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Omosessualità e coming out nel terzo millennio.
di Viserion
creato il 11 ottobre 2010

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Lucrezia-Noin
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Lucrezia-Noin
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Inviato il 13 ottobre 2010 22:35

Ohhh, un webcomic <3

 

La frase "Non sono gay, ma non ho nulla contro di loro" è tremenda, non lo posso sentire.


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Morgil
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Morgil
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Inviato il 16 ottobre 2010 16:51

 

La frase "Non sono gay, ma non ho nulla contro di loro" è tremenda, non lo posso sentire.

 

mi sembra una frase onesta e senza ambiguità,ho amici gay lesbiche o bisex tutte persone simpatiche e intelligenti,ma non sono gay e non ho nulla ne pro ne contro la categoria.

 

oppure tu lo intendi come un mettere le mani avanti?

una sorta di "politicamente corretto"?


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Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 16 ottobre 2010 17:59
mi sembra una frase onesta e senza ambiguità,ho amici gay lesbiche o bisex tutte persone simpatiche e intelligenti,ma non sono gay e non ho nulla ne pro ne contro la categoria.

 

ma infatti, è una frase molto onesta.

forse perchè non si coglie il sottointeso, che evidenzierò in corsivo

 

io non sono gay, anzi provo una grande repulsione per le loro pratiche sessuali... insomma non mi farei mai retroporre un... ecco, ma non ciò non mi porta ad avere qualcosa contro di loro.


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Lucrezia-Noin
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Inviato il 16 ottobre 2010 18:54

Intendo proprio come il "mettere le mani avanti".

Mi basta un "Non sono gay."

Questo è onesto.


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triex
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Inviato il 16 ottobre 2010 20:25

Io non sono gay nè etero. Credo che ridurre la gamma di orientamento sessuale a due categorie (tre se includiamo la bisessualità) sia estremamente riduttivo.

 

A me piacciono le ragazze di un certo tipo (preferibilmente capelli scuri, non troppo magre e con l'eyeliner (io impazzisco per l'eyeliner) e rimango sbavante a vedere alcuni uomini che hanno un bel fisico ma non esagerato. Tuttavia è una attrazione limitata alla parte superiore del corpo (dico ma le avete viste le gambe maschili? Che schifo!) (e comunque ne conosco uno solo che sia così figo). Gli altri uomini e le altre donne non mi ispirano niente, se non simpatia (e spesso neanche quella)

 

Trovatemi una parola per definirmi :S

 

Ah, comunque non ho niente contro i gay e gli etero (o le lesbiche, i trans, i metrosexual, i comunisti e le angurie)


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Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 16 ottobre 2010 20:31
Mi basta un "Non sono gay."

 

scusa, ma questa invece mi sembra un frase altamente ambigua.

 

 

"non sono zingaro" "non sono meridionale" "non sono di centro-sinistra"... sono frasi da cui non emerge alcun giudizio (positivo o negativo) sulla categoria in questione.

semplicemente si sottolinea una non-appartenza.

 

anzi, senza un completamento suona molto come "Non sono gay (e non voglio averci a che fare)"


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Guardiano della notte
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Guardiano della notte
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Inviato il 16 ottobre 2010 21:58

Trovatemi una parola per definirmi :S

 

Triex ^_^ .

 

Io credo che la questione se dire "Non sono gay" o "Non sono gay, ma non ho niente contro di loro" sia un po' ridicola. Voglio dire, se qualcuno dovesse chiedermi il mio orientamento sessuale, direi semplicemente "Sono etero". Se mi dovessero chiedere se ce l'ho con i gay direi "No, non ho niente contro di loro". Se mi dovessero chiedere entrambe le cose nella stessa frase, combinerei insieme le risposte. Se non mi dovessero chiedere niente, ancora più semplice. Stessa cosa se invece che ricevere le domande fossi invece io ad intervenire in una discussione.


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Seetharaman Toral
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Seetharaman Toral
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Inviato il 17 ottobre 2010 0:51

Intendo proprio come il "mettere le mani avanti".

Mi basta un "Non sono gay."

Questo è onesto.

