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L'angolo dell'attualità scientifica
K di khal Rakharo
creato il 19 maggio 2009

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triex
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Inviato il 21 maggio 2009 0:10

Ma quell'albero non ce la faceva a crescere 10 cm più in là? ò_O Strano



joramun
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Inviato il 21 maggio 2009 0:12

Stavolta qualcosa di più serio....link

La prossima grande rivoluzione? :( :dart: ^_^


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khal Rakharo
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Inviato il 21 maggio 2009 0:44 Autore

Sembra interessante :( i microorganismi hanno sicuramente un grosso potenziale di produzione, elaborazione e anche distruzione delle sostanze ancora non sfruttato, questo sarebbe un bel colpo!



joramun
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joramun
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Inviato il 22 maggio 2009 0:57

Ma a livello quantitativo,quali sarebbero le proporzioni di carburante teoricamente ricavabili?

Voglio dire......conoscendo,in media,la quantità di scarti di materiale organico prodotti in un TOT di tempo,e sapendo la percentuale di tale materiale che questi batteri possono degradare in carburante,non dovrebbe essere un calcolo complicato......per voi,almeno... :) :D :wacko:



joramun
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Inviato il 22 settembre 2009 14:32

Ripesco il topic per segnalare questa notizia apparsa oggi in prima pagina su Repubblica (e per dare un motivo al Khal per votarmi.... ^_^ ).....link.

Quand'è che dobbiamo iniziare a preoccuparci?


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khal Rakharo
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Inviato il 22 settembre 2009 20:43 Autore

Quand'è che dobbiamo iniziare a preoccuparci?

È molto tempo fa ^_^



joramun
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Inviato il 22 settembre 2009 22:25

Ma questo che conseguenze può avere sulla fauna e sulla flora del Mediterraneo??? ^_^ :wacko: :wacko:


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khal Rakharo
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Inviato il 22 settembre 2009 22:51 Autore

Non te lo so dire di preciso... potenzialmente devastanti se consideri che il Mediterraneo è un bacino praticamente chiuso (quindi con ricambio ecologico difficile) e già inquinatissimo di per sé. I cambi di temperatura hanno i peggiori effetti indirettamente, modificando la chimica dell'acqua, il pH e la quantità di sali disciolti.

Tutto dipende ovviamente da quanto rapidamente aumenta la temperatura... c'è poco da scherzare, insomma. Per esempio molte specie potrebbero scomparire da diverse zone e potrebbero esserci anche numerose estinzioni (per specie endemiche del bacino mediterraneo è un pericolo concreto, direi).


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Inviato il 23 settembre 2009 9:13

La caulerpa, tipica alga tropicale, e i pesci pagliaccio (nemo per chi non lo sapesse) sono già stati avvistati nel mediterraneo per via di questo fenomeno.


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