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La lega se la prende pure coi morti
T di triex
creato il 16 aprile 2010

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triex
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Inviato il 16 aprile 2010 13:52 Autore

http://news.kataweb.it/muore-bimba-musulma...la-tomba-656350

 

Andiamo, voglio sentire qualche parere leghista e/o cattolico sulla vicenda. In alternativa mi va bene pure una perizia psichiatrica.


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Lochlann
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Lochlann
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Inviato il 16 aprile 2010 16:19

Ma scusa, davvero ti stupisci ancora?


Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.

All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.

200s6pw.jpg

"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.

I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"

"Yes" said Caladan Brood "you never learn."

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joramun
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Inviato il 16 aprile 2010 18:12

Ragà,di post come questi ce ne saranno a decine sul forum,è futile continuare a postarli,tanto il succo del discorso oramai si è capito.....per quanto ad una persona dotata di un minimo di raziocinio ciò possa sembrare assurdo,c'è gente che ha stima sincera di gente come Borghezio.Al punto di votarla....

Dalle mie parti si dice che "lo scemo è il porcello,non chi se lo mangia....".....a buon intenditor.....


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^shinobi^
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Inviato il 17 aprile 2010 17:13

Premetto che secondo me, per certi aspetti, la comunità musulmana in italia (europa) si comporta in maniera errata, specie sui diritti delle donne, sui matrimoni combinati ecc.

 

Dall'altro punto di vista, l'italia e gli italiani non sa affrontare la diversità e la convivenza con altre etnie per motivi che non siano turistici.

 

La seguente frase dice tutto.

 

«Questa gente - dice il religioso riferendosi ai musulmani - dovrebbe laicizzarsi un po..’»

 

Non ho altri commenti da fare.


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Hildebrand
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Inviato il 19 aprile 2010 23:47

http://news.kataweb.it/muore-bimba-musulma...la-tomba-656350

 

Andiamo, voglio sentire qualche parere leghista e/o cattolico sulla vicenda. In alternativa mi va bene pure una perizia psichiatrica.

 

I morti son gli unici che, è dimostrato, non danno mai problemi.

 

un cattolico



joramun
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Inviato il 20 aprile 2010 13:29

Questa proprio non l'ho capita.....me la spieghi? ^_^


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Inviato il 20 aprile 2010 18:57 Autore

Ha dato un parere da cattolico. Era quello che chiedevo. Non mi interessa sapere cosa pensate voi comunistacci atei.

 

Thanks Hildebrand.


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Inviato il 20 aprile 2010 19:40

Questa proprio non l'ho capita.....me la spieghi? ^_^

 

Nel senso che IMHO l'immigrazione e l'integrazione, soprattutto dei musulmani, portano oggettivi problemi. Ma non si tratta certo dell'inclinazione della tomba di un morto o di come viene celebrato un funerale...



joramun
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Inviato il 20 aprile 2010 20:11
Nel senso che IMHO l'immigrazione e l'integrazione, soprattutto dei musulmani, portano oggettivi problemi. Ma non si tratta certo dell'inclinazione della tomba di un morto o di come viene celebrato un funerale...

Immigrazione e integrazione?Perchè,sono la stessa cosa?E perchè "soprattutto dei musulmani"?Per non parlare di quell' "oggettivi problemi",che sarebbe proprio il caso di valutare.....

Comunque eventuali discorsi sull'immigrazione non so quanto c'entrino......qua è proprio un problema di carità,di una società fatta (come cantava una canzone di un po' di tempo fa) "di gente che va alla messa e si fa anche la comunione,e poi se vede un marocchino per strada vorrebbe dargliele con un bastone"..... ^_^ :stralol: ^_^


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Inviato il 21 aprile 2010 0:25
immigrazione e integrazione?Perchè,sono la stessa cosa?E perchè "soprattutto dei musulmani"?Per non parlare di quell' "oggettivi problemi",che sarebbe proprio il caso di valutare.....

 

Assumendo che i "nativi" siano integrati nel senso che formano di fatto un unico "gruppo" (cosa vera in Italia, non negli USA per esempio) i problemi concernenti l'integrazione riguardano principalmente gli immigrati.

 

L'oggettivo problema è la tendenza al formarsi di gruppi di immigrati alieni al contesto sociale o chiusi su se stessi nel ghetto. O passando alle cose più terra terra anche il crollo verticale del valore delle case dove aumenta la densità di immigrati o c'è un punto di ritrovo degli stessi.