 

boh, io non ci vedo tale differenza da farci un panegirico sopra (poi non vedo perchè debba essere questione di "onestà"). Il significato delle parole dipende anche da come e perchè vengono dette.

 

 

 

Su Tiziano Ferro: ma al di là dell'ufficiliatità, mi sa che ormai se ne erano accorti tutti da un po'... alle superiori una mia compagna di banco era sua fan sfegatata e già lo sapeva con sicurezza, sai che scoop.


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Lucrezia-Noin
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Lucrezia-Noin
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Inviato il 17 ottobre 2010 9:59

Secondo me "Non sono gay" non comprende un senso dispregiativo. Ovviamente dipende da quando la si usa.

E' come per me dire "Non sono eterosessuale." (mentre se aggiungessi "Non ho nulla contro di loro" sottointendo che è quasi normale avere qualcosa contro di "loro").

 

Ah bè X°D io uso tanto le parole gay o bisessuale, ma concordo sulla difficoltà di mettere etichette alla sessualità.

Io stessa sono difficilmente attratta da un uomo o da una donna (perché appunto uomini o donne), dipende tutto dalla persona. Mi dicono si chiami pansessualità.

 

Intendo proprio come il "mettere le mani avanti".

Mi basta un "Non sono gay."

Questo è onesto.

 

boh, io non ci vedo tale differenza da farci un panegirico sopra (poi non vedo perchè debba essere questione di "onestà"). Il significato delle parole dipende anche da come e perchè vengono dette.

 

 

 

Su Tiziano Ferro: ma al di là dell'ufficiliatità, mi sa che ormai se ne erano accorti tutti da un po'... alle superiori una mia compagna di banco era sua fan sfegatata e già lo sapeva con sicurezza, sai che scoop.

 

Vero : D

 

Per Tiziano Ferro... anch'io lo sapevo già °_° non so come, però.


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sharingan
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sharingan
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Inviato il 17 ottobre 2010 10:45

(mentre se aggiungessi "Non ho nulla contro di loro" sottointendo che è quasi normale avere qualcosa contro di "loro").

 

Secondo me è vero quello che dici tu, ma in certi casi il mettere le mani avanti può essere giustificato per diversi motivi. Quando infatti si finisce a discutere dei diritti di minoranze o categorie perseguitate scatta inevitabilmente una solidarietà che limita al massimo ogni discorso "intemedio", soprattutto da parte di chi è portatore di valori particolarmente progressisti. Se un maschio urla contro una donna è automaticamente un maschilista, se ti scappa una battuta su un gay sei un omofobo, se dici di diffidare dei rom sei razzista, etc.... Ecco quindi che ogni tanto c'è chi si sente in dovere di mettere le mani avanti dicendo che "non ha nulla contro di loro".

 

In secondo luogo si può anche non provare una particolare forma di simpatia per una determinata categoria, ma senza comunque interferire negativamente nelle loro azioni. Per fare un esempio, a me fanno orrore i truzzi che ciondolano sugli autobus, mi disgusta il loro modo di fare e di vestire ma non li perseguiterei mai per questo, nè vorrei obbligarli a cambiare il loro modo di essere. Il "non sono contro di loro" assume così il significato di "non farei nulla contro di loro".


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Seetharaman Toral
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Inviato il 17 ottobre 2010 11:34

In secondo luogo si può anche non provare una particolare forma di simpatia per una determinata categoria, ma senza comunque interferire negativamente nelle loro azioni.

 

A me succede proprio con l'omosessualità maschile.... ho svariati amici gay (di tutti i tipi), le trovo ottime persone al pari dei colleghi etero, non ho assolutamente nessun fastidio a parlare con una persona omosessuale nè niente, ma non avrei mai voluto nascere come uomo gay e se mai avessi figli maschi preferirei che fossero etero. Non perchè ritenga che essere etero comporti per forza essere qualcosa di migliore, è che a me piace più così. Quindi contro i gay non ho nulla, tuttavia se prima di cominciare la prossima vita qualcuno mi chiedesse di scegliere direi etero senza pensarci due volte.


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_ladybolton
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_ladybolton
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Bannato
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Inviato il 17 ottobre 2010 13:37

A me fanno ridere le persone che dicono ''non ho nulla contro i gay'' e poi per scherzare tra loro si dicono ''Pincopallino è gay''. Mi spiego meglio, anche perchè per me ormai è diventata una cosa all'ordine del giorno. Studiando ancora al liceo mi capita spesso di assistere a diverse scenette che io reputo personalmente deficienti, in cui i miei ''intelligentissimi'' compagni di classe si ripetono sempre la frase ''lui è gay'' (mi vergogno anche solo a dedicare loro un po' di attenzione scrivendone qui) e poi si mettono anche a difendere i diritti dei gay. Allora io mi chiedo se ci fanno o ci sono. La mia impressione è che a parole sono tutti bravi ma dentro non lo si è affatto.

E' una contraddizione che secondo me ha ragioni di ''dimostrare qualcosa agli altri''. Su Facebook è pieno di link con le canzoni di Tiziano Ferro doppiate, di link e così via e magari a postarlo sono proprio quelli che dicono ''non ho nulla contro i gay''. Allora perchè postarle? Non aver nulla contro i gay significa non trovare nessuna differenza tra etero e omosessuale. Che Tiziano Ferro sia gay chissene, se tu ''non hai nulla contro i gay'' non te ne deve fregar nulla.

Ora faccio questo discorso perchè purtroppo mi è successo sul serio e non si tratta solo di due o tre ragazzi ma sono quasi tutti così. Fanno grandi discorsoni ma nelle piccole cose si contraddicono (sia condividendo link di Tiziano Ferro che chiamandosi tra di loro gay). Dalle piccole cose si capisce realmente quando l'omosessualità non venga accettata o, almeno, non venga vista come qualcosa di normale. E' inutile mettere su discorsoni su ''l'omossessualità viene accettata?'' perchè a parole sono tutti bravi.


 

“Non mi sono piaciute per niente quelle accuse, no, no e no“ grugniva la scrofa, ancheggiando per il vialetto. La coniglietta e l’asina le consigliarono più giudizio, perché quanto successo all’ape regina non era piacevole. “Dai, suvvia, non esagerare… secondo me i rospetti son stati fuori luogo“ si impuntò in particolar modo la coniglietta, ma la scrofa, beh, ormai l’avrete capito anche voi, non gliene poteva fregare di meno. “Le è stato rubato un alveare, ma di cosa stiamo parlando!“ 

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Inviato il 17 ottobre 2010 14:14

Azz, tasto dolente.

Giusto fino ad un paio d'ore fa stavo litigando con un tipo ottuso e bigotto proprio sugli omosessuali.

Partiamo dal presupposto che secondo me NON dovrebbe esistere una cosa come 'l'accettazione dei gay'. Sono esseri umani, e come tali devono essere considerati allo stesso livello degli eterosessuali. In Italia poi la situazione è decisamente critica. Com'è già stato detto, viviamo in un paese teoricamente laico ma praticamente alla mercè delle istituzioni religiose; viviamo in un paese dove due ragazzi sono costretti a frequentarsi di nascosto, all'ombra, perchè se lo facessero alla luce del sole rischierebbero botte, insulti e rischiano il linciaggio. Cose di questo genere succedevano nel medioevo, comportamenti di centinaia di anni fa. Non è possibile che certe cose accadano ancora, nel 2010. Poi ovviamente non è solo in Italia il problema. Beric ha nominato Tyler Clementi, il ragazzo del NJ che si è suicidato. Ma non è il solo. Anche Asher Brown, Seth Walsh, Justin Aaberg, Raymond Chase e Billy Lucas si sono tolti la vita, tutti nell'ultimo mese, a causa di discriminazioni, maltrattamenti fisici e psicologici. Io giuro che queste cose, oltre a farmi andare il sangue al cervello per la rabbia, mi mettono addosso una tristezza immane. Possibile che dei ragazzi debbano uccidersi per non doversi più vergognare di se stessi? Sì perchè penso che a forza di essere trattati a quella maniera, abbiano finito per vedere loro stessi come un errore, un qualcosa che non dovrebbe esistere. Seriamente, non è possibile che succedano certe cose nel 2010, e tantomeno giusto.

