta spingendo poco questo pilastro.


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Inviato il 16 ottobre 2010 19:28

Beh, diciamo anche questo:

 

- il sistema dei fondi pensionistici basati sulle categorie di lavoro svolto funziona relativamente bene se svolgi lo stesso lavoro dal primo all'ultimo giorno della tua vita lavorativa, in altre parole solo se fai sempre lo stesso lavoro, nella stessa impresa o quasi...viceversa rischi di versare troppo poco, e di conseguenza averne indietro ancora meno. Inoltre gli stessi fondi sono soggetti a "prestiti forzosi" da parte del governo e dei sindacati di categoria in "casi eccezionali" (ne volete un esempio: ne è stato prelevato un terzo dal governo in occasione della raccolta fondi per l'Abruzzo...), prestiti che non sono garantiti di restituzione...

 

- per decenni si è permesso il pensionamento a pensione completa o quasi di persone con 15 anni di anzianità di servizio.... ^_^ .... e la soglia minima è stata poi innalzata progressivamente fino agli attuali 40. Questo ha però portato alla possibilità per moltissima gente di andare in pensione quasi subito, e di gravare sulle tasche dello stato per un periodo molto più lungo...

 

- a determinate categorie, per poche che siano, non è imposto un pensionamento obbligato per limiti di età, ma si concedono proroghe di vari anni...cosa che implica un ritardo nella liberazione e rioccupazione del posto, e quindi meno anni di contributi versati per chi va a sostituire il pensionato...

 

- all'estero i contributi pensionistici vengono versati anche per i lavori a tempo determinato, gli apprendistati, gli stage, i precariati, etc....quindi un precario può saltellare da un lavotro all'altro, senza trovare un posto fisso, ma con la consapevolezza che quanto servirà alla sua pensione viene versato con regolarità...

 

Personalmente, io spero di riuscire a mettere da parte abbastanza soldi per poter acquistare ed affittare un paio di appartamenti prima della mia teorica età pensionabile...perché quegli affitti potrebbero essere la mia pensione di domani. Di certo sarebbe più sicura che i soldi dell'INPS...


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Inviato il 16 ottobre 2010 19:43

Se uno cambia lavoro può far spostare i contributi dal fondo pensione del vecchio lavoro a quello del nuovo (se c'è) altrimenti glieli liquidano.

I contributi dei lavori a tempo determinato vengono versati normalmente, però quelli per gli altri tipi di lavoro non lo so.

 

Le baby pensioni sono un problema immenso ed un esempio di guaio creato sda dei politici che non hanno mai pensato al futuro.


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Inviato il 16 ottobre 2010 19:51

- per decenni si è permesso il pensionamento a pensione completa o quasi di persone con 15 anni di anzianità di servizio.... ^_^ .... e la soglia minima è stata poi innalzata progressivamente fino agli attuali 40. Questo ha però portato alla possibilità per moltissima gente di andare in pensione quasi subito, e di gravare sulle tasche dello stato per un periodo molto più lungo...

 

Le famigerate baby pensioni...Chissà per quanto tempo ancora graveranno su di noi.

 

- a determinate categorie, per poche che siano, non è imposto un pensionamento obbligato per limiti di età, ma si concedono proroghe di vari anni...cosa che implica un ritardo nella liberazione e rioccupazione del posto, e quindi meno anni di contributi versati per chi va a sostituire il pensionato...

 

Uhm, però questo non determina anche che quella persona non grava sulle tasche dello Stato perchè ritarda il suo ingresso nella fila di quelli che avrebbero diritto alla pensione :D ?

 

- all'estero i contributi pensionistici vengono versati anche per i lavori a tempo determinato, gli apprendistati, gli stage, i precariati, etc....quindi un precario può saltellare da un lavotro all'altro, senza trovare un posto fisso, ma con la consapevolezza che quanto servirà alla sua pensione viene versato con regolarità...

 

Poi dice perchè uno va a lavorare all'estero...

 

Personalmente, io spero di riuscire a mettere da parte abbastanza soldi per poter acquistare ed affittare un paio di appartamenti prima della mia teorica età pensionabile...perché quegli affitti potrebbero essere la mia pensione di domani. Di certo sarebbe più sicura che i soldi dell'INPS...

 

Saggia scelta, il mattone è l'unico bene che non crolla mai.


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