 

Perché soprattutto dei musulmani? Semplice perché hanno la tendenza a chiudersi, a costituire comunità separate dagli altri etc... Basta guardare in Francia ed in Germania, o anche negli stessi paesi musulmani, come la Siria (dove ci sono sia musulmani che cristiani). In Siria cristiani e musulmani costituiscono due comunità completamente separate benché vivano assieme da un millennio abbondante. Come negli USA i neri della periferia ed i WASP. Sono stato negli USA e le uniche "coppie miste" che ho visto erano formate da stranieri.

Tempo fa avevo letto che il numero di matrimoni "misti" tra gli immigrati algerini in francia ed i francesi "nativi" era sul 5%, mentre se pensiamo agli Italiani in USA era al 20%, e di fatti oggi gli Italiani fanno generalmente parte dei "bianchi" (quelli che chiamavo WASP prima ma senza essere diventati protestanti).

L'unico posto dove c'è un elevata coesione tra i musulmani ed i non-musulmani mi pare sia l'Albania.

 

Personalmente non voglio trovarmi in uno stato in cui c'è un sacco di gente che ha la cittadinanza ma non si ritene Italiana.

 

Avevo letto una bellissima frase di Eisenhower sull'immigrazione che suonava molto come "chi viene in America deve voler diventare americano".

 

Integrazione vuol dire che io posso frequentare persone di diverse origini senza che le differenze siano fonte di problemi, senza che ci siano problemi dovuti alla diversa religione o altro. Guardando però fuori dalla mia finestra mi pare molto molto difficile come cosa, serve davvero impegno IMHO.



Lord Beric
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Lord Beric
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Inviato il 21 aprile 2010 10:04

Personalmente non voglio trovarmi in uno stato in cui c'è un sacco di gente che ha la cittadinanza ma non si ritene Italiana.

 

Precisamente, scusandomi per il parziale OT, cosa intendi per ritenersi italiani?

Giustamente, dici, non basta la cittadinanza per essere italiani.

 

Ma allora, come si fa a dire che uno "si ritiene" italiano o meno? Come si fa a capire se quella bambina (non una generica bambina di famiglia musulmana, ma quella bambina a cui è stata negata la sepoltura) e quella famiglia (non una generica famiglia musulmana, ma quella famiglia a cui è stata negata la sepoltura) non si ritengono italiani?

 

Sono stati loro a dirlo, o spetta ad ipotetici "altri" capirlo? E capirlo in base a cosa? Quali sono i canoni che ci permettono di capire se un altro deve essere ritenuto italiano o meno?

  • Il colore della pelle? Una discriminazione sulla base di un tratto somatico ha un nome ben preciso, quindi spero che lasceremo perdere questo punto.
  • La religione? Non mi risulta che ci siano religioni di Stato...
  • L'essere figlio di genitori italiani? Occhio che però allora, visto che la cittadinanza non vale come parametro di definizione, si sposta solo la discussione alla generazione precedente.
  • Il fatto di pagare le tasse in Italia? Quanti che ora sono italiani smetterebbero improvvisamente di esserlo? ^_^
  • L'essere in regola con la legge italiana? Riconoscersi nella Costituzione, da sempre fondamento della nostra identità di Stato? Vedi sopra... :stralol:
  • La conoscenza della lingua? Forse il parametro più sensato, ma la scarsa conoscenza del congiuntivo, per dire, farebbe drasticamente calare il numero di cittadini ^_^
  • Tifare per la Nazionale italiana? Trota Bossi allora ha detto di non essere italiano giusto ieri...

Ho fatto esempi un po' estremi? Forse, ma vorrei che mi si definisse la "diversità" che spaventa così tanto, dove si pone il confine tra il "noi" e il "loro", perché sinceramente vedo un po' troppi confini variabili a seconda della convenienza del momento.

 

In particolare, vorrei sapere in cosa era diversa quella famiglia a cui è stata negata la sepoltura della figlia al punto da vedersi negato un semplice atto di umanità. Pensavo che davanti alla morte e al dolore della morte si fosse tutti uguali, ma come al solito sono stato troppo ottimista.


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]


joramun
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Inviato il 21 aprile 2010 11:51
Assumendo che i "nativi" siano integrati nel senso che formano di fatto un unico "gruppo" (cosa vera in Italia,

Cosa vera in Italia??? ^_^ :stralol: ^_^

Ma viviamo nello stesso paese?

L'oggettivo problema è la tendenza al formarsi di gruppi di immigrati alieni al contesto sociale o chiusi su se stessi nel ghetto

Mi chiuderei anche io se sapessi che "fuori" c'è una societa talmente degradata moralmente da negare il diritto di sepoltura a una bambina (ca**o,perfino a me che lo scrivo vengono i brividi).....

