Mi interessa moltissimo >_>
Ho già provveduto con l' mp!
Non vedo il tuo prologo sulla Cittadella.
Strano, io l'ho inviato >_>
Forse deve essere ancora approvato
Tranquilla, sulla home c'è scritto che l'ultimo lavoro caricato è il tuo, quindi credo proprio che sia in fase di approvazione. Di solito è una procedura veloce, solo qualche giorno d'attesa, però tieni conto che per un racconto potrebbe volerci di più (io ho inviato solo disegni, e per guardare un immagine non occorre lo stesso tempo che leggere un racconto...)
Aspetto con ansia di leggere cmq >_>
Ho incominciato a studiare il gallese da poco, e mentre cercavo di avere la meglio su quelle rognose vocali ho scoperto una cosa che mi complica l'apprendimento ma forse mi rende più bello il racconto.
Il dittongo au ha una doppia pronuncia. Nel sud-ovest del galles si pronuncia e(chiusa), nel nord-ovest invece a. Pensavo di sfruttare questa differenza per caratterizzare meglio la lingua parlata dai miei elfi. Così pure vorrei fare con le mutazioni di alcune consonanti, come la K in C nel gallese moderno, la C in G e la mutaizione nelle labiali(questo avviene anche in greco).
Questo complicherebbe le cose nel mio racconto o aiuterebbe a definire meglio le varie culture?(ovviamente ogni lingua ha dietro un preciso motivo storico culturale).
la mia personale opinione è che la caratterizzazione linguistica sia un'opzione aggiuntava, nulla di più e nulla di meno.
Non so come sia il tuo racconto, ma se è veramente un racconto (quindi breve) e se non fa parte di un ciclo che condivide la stessa ambientazione (ovvero, se usi tale ambientazione solo per questo racconto) la reputerei una cosa assolutamente superflua.
La mia opinione è che, piuttosto, dovresti concentrarti su altri aspetti culturali, a meno che questa differenza linguistica non abbia una reale importanza nei termini del racconto o dell'ambientazione (ad esempio una rivendicazione identitaria).
Tieni conto che se fai una differenza linguistica del genere, poi la devi spiegare in qualche modo al lettore, altrimenti non ci capirà nulla: tutto dipende da com'è il tuo racconto, se si interessa di queste cose oppure no. Rischi di perdere un arco narrativo a spiegare tali differenze, che se rimangono a livello di ambientazione di base, sono superflue :lol:
ah beh...
Complimenti, tanto per iniziare, per la voglia di studiare il gallese da autodidatta (credo) solo per il romanzo. Una quantità di autori fantasy ha degli standard linguistici penosi; francamente trovo che Tolkien sia l'unico al di sopra della sufficienza tra quelli che ho letto. Considerando il mio interesse per la linguistica, ne sono stato spesso deluso.
Poi non mi è molto chiaro cosa vuoi sapere. Trovo che l'idea di usare il gallese per la lingua elfica sia buona quanto coraggiosa (il gallese è una delle basi del sindarin), quindi se lo fai è un punto grosso a tuo favore. Complicare le cose, indubbiamente sarà difficile per te, una lingua celtica sarà ostica... Ma farà ottima figura all'interno del romanzo.
Se spieghi meglio la tua domanda, potrei provare a rispondere più in dettaglio. In che senso vuoi caratterizzare la tua lingua con questa differenza di pronuncia? Useresti l'ortografia gallese, no? La pronuncia potrebbe quindi apparire nel racconto solo se ci sono commenti diretti sulla lingua (del tipo, "oh quel tale parla con l'accento del nord"). Non ho per niente capito in che modo vuoi usare le mutazioni consonantiche...
Effettivamente non mi sono spiegata bene. Scrivo la spiegazione, ma chi vuole può andare a vedere quello che ho postato su eldalie a riguardo.
Queste differenze linguistiche sono importanti perchè differenziano due culture elfiche, quella degli elfi di Avalon(insulari)e quella degli elfi scuri e dei drow(di Isgard). Quelli di Avalon sono stati isolati per molto tempo, almeno due età intere formate da più di mille anni(non ho ancora determinato tutte le date), dalle altre razze elfiche e la loro lingua è rimasta "l'elfico antico", ovvero il gallese nordico. Invece gli altri elfi di Isgard hanno evoluto la lingua e parlano "l'elfico moderno", ovvero il gallese del sud. Questo è motivo di inimicizia tra le stirpi. Anche se è raro che gli elfi di Avalon vadano a Isgard, rischiano di essere imprigionati dagli elfi scuri se non addirittura uccisi. I drow sono delle teste molto più calde, non a caso sono considerati malvagi da molte razze(anche se non tutti). Se vedono un elfo di avalon lo ammazzano senza pensarci su. E a dire il vero non hanno tutti i torti. Non è che si siano comportati molto bene gli elfi della luce, lasciando indietro gli elfi scuri e facendo una guerra contro i drow per estinguerli. O forse sono io che godo a distruggere le razze ^_^
Diciamo che questo dovrebbe essere una sorta di Shibboleth, per dirla all'ebraica. E anche un modo per torturare la povera Rose e far prendere in giro gli elfi dai nani. Quando Rose imparerà l'anglosassone dal suo maestro elfo, convinta dalle dichiarazioni di molti che quella sia la lingua effettiva degli elfi di Avalon, scoprirà che il gallese è la loro lingua primaria e segreta e che se vuole incrementare i suoi poteri magici deve studiarla. Quando le parleranno delle differenze di pronuncia e del rischio di essere accoppata da altri elfi, la cosa non le garberà molto :lol:
La cosa non piace molto nemmeno ai nani, che parlano solo anglosassone. Chiamano gli elfi "nobili sputazzieri" per la loro pronuncia delle parole(ed effettivamente ll consuma un sacco di saliva per essere pronunciata bene con la lingua di lato).