Giusto ieri ho passato una giornata intera con degli amici, alcuni dei quali sono gay o bisex, e sono semplicemente delle persone meravigliose, uguali a me, a voi e anche a quegli omofobi. Persone NORMALI, che semplicemente amano in modo diverso, se così vogliamo dire. L'amore è sempre amore, sia che sia indirizzato ad una donna o ad un uomo. Il primo a doverla pensare così sono proprio i religiosi. Il loro Dio non era uno che spergiurava amore a tutti i suoi figli, in egual maniera? Non predicava forse l'amore in sè?

Dei ragazzi o delle ragazze non dovrebbero avere paura a dire di amare una persona del loro stesso sesso. Dovrebbero poter raccontare la loro storia come tutti, baciare il proprio ragazzo o ragazza come fa chiunque.


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sharingan
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Inviato il 17 ottobre 2010 14:48

A me fanno ridere le persone che dicono ''non ho nulla contro i gay'' e poi per scherzare tra loro si dicono ''Pincopallino è gay''. Mi spiego meglio, anche perchè per me ormai è diventata una cosa all'ordine del giorno. Studiando ancora al liceo mi capita spesso di assistere a diverse scenette che io reputo personalmente deficienti, in cui i miei ''intelligentissimi'' compagni di classe si ripetono sempre la frase ''lui è gay'' (mi vergogno anche solo a dedicare loro un po' di attenzione scrivendone qui) e poi si mettono anche a difendere i diritti dei gay. Allora io mi chiedo se ci fanno o ci sono. La mia impressione è che a parole sono tutti bravi ma dentro non lo si è affatto.

E' una contraddizione che secondo me ha ragioni di ''dimostrare qualcosa agli altri''. Su Facebook è pieno di link con le canzoni di Tiziano Ferro doppiate, di link e così via e magari a postarlo sono proprio quelli che dicono ''non ho nulla contro i gay''. Allora perchè postarle? Non aver nulla contro i gay significa non trovare nessuna differenza tra etero e omosessuale. Che Tiziano Ferro sia gay chissene, se tu ''non hai nulla contro i gay'' non te ne deve fregar nulla.

Ora faccio questo discorso perchè purtroppo mi è successo sul serio e non si tratta solo di due o tre ragazzi ma sono quasi tutti così. Fanno grandi discorsoni ma nelle piccole cose si contraddicono (sia condividendo link di Tiziano Ferro che chiamandosi tra di loro gay). Dalle piccole cose si capisce realmente quando l'omosessualità non venga accettata o, almeno, non venga vista come qualcosa di normale. E' inutile mettere su discorsoni su ''l'omossessualità viene accettata?'' perchè a parole sono tutti bravi.

 

A me non pare una contraddizione sinceramente. Un conto è difendere i diritti di una persona o di una categoria di persone, un altro conto è parlarne bene. Io posso (anzi devo) aderire al principio illuministico che tutti hanno gli stessi diritti e doveri, ma poi nel mio privato ho tutto il diritto di porre delle differenziazioni che mi sono più consone. Per fare un esempio, io difendo il diritto della Lega Nord a presentarsi alle elezioni, a poter fare comizi, ad organizzare feste pittoresche, etc... ma non ho nessun obbligo di non prendere in giro i leghisti, anche con battute cattivelle. Ci sono barzellette sui gay, così come ci sono sui carabinieri, sui preti, sui calciatori, etc... vietare la satira su questa categoria di persone sarebbe discriminante per le altre.


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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triex
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Inviato il 17 ottobre 2010 15:23
Giusto fino ad un paio d'ore fa stavo litigando con un tipo ottuso e bigotto proprio sugli omosessuali.

E non ero io? ç_ç Mi sento tradito

 

Le persone omosessuali che ho conosciuto io erano le prime a scherzarci sopra.

 

Nell'ambiente di gioco che frequento, certi giochi che parlano di emozioni vengono auto-definiti da chi li gioca (me compreso) "giochini gays".

 

E nessuno si è mai lamentato (i detrattori son rimasti spiazzati, non sanno come insultarci (bwahahaha)).

 

Credo che la risata sincera sia un segno molto grande di "accettazione", sia da una parte che dall'altra.


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