Personalmente non voglio trovarmi in uno stato in cui c'è un sacco di gente che ha la cittadinanza ma non si ritene Italiana.

A me di cittadinanza e "essere italiani" non frega una mazza.......mi interessa vivere in uno stato in cui a una famiglia non viene negato il diritto di seppellire la propria bambina solo perchè si è di un altra etnia/religione/nazionalità......


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Inviato il 21 aprile 2010 12:14
cosa intendi per ritenersi italiani?

"Integrazione vuol dire che io posso frequentare persone di diverse origini senza che le differenze siano fonte di problemi, senza che ci siano problemi dovuti alla diversa religione o altro."

 

Già che in famiglia facciano ostruzione al fatto che la figlia possa frequentare "italiani" evedenzia il fatto che loro non si riconoscano come tali, altrimenti il problema non si porrebbe, e non deve porsi.

 

Tempo fa avevo avuto modo di parlare con un ragazzo musulmano, nato in Italia, frequentato scuole italiane, ottenendo una serie di risposte "particolari" tipo:

Poligamia? va bene, è come avere un amante, solo con dei diritti in più.

Il velo delle donne? Va bene tutto, dai blue jeans al burqa, a seconda di quello che vuole................... il marito.

La ragazza? ah sono a posto, la mia famiglia ha già deciso chi devo sposare...è anche carina.

 

(ne conosco anche diversi con opinioni ben differenti eh)

 

A questo potrei aggiungere diversi problemi riscontrabili nelle scuole, principalmente dovuti al mancato supporto delle famiglie all'istruzione dei figli, e soprattutto delle figlie. Okay il problema può riguardare anche alcuni Italiani, è comunque da risolvere.

 

Parlare la lingua credo sia un MUST. Ci sono anche Italiani "nativi" che non la sanno? beh è anche questo un problema da risolvere.

Condividere, non dico la costituzione (per cui non ho eccessivo amore neanche io), ma quantomeno i valori su cui si fonda la nostra società si.

 

Tifare per la nazionale? non mi sermbra rilevante, ma comunque credo che la quasi totalità degli italiani lo faccia...inclusa la Trota.

 

Ma allora, come si fa a dire che uno "si ritiene" italiano o meno? Come si fa a capire se quella bambina (non una generica bambina di famiglia musulmana, ma quella bambina a cui è stata negata la sepoltura) e quella famiglia (non una generica famiglia musulmana, ma quella famiglia a cui è stata negata la sepoltura) non si ritengono italiani?

 

[...]

 

In particolare, vorrei sapere in cosa era diversa quella famiglia a cui è stata negata la sepoltura della figlia al punto da vedersi negato un semplice atto di umanità. Pensavo che davanti alla morte e al dolore della morte si fosse tutti uguali, ma come al solito sono stato troppo ottimista.

 

Mi pare di aver già precisato che per quel che mi riguarda la bambina (o anche fosse stato un vecchio) possono seppellirla come/dove preferiscono con il rito che preferisco, anche si trattasse semplicemente di stranieri di passaggio, queste domande dovresti rivolgerle a qualcun altro.

 

Ho fatto esempi un po' estremi? Forse, ma vorrei che mi si definisse la "diversità" che spaventa così tanto, dove si pone il confine tra il "noi" e il "loro", perché sinceramente vedo un po' troppi confini variabili a seconda della convenienza del momento.

Ehi! Non ti sto mica dicendo che bisogna andare in giro a cercare "loro" per mettegli una stella gialla sulla camica. La diversità in se non è un problema, ma lo diventa se questa va a determinare il crearsi di gruppi sociali separati....cosa che spesso volentieri alimenta il disagio sociale, limita la libertà delle persone (visto che sei dei nostri, devi metterti il velo...devi sposare la cugina...etc..). Vuoi anche a Milano le rivolte nelle banlieue o i safari nei quartieri islamici? per non parlare dei tournats. Potrei andare avanti facendoti dozzine di esempi di (dis)integrazione. Bisogna impegnarsi per evitare questo.

 

Poi ti dico, io ho studiato all'estero, avevo un coinquilino Iraniano ed uno Cinese, conosco un sacco di stranieri di diverse nazioni e religioni, non mi venire a parlare di paura del diverso eh.



joramun
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Inviato il 21 aprile 2010 13:19
"Integrazione vuol dire che io posso frequentare persone di diverse origini senza che le differenze siano fonte di problemi, senza che ci siano problemi dovuti alla diversa religione o altro."

Perfetto.Basta stabilire se (come,a quanto mi par di capire,ritieni tu) questi problemi li pone solo una parte,o se è una cosa bi-partisan.....

Già che in famiglia facciano ostruzione al fatto che la figlia possa frequentare "italiani" evedenzia il fatto che loro non si riconoscano come tali

Come sopra:consideri ugualmente grave il fatto che sia un italiano ad opporsi al fatto che la figlia frequenti un musulmano?Perchè anche di questi ce n'è a bizzeffe....

Condividere, non dico la costituzione (per cui non ho eccessivo amore neanche io), ma quantomeno i valori su cui si fonda la nostra società si.

Che sarebbero?La religione cattolica?La famiglia?

Quindi io che sono ateo e credo nella famiglia allargata,pacs,dico e quant'altro,non posso considerarmi italiano?

Puoi rispondermi in tranquillità,eh......tanto di avere il marchio di "originalità italiana" non mi importa granchè....

Mi pare di aver già precisato che per quel che mi riguarda la bambina (o anche fosse stato un vecchio) possono seppellirla come/dove preferiscono con il rito che preferisco, anche si trattasse semplicemente di stranieri di passaggio

La cosa ti è,in buona sostanza,indifferente.....il dramma è proprio questo..... ^_^

Ehi! Non ti sto mica dicendo che bisogna andare in giro a cercare "loro" per mettegli una stella gialla sulla camica. La diversità in se non è un problema, ma lo diventa se questa va a determinare il crearsi di gruppi sociali separati....cosa che spesso volentieri alimenta il disagio sociale, limita la libertà delle persone (visto che sei dei nostri, devi metterti il velo...devi sposare la cugina...etc..). Vuoi anche a Milano le rivolte nelle banlieue o i safari nei quartieri islamici? per non parlare dei tournats. Potrei andare avanti facendoti dozzine di esempi di (dis)integrazione. Bisogna impegnarsi per evitare questo.

 

Poi ti dico, io ho studiato all'estero, avevo un coinquilino Iraniano ed uno Cinese, conosco un sacco di stranieri di diverse nazioni e religioni, non mi venire a parlare di paura del diverso eh.

E allora perchè il tono dei tuoi discorsi sembra tanto "ma no.....l'integrazione è una gran cosa.Basta che siano loro ad adeguarsi....."? :stralol:


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Inviato il 21 aprile 2010 14:41

Perfetto.Basta stabilire se (come,a quanto mi par di capire,ritieni tu) questi problemi li pone solo una parte,o se è una cosa bi-partisan.....

Come sopra:consideri ugualmente grave il fatto che sia un italiano ad opporsi al fatto che la figlia frequenti un musulmano?Perchè anche di questi ce n'è a bizzeffe....

Ovviamente si tratta dello stesso problema, ovvero l'esistenza di comunità separate. Ma, personalmente, ritengo la cosa assai più problematica dalla parte degli immigrati.

 

Che sarebbero?La religione cattolica?La famiglia?

Quindi io che sono ateo e credo nella famiglia allargata,pacs,dico e quant'altro,non posso considerarmi italiano?

Puoi rispondermi in tranquillità,eh......tanto di avere il marchio di "originalità italiana" non mi importa granchè....

My fault, volevo riscrivere " i valori su cui essa si fonda".

 

La cosa ti è,in buona sostanza,indifferente.....il dramma è proprio questo.....

Trovo arrogante il tuo atteggiamento. Te le suggeriscono alla locale sezione del PCI ste risposte o le inventi da solo? Per cui se uno dice di essere cattolico è di certo un malvagio fascista da inslutare? Ai miei occhi certe posizioni non sono meglio di quelle dei leghisti a cui non va lo tomba sbieca, che se proprio te lo devo dire, ritengo reazionari (da primi dell'800) frutto di un diffuso rancore nei confronti dello stato. Un altro problema che bisognerebbe analizzare e risolvere al posto che tapparsi gli occhi con una buona dose di ideologia o volemosebenismo suicida.

ho come l'impressione che se dovessimo fare una classifica di chi "odia di più chi non la pensa come lui" tu svetteresti assieme a borghezio. (benchè la differenza di idee s'intende)

 

E allora perchè il tono dei tuoi discorsi sembra tanto "ma no.....l'integrazione è una gran cosa.Basta che siano loro ad adeguarsi....."?

Perchè in una certa misura devono farlo, mi pare ovvio!

 

Non voglio che l'italia arrivi a questi livelli: http://www.stranieriinitalia.it/attualita-...mico_10521.html


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