ps:il mio racconto in realtà è un romanzo, il primo libro di una pentalogia. Isgard è il mondo secondario in cui si svolge la storia, ed è uguale in tutti i libri.
Potrebbe renderti forse più semplice la vita fare un passo indietro e cercare di capire il perché di quelle mutazioni attraverso una piccola divagazione sul ceppo linguistico cui il gallese appartiene......
Molto banalmente, (ora non ho molto tempo, ma si può approfondire la cosa se vuoi), le differenze di pronuncia spesso dipendono da cosa e da chi è venuto a contatto con i popoli parlanti quella determinata lingua.....sarebbe magari interessante, prima che sulla parte prettamente linguistica, sleggiucchiare qualcosa concernente la Storia del Galles, confrontando poi le esperienze storiche vissute dai popoli del sud-ovest e del nord-ovest......
Sarebbe un lavoro piuttosto complesso, dipende poi a che livello ti interessa farlo, si tratta di fare analisi comparative (non molto approfondite, perché altrimenti rischi di invecchiarci sopra :lol: ), trarre un paio di conclusioni ed infine usare ciò che più si presta al tuo racconto......ammesso che tutta questa mole di lavoro valga la pena di essere fatta; per questo mi riallaccio al discorso che faceva Xay in merito alla tipologia dei tuoi scritti...... ^_^
Dark lady, ti ho risposto nel post precedente :lol:
Nel sud-ovest del galles si pronuncia e(chiusa), nel nord-ovest invece a. Pensavo di sfruttare questa differenza per caratterizzare meglio la lingua parlata dai miei elfi. Così pure vorrei fare con le mutazioni di alcune consonanti, come la K in C nel gallese moderno, la C in G e la mutaizione nelle labiali(questo avviene anche in greco).Questo complicherebbe le cose nel mio racconto o aiuterebbe a definire meglio le varie culture?(ovviamente ogni lingua ha dietro un preciso motivo storico culturale).
Dato che la cosa è molto importante nel contesto del tuo lavoro, penso che la via migliore sia cercare (sia pur con difficoltà maggiore) di spiegare il massimo possibile nel minimo indispensabile, non so se mi spiego.
Cioè di ritagliare una piccola parte (che non deve essere per forza un excursus storico/linguistico unico, per dirne una :lol: ma può essere benissimo "spezzato" in molte brevi piccole spiegazioni, magari connesse all'evolversi della storia) in cui devi riuscire ad organizzare tutto quello che ti serve per spiegare le differenze senza sconfinare in una divagazione logorroicheggiante..
Tieni conto che Tolkien, grazie a una passione autentica e nonostante una cultura tra le migliori nel mondo sull'argomento linguistico, ha dovuto comunque sistemare molte cose nelle appendici, che non sono proprio digeribilissime, e comunque a prezzo di molto tempo speso su questo lavoro. ^_^
Con ciò non dico che devi creare lingue nuove ex-novo come lui, però è una prova che l'argomento "linguistico" richiede parecchio sudore. ^_^
Riguardo il gallese poi, dato che da come dici i due popoli elfici sono stati divisi per un bel pò, potrebbe essere un'idea usare, invece di dialetti diversi del gallese, qualcose di un pò più "marcato", ma sempre all'interno della stessa radice, come il gaelico (per gli elfi insulari) e il gallese per quelli di Isgard, così magari ti puoi risparmiare uno studio molto approfondito delle diverse varianti dialettali.
Ci sarebbe anche un gran bel parallelo, con questo, anche sull'ostilità tra i due popoli dato che gallesi ed irlandesi non si vedono proprio di buon occhio.. ;)
EDIT
già che usi il gallese, devi trovare spazio, non so dove, non so come, per Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch!! ;)
scherzo xD
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
Mariateresa, siccome questo topic è di carattere prettamente personale e quindi non consono come locazione qui in Approdo, te lo sposto in Strada del Re, ricollegandolo con quello che hai aperto quando ti sei presentata qui su Barriera.
Qui su Approdo resterà un link in modo tale da dare il tempo a chi sta discutendo con te di abituarsi alla nuova posizione.
Buona continuazione a tutti :